Gazzetta n. 110 del 14 maggio 2015 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERA 28 gennaio 2015 |
Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Ripartizione risorse quote anni 2013 e 2014 (articolo 1, comma 7, legge n. 144/1999). (Delibera n. 14/2015). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144 e, in particolare l'art. 1, comma 7, che prevede l'istituzione di un Fondo da ripartire, previa deliberazione di questo Comitato, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, finalizzato al cofinanziamento delle attivita' dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici presso le Amministrazioni centrali e regionali (Nuclei), ivi comprese le funzioni orizzontali, rappresentate dal ruolo di coordinamento in capo a questo Comitato e dal sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), istituito presso questo Comitato; Visto l'art. 145, comma 10, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001), in base alla quale le risorse stanziate per il Fondo potranno cofinanziare, tra l'altro, l'avvio del sistema MIP e le spese relative al funzionamento della rete dei Nuclei e al ruolo di coordinamento svolto da questo Comitato; Visto l'art. 11 della legge n. 3 del 16 gennaio 2003, il quale stabilisce che, per le finalita' del MIP, ogni nuovo progetto di investimento pubblico sia dotato di un Codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), in seguito al quale risultano esclusi dal riparto i Nuclei delle province autonome di Trento e Bolzano a titolo di concorso delle medesime Province al riequilibrio di finanza pubblica secondo quanto previsto dall'art. 79 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Statuto speciale per il Trentino Alto Adige); Visti gli articoli 3 e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136, e s.m., concernenti rispettivamente l'utilizzo del Codice Unico di Progetto (CUP), per assicurare la tracciabilita' dei flussi finanziari finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali, e la sanzione per il suo mancato utilizzo; Visto l'art. 7, comma 1, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere a), b), c) e d), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche», ove si prevede che i Ministeri individuano nei Nuclei gli organismi responsabili delle attivita' di valutazione; Visto l'art. 8, comma 3, del predetto decreto legislativo n. 228/2011, ove si prevede che, al fine di garantire la predisposizione da parte dei Ministeri di linee guida standardizzate per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, si definisce un modello di riferimento per la redazione delle linee guida stesse, nonche' uno schema-tipo di Documento pluriennale di pianificazione degli investimenti in opere pubbliche; Visto l'art. 1, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, ove si prevede che il Codice identificativo di gara (CIG) non puo' essere rilasciato dall'Autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nei confronti di contratti finalizzati alla realizzazione di progetti d'investimento pubblico sprovvisti del Codice unico di progetto, obbligatorio ai sensi dell'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e successive modificazioni; Visti il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, il decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, il decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il decreto-legge 8 aprile 2013 n. 35 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013 n. 64, il decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2012 (applicazione clausola di salvaguardia), il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 10 luglio 2013 (applicazione clausola di salvaguardia), il decreto-legge 31 agosto 2013 n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2014, n. 125, il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128; Considerate le riduzioni di stanziamento per le spese di funzionamento sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per gli anni 2013 e 2014 attuate in conseguenza di quanto disposto dalla succitata normativa e formalizzate dalle leggi 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' per il 2013) e 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' per il 2014); Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, il quale all'art. 10, comma 9, stabilisce che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, si provvede alla riorganizzazione del Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che, ai sensi del decreto legislativo istitutivo 5 dicembre 1997, n. 430, art. 3, comma 5, e' articolato in due unita' operative, rispettivamente per la valutazione (UVAL) e per la verifica (UVER) degli investimenti pubblici; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 agosto 2012, recante «Attuazione dell'art. 8, comma 3, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, in materia di linee guida per la valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche e del Documento pluriennale di pianificazione degli investimenti in opere pubbliche»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2012, n. 262, previsto dall'art. 7, comma 3, del citato decreto legislativo n. 228/2011, e recante «Disciplina dei nuclei istituiti presso Amministrazioni centrali dello Stato con la funzione di garantire supporto tecnico alla programmazione, valutazione e monitoraggio degli interventi pubblici»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 novembre 2014, che tra l'altro, in attuazione del succitato art. 10, comma 9 del decreto-legge n. 101/2013, costituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - a decorrere dalla data di registrazione del decreto del Presidente del Consiglio di cui all'art. 10, comma 5, dello stesso decreto-legge - il Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP); Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014, recante «Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed all'Agenzia per la coesione territoriale, ai sensi dell'art. 10, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125»; Viste le delibere nn. 102 del 18 novembre 2010 (G.U. n. 47/2011) e 26 del 18 marzo 2013 (G.U. n. 136/2013), con le quali questo Comitato ha ripartito il Fondo rispettivamente, per gli anni 2009-2010 e 2011-2012, e ha tra l'altro previsto che tutti i Nuclei inviano una relazione annuale, entro il 31 gennaio di ogni anno, sulle attivita' svolte e sulla spesa sostenuta a valere sia sulle assegnazioni di questo Comitato, sia sul cofinanziamento da parte delle Amministrazioni di appartenenza; Considerato che la delibera n. 26/2013 ha previsto, tra l'altro, al punto 3, di condizionare l'erogazione del 50 per cento della quota assegnata per gli anni 2011 e 2012 a ciascun Nucleo delle Amministrazioni centrali all'avvenuta trasmissione a questo Comitato delle linee guida di cui all'art. 8 del decreto legislativo n. 228/2011; Ritenuto opportuno erogare il predetto 50 per cento ai Nuclei che hanno ottemperato a quanto previsto dalla succitata delibera; Ritenuto opportuno procedere al riparto del Fondo per gli anni 2013 e 2014, per il complessivo importo di 7.850.000 euro, pari alla somma degli stanziamenti effettivamente disponibili (4.000.000 euro per il 2013 e 3.850.000 euro per il 2014); Considerato che, ai fini della definizione del riparto 2013-2014, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei ministri, con note n. 1631 e n. 1632 del 7 aprile 2014, indirizzate rispettivamente ai Nuclei istituiti presso le Regioni, con esclusione dei Nuclei delle Province autonome di Trento e Bolzano per quanto disposto dal citato art. 2, comma 109, della legge n. 191/2009, e ai Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici istituiti presso le Amministrazioni centrali, ha sollecitato l'invio delle predette relazioni annuali e richiesto informazioni concernenti il grado di utilizzo delle risorse trasferite a valere sulle delibere CIPE nn. 102/2010 e 26/2013; Tenuto conto che la dotazione del Fondo, nel biennio 2013-2014 si e' ridotta, ai sensi della sopracitata normativa, al 57 per cento circa di quella dei due anni precedenti; Tenuto conto che, sulla base delle risposte pervenute alle sopra citate note del DIPE: i dati trasmessi dalle regioni evidenziano performance di spesa per i Nuclei diversificate, con un valore medio del 63 per cento di risorse spese rispetto a quanto assegnato da questo Comitato con le succitate delibere; parimenti, i dati trasmessi dalle Amministrazioni centrali evidenziano performance di spesa per i Nuclei diversificate, con un valore medio del 55 per cento di risorse spese rispetto a quanto assegnato da questo Comitato con le succitate delibere; per quanto riguarda le Amministrazioni centrali, nel periodo 2013-2014 sono risultati attivi i Nuclei del Ministero dell'interno, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero della salute, del Ministero della giustizia e della Presidenza del Consiglio dei ministri, DIPE, e in particolare: il Nucleo del Ministero della salute, come riportato nella relazione inviata al DIPE con nota 9 aprile 2014, n. 10084, e' decaduto nel mese di luglio 2013; il Nucleo del Ministero della giustizia, come segnalato con nota 7 agosto 2014, n. 27916, e' stato costituito con decreto ministeriale del 4 agosto 2014; il Nucleo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, come riportato nella relazione inviata al DIPE con nota 15 aprile 2014, n. 3003, e' in attesa di definire, di concerto con i competenti organismi del Ministero dell'economia e delle finanze, la non applicabilita' delle disposizioni di cui all'art. 6, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, in merito all'equiparazione dello stesso ad organo collegiale a partecipazione onorifica; Tenuto conto che, anche in conseguenza di quanto disposto dagli articoli 3 e 6 della legge n. 136/2010 e s.m. e dell'art. 1 del decreto legislativo n. 228/2011, il CUP e' obbligatorio per le attivita' di monitoraggio e tracciabilita' dei flussi finanziari nell'ambito dei lavori pubblici, determinandosi in tal modo un incremento rilevante delle attivita' di gestione, controllo e manutenzione del Sistema MIP/CUP, istituito presso questo Comitato ai sensi delle sopra citate leggi n. 144/1999 e n. 3/2003; Tenuto conto delle nuove funzioni dei Nuclei delle Amministrazioni centrali (Nuclei centrali), di cui al sopra citato decreto dei Presidente del Consiglio dei ministri 3 agosto 2012; Tenuto conto del lavoro congiunto di raccordo tecnico e funzionale svolto dal DIPE, con il supporto del proprio Nucleo, e dalla ex Unita' di valutazione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (UVAL), sfociato nella redazione del documento «Vademecum per l'applicazione del Modello di Linee Guida ai fini della predisposizione del Documento Pluriennale di Pianificazione ai sensi del decreto legislativo n. 228/2011», pubblicato sul sito web di questo Comitato; Considerato che tale «Vademecum» integra a tutti gli effetti la realizzazione delle prescrizioni di cui alla citata delibera n. 26/2013, punto 3; Ritenuto opportuno, con riferimento alle cosiddette funzioni orizzontali, comprensive del sistema MIP/CUP e delle attivita' di raccordo, indirizzo e coordinamento tecnico-funzionale dei Nuclei, confermare queste ultime in capo al DIPE, in collaborazione con il Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP); Considerato che il calo delle risorse disponibili e le nuove esigenze conoscitive impongono un ripensamento dei criteri di macro-riparto tra regioni, amministrazioni centrali e funzioni orizzontali; Tenuto conto dei bassi livelli di spesa dei Nuclei regionali e centrali, in rapporto alle assegnazioni di questo Comitato e della mancata presentazione a questo Comitato dei Documenti pluriennali di pianificazione degli investimenti in opere pubbliche di cui al citato decreto legislativo n. 228/2011; Ritenuto quindi non piu' applicabile un riparto tra livelli istituzionali rispondente ai criteri applicati con le citate delibere nn. 102/2010 e 26/2013, e di dover procedere a una complessiva rimodulazione dei criteri di riparto, con una riduzione a regime della quota destinata ai Nuclei regionali dal 70 al 63 per cento e di quella destinata ai Nuclei centrali dal 20 al 10 per cento; Ritenuto di non applicare, per raggiungere una maggiore efficacia allocativa delle risorse, un taglio lineare dei fondi stanziati, ma di tenere conto della performance di spesa realizzata da ciascun Nucleo e dei periodi di effettiva attivita' dei Nuclei; Considerato che, a causa della contrazione del fondo da ripartire e per poter tenere conto delle performance di spesa, non risulta piu' applicabile il mantenimento di una assegnazione fissa annuale minima ai Nuclei regionali e centrali; Acquisito nel corso della seduta del 13 novembre 2014 il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome; Viste le note n. 13001/110 del 21 novembre 2013 e del 31 ottobre 2014, con le quali il Ministero dell'interno ha trasmesso le proposte di «Linee guida» e «Metodologia del processo di valutazione ex ante» predisposte dal proprio Nucleo; Considerato che l'Allegato III alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014, recante il 12° Allegato infrastrutture, su cui le competenti Commissioni parlamentari hanno espresso parere favorevole e che rappresenta, ai sensi dell'art. 2, comma 7, del citato decreto legislativo n. 228/2011, il Documento pluriennale di' pianificazione per le opere infrastrutturali strategiche di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, include gli elementi di cui al decreto del Presidente del Consiglio 3 agosto 2012, Allegati 1 e 2; Vista la nota del 28 gennaio 2015, n. 422, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Su proposta del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nelle funzioni di Segretario di questo Comitato;
Delibera:
1. Per consentire lo svolgimento delle attivita' istituzionali da parte dei Nuclei di valutazione e verifica egli investimenti pubblici istituiti presso le amministrazioni centrali e le regioni, vengono assegnati gli stanziamenti di bilancio relativi agli anni 2013 (4.000.000 euro) e 2014 (3.850.000 euro), per un importo complessivo pari a 7.850.000 euro. 2. Di tale importo complessivo, 4.945.500 euro sono destinati ai Nuclei delle regioni, 785.000 euro ai Nuclei delle amministrazioni centrali e 2.119.500 euro alle funzioni orizzontali. 3. La tabella 1 riporta le specifiche assegnazioni per i Nuclei e le funzioni orizzontali:
Parte di provvedimento in formato grafico
4. In relazione alle prossime assegnazioni a valere sul Fondo di cui all'art. 1, comma 7, della legge n. 144/1999, dati i criteri di riparto di cui al precedente punto 2, si terra' conto, all'interno di ciascun livello istituzionale: delle esigenze effettive di ciascun Nucleo, adottando come indicatore la percentuale di risorse spese rispetto alle assegnazioni di questo Comitato; della ricezione da parte del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, entro il 30 ottobre di ogni anno, di una relazione da parte di ciascun Nucleo sulle attivita' svolte, sulla spesa sostenuta e sul piano delle attivita' future, da pubblicare sul sito della rete dei Nuclei, a condizione che nella medesima relazione sia contenuta una valutazione di impatto della propria attivita' sugli atti programmatori della rispettiva Amministrazione, da riferirsi ai documenti di valutazione prodotti e pubblicati sullo stesso sito della rete dei Nuclei. Inoltre si terra' conto, per i Nuclei centrali: della avvenuta riorganizzazione dei Nuclei stessi, alla luce delle indicazioni di cui al su citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2012; delle funzioni assegnate ai suddetti Nuclei dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 3 agosto 2012, Allegato 1, e 21 dicembre 2012, art. 5. 5. Per i Nuclei del Ministero dell'interno, della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica - e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che hanno ottemperato al disposto di cui al punto 3 della delibera CIPE n. 26/2013, punto 3, e' disposta l'erogazione della quota residua del 50 per cento di quanto assegnato con la suddetta delibera. 6. Con riferimento ai Nuclei del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'Istruzione, universita' e ricerca, della salute, dei beni e attivita' culturali e turismo e dello sviluppo economico, non piu' operativi, e' disposto il disimpegno delle relative quote ancora da trasferire, pari al 50 per cento di quanto assegnato con la citata delibera n. 26/2013, per il complessivo importo di 747.048 euro, cosi' come riportato nella tabella 2:
Parte di provvedimento in formato grafico
7. Le somme gia' iscritte nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) al conto impegni, in relazione ai precedenti riparti del Fondo di cui all'art. 1, comma 7, della legge n. 144/1999, sono riassegnate al pertinente capitolo del medesimo bilancio autonomo della PCM ed imputate al centro di responsabilita' n. 11 - Programmazione e coordinamento della politica economica, in quanto somme finalizzate per legge. Roma, 28 gennaio 2015
Il Ministro dell'economia e delle finanze con funzioni di Presidente Padoan Il Segretario: Lotti
Registrato alla Corte dei conti il 4 maggio 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, Reg.ne Prev. n. 1268 |
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