Gazzetta n. 193 del 21 agosto 2014 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2014 |
Proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di San Calogero. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 9 aprile 2013, registrato alla Corte dei conti il 15 aprile 2013, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di San Calogero (Vibo Valentia) per la durata di diciotto mesi, con la nomina di una commissione straordinaria per la gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dr. Andrea Cantadori, dal viceprefetto aggiunto dr. Alberto Monno e dal funzionario economico finanziario dr. Antonio Corvo; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla presenza della criminalita' organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 31 luglio 2014;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Calogero (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Sesto, addi' 1° agosto 2014
NAPOLITANO Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2014 Ministero interno, foglio n. 1788
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| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di San Calogero (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 9 aprile 2013, registrato alla Corte dei conti il 15 aprile 2013, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria, che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente caratterizzato da una diffusa illegalita' e reso difficile dalla pervicace e radicata presenza di sodalizi criminali. L'organo di gestione straordinaria ha intrapreso una serie di azioni volte ad assicurare una nuova organizzazione dei diversi settori dell'amministrazione interessati dal processo di normalizzazione. Per proseguire nell'attivita' di risanamento dell'ente e risolvere le numerose criticita' riscontrate, la commissione straordinaria ha chiesto la proroga della gestione commissariale. Le motivazioni addotte a sostegno della richiesta, che il prefetto di Vibo Valentia ha fatto proprie con relazione del 16 luglio 2014, sono state condivise dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nel corso di una riunione tenuta il 15 luglio 2014, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia. Le iniziative intraprese dall'organo di gestione straordinaria hanno riguardato i principali ambiti di competenza comunale, con particolare attenzione ai settori ove piu' significativamente sono stati rilevati i tentativi di infiltrazioni da parte della criminalita' organizzata, e ponendo in essere mirati interventi che hanno consentito l'avvio di un percorso di risanamento dell'azione amministrativa e di ripristino delle condizioni di legalita', anche al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato. Avvalendosi di personale assegnato in posizione di comando, ai sensi dell'art. 145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la commissione ha avviato una complessa attivita' finalizzata ad assicurare il regolare funzionamento degli uffici, nonche' una gestione rispondente ai doveri istituzionali ed ai bisogni della collettivita'. Nel settore dei lavori pubblici sono stati avviati, con la programmazione triennale delle opere pubbliche, numerosi e rilevanti interventi strutturali ed infrastrutturali, che necessitano anche nella fase esecutiva di un'attenta vigilanza, per impedire tentativi di ingerenza da parte di ambienti criminali. Sono, infatti, state avviate importanti opere di consistente importo economico, relative alla messa in sicurezza delle strade comunali ed alla realizzazione di nuove reti fognarie. Sono in corso di ultimazione anche i lavori del nuovo impianto di depurazione consortile e quelli per la realizzazione di un'isola ecologica, che, una volta ultimati, garantiranno una migliore qualita' dei servizi resi all'utenza. Il perfezionamento delle menzionate procedure richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria, per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. La commissione ha, inoltre, attivato una serie di iniziative, che hanno consentito di ottenere importanti finanziamenti per interventi su alcuni beni di proprieta' del comune, con progetti, attualmente nella fase esecutiva, che riguardano, in particolare, l'adeguamento alla vigente legislazione antisismica del palazzo comunale e di una scuola media. Ulteriori finanziamenti sono stati destinati alla realizzazione di un impianto di trattamento e riduzione del ciclo dei rifiuti ed al miglioramento dell'illuminazione pubblica, intervento quest'ultimo che assicurera' un piu' elevato livello di sicurezza sul territorio, migliorando nel contempo il decoro urbano. Nel settore urbanistico l'impegno della commissione straordinaria si e' rivolto, in particolare, alla definizione del nuovo piano strutturale comunale. E' necessario che il principale strumento urbanistico dell'ente, in un territorio dove e' alto il rischio di condizionamenti della criminalita' organizzata, venga portato a compimento dalla commissione. Un altro degli obiettivi dell'organo straordinario e' la lotta all'abusivismo edilizio, largamente carente prima dell'inizio della gestione commissariale. In particolare, e' in corso una complessa attivita' di verifica e di riordino delle autorizzazioni edilizie e delle ordinanze di demolizione non eseguite. E' stata, inoltre, costituita una squadra intersettoriale composta da personale del corpo di polizia municipale e del settore tecnico per l'accertamento, anche con il supporto dell'Arma dei Carabinieri, degli illeciti sulle aree comunali. Tale iniziativa, che e' altresi' finalizzata a consentire la costituzione di parte civile del comune nei relativi procedimenti penali, rappresenta un tangibile segnale dell'intervento dello Stato volto al recupero dei principi di legalita' e corretta amministrazione. Un ulteriore settore di fondamentale importanza e' quello della gestione dei tributi e delle entrate. In tale ambito, sono state avviate iniziative tese al risanamento finanziario dell'ente, attraverso l'incremento delle entrate e la contestuale riduzione dei debiti. A tal fine, l'organo di gestione straordinaria sta, inoltre, svolgendo una complessa attivita' di mediazione volta ad ottenere, mediante accordi transattivi, una riduzione degli importi dovuti ai singoli creditori. Tale impegnativa attivita' e' diretta a restituire agibilita' economica all'ente e, se interrotta, si avrebbero effetti pregiudizievoli per l'opera di risanamento finanziario attualmente in corso. Per i motivi rappresentati risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' avviate e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Calogero (Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 30 luglio 2014
Il Ministro dell'interno: Alfano
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