Con il decreto del Presidente della Repubblica n. 2041, del 5 aprile 2012, registrato al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Centrale Generale dello Stato - Ufficio Centrale del Bilancio presso il Ministero della Difesa con il visto n. 5621 ex art. 5, comma 2, D. lgs n. 123/2011 in data 20 luglio 2012, al Sottotenente Mauro Gigli, nato il 5 aprile 1969 a Sassari, e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" con la seguente motivazione: "Capo nucleo bonifica ordigni esplosivi improvvisati dalle straordinarie qualita' umane e professionali, in missione di pace in Afghanistan, pur in turno di riposo si offriva di effettuare la neutralizzazione di un ordigno che metteva a repentaglio la sicurezza della popolazione civile e del personale militare. Dopo aver disarticolato un primo dispositivo, avvedutosi di una seconda trappola letale, senza indugio alcuno, accortosi dell'imminente pericolo, decideva di donare gli ultimi momenti della sua vita per allontanare i presenti piuttosto che porre se stesso al riparo. Improvvisamente, mentre del personale riusciva a porsi in salvo, veniva investito dall'esplosione dell'ordigno, perdendo la vita. Fulgido esempio di coraggio e altruismo ispirati alle migliori tradizioni dell'Esercito". Herat (Afghanistan), 28 luglio 2010.
Con il decreto del Presidente della Repubblica n. 2042, del 5 aprile 2012, registrato al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Centrale Generale dello Stato - Ufficio Centrale del Bilancio presso il Ministero della Difesa con il visto n. 5621 ex art. 5, comma 2, D.lgs n. 123/2011 in data 20 luglio 2012, al Caporal Maggiore Capo Scelto Pierdavide De Cillis, nato il 25 febbraio 1977 a Bisceglie (BT), e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" con la seguente motivazione: "Giovane volontario dalle straordinarie qualita' umane e professionali, in missione di pace in Afghanistan come operatore addetto alla bonifica degli ordigni esplosivi improvvisati, pur in turno di riposo, appreso del rinvenimento di un artifizio in un villaggio, senza esitazione si offriva per effettuarne il disinnesco. Durante tale operazione, dopo aver contribuito a disarticolarlo, avvertito dal capo nucleo della presenza di una seconda trappola esplosiva e dell'imminente pericolo, esponendosi a manifesto rischio della vita e anteponendo l'altrui incolumita' alla propria, faceva scudo con il corpo all'ufficiale responsabile della raccolta delle prove legali presente sul posto, salvandolo dagli effetti dell'esplosione e andando incontro alla morte. Fulgido esempio di coraggio e altruismo ispirati alle migliori tradizioni dell'Esercito". Herat (Afghanistan), 28 luglio 2010.
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