Gazzetta n. 137 del 16 giugno 2015 (vai al sommario) |
CORTE DEI CONTI |
DECRETO 26 maggio 2015 |
Approvazione del Conto finanziario relativo all'esercizio 2014. |
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IL PRESIDENTE
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, ed in particolare l'art. 4; Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94; Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279; Visto il decreto presidenziale n. 60/2001 con il quale sono stati approvati i nuovi modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 24 del regolamento di autonomia finanziaria, deliberato dalle Sezioni riunite della stessa Corte nell'adunanza del 14 dicembre 2000 (deliberazione n. 1/DEL/2001); Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196; Visto il regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla deliberazione delle Sezioni riunite in data 26 gennaio 2010 (Deliberazione n. 1/DEL/2010); Vista la legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78; Vista la legge 7 aprile 2011, n. 39; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91; Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni riunite della Corte stessa nell'adunanza del 30 luglio 2012 (Deliberazione n. 1/DEL/2012) ed adottato dal Consiglio di presidenza nell'adunanza del 2-3 ottobre 2012 con deliberazione n. 136; Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190; Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, contenente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2014); Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 148, contenente "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014 - 2016; Visto il decreto presidenziale n. 68 del 30 dicembre 2013 che approva il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2014; Visto il decreto presidenziale n. 43 del 29 ottobre 2014, di approvazione dell'assestamento al bilancio di previsione 2014; Visto lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2014 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del bilancio e contabilita' della Direzione generale programmazione e bilancio; Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 30 aprile 2015 nella quale viene espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria; Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 6 maggio 2015; Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n. 104 del 19 maggio 2015; Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, completo della relazione e dei pareri acquisiti;
Decreta:
E' approvato, ai sensi dell'art. 35, comma 3, del Regolamento di autonomia finanziaria, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2014. Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2015, ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio 2015
Il presidente: Squitieri |
| Allegato
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA'
CONTO CONSUNTIVO Esercizio finanziario 2014
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2014
(art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria)
(art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria) 1. Premessa Come richiesto dall'articolo 4, comma 1, del Regolamento di autonomia finanziaria, il bilancio di previsione della Corte dei conti, per l'esercizio finanziario 2014, e' stato redatto in termini di competenza e di cassa. Uguale impostazione viene, pertanto, adottata anche per lo schema del conto consuntivo. In coerenza con i principi riformatori della vigente legge di contabilita' di Stato (1) applicabili, laddove compatibili, anche alla Corte dei conti, organo a rilevanza costituzionale, lo stesso Regolamento, nell'individuare una sola missione di "Tutela delle finanze pubbliche", articola entrambi i documenti contabili in programmi, corrispondenti ad aree omogenee di attivita', affidati a quattro centri di responsabilita', che coincidono con le sottoelencate strutture organizzative: ------- (1) Legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39 ------- a) Segretariato generale b) Direzione generale gestione affari generali c) Direzione generale gestione risorse umane e formazione d) Direzione generale sistemi informativi automatizzati. Ciascun CdR e' titolare di un programma, attraverso il quale tende all'ottimale svolgimento dell'attivita' di supporto alle funzioni istituzionali, nonche' a quelle di amministrazione attiva. In questo tipo di organizzazione, tutti i CdR sono impegnati nella migliore attuazione di programmi trasversali, preordinati alla realizzazione dell'unica missione della Corte dei conti. 2. Conto finanziario Prima di passare all'esame specifico del conto finanziario 2014, si sottolinea che quest'ultimo e' redatto in coerenza con l'impostazione data al corrispondente bilancio di previsione (2), nel quale le entrate, a seconda della loro provenienza, sono distinte per categorie e le spese sono ripartite fra i quattro centri di responsabilita'. ------- (2) D.P. n. 68 del 30 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U. del 14 gennaio 2014, S.O. n. 5 ------- In allegato al conto, come per gli esercizi precedenti, e' prodotta la Tabella n. 1, dimostrativa della ripartizione della spesa per funzioni-obiettivo di primo e secondo livello, laddove per funzioni-obiettivo di primo livello si intendono quelle di indirizzo politico-amministrativo, di controllo, di giurisdizione e quelle concernenti i servizi generali, mentre per quanto attiene al secondo livello ci si riferisce a quelle di governo dell'Istituto, all'attivita' di controllo in sede centrale, all'attivita' di controllo in sede regionale, all'attivita' giudicante centrale, all'attivita' giudicante regionale, all'attivita' requirente centrale, all'attivita' requirente regionale, alla gestione delle risorse umane e all'acquisizione e gestione delle risorse strumentali. La Tabella n. 2 prodotta in allegato contiene, invece, il riepilogo delle spese distinte fra spese rimodulabili, non rimodulabili e per investimenti, con la rappresentazione grafica del relativo andamento nell'ultimo quadriennio. - Gestione di competenza Nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, per l'esercizio finanziario 2014, sono iscritti i due capitoli relativi al fabbisogno per spese di funzionamento della Corte dei conti: il capitolo 2160 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese di funzionamento della Corte dei conti", concernente spese rimodulabili, con uno stanziamento di € 43.994.971, ed il capitolo 2162 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese di natura obbligatoria della Corte dei conti", concernente spese non rimodulabili, con uno stanziamento di € 237.214.857. L'iniziale stanziamento e' stato, pertanto, complessivamente quantificato in € 281.209.828. Gia' dall'inizio dell'anno, tuttavia, si sono succedute variazioni in diminuzione che, al termine dell'esercizio, ammontano ad € 6.853.829, e definitivamente quantificano il finanziamento attribuito dal MEF in complessivi € 274.355 .999. 3 ------- (3) DM 34776/2014: - € 2.337.008 sul cap. 2160 DM 55652/2014: - € 3.145.000 sul cap. 2160 DM 74873/2014: - € 6.076 sul cap. 2160 DM 98946/2014: - € 1.376.576 sul cap. 2160 DM 90575/2014 + € 10.831 sul cap. 2162 ------- Come previsto dall'art. 6, comma 1, del sopracitato Regolamento di autonomia finanziaria, nell'ultimo trimestre dell'anno si e' provveduto all'assestamento per la gestione finanziaria 2014 (4). La manovra in questione pari a complessivi € 12.150.836, si e' resa necessaria per recepire, sui capitoli di entrata, le variazioni avvenute nel corso della prima parte dell'esercizio, anche a seguito dell'accertamento dell'esatto importo dell'avanzo di amministrazione per il 2013 e, sui capitoli di spesa, per adeguare gli stanziamenti alle documentate richieste di fondi inoltrate dai titolari dei centri di responsabilita' che ne hanno fatto richiesta. ------- (4) D.P. n. 43 del 29 ottobre 2014 ------- Anche per il 2014, la linea di indirizzo strategico adottata dall'amministrazione nell'utilizzo delle risorse e' stata quella di un'oculata iscrizione in bilancio dei fondi disponibili. Nella Tabella n. 2, relativa alla ripartizione della spesa, e' evidenziato che il 78% delle risorse risulta essere assegnato ai capitoli destinati a spese non rimodulabili, il 12% circa a quelli relativi alle spese rimodulabili ed il restante 10% circa alle spese per investimenti. A corredo del conto consuntivo e' predisposta la Tabella n. 3, dimostrativa di consistenti avanzi di amministrazione maturati nell'ultimo quinquennio che, come piu' volte evidenziato nel corso delle precedenti note illustrative, sono da porre in relazione, per lo piu', ai cospicui finanziamenti ricevuti nel triennio 2009/2011 in prossimita' della chiusura dell'esercizio, che, negli anni successivi hanno avuto un andamento decrescente. La disponibilita' di un soddisfacente avanzo, se da un lato ha consentito e tuttora consente di compensare la riduzione delle risorse iniziali, dall'altro permette di pianificare nel tempo i molteplici interventi di ristrutturazione straordinaria e di riqualificazione per i dovuti lavori di recupero e messa a norma dei locali e degli impianti in uso sull'intero territorio nazionale, come nel caso dello storico Palazzo dei Camerlenghi, a Venezia, e dello stabile di via Papareschi, che in un prossimo futuro ospitera' gli archivi centrali dell'Istituto. E cio' mentre i Responsabili amministrativi dei centri di spesa, in coerenza con le prescrizioni della legge di stabilita' e con la normativa di contenimento, anche nel 2014, hanno ispirato la loro condotta ad una seria politica di rigore, pur nell'ambito dell'autonomia contabile riconosciuta alla Corte, limitando quanto piu' possibile, i relativi fabbisogni ordinari. - Gestione delle entrate Il totale delle entrate accertate a consuntivo ammonta ad € 331.817.766 (come da schema del conto finanziario per il 2014 - Parte I - Entrate). Le somme riscosse sono pari ad € 331.000.619, comprensive dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio precedente accertato in € 54.487.844, mentre quelle rimaste da riscuotere ad € 817.147. Quest'ultimo importo e' costituito da € 10.831, quale rimanenza dello stanziamento finale totale dei capitoli 2160 e 2162, da € 224.003, quale rimanenza di somme affluite per entrate diverse, da € 574.964, quale rimborso da ricevere per le competenze anticipate dalla Corte dei conti ai consiglieri di nomina regionale e da € 7.349, per residue somme da introitare a titolo di fondo perequativo. In relazione alle spese (Parte II dello schema), le somme impegnate ammontano ad € 301.902.462, quelle pagate ad € 213.358.092, quelle rimaste da pagare ad € 88.544.370; di conseguenza, le economie di gestione risultano pari ad € 34.115.202. La quantificazione dell'avanzo di amministrazione per l'anno in corso deriva dall'avanzo di competenza di € 29.915.304, al quale vanno sommate le riduzioni di impegni di anni precedenti ed i residui perenti al 31 dicembre 2014, per un importo complessivo pari ad € 27.558.351, e detratta la somma di € 942.959 quale minore accertamento dei residui attivi. L'avanzo di amministrazione, al termine dell'esercizio 2014, risulta, pertanto, definitivamente accertato in € 56.530.696. 3. Analisi delle singole poste del bilancio di competenza Sono riportati di seguito i fatti piu' rilevanti della gestione delle entrate e delle spese con riguardo alla ripartizione delle risorse per centri di responsabilita'. - Parte I - Entrate Cap. 110 - Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, finanziato dai due capitoli 2160 e 2162 iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, prevede uno stanziamento iniziale di € 281.209.828. Sul capitolo 2162 (spese non rimodulabili), nel corso dell'anno, e' stata operata una riduzione di € 2.337.008 della quale si era dato conto in occasione dell'assestamento al bilancio 2014. A fronte, pertanto, di una previsione definitiva di € 278.872.820, con decreti del MEF-RGS successivi alla manovra di assestamento, sono state apportate ulteriori riduzioni sul medesimo capitolo 2160 (spese rimodulabili) per complessivi € 4.527.652 ed un lieve incremento sul capitolo 2162 (spese non rimodulabili) per € 10.831. Conseguentemente le entrate accertate a fine esercizio ammontano ad € 274.355.999. Cap. 120 - L'importo accertato a titolo di entrate eventuali e diverse risulta pari ad € 1.712.111 (Tabella n. 4), con una maggiorazione rispetto alla previsione definitiva di € 412.111. La somma riscossa, di € 1.488.108, rappresenta l'87% circa dell'intero accertamento del capitolo. Si precisa che tale importo si riferisce alle somme effettivamente trasferite sul conto acceso presso la Tesoreria centrale della Banca d'Italia a favore della Corte e la differenza con le entrate accertate determina, per l'esercizio finanziario in esame, una somma rimasta da riscuotere di € 224.003. Cap. 124 - Per l'esercizio 2014 e' stato ripristinato il capitolo (precedentemente soppresso) sul quale affluiscono le entrate provenienti dal finanziamento OLAF della Commissione Europea per il progetto "Hercule II" sottoscritto al termine del 2013. La previsione iniziale di finanziamento di € 57.000 ha subito, nel corso dell'esecuzione del programma, una riduzione fino all'accertamento definitivo della somma di € 32.952,36. La Commissione Europea ha provveduto a versare un acconto di € 28.489,17 gia' nell'esercizio 2013, immediatamente dopo la sottoscrizione dell'accordo. Detto importo, nella temporanea assenza del pertinente capitolo, nel suddetto esercizio e' stato registrato fra le entrate eventuali e diverse, mentre la parte residua di € 4.463,19, nel corso del 2014, e' stata versata a saldo del dovuto e riportata in bilancio nel capitolo di competenza. Cap. 125 - Al capitolo affluiscono le entrate relative ai rimborsi delle competenze spettanti ai Consiglieri di nomina regionale, anticipate dalla Corte dei conti. Le modalita' ed i tempi di rimborso sono definite attraverso convenzioni di volta in volta stipulate con le Regioni interessate. Trattandosi di rimborsi per spese anticipate, le entrate accertate sono state quantificate in coerenza con la previsione del corrispondente capitolo di spesa (cap. 204) ed ammontano ad € 1.250.000; le somme riscosse sono pari ad € 675.036, per una differenza da riscuotere di € 574.964. Cap. 126 - Tale capitolo di entrata si riferisce ai corrispondenti versamenti che affluiscono al conto di Tesoreria intestato alla Corte relativo alle quote di compensi corrisposti ai magistrati per la loro partecipazione a Collegi arbitrali. L'iniziale assegnazione, gia' prudenzialmente quantificata in € 50.000, si e' rivelata comunque notevolmente superiore all'importo delle somme effettivamente accertate, pari ad € 7.349, interamente rimaste da riscuotere. La riduzione, alquanto ingente rispetto alla previsione definitiva, e' diretta conseguenza dell'intervenuta normativa che ha disposto il divieto per i magistrati di essere titolari di incarichi nei collegi arbitrali, fatto salvo il completamento di quelli gia' in essere. Cap. 130 - L'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario precedente, inizialmente previsto in € 40.000.000, e' quantificato in € 54.487.844, come gia' illustrato in occasione della manovra di assestamento del bilancio di previsione. L'ammontare definitivo delle risorse finanziarie accertate e' determinato, pertanto, in € 331.817.766. - Parte II - Spese Nel 2014 le richieste di fabbisogno finanziario avanzate dai titolari dei quattro centri di responsabilita' sono state interamente accolte in fase di previsione di bilancio. Lo stanziamento dei fondi da parte del MEF, infatti, tenuto conto delle disponibilita' costituite dall'avanzo di amministrazione, si presentava adeguato alle esigenze manifestate, in piu' occasioni, dai vertici dell'Amministrazione circa la necessita' di disporre di finanziamenti coerenti con la posizione che la Corte dei conti occupa nel panorama istituzionale del Paese. Posizione, peraltro, confermata e ancor piu' rafforzata dal legislatore con il decreto legge 17 ottobre 2012, n. 174, convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213, che ha notevolmente ampliato l'ambito della funzione di controllo intestata all'Istituto, fino a ricomprenderne le spese dei governi regionali e locali, nonche' dei rispettivi gruppi consiliari, completando cosi' il disegno riformatore iniziato nei primi anni '90 e riconoscendo definitivamente alla Corte dei conti il ruolo di garante imparziale dell'intero pubblico erario. Si procede a descrivere nel prosieguo le fasi piu' rilevanti nell'utilizzazione delle risorse finanziarie assegnate a ciascun Centro di Responsabilita', sottolineando alcuni degli aspetti piu' significativi dell'intera gestione. - CdR 1 - Segretariato Generale Le risorse a disposizione di questo Centro di Responsabilita', la cui competenza abbraccia il funzionamento degli organi di governo dell'Istituto (Presidenza, Consiglio di presidenza e Segretariato generale), nonche' le risorse da destinare al trattamento economico ed alla formazione del personale di magistratura, sono state impegnate per circa l'82%. Le economie ammontano complessivamente ad € 26.664.871, mentre le somme pagate, a fronte degli impegni assunti, sono di poco superiori al 78%. E' da porre in evidenza, a corredo dei dati ora esposti che nell'ambito di questo CdR sono iscritti due fondi: il capitolo 602 - fondo di riserva - con una dotazione di € 14.964.986 ed il capitolo 603 - fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi perenti - con una dotazione di € 10.875.144. La previsione iniziale relativa a quest'ultimo capitolo di € 6.000.000 (cosi' quantificata in attuazione dell'art. 9, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria) e' stata incrementata per complessivi € 4.875.144. Tale importo deriva dalla somma algebrica della variazione positiva effettuata con la manovra di assestamento e delle variazioni negative correlate alle richieste di reiscrizione dei residui passivi perenti inoltrate dai titolari dei CdR interessati. Di conseguenza le economie di gestione ammontano, al netto dei due Fondi, ad € 824.741. Rimanenze significative si riscontrano in corrispondenza dei capitoli 101 (-14% rispetto allo stanziamento iniziale) 152 (- 19% circa) e 421 (- 96% circa) relativi, rispettivamente, ai compensi di diretta collaborazione, ai gettoni di presenza e alle indennita' di missione ai componenti del Consiglio di presidenza ed alle spese per l'organizzazione di convegni, congressi ecc. Lo stanziamento del capitolo 411 risulta interamente impegnato. E', tuttavia, da evidenziare in proposito che, al fine di raggiungere una gestione piu' efficiente e, nel contempo, piu' economica relativamente all'attivita' di formazione per i magistrati, per il 2015 si e' proceduto all'accorpamento di tale capitolo di spesa con quello gestito dal Seminario di formazione permanente facendo confluire tutte le risorse nel capitolo 423. Per quel che riguarda i capitoli 201, 202 e 203, relativi al trattamento economico fondamentale del personale di magistratura, si precisa che nel corso dell'anno non si e' proceduto ad assunzioni, mentre si registrano n. 26 cessazioni dal servizio a diverso titolo. Dall'esame dell'andamento della spesa per stipendi ed oneri accessori le somme stanziate risultano impegnate al 100%. E', tuttavia, da evidenziare che, sia per il capitolo 152 (gettoni di presenza), che per il capitolo 201 (stipendi), gli impegni registrati sono comprensivi dei risparmi conseguiti in applicazione della normativa sui tetti stipendiali5, nella considerazione che gli importi eccedenti vengano versati al Tesoro dello Stato con le modalita' indicate nelle circolari applicative emanate dalla PCM - Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 8 del 3 agosto 2012) e dal MEF - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (n. 30 del 22 ottobre 2012). Da ultimo si precisa che fra gli impegni assunti sono contabilizzate, in via prudenziale, anche le somme relative a contenziosi in via di definizione. ------- (5) articolo 23-ter del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e modificato dall'articolo 13 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 -------
Lo stanziamento del capitolo 423 e' stato quasi totalmente impegnato ed i relativi pagamenti presentano una percentuale di impiego molto contenuta (circa il 7%) in relazione agli stati d'avanzamento dei progetti formativi. Come gia' illustrato nei precedenti esercizi finanziari, va al riguardo ribadito che, l'andamento della spesa e' strettamente collegato ai programmi formativi del Seminario, che si sviluppano per lo piu' nell'arco di un triennio. Nel corso del 2014 e' continuata regolarmente l'erogazione dell'attivita' in questione, in coerenza con il programma di formazione 2013 e con quello relativo all'anno accademico 2014/2015. Fra le iniziative piu' significative si segnalano: - incontro di studio di carattere tecnico-pratico in tema di conti giudiziali svolto nelle due giornate del 13 e 14 gennaio 2014, dal quale e' scaturito il progetto formativo specialistico in materia di conti giudiziali; - corso per i magistrati di nuova nomina (20 neoreferendari e 5 consiglieri di nomina governativa); - corso di formazione sui contratti pubblici per il personale di magistratura aperto ai magistrati del controllo e della giurisdizione; - corso di formazione in materia di conti giudiziali diretto ai magistrati dell'area giurisdizione, procura e controllo; - corso di addestramento professionale (dieci edizioni) erogato con la collaborazione della DGSia per migliorare il livello di utilizzo dei due principali applicativi (ConosCo e SharePoint) in uso presso l'istituto; - corsi di contabilita' economica; - corso specialistico sulla Valutazione d'azienda. Sui capitoli 411 e 423, come gia' evidenziato in precedenti relazioni, oltre ai compensi per docenze, gravano anche le spese di viaggio del personale discente e docente. Si ribadisce, infine, quanto gia' detto in corrispondenza del capitolo 411 circa la modifica realizzata, per l'esercizio 2015, nella gestione della formazione del personale di magistratura. - CdR 2 - Direzione Generale gestione affari generali Le risorse finanziarie assegnate sono finalizzate al funzionamento degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione all'acquisizione di beni e servizi. I fondi complessivamente impegnati, comprensivi dei residui di stanziamento (6) di € 2.474.747, sono pari ad € 21.843.656, circa il 79% dello stanziamento definitivo riferito ai vari capitoli del CdR, con una percentuale di somme pagate che sfiora circa il 72%. Le economie pari ad € 5.908.760 rappresentano poco piu' del 21% del totale assegnato al CdR. -------- (6) Articolo 36, comma 2, R.D. n. 2440/1923 -------- Di seguito si procede all'analisi di alcuni capitoli di spesa fra i piu' significativi per l'esercizio in esame. Una illustrazione particolare meritano le attivita' connesse alla razionalizzazione degli spazi e alla loro ricollocazione presso altri stabili che, nella loro complessita', comportano la contemporanea ripercussione degli oneri su svariati capitoli di spesa. Le risorse disponibili sul capitolo 443 hanno permesso di garantire il necessario buon andamento delle attivita' degli uffici ubicati nella capitale, pur consentendo, al tempo stesso, una consistente economia rispetto ai fondi stanziati (€ 604.958). Le somme rimaste da pagare, pari ad € 279.551, si riferiscono prevalentemente a fatture pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio. Su tale capitolo sono state imputate le somme necessarie al trasferimento del personale dalla sede di via Talli a quella dell'Edificio Montezemolo. Con tale operazione si e' pervenuti alla ricollocazione degli Uffici di controllo ed alla conseguente restituzione all'Agenzia del Demanio degli spazi resi liberi. Presso l'edificio di via Talli continuera' ad operare il Centro unico per la fotoriproduzione e la stampa, fino alla conclusione dei lavori di riqualificazione dell'edificio di via dei Papareschi. Sul capitolo 445 l'impegno per le spese di manutenzione, riparazione ed adattamento dei locali e dei relativi impianti e' pari a circa l'85% dello stanziamento definitivo, con economie, per il restante 15%, realizzate soprattutto grazie all'adesione alla convenzione Consip, concernente l'erogazione dei servizi attraverso il facility management, con il quale si ottengono, ad un piu' ridotto costo, una serie di servizi manutentivi in precedenza articolati su un maggior numero di contratti. Il capitolo 446, a sua volta, viene utilizzato per il pagamento delle spese telefoniche che fanno registrare impegni per complessivi € 432.500 e pagamenti per € 326.514, con una percentuale di utilizzo, rispetto all'intero stanziamento, del 93% e di pagamento rispetto all'impegnato del 75% circa. Particolare importanza, in proposito, nell'ambito delle iniziative di contenimento della spesa, assume il progetto VoiP realizzato in collaborazione con la DGSia che, in fase di prima applicazione, ha consentito l'avvio dell'installazione dei telefoni IP nelle sedi di Roma. In tale ambito si e' proceduto alla sostituzione di tutte le centrali telefoniche sull'intero territorio nazionale. Il progetto sta proseguendo in via sperimentale nelle more della sostituzione della originaria convenzione Consip, che ha costituito oggetto di annullamento per effetto di apposita pronuncia del giudice amministrativo. Per l'esercizio 2014, inoltre, sono state progressivamente dismesse le apparecchiature fax, in applicazione della normativa di settore contenuta nel decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 98, di modifica ed integrazione al Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD). A tal proposito, la modifica della natura della spesa ha comportato, sul capitolo in questione, l'imputazione dei soli oneri di gestione delle linee telefoniche, mentre le restanti somme sono state allocate su altri capitoli gestiti dal CdR 4. Gli stanziamenti del capitolo 450 vengono utilizzati per far fronte alle spese relative all'utilizzo ed alla manutenzione dei mezzi di trasporto. L'importo impegnato ammonta ad € 105.255, con una percentuale di utilizzo del 65%, mentre risulta un pagato per € 87.486, pari a circa l'83%. La piena applicazione del piano di riduzione del parco automobilistico, nel rispetto delle disposizioni in materia, ha conseguito l'obiettivo previsto di far rientrare la spesa per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonche' per l'acquisto di buoni taxi, entro il limite massimo del 50% di quella sostenuta nel corso del 2011. Sul capitolo 451 relativo alle spese postali si registra un impegno pari ad € 272.553, che rappresenta circa il 64% dello stanziamento, con un totale di somme pagate di circa il 95% e conseguenti economie pari ad € 155.447. Per quel che riguarda, invece, il capitolo 454 relativo a spese per interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa che le risorse disponibili sono state utilizzate per € 459.733, con una percentuale rispetto allo stanziamento definitivo di circa il 66%, e pagate per € 217.233, pari a circa il 47% dell'impegnato. L'ammontare delle economie realizzate su tale capitolo di spesa e' quantificato in € 240.267. Relativamente al capitolo 461 si evidenzia che le somme per fitti ed oneri accessori delle sedi regionali sono state quasi interamente impegnate, con un pagato rispetto all'impegnato di circa il 95%. Le esigue economie di € 667 confermano l'esatta previsione del fabbisogno sul relativo capitolo. Le risorse stanziate sul capitolo 550, pari ad € 1.500.000, sono destinate ad interventi per il benessere del personale. E' stata ultimata l'indagine di customer satisfaction riferita al Servizio di assistenza sanitaria integrativa. Dall'analisi dei dati raccolti, l'Amministrazione non ha riscontrato la sussistenza di presupposti utili alla prosecuzione del servizio. Conseguentemente lo stanziamento 2014 rappresenta quasi interamente economia di esercizio. Per quanto riguarda le risorse relative ai capitoli 740 e 760, queste si riferiscono all'acquisto di mobili ed arredi, rispettivamente, per le sedi centrali e regionali. Anche per il 2014 sono stati rispettati i vincoli di spesa previsti dal comma 141 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' 2013). Le forniture, nei limiti stabiliti, sono state effettuate attraverso il ricorso alla convenzione Consip. La spesa complessiva, comprensiva anche dei complementi d'arredo, e' pari ad € 306.526. Per contro i capitoli 742 e 762, istituiti nell'ambito dello schema di bilancio di previsione per il 2014, per effetto dello sdoppiamento dei sopracitati capitoli (740 e 760), si riferiscono alle spese per attrezzature ed apparecchiature non informatiche. Complessivamente le somme impegnate ammontano ad € 295.738. Da ultimo sul capitolo 790, a fronte di un impegno effettivo di € 1.969.144 per spese di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici della Corte, calcolato sulla previsione definitiva al netto dei residui di stanziamento (€ 2.274.747), si riscontra una percentuale di pagato di poco superiore all'84%. Per le sedi regionali si evidenzia la sede di Venezia, presso la quale il competente Provveditorato ha aggiudicato definitivamente la gara relativa ai lavori di recupero e messa a norma dei locali e degli impianti dello storico Palazzo dei Camerlenghi. Il progetto esecutivo, aggiornato secondo le indicazioni suggerite dalla Soprintendenza e dall'Amministrazione, e' stato approvato dal Comitato Tecnico Amministrativo (CTA). I lavori sono iniziati nel corso del 2014 e termineranno, presumibilmente, entro l'esercizio 2016. Va, ancora, rappresentato che il Provveditorato alle OO.PP. per il Piemonte e la Valle d'Aosta ha aggiudicato l'appalto relativo ai lavori di riqualificazione, recupero conservativo, ristrutturazione straordinaria e messa a norma della porzione immobiliare demaniale di Torino (Archivio deposito ex Gallettificio militare di via Modena), che l'Agenzia del Demanio ha assegnato in uso governativo alla Corte con relativa consegna dei lavori. - CdR 3 - Direzione Generale gestione risorse umane e formazione Il CdR gestisce le risorse necessarie alla corresponsione del trattamento economico fondamentale ed accessorio a favore del personale contrattualizzato e del correlato versamento degli oneri contributivi ed erariali, gravanti sugli stessi, nonche' alla erogazione delle attivita' formative destinate allo stesso personale. I responsabili dei servizi appartenenti alla Direzione generale in questione hanno impegnato piu' del 98% delle somme disponibili e pagato poco piu' dell'80% del totale. Le economie rappresentano uno scarso 2% dello stanziamento complessivo, attestandosi ad € 1.533.360. Relativamente ai capitoli 251 - 252 - 253, sui quali trovano imputazione le retribuzioni del personale amministrativo, gli impegni assunti si riferiscono al ripianamento dovuto dalla Corte alla Banca d'Italia, a titolo di rimborso, per l'anticipazione dei trattamenti stipendiali corrisposti per i mesi da gennaio a novembre 2014, nonche' per le spese sostenute per i trattamenti fissi ed accessori dei comandi in, successivamente richiesti, a titolo di rimborso, dalle Amministrazioni centrali dello Stato. Infatti, come gia' precisato in precedenti analoghe relazioni, i trattamenti stipendiali fissi (che si riferiscono anche ai corrispondenti capitoli di spesa del personale di magistratura) vengono erogati attraverso la procedura, interamente informatizzata (Cdc-SPT-BKI), che consente di accreditare gli emolumenti direttamente ai beneficiari attraverso le modalita' interbancarie messe a disposizione da Banca d'Italia. Nel corso dell'esercizio 2014 l'Amministrazione, nel rispetto della normativa sul turn over, ha proceduto all'assunzione di tutti i vincitori del concorso a 18 posti di area III - F1 indetto con D.S. 5 luglio 2012 ed all'immissione nel ruolo della Corte, per mobilita', di n. 31 dipendenti, ai sensi dell'art. 30, comma 2 bis, del decreto legislativo n. 165/2001. Inoltre si e' anche provveduto all'assunzione di un dipendente in ottemperanza ad apposita sentenza del Giudice del lavoro. Si evidenzia, inoltre, che nel corso dell'esercizio sono cessate dal servizio, a vario titolo, n. 49 unita' di personale. Come per l'anno precedente, quindi, le somme rimaste da pagare si riferiscono al ripianamento dei conti relativi allo stipendio di dicembre ed alla XIII mensilita', ai correlati versamenti per ritenute IRPEF e pertinenti addizionali, ai contributi previdenziali, nonche' ai rimborsi a favore delle Amministrazioni del comparto Stato, le cui richieste relative al loro personale comandato presso l'Istituto, sono pervenute successivamente alla chiusura dell'esercizio o devono ancora pervenire. Anche per il 2014, sui capitoli destinati agli emolumenti accessori, il "pagato" per lavoro straordinario, comprensivo dei compensi per lavoro notturno e festivo (cap. 260), e' relativo al periodo gennaio/ottobre e quello per l'indennita' spettante ai centralinisti non vedenti (cap. 262) si riferisce, a sua volta, ai primi tre trimestri dell'anno; pertanto le somme rimaste da pagare sono relative alle liquidazioni dovute per il restante periodo, alle quali non si e' potuto dar corso stante l'obbligo di rispettare i termini di chiusura d'esercizio fissati con circolare della RGS n. 25 del 28 ottobre 2014. Per quel che riguarda il capitolo 261, l'intero stanziamento relativo al Fondo Unico di Amministrazione (FUA), al netto della somma pagata a titolo di versamento obbligatorio in conto entrate Tesoro (art. 67, comma 5, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), e' stato impegnato al termine dell'esercizio. La somma resta inutilizzata sulla scia dei ritardi accumulati nell'ambito del triennio di negoziazione 2012/2013/2014. Solo nel corso del primo trimestre 2014 sono stati sottoscritti, infatti, i relativi accordi definitivi, pervenendosi all'auspicato risultato del riallineamento dei tempi della contrattazione con i pertinenti periodi temporali di riferimento. Le risorse allocate sul capitolo 491 sono destinate alla formazione del personale amministrativo. Al riguardo va rilevato che lo stanziamento in questione e' stato impegnato per l'83% (pari ad € 545.000 circa), con corrispondenti pagamenti vicini all'81 % (per € 442.000 circa). Il relativo programma formativo e' stato articolato fra le diverse tipologie di aree corrispondenti alle funzioni ed all'attivita' disimpegnate dall'Istituto: area del controllo, della giurisdizione e dell'amministrazione attiva. Per la funzione di controllo si e' proceduto alla realizzazione di sette edizioni del corso "Le nuove attivita' di controllo della Corte dei conti dopo il decreto legge 174/2012", destinato al personale assegnato alle Segreterie delle Sezioni regionali di controllo, che hanno riguardato diverse sedi dell'Istituto (Roma, Milano, Napoli e Palermo), individuate tenendo conto dell'area geografica di provenienza dei discenti. Questo tipo di formazione ha raggiunto, nel corso del 2014, 303 unita' di personale. Inoltre, in materia di "Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42", si e' tenuto un primo seminario al quale hanno partecipato n. 17 unita' di personale. Per quel che riguarda l'area della giurisdizione si e' concluso il piano di formazione iniziato nel 2013 con l'ultimo modulo del corso "I conti giudiziali" rivolto a 40 unita' di personale e ne sono state attivate altre due edizioni per complessive n. 79 unita'. Infine, per quanto attiene alle iniziative rientranti nell'ambito dell'amministrazione attiva, a seguito dell'adozione del Piano di prevenzione della corruzione (7), particolare attenzione e' stata riservata alla formazione in materia di trasparenza, anticorruzione, etica e rispetto dei codici di comportamento indirizzata a tutto il personale dirigenziale ed amministrativo e, nell'ambito della stessa materia, peculiare cura e' stata rivolta, attraverso l'erogazione di corsi specifici, alle unita' che svolgono attivita' ritenute "sensibili", quali quelle contrattuali, di prevenzione e sicurezza, di reclutamento e progressione di carriera del personale. --------- (7) D.P. n. 4 del 28 gennaio 2014 --------- Nell'esposizione del percorso formativo seguito si inseriscono anche le iniziative adottate nell'ambito Comitato Unico di Garanzia (CUG), con particolare attenzione al Mobbing ed alla "Comunicazione", e, piu' in generale le iniziative dirette all'obiettivo di migliorare il benessere dei lavoratori. L'impegno formativo ha riguardato, altresi', in special modo, oltre ai corsi di lingua inglese, le seguenti materie: a) biblioteca; b) rapporto di lavoro; c) trattamento economico; d) controllo di gestione; e) contratti pubblici; f) contenzioso; g) sicurezza aziendale; h) procedure relative al cerimoniale. Anche per quel che riguarda la formazione del personale amministrativo si ricorda che sul relativo capitolo di spesa, oltre ai compensi per docenze, gravano le spese di viaggio dei discenti e dei docenti. - CdR 4 - Direzione Generale Sistemi informativi automatizzati Il CdR gestisce tre capitoli di spesa, di cui due di parte corrente (431 - 437) ed uno di parte capitale (700). Al termine dell'esercizio risulta impegnato quasi il 100% dello stanziamento complessivo iniziale, anche se tale percentuale e' comprensiva di residui di stanziamento provenienti dal capitolo 700 per un importo di € 15.780.883. A fronte del totale impegnato sono stati effettuati pagamenti per circa il 21%. Le economie pari ad € 8.211 rappresentano una percentuale risibile rispetto allo stanziamento complessivo. Si conferma quindi il medesimo andamento degli esercizi precedenti. Preliminarmente va osservato che nel corso dell'anno la DGSia ha proseguito nell'opera di revisione delle procedure di spesa, al fine di ridurre la formazione dei residui passivi di bilancio, fenomeno particolarmente significativo in questo settore. Il relativo accumulo e' da collegarsi, come ripetutamente segnalato nel corso dei precedenti esercizi, alle peculiari caratteristiche dei contratti aventi ad oggetto servizi informatici che si articolano, per lo piu', su diverse annualita'. In concreto, poiche' si verificavano dei disallineamenti fra le risorse finanziarie assegnate al singolo progetto e quelle effettivamente utilizzate, sin dall'esercizio 2012 la DGSia ha individuato quale atto giustificativo dell'impegno di spesa il Piano c.d. "IT", ossia il documento, approvato con provvedimento del Responsabile della spesa, nel quale sono periodicamente definite le iniziative, da attivare nel corso dell'esercizio di riferimento, concordate fra Amministrazione e Sogei. Questa procedura consente un migliore monitoraggio della spesa. Tuttavia, dall'analisi dell'andamento dell'attivita' realizzata, rispetto alle previsioni definitive relative alle spese per investimenti per lo sviluppo del sistema informativo (cap. 700) si evidenziano differimenti e, quindi, mancati utilizzi dei fondi, dovuti, in quantita' assai significativa, ai ritardi, assolutamente non prevedibili, nell'aggiudicazione delle gare gestite dalla Sogei, competente per la predisposizione della documentazione di gara e dalla Consip in qualita' di stazione appaltante, che si presentano sempre piu' ampi e generalizzati, destando particolare preoccupazione per le patologie gestionali e contabili che da essi si originano, senza che questo Istituto abbia alcuna possibilita' di impedirli o, quanto meno, di contenerli. Tali ritardi, il cui incremento e la cui cronicizzazione si sono verificati in particolare verso la fine dello scorso anno, in coincidenza della ristrutturazione organizzativa tra le due societa' partecipate, sono dovuti ai cambiamenti organizzativi intervenuti in Sogei e Consip, all'oggettiva difficolta' strutturale, evidenziata da Consip, di portare a compimento con tempestivita' l'ampia mole di lavoro ad essa affidata, oltreche' alle tante incombenze da ricollegare al codice degli appalti e alla presenza di frequenti ricorsi. Quanto sopra esposto fa si' che l'Amministrazione si trovi spesso costretta a sopperire ai ritardi limitando la spesa alle esigenze di mera continuita' dell'attivita' ordinaria, appena sufficiente a garantire il corretto funzionamento dei sistemi operativi in gestione. Peraltro, gia' i residui di stanziamento del 2013 risentivano in parte di questo fenomeno, che si e' accentuato sensibilmente nel corso dell'esercizio in esame, e si annuncia ancor piu' dirompente a partire dall'anno 2015 in corso. Altro elemento di riflessione con riguardo alle difficolta' di pianificazione della spesa nel settore informatico e' costituito dalle rilevanti e spesso urgenti richieste di informatizzazione di procedure provenienti dai responsabili delle diverse funzioni istituzionali, anche in conseguenza dei molteplici interventi normativi che indirettamente modificano le aree di intervento e le modalita' di impostazione delle attivita', per la cui attuazione, al fine di raggiungere la soluzione piu' valida, sono necessari onerosi e imprevedibili studi di fattibilita', la cui effettuazione viene talora a concentrarsi al termine dell'esercizio finanziario. L'esame approfondito dei capitoli di spesa evidenzia che il capitolo 437 e' stato impegnato quasi interamente, a fronte di un pagato di circa il 46%. Per il capitolo 700 l'impegno effettivo di € 9.674.856 e' pari al 38% della disponibilita' al netto dei residui di stanziamento. Su tale ultima somma si riscontra una percentuale di pagato di circa il 12%. L'andamento dei pagamenti e' dovuto, in parte, al ritardo con il quale le ditte interessate presentano le proprie fatture e, in parte, alle obbligazioni derivanti dai contratti di sviluppo e manutenzione dei sistemi informativi, per i quali le spese dell'ultimo trimestre vengono fisiologicamente liquidate al c/residui dell'anno successivo. Gli interventi di maggiore rilevanza, che non esauriscono l'attivita' complessivamente svolta nel corso dell'anno, sono stati i seguenti: 1. Svolgimento di attivita' mirata ad accreditare l'Istituto come leader della corretta gestione delle strutture di erogazione dei servizi IT, per pervenire alla riduzione del numero dei data center pubblici. L'obiettivo dell'Amministrazione e' quello di ricercare ulteriori forme di cooperazione e collaborazione con altre Istituzioni finalizzate a realizzare i suddetti piani di riduzione, gestire e definire l'esistente convenzione con il CNEL, attraverso la realizzazione del progetto esecutivo di inclusione del data center del medesimo. Per queste ultime attivita' il principale vincolo e' risultato quello temporale, stante l'iter di approvazione della riforma costituzionale che prevede la soppressione del CNEL. Sono state portate a completamento le attivita' che hanno consentito di far accedere l'utenza del Consiglio stesso ai propri servizi ICT tramite le infrastrutture della Corte; di conseguire lo spostamento nel data center Cdc delle strutture fisiche previste dal piano iniziale; di pianificare, conseguentemente, lo spegnimento definitivo del data center della sede di via Lubin. Tale iniziativa viene considerata di apertura alla definizione e stipula di ulteriori convenzioni; il che presuppone l'avvio di un progetto di delocalizzazione del data center di via Baiamonti con Sogei e l'incremento delle collaborazioni con l'AgID, la stessa Sogei, le Universita' e le altre istituzioni sui fondamentali temi legati alla sicurezza informatica ed alla difesa delle proprie infrastrutture IT. 2. Realizzazione di un unico Sistema informativo di Controllo della Finanza pubblica, gestionale e conoscitivo, che includa i dati relativi alla finanza statale, locale e previdenziale, nonche' quelli inerenti ai bilanci dei principali enti pubblici cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Nell'ambito della finanza territoriale e' in corso la completa realizzazione dei sistemi previsti dal d.l. n. 174/2012 (convertito con legge n. 213/2012) quale, in particolare, il sistema unificato per la finanza territoriale e lo sviluppo del nuovo sistema per l'acquisizione dei questionari per i collegi dei revisori contabili delle Regioni. - Il sistema SIRTel (Sistema Informativo per la Rendicontazione Telematica), e' stato adattato alla normativa vigente ed il Data mart di Finanza Locale, all'interno del sistema conoscitivo, e' stato conseguentemente adeguato per far fronte a tali modifiche. Ha avuto, cosi', avvio l'acquisizione della rendicontazione contabile degli Enti Locali sul sistema SIRTel, nel rispetto del calendario indicato nella Delibera n. 8/2014 della stessa Sezione. - Nell'ambito del SIQuEL (Sistema informativo questionari degli enti locali) e' stato rilasciato in esercizio il questionario afferente al consuntivo 2013 per tutti gli enti locali, ad esclusione di quelli delle Regioni a statuto speciale della Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia, mentre i questionari del 2014 sono in corso di analisi e la loro realizzazione e' stata differita al 2015. Sono stati organizzati incontri formativi per le sezioni regionali del Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige. - Per quanto concerne le Regioni, coerentemente con quanto programmato, e' stato rilasciato in esercizio il sistema rinominato ConTe (Contabilita' Territoriale) per l'acquisizione telematica dei questionari allegati alle linee guida delle Regioni. Il sistema ConTe propone agli organi di revisione economico-finanziaria delle Regioni nuovi schemi di relazione sui consuntivi regionali, strutturati in questionari che consentono la compilazione on-line ed il successivo invio alla Corte dei conti, utilizzando un modello analogo a quello gia' collaudato per gli enti locali (SIQuEL). E' stata conclusa con successo presso la Sezione regionale di controllo Lombardia una specifica attivita' formativa a distanza sulle nuove funzionalita'. Sono stati organizzati corsi di addestramento sui Data mart di finanza locale e statale destinati ai magistrati della Corte dei conti, che hanno consentito di acquisire una panoramica delle possibilita' di fruizione del patrimonio informativo costituito dai dati contabili delle pubbliche amministrazioni e degli organismi partecipati necessari alle attivita' di referto e controllo. - Il sistema SICE, nella parte "gestionale", consente una piu' moderna ed efficace interazione tra la Sezione e gli enti da essa controllati. Nel 2014 e' stata realizzata una prima implementazione del sistema conclusasi con il collaudo e la messa in esercizio di tali nuove funzionalita'. - Nell'ambito della finanza statale e' in continua evoluzione l'attivita' di ulteriore integrazione con le aree della Ragioneria Generale dello Stato e della Banca d'Italia. I sistemi informativi SICR (Sistema Informativo Controllo e Referto) e SiCoFiP (Sistema Conoscitivo di Finanza Pubblica) sono stati concepiti per consentire la realizzazione di un efficace Sistema di Controllo della Finanza Pubblica. Il SICR e' un sistema informativo integrato con quelli della RGS e della Banca d'Italia, ed e' stato progettato e realizzato per seguire le fasi di formazione, gestione e consuntivazione del bilancio dello Stato ed assicurare, in generale, il controllo sull'esecuzione dello stesso. 3. Realizzazione del reale passaggio dalla carta al digitale. Il processo di dematerializzazione vede tutta l'Amministrazione impegnata su numerosi fronti paralleli, molti dei quali legati ad una capillare diffusione dei sistemi di collaborazione e gestione documentali recentemente introdotti. Questi prevedono una loro crescente autonoma utilizzazione, contando sulla facilita' d'uso e sulla portabilita' degli strumenti messi a disposizione. A tal fine sono state avviate numerose iniziative di formazione per i magistrati con lo scopo di mettere a loro disposizione tutte le potenzialita' dei sistemi ed aumentare, conseguentemente, la possibilita' di collaborazione tra gli stessi. Siti specializzati e micro applicazioni sono ormai presenti in tutte le aree istituzionali e coinvolgono personale di tutte le sedi, sia centrali che regionali. Ne e' un esempio il sistema SiReCo realizzato per l'acquisizione e la gestione dei conti giudiziali. Il suo utilizzo consente l'automatizzazione della registrazione degli agenti contabili tenuti al deposito del conto e, contestualmente, alimenta una banca dati degli stessi agenti, permettendo l'autenticazione degli Enti e delle Ragionerie e l'inoltro in forma digitale dei conti giudiziali comprensivi degli allegati, attraverso un modello contabile di riferimento. L'insieme di tali operazioni consente di acquisire i conti giudiziali nei sistemi informativi della Corte dei conti, rendendoli disponibili per le successive attivita' di analisi e monitoraggio. Tutto cio' permette di realizzare la duplice esigenza di rendere meno gravosa la fase di invio del conto e l'attivita' di analisi e monitoraggio dei dati contabili, nonche' di risolvere il problema logistico legato al deposito e alla gestione pluriennale della voluminosa documentazione inviata. La soluzione realizzata e' stata sperimentata presso le sedi pilota - Sezione Giurisdizionale per il Veneto e Sezione Giurisdizionale per l'Abruzzo - e, da novembre 2014, e' iniziata la fase di divulgazione graduale del sistema a tutte le restanti Sezioni, tramite l'erogazione di un piano formativo per gli utenti interni alla Corte dei conti. Contestualmente, nel pieno rispetto degli interventi volti al contenimento della spesa, e' in corso di esecuzione il piano di diffusione e sviluppo di micro applicazioni volto anche al rinnovamento e riduzione di quelle esistenti ed alla dismissione di programmi basati su tecnologie obsolete. 4. Sviluppo della sicurezza IT per la salvaguardia del patrimonio informativo dei sistemi dell'Istituto. La crescita esponenziale dei servizi ICT erogati dalla Corte e la centralita' crescente degli stessi in tutti i processi istituzionali rende sempre piu' importante porre in atto adeguati sistemi di salvaguardia del proprio patrimonio informativo, andando oltre la semplice adesione a quanto previsto dal CAD in termine di sicurezza dei sistemi informativi della P.A. In tale direzione la Corte ha realizzato un proprio sito di disaster recovery presso la sede MEF de "La Rustica" ed ha introdotto un sistema di business continuity per il proprio sistema di posta elettronica e per le pagine statiche del sito istituzionale. La crescita costante degli attacchi informatici, sempre piu' sofisticati, ha reso indispensabile il potenziamento dei sistemi di difesa ed il loro costante aggiornamento. L'Istituto si e' fatto promotore, anche in questo ambito, di un progetto di collaborazione con l'AgID, l'Universita' "La Sapienza" ed altre organizzazioni per la realizzazione di un sistema comune di difesa ed ha aderito ad un progetto condiviso con Sogei per l'attuazione di un unico sistema di protezione informatica. - Parte III - Gestione dei residui - Residui attivi Per quel che riguarda la gestione dei residui attivi, si precisa che le risorse relative al finanziamento dovuto dal MEF sono state interamente riscosse. Il minore accertamento di € 1.213.893 e' la conseguenza dei tagli disposti sugli stanziamenti messi a disposizione della Corte dei conti. Sul capitolo 120, fra le entrate eventuali, risultano introitate anche somme relative al rimborso delle spese condominiali, relative ad anni pregressi, anticipate dall'Amministrazione per l'immobile di Palermo, che e' a totale carico della Regione Sicilia. Analoga procedura, adottata per la locazione dello stesso immobile, che vedeva i rimborsi confluire sull'apposito capitolo 122, e' stata modificata dal 2012 trasferendo alla Regione stessa l'onere di provvedere direttamente alla spesa. Sul capitolo 125 affluiscono le somme dovute alla Corte dei conti, a titolo di rimborso, da parte delle Regioni per gli oneri anticipati per competenze fisse ed accessorie ai Consiglieri di nomina regionale, di cui all'articolo 7 della legge n. 131/2003. Si riscontra, in proposito, un maggiore accertamento pari ad € 93.484. Le somme rimaste da riscuotere sul capitolo 126, derivanti dai compensi versati ai sensi dell'articolo 61, comma 9, della legge n. 133/2008, sono pari ad € 5.485. L'importo risulta gia' presente, a fine esercizio, sull'apposito capitolo di entrata del MEF, ma non ancora riversato sul relativo capitolo di entrata della Corte dei conti. - Residui passivi In relazione alla gestione dei residui passivi, si rileva un'utilizzazione degli stessi che si attesta intorno al 59% delle somme rimaste da pagare negli esercizi precedenti. All'inizio dell'anno, infatti, l'importo complessivo dei predetti residui risultava essere di € 109.798.108; considerate le somme pagate nel corso dell'anno, pari ad € 64.864.719, le riduzioni derivanti dai minori impegni per € 1.896.465 e dai residui perenti per € 25.661.886, le somme rimaste da pagare, pari ad € 17.375.038, corrispondono a circa il 16% dei residui accertati. A proposito del consistente importo rappresentato dai residui perenti, anche per l'esercizio esaminato sono evidenti gli effetti prodotti dalla legge n. 111/2011, che ha ridotto a due anni i termini di conservazione dei residui sia di parte corrente che in conto capitale. Di seguito si espongono alcune osservazioni sui dati analizzati relativamente a ciascun Centro di Responsabilita'. In merito al CdR 1 i pagamenti effettuati raggiungono l'81% circa dell'importo accertato. Le somme rimaste da pagare, in generale, sono di entita' minima ad eccezione di quelle indicate in corrispondenza dei capitoli relativi agli stipendi (capp. 201, 202 e 203) per effetto delle intervenute norme di riduzione degli stessi che hanno generato rimanenze sulle risorse impegnate che sono mantenute in bilancio in attesa di una completa stabilizzazione delle disposizioni normative e di eventuali contenziosi, di quelle relative al cap. 423 concernente la formazione, gestito dal Seminario di formazione permanente, per il quale la percentuale d'impiego dei residui risulta abbastanza limitata. Nel CdR 2 i pagamenti complessivamente effettuati, sia per i capitoli destinati agli uffici della sede centrale che di quelli regionali, superano il 16%. Anche in questo caso i residui da liquidare sono generalmente di entita' contenuta ad eccezione di quelli imputati ai sottoelencati capitoli. Sul capitolo 443 relativo alle spese di funzionamento degli uffici centrali, l'importo rimasto da pagare si attesta su una percentuale del 38%. Il successivo capitolo 445, relativo alle spese per manutenzione ed adattamento delle sedi, dei locali e degli impianti presenta un pagato di € 1.267.947, mentre per le somme rimaste da pagare ci si attesta su € 275.287. Per il capitolo 790 i fondi sono stati utilizzati in minima parte, poiche' i lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi della Corte, sia centrali che regionali, richiedono tempi lunghi di realizzazione con scadenze contrattuali pluriennali. Per il CdR 3 si rileva l'impiego dei residui nella misura di circa il 77%. Per quanto riguarda, in particolare, il capitolo 251 si precisa che l'importo rimasto da pagare si riferisce alle somme occorrenti per le liquidazioni dei trattamenti residuali (per competenze fisse ed accessorie) del personale collocato a riposo negli anni precedenti. Sul capitolo 261 relativo al FUA e' stato pagato quasi il 63% dell'intera somma accertata. La somma pagata si riferisce alle competenze accessorie erogate a seguito della definizione della contrattazione decentrata 2012 e ad un acconto sull'indennita' di produttivita' collettiva per il 2013. Per il CdR 4 i residui accertati per € 34.764.438 sono stati pagati in misura superiore al 67%. Restano, quindi, da pagare € 6.886.927, con un marginale miglioramento rispetto all'esercizio precedente, nel quale si erano registrati pagamenti per il 66%. Per quel che concerne l'ammontare dei residui perenti, nonche' i relativi provvedimenti presidenziali emessi nel corso dell'anno, si rimanda al dettaglio dell'allegata Tabella D. Riepilogo gestione competenza A completamento di quanto illustrato nella presente relazione si riporta qui di seguito la sintesi della gestione finanziaria di competenza dell'esercizio 2014 che si e' conclusa con i seguenti risultati: Entrate 1) Fondo per il funzionamento della C.d.c. € 274.355.999 Altre entrate € 2.973.923 Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844
Spese Spese impegnate € 301.902.462 Economie € 34.115.202 L'avanzo di competenza, quale risultato differenziale fra le entrate accertate (€ 331.817.766) e le spese impegnate (€ 301.902.462) ammonta ad € 29.915.304 che, sommato alle riduzioni degli impegni di anni precedenti pari ad € 1.896.465, ai residui perenti pari ad € 25.661.886, ai minori accertamenti delle entrate per € 942.959, determinano l'avanzo di amministrazione che risulta definitivamente quantificato in € 56.530.696. 4. Bilancio di cassa Occorre preliminarmente evidenziare che il Regolamento di autonomia finanziaria ha introdotto, anche per la Corte dei conti, l'obbligo di adottare, accanto al bilancio di competenza, un bilancio di cassa. Pertanto, dall'esercizio finanziario 2013, si e' redatto il primo bilancio di previsione di cassa, anche se abitualmente in occasione della redazione del conto consuntivo si e' da sempre provveduto, in parte, ad esporre i dati relativi alla cassa attraverso la presentazione del dettaglio, per ciascun capitolo di entrata e di spesa, delle somme riscosse e di quelle pagate. Con riferimento piu' specifico al rendiconto di cassa 2014, di cui al relativo schema (quadro riepilogativo e allegato tecnico), questo, coerentemente con le scritture contabili risultanti dal sistema SIRGS (Sistema integrato Cdc/RGS/BKI), dal SICR, nonche' dai saldi dei conti intestati alla Corte dei conti accesi presso la Tesoreria centrale, ne rappresenta la relativa dotazione costituita, per ciascun capitolo, dallo stanziamento iniziale, piu'/meno le variazioni a qualsiasi titolo avvenute in corso d'anno e l'ammontare dei residui provenienti dagli esercizi precedenti. Per quanto concerne le entrate occorre precisare che, nel relativo schema, vengono esposte come incassate tutte le somme effettivamente affluite sul conto di tesoreria intestato all'Istituto. La differenza tra il previsto da incassare e l'incassato effettivo e' data unicamente dagli eventi positivi o negativi non prevedibili all'inizio dell'anno, ma accertabili solo in sede di consuntivo. Per le spese si evidenziano, invece, come per l'esercizio precedente, due diverse tipologie di scostamenti fra i pagamenti emessi ed i pagamenti realmente effettuati: - sui capitoli relativi a competenze fisse ed accessorie a favore del personale, nei quali risultano ritenute pagate, ma non ancora versate ai rispettivi enti creditori; - sui capitoli relativi all'acquisizione di beni e servizi effettuati attraverso ordini di accreditamento, sui quali risultano le riduzioni di fine anno. Riepilogo gestione di cassa Si procede qui di seguito all'esposizione del riepilogo generale relativo al bilancio di cassa 2014: Somme incassate Fondo per il funzionamento della Cdc € 274.454.206 Altre entrate € 2.759.991 Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844 Pagamenti Titoli di pagamento emessi € 280.750.687 Pagamenti effettuati € 278.222.811 Somme rimaste da versare e/o riduzioni OO.AA. € 2.527.876 Pertanto, l'avanzo di cassa e' pari ad € 161.529.002. Tale dato e' la risultante della consistenza iniziale della cassa al 1° gennaio 2014, pari ad € 162.537.616, maggiorata dalle somme incassate, al netto dell'avanzo di amministrazione, che ammontano ad € 277.214.197 e decurtata dei pagamenti effettuati nel corso dell'anno per un importo di € 278.222.811. 5. Patrimonio Per quanto riguarda l'inventariazione dei beni patrimoniali e la relativa attivita' di verifica della consistenza e movimentazione dei beni, si sottolinea che il programma informatico gia' in uso, che presentava notevoli limitazioni, e' stato progressivamente sostituito dal nuovo applicativo, utile per facilitare la gestione del materiale di facile consumo e per consentire il dialogo con il sistema integrato SICOGE, utilizzato sia per la contabilita' finanziaria che per quella economica. Tale sistema, collaudato nel mese di dicembre 2013, e' stato gestito, in via sperimentale, per tutto il 2014. Si commentano di seguito gli allegati al conto finanziario 2014 relativi all'inventariazione dei beni. La Nota illustrativa, che accompagna gli allegati contenenti i dati relativi alla gestione dei beni patrimoniali, ne pone in rilievo la movimentazione nell'esercizio, anche per quanto attiene ai beni dichiarati "fuori uso" e a quelli iscritti nel registro dei beni durevoli. La gestione patrimoniale, nel confermare l'andamento decrescente dell'ultimo triennio, fa registrare un valore complessivo che si attesta ad € 11.832.433. L'importo dei beni acquisiti nell'anno ammonta ad € 972.723 ed e' costituito da acquisti per € 961.441, piu' un aumento a titolo di donazioni pari a € 13.610, da uscite per € 1.190 dovute a dismissioni per fuori uso ed € 1.138 per insussistenze. Pertanto l'asse patrimoniale presente in inventario, come sopra descritto, si attesta su un valore complessivo che risulta in diminuzione rispetto all'anno precedente di € 278.881. Si osserva, infine, che gli ammortamenti eseguiti hanno prodotto lo spostamento di n. 2.648 beni dall'inventario al registro dei beni durevoli, con un abbattimento contestuale dell'asse patrimoniale pari ad € 1.251.604. 6. Considerazioni finali A conclusione di quanto sopra esposto, si passa ora ad analizzare i dati presenti nella Tabella n. 2, nella quale si osserva che le spese non rimodulabili rappresentano il 78% dell'intero stanziamento impegnato. Si precisa in proposito che, relativamente all'utilizzazione delle predette risorse, le spese per il personale risultano, come per i precedenti esercizi finanziari, prevalenti rispetto alle altre, con una percentuale che supera il 77% del totale impegnato. Le spese rimodulabili si attestano a circa il 12% delle somme impegnate nell'anno in esame. Per quanto riguarda gli investimenti, nel corso del 2014 si e' verificata una inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, nei quali si era registrato una discreta riduzione. Si passa, infatti, da un 9% circa del totale impegnato nel 2013, ad un 10% nell'esercizio in questione. L'allegata Tabella n. 3 evidenzia, invece, l'andamento della gestione finanziaria dell'ultimo quinquennio; da tale rappresentazione risulta che l'ammontare delle risorse finanziarie a disposizione dell'Istituto subisce un progressivo aumento dal 2010 al 2012, a fronte di una rilevante flessione per gli anni successivi e, in particolare, per il 2014. Nel corso dell'anno esaminato, si conferma la tendenza gia' manifestatasi nei quattro esercizi trascorsi ad una eccedenza delle risorse accertate rispetto a quelle impegnate. Siffatto andamento, che con interventi correttivi si e' cercato di modificare gia' nei precedenti esercizi, non pare assumere, in ogni caso, aspetti patologici in quanto e' in larga parte da ricondurre a due diversi profili: l'uno di origine interna connesso all'autonomia riconosciuta dall'ordinamento alla Corte, l'altro esterno riferibile alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili questi, peraltro, strettamente collegati tra di loro. Quanto al primo profilo, e' da considerare che l'autonomia finanziaria della Corte, alla cui spesa contribuisce lo Stato con fondi ad essa assegnati, consente di poter conservare in bilancio le disponibilita', distribuite e modulate nel proprio documento di previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali secondo gli indirizzi da essa determinati, ma non impegnate al termine dell'esercizio e, pertanto, di utilizzarle per le esigenze degli esercizi successivi. Il secondo fattore e', come detto, costituito dal succedersi, negli anni piu' recenti, di disposizioni normative che pongono limiti, diretti o indiretti, alla spesa delle pubbliche amministrazioni in molti suoi settori di intervento: dai consumi intermedi, al personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare. Per l'esercizio in esame si riscontra un leggero aumento dell'avanzo di amministrazione che viene quantificato in circa € 56.531.000 nonostante le significative riduzioni degli stanziamenti. L'aumento e' dovuto, infatti, all'attenta politica di contenimento della spesa adottata non solo in attuazione della normativa di settore ma anche, e soprattutto, per le scelte gestionali dell'Amministrazione. Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese - dello schema allegato, suddivisi per classificazione economica, i valori degli impegni relativi alle spese per il personale (comprendenti emolumenti fissi ed accessori) si attestano ad € 234.914.017, mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili che non rimodulabili) si attestano ad € 36.328.065; quelli in c/capitale risultano pari ad € 30.533.869, mentre € 126.511 sono relativi ad interventi ed oneri comuni. Le economie della gestione finanziaria 2014 sono quantificate in € 34.115.202 e vanno ad alimentare l'avanzo di amministrazione. Inoltre, per cio' che riguarda gli importi indicati nella Tabella n.1, relativi alla distribuzione della spesa per funzione-obiettivo, si evidenzia che la maggior parte delle spese (82,16%) sono assorbite dalle due funzioni istituzionali della giurisdizione e del controllo. Quest'ultima, che presenta una percentuale complessiva del 41,40%, mostra una proporzione, a livello regionale (compresa la Sezione regionale Lazio), di quasi due terzi rispetto a quella centrale. Analogo andamento si registra per le attivita' giudicante e requirente che, su una percentuale complessiva del 40,76%, a livello regionale mostrano una proporzione leggermente superiore ai quattro quinti rispetto a quella centrale. Un accenno particolare va fatto in ordine alle disposizioni intervenute in materia di tempestivita' dei pagamenti, introdotte dall'art. 33 del d. lgs. 14 marzo 2013, n. 33, modificato dall'articolo 8 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, a seguito delle quali e' stato emanato il D.P.C.M. 22 settembre 2014 recante piu' dettagliate indicazioni sulle modalita' di pubblicazione degli indicatori di tempestivita' dei pagamenti. In ottemperanza alle suddette disposizioni, per l'anno 2015 le scritture saranno adeguate a fornire piu' puntuali dati associati a precisi indicatori di tempestivita' che verranno, nel rispetto della normativa, debitamente pubblicati con la prescritta cadenza trimestrale. Per quanto riguarda l'esercizio 2014, si puo' comunque affermare che l'amministrazione non fa registrare ritardi nei pagamenti che sono stati effettuati tutti nei termini prescritti dalla norma o dalle clausole contrattuali, salvo i casi che hanno richiesto legittime sospensioni dovute alla necessita' di acquisire ulteriori elementi o documentazioni a garanzia della esigibilita' del credito. Si dichiara, infine, che la gestione della spesa si e' mantenuta nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.
Il Dirigente generale Il dirigente del Matilde Farina Servizio Bilancio e Contabilita' Angela Pozzuoli
Visto, si autorizza Il Segretario generale Fabio Viola
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CORTE DEI CONTI
CONTO FINANZIARIO RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2014 Parte di provvedimento in formato grafico |
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