Gazzetta n. 138 del 17 giugno 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 6 maggio 2015
Sostituzione del commissario liquidatore della «Sauro Societa' cooperativa di produzione e lavoro», in Ferentino.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto ministeriale 9 ottobre 2006, n. 406 con il quale la "SAURO SOCIETA' COOPERATIVA DI PRODUZIONE E LAVORO", con sede in Ferentino (FR), e' stata posta in liquidazione coatta amministrativa e il dr. Massimiliano Carpi ne e' stato nominato commissario liquidatore;
Considerato che il predetto Commissario si e' reso inadempiente nell'inviare le relazioni semestrali previste dall'art. 205 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, nonostante la diffida ad adempiere a tale obbligo;
Ritenuto necessario provvedere alla revoca del dr. Massimiliano Carpi dall'incarico di commissario liquidatore della societa' sopra indicata;
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Visto l'art. 37 L.F.;

Decreta:

Art. 1

Il dr. Massimiliano Carpi, ai sensi dell'art. 37 R.D. n. 267 del 16 marzo 1942 e' revocato dall'incarico di commissario liquidatore della "SAURO SOCIETA' COOPERATIVA DI PRODUZIONE E LAVORO", con sede in Ferentino (FR).
 
Art. 2

L'avv. Massimo Femia (C.F. FMEMSM72T01HS01T), nato a Roma il 1° dicembre 1972 ed ivi domiciliato, Via Giunio Bazzoni 15, e' nominato commissario liquidatore della societa' indicata in premessa, in sostituzione del dr. Massimiliano Carpi, revocato.
 
Art. 3

Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.

Roma, 6 maggio 2015

Il Ministro: Guidi
 
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