Gazzetta n. 57 del 10 marzo 2015 (vai al sommario) |
CORTE DEI CONTI |
DELIBERAZIONE 17 febbraio 2015 |
Linee guida per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell'anno 2014 (art. 1, comma 6, decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213). Deliberazione n. 7/SEZAUT/2015/INPR. |
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LA CORTE DEI CONTI
Nell'adunanza del 17 febbraio 2015; Visto l'art. 100, comma 2, della Costituzione; Visto il Testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131; Visto il regolamento per l'organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni riunite con la deliberazione n. 14 del 16 giugno 2000 e successive modificazioni; Visto il d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213; Visto, in particolare, l'art. 1, comma 6, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, come modificato dall'art. 33, comma 2, lett. a), punto 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, ai sensi del quale il Presidente della Regione trasmette ogni dodici mesi alla Sezione regionale di controllo una relazione sul sistema dei controlli interni, adottata sulla base delle Linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie e sui controlli effettuati nell'anno; Vista la nota n. 128 del 9 febbraio 2015 con la quale e' stata convocata la Sezione delle autonomie per l'adunanza del giorno 17 febbraio 2015; Vista la nota con la quale il Presidente della Corte dei conti ha invitato, alla adunanza odierna, il Presidente della Conferenza delle Regioni ed il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome; Uditi nell'odierna seduta i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome; Uditi i relatori consiglieri Alfredo Grasselli e Adelisa Corsetti
Delibera di approvare l'unito documento, che costituisce parte integrante della presente deliberazione, riguardante le «Linee guida per la relazione annuale del Presidente della regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell'anno 2014 (art. 1, comma 6, decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213)». La presente deliberazione sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Cosi' deliberato in Roma nell'adunanza del 17 febbraio 2015.
Il Presidente: Squitieri
I relatori Grasselli - Corsetti Depositata in segreteria il 24 febbraio 2015
Il dirigente: Prozzo |
| Allegato 1 LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE ANNUALE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI E SUI CONTROLLI EFFETTUATI NELL'ANNO 2014 (ART. 1, COMMA 6, D.L. 10 OTTOBRE 2012, N. 174, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 7 DICEMBRE 2012, N. 213).
1. Nel quadro delle garanzie ordinamentali dirette a migliorare la trasparenza delle informazioni utili al coordinamento dei diversi livelli di governo e a garantire il rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, la relazione annuale che il Presidente della Regione trasmette alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ai sensi dell'art. 1, comma 6, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, come novellato dall'art. 33, comma 2, lett. a), punto 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, costituisce uno strumento informativo di particolare utilita' per valutare l'effettiva funzionalita' del sistema di programmazione e gestione realizzato dall'Amministrazione regionale. Secondo la nuova formulazione della legge, "Il presidente della regione trasmette ogni dodici mesi alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti una relazione sul sistema dei controlli interni, adottata sulla base delle linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti e sui controlli effettuati nell'anno". L'omesso riferimento alla regolarita' della gestione e all'efficacia e all'adeguatezza (del sistema dei controlli interni) non puo' far ritenere che la relazione del Presidente della Regione assuma un significato esclusivamente descrittivo o ricognitivo dell'attivita' di controllo interno svolto dall'amministrazione regionale. Atteso che il sistema dei controlli interni resta funzionale a garantire innanzitutto la legittimita' e la regolarita' della gestione, la novella di cui al citato art. 33, d.l. n. 91/2014, accentua il significato strumentale della relazione, quale fonte informativa di partenza per piu' mirati approfondimenti sui controlli interni della Regione da parte della Sezione regionale di controllo. Due sono gli elementi centrali della relazione: a) il funzionamento complessivo del sistema dei controlli, in rapporto alle sue finalita' e caratteristiche fondamentali; b) i controlli effettuati dall'Amministrazione regionale nell'anno di riferimento. Per il primo aspetto, si evidenzia che l'oggetto della verifica da parte delle Sezioni regionali di controllo e' il sistema dei controlli interni nel suo complesso, quale risulta programmato ed organizzato sul territorio nell'ambito dell'autonomia normativa dell'Ente, mentre i profili gestionali di piu' immediato impatto sugli equilibri finanziari di bilancio e sulla regolarita' della spesa rimangono sullo sfondo, quali parametri di valutazione della capacita' dei controlli di intercettare deviazioni rispetto agli obiettivi programmati. Per il secondo profilo, l'attenzione sui controlli effettuati pone la necessita' di verificarne gli esiti e le misure, anche di carattere normativo, che sono state adottate dalla Regione. Inoltre, non puo' essere trascurato che le dinamiche della finanza pubblica regionale muovono nella direzione di un sistema regionale integrato di cui fanno parte, oltre agli enti locali, molti enti "satellitari" nei cui confronti la Regione esercita varie forme di controllo e di vigilanza. In un'ottica che vuol essere sistemica, vanno considerate anche le attivita' di controllo nei confronti delle strutture esterne all'Amministrazione regionale ma ad essa direttamente riconducibili (enti del servizio sanitario ed altri organismi partecipati). La relazione intestata all'Organo di vertice della Regione rimane strumento essenziale nel complesso sistema delineato dal menzionato art. 1 del d.l. n. 174/2012, affiancandosi alle verifiche del Collegio dei revisori dei conti ai sensi dell'art. 1, commi 166 ss., l. n. 266/2005 e dei controlli in tema di revisione della spesa previsti dal successivo art. 6, ma anche nel percorso delle verifiche annuali sulle coperture finanziarie adottate dalle leggi regionali e dei controlli finalizzati al giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione. Cio' in coerenza con l'obiettivo, da tempo perseguito dal legislatore, di fare dei controlli interni l'indispensabile supporto per le scelte decisionali e programmatiche dell'Ente, in un'ottica di sana gestione finanziaria e di perseguimento del principio di buon andamento. Le Linee guida costituiscono ausilio anche per i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, nel rispetto degli specifici regimi di disciplina. 2. Per agevolare l'adempimento richiesto dalla legge, alle Linee guida e' allegato uno schema di relazione in forma di questionario a risposta sintetica (aperto, comunque, a un libero apporto da parte dei compilatori), mediante il quale sara' possibile registrare la presenza di eventuali criticita' del sistema organizzativo regionale e stimolare l'adozione di misure correttive, in continuita' con le relazioni adottate sulla base delle Linee guida approvate lo scorso anno con deliberazione n. 9/SEZAUT/2014/INPR. Le risposte di tipo aperto, in coerenza con il ruolo istituzionale del Presidente, consentono di rilevare gli aspetti che attengono alla programmazione strategica e al controllo del ciclo di bilancio, alle modalita' di sorveglianza e di autocorrezione interna, al contenuto dei report, al sistema degli indicatori, alla valutazione delle performance. Lo schema di relazione si articola in tre distinte Sezioni, la prima delle quali assolve ad una funzione essenzialmente ricognitiva dei profili caratteristici trattati in modo piu' diffuso dalle altre. La prima Sezione (Quadro ricognitivo e descrittivo del sistema dei controlli interni) e' diretta a registrare le tipologie di controllo interno e gli atti organizzativi, programmatici e strumentali, che ne sono a fondamento o a supporto. La seconda Sezione (Il sistema dei controlli interni) tocca aspetti che attengono al concreto funzionamento dei controlli interni, in una dimensione dinamico-operativa che rappresenta il naturale sviluppo delle questioni delineate nella prima Sezione con riferimento all'assetto dei controlli interni. A tal fine, la Sezione riguarda le seguenti tipologie: a) Controlli di regolarita' amministrativa e contabile; b) Controlli di gestione; c) Valutazione del personale; d) Controllo strategico; e) Controllo sugli organismi partecipati. La terza Sezione (Controlli sulla gestione del Servizio sanitario regionale) e' diretta, infine, ad evidenziare la presenza di eventuali criticita' nell'assetto organizzativo e gestionale del Servizio sanitario regionale. Il peso assunto dalla spesa sanitaria nei bilanci regionali ed il rilevante impatto sociale del servizio erogato richiedono, infatti, uno specifico spazio di approfondimento, considerata anche la rilevanza sul quadro della finanza pubblica nazionale. Sul piano applicativo, la relazione dovra' essere inviata entro sessanta giorni dalla pubblicazione delle presenti Linee guida, avendo a riferimento i dati relativi all'esercizio precedente (anno 2014), con aggiornamenti alla data di compilazione. Nel rispetto dei tempi previsti, le caratteristiche e i contenuti della relazione annuale del Presidente della Regione potranno essere utilmente evidenziati dalle Sezioni regionali della Corte nell'esame del bilancio e del rendiconto, anche ai fini del giudizio di parificazione (art. 1, commi 3-5, d.l. n. 174/2012). I Presidenti destinatari delle presenti Linee guida potranno integrare tale schema informativo con gli opportuni elementi di approfondimento necessari ad una migliore illustrazione dei profili esaminati. |
| Allegato 2
Parte di provvedimento in formato grafico |
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