Con il decreto presidenziale n. 321 datato 1° aprile 2015, al Tenente Colonnello Massimiliano Belladonna, nato il 25 agosto 1971 a Gela (CL), e' stata concessa la medaglia d'oro al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Comandante di unita' elicotteri, con fermezza e rara lucidita', manovrando a bassa quota, interveniva a protezione di personale statunitense in grave pericolo di vita bloccato all'interno di un mezzo attaccato da piu' parti dal fuoco degli insorti. Benche' pesantemente ingaggiato e ripetutamente colpito dal fuoco nemico, con indomito coraggio, decideva di proseguire nell'azione neutralizzando gli elementi ostili e consentendo al personale della Coalizione di ricongiungersi al resto dell'unita'. Superba figura di Ufficiale che, con il suo operato, ha dato grande onore alle Forze Armate italiane in un contesto multinazionale". - Shewan (Afghanistan), 4 luglio 2013. Con il decreto presidenziale n. 322 datato 1° aprile 2015, al Tenente Paolo Bazzano, nato il 25 febbraio 1986 a Milano, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Ufficiale pilota di elicottero Mangusta, interveniva a favore di personale della Coalizione bloccato all'interno di un mezzo e attaccato da piu' parti dal fuoco degli insorti. Notando che il Comandante della missione di volo era sottoposto a intenso e preciso fuoco nemico, benche' a sua volta pesantemente ingaggiato con lanciarazzi e a manifesto rischio della propria vita, reagiva con indomito coraggio riuscendo a neutralizzare gli elementi ostili. Fulgido esempio di Ufficiale il cui atto di ardimento ha contribuito a dare lustro all'Esercito Italiano nel difficile contesto internazionale afghano". - Shewan (Afghanistan), 4 luglio 2013. Con il decreto presidenziale n. 323 datato 1° aprile 2015, al Primo Maresciallo Luogotenente Lorenzo Mesaglio, nato il 13 febbraio 1962 a Martignacco (UD), e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Sottufficiale Comandante di aeromobile in supporto alle forze afghane, notava che l'elicottero del Comandante della missione era stato colpito da un preciso e intenso fuoco con armi leggere. A grave e manifesto rischio della propria vita, attirava l'attenzione degli insorti sul proprio velivolo e, neutralizzata la minaccia con il cannone, consentiva al suo Comandante di sottrarsi al tiro ostile e rientrare incolume alla base. Fulgido esempio di Sottufficiale che ha contribuito a dare lustro all'Esercito Italiano nel difficile contesto internazionale afghano". - Shewan (Afghanistan), 4 luglio 2013. |