Gazzetta n. 105 del 8 maggio 2014 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DELIBERA 15 aprile 2014
Linee guida per la relazione del Presidente della Regione, per l'anno 2013, sulla regolarita' della gestione, sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni, ai sensi dell'art. 1, comma 6, del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213/2012. (Delibera n. 9/SEZAUT/2014/INPR).


LA CORTE DEI CONTI
nella Sezione delle Autonomie

Nell'adunanza del 15 aprile 2014;
Visto l'art. 100, secondo comma, della Costituzione;
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131;
Visto il regolamento per l'organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni riunite con la deliberazione n. 14 del 16 giugno 2000 e successive modificazioni;
Visto il d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
Visto in particolare l'art. 1, comma 6, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, che prevede la trasmissione alle competenti Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti di una relazione annuale del Presidente della Regione sulla regolarita' della gestione nonche' sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni sulla base delle linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti;
Vista la nota in data 3 aprile 2014, con la quale il Presidente della Corte dei conti ha convocato la Sezione delle autonomie;
Viste le note in data 9 aprile 2014, con le quali il Presidente della Sezione delle autonomie ha invitato all'adunanza odierna il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome;
Uditi nell'odierna seduta in rappresentanza delle Regioni e delle Province autonome il Presidente Eros Brega e il dott. Paolo Pietrangelo;
Uditi i Consiglieri relatori Alfredo Grasselli, Francesco Uccello e Adelisa Corsetti;

Delibera
di approvare l'unito documento, che costituisce parte integrante della presente deliberazione, riguardante le linee guida e il relativo questionario per la relazione annuale del Presidente della Regione sulla regolarita' della gestione nonche' sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni, ai sensi dell'art. 1, comma 6, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174.
La presente deliberazione sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Cosi' deliberato in Roma, nell'adunanza del 15 aprile 2014.

Il Presidente: Falcucci
I relatori: Grasselli - Uccello - Corsetti

Depositata in segreteria il 18 aprile 2014
Il dirigente: Prozzo
 
Allegato
LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PER L'ANNO
2013 SULLA REGOLARITA' DELLA GESTIONE NONCHE' SULL'EFFICACIA E
SULL'ADEGUATEZZA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI (ART. 1, COMMA
6, DEL D.L. 10 OTTOBRE 2012, N. 174, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI,
DALLA LEGGE 7 DICEMBRE 2012, N. 213).

1. Nel quadro delle garanzie ordinamentali dirette a incrementare la circolazione delle informazioni utili al coordinamento dei diversi livelli di governo e a garantire il rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, l'art. 1, comma 6, d.l. n. 174/2012, ha stabilito che il Presidente della Regione trasmetta alla competente Sezione regionale di controllo una relazione annuale "sulla regolarita' della gestione e sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni adottato sulla base delle linee guida deliberate dalla sezione delle autonomie della Corte dei conti...".
Tale disposizione e' stata scrutinata dal Giudice delle leggi che, con sentenza 6 marzo 2014, n. 39, ne ha confermato la legittimita' costituzionale, anche con riferimento alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, in quanto l'adempimento ivi previsto "ben lungi dal sovrapporsi all'ambito competenziale preservato dal parametro invocato, costituisce istituto funzionale a garantire quel raccordo tra controlli interni ed esterni, finalizzati a garantire il rispetto dei parametri costituzionali e di quelli posti dal diritto dell'Unione europea (ex plurimis, sentenze n. 267 del 2006, n. 181 del 1999, n. 470 del 1997, n. 29 del 1995), estensibili anche alle autonomie speciali (sentenze n. 60 del 2013 e n. 179 del 2007)". E, in effetti, come gia' chiarito dalla Sezione delle autonomie della Corte con le Linee guida approvate con deliberazione 11 febbraio 2013, n. 5/SEZAUT/2013/INPR, detta relazione annuale riveste natura di documento ricognitivo dell'Organo di vertice politico sulla situazione generale dell'Ente, non invasivo delle competenze riservate all'amministrazione regionale.
In continuita' con le precedenti Linee guida, gli elementi centrali del documento sono costituiti: a) dalla rilevazione della congruenza dei risultati della gestione e delle sue prospettive di sviluppo, in relazione a piani, a programmi e a singoli obiettivi strategici prefissati, coerentemente con i principi di coordinamento della finanza pubblica; b) dalla verifica del funzionamento dei servizi di controllo interno.
Nel sistema dei controlli previsti dall'art. 1, d.l. n. 174/2012, l'adempimento richiesto dal citato art. 1, comma 6, costituisce uno strumento informativo di particolare utilita' per l'attivita' legislativa del Consiglio regionale e per le attivita' di controllo svolte dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti.
Sulla base dell'esperienza maturata in sede regionale, e' emersa la particolare rilevanza della relazione del Presidente ad integrazione del corredo informativo acquisito ai fini della decisione di parifica e dell'allegata relazione sulla regolarita' e sulla legittimita' della gestione.
Con la relazione annuale, il sistema normativo tende a sottolineare la responsabilita' politica dell'Organo di vertice della Regione - nel rispetto delle prerogative dell'Ufficio e del soggetto che le ricopre - in ordine ai piu' rilevanti aspetti gestionali, al funzionamento delle strutture amministrative, al grado di raggiungimento dei risultati attesi e all'effettivita' dei controlli interni, anche con riferimento alla vigilanza sugli organismi partecipati e sugli enti del servizio sanitario regionale.
E' palese l'intento, da tempo perseguito dal legislatore, di rafforzare i controlli interni come indispensabile supporto per le scelte decisionali e programmatiche dell'Ente, in un'ottica di sana gestione finanziaria e di perseguimento del principio di buon andamento; aspetti di cruciale rilievo ai fini della salvaguardia degli equilibri di bilancio e del rispetto dei vincoli di finanza pubblica.
2. Le presenti Linee guida mirano ad individuare una serie di profili organizzativi e gestionali che vanno ad alimentare un patrimonio di informazioni necessarie alla elaborazione della relazione del Presidente, seguendo una metodologia di rilevazione improntata ai principi della circolarita' del processo di controllo e del confronto con gli enti territoriali.
Infatti, la Sezione delle autonomie, operando in coordinamento con le Sezioni regionali di controllo, ha sviluppato le linee operative del presente documento con il concorso di specifici gruppi di lavoro, composti in prevalenza da magistrati assegnati alle Sezioni regionali di controllo, integrati da esperti esterni selezionati con procedura comparativa per titoli. Il relativo contributo di analisi e' stato recepito, come pure sono state considerate le esigenze operative delle amministrazioni regionali emerse in sede di confronto con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nonche' con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
Le finalita' di fondo delle presenti Linee guida possono essere ricondotte ai seguenti punti di interesse:
verifica dell'osservanza dei principali vincoli normativi di carattere organizzativo e giuscontabile;
valutazione dell'adeguatezza funzionale del sistema dei controlli interni;
monitoraggio degli effetti prodotti dai provvedimenti attuativi dei principali indirizzi programmatici dell'ente;
valutazione della coerenza dei risultati gestionali rispetto agli obiettivi programmati.
Le presenti Linee guida mantengono la precedente struttura, formata da uno schema di relazione in forma di questionario a risposta sintetica, che si articola in cinque Sezioni riferibili ai diversi profili gestionali, aggiornati in funzione dell'evoluzione del quadro normativo di riferimento.
Allo scopo di accertare il seguito dato alle osservazioni formulate dalle Sezioni regionali di controllo a seguito delle verifiche effettuate, ciascuna parte del questionario e' preceduta da puntuali domande sugli esiti dei controlli eseguiti, con riferimento agli specifici temi oggetto della relazione del Presidente.
La prima Sezione (Quadro ricognitivo dell'assetto istituzionale regionale e dei principali adempimenti normativi) e' diretta a rilevare la presenza di eventuali criticita' nel sistema organizzativo-contabile regionale.
La seconda Sezione (Pubblicita' e trasparenza) concerne la corretta applicazione degli obblighi di comunicazione e/o pubblicazione previsti dalla normativa vigente.
La terza Sezione (Regolarita' della gestione amministrativa e contabile) contiene richieste volte ad individuare la presenza di eventuali lacune gestionali idonee, almeno potenzialmente, ad alterare i profili di una sana e corretta gestione finanziaria.
La quarta Sezione (Funzionamento dei controlli interni) tocca aspetti che attengono al concreto funzionamento dei controlli interni, con precipuo riferimento ai controlli di regolarita' amministrativo-contabile, ai controlli di gestione, alla valutazione del personale, al controllo strategico e al controllo sugli organismi partecipati.
La quinta Sezione (Gestione del Servizio sanitario regionale) e' diretta a cogliere gli aspetti non riferibili alle gestioni dei singoli enti sanitari e, quindi, non rilevabili dal monitoraggio previsto dall'art. 1, comma 170 della legge n. 266/2005, allo scopo di acquisire indicazioni sia sul rispetto degli obiettivi stabiliti dalla normativa di settore che sull'effettiva capacita' di governance del sistema sanitario regionale.
Al fine di evitare duplicazioni di adempimenti, non sono stati approfonditi quei profili essenzialmente contabili che attengono ad altre modalita' e finalita' di monitoraggio e di verifica, ferma restando la riproposizione di quesiti attinenti a temi ritenuti di fondamentale interesse.
Nella prospettiva di razionalizzazione del sistema dei controlli e di valorizzazione delle fonti informative, ai diversi fini richiesti dalla legge, la relazione potra' essere inviata contestualmente allo schema di rendiconto approvato dalla Giunta regionale, avendo a riferimento i dati relativi all'esercizio precedente (anno 2013), con aggiornamenti alla data di compilazione.
Resta salva la facolta' delle Sezioni regionali della Corte di definire specifici termini, considerata la disomogeneita' dei tempi di approvazione dei documenti contabili da parte delle Regioni, in attesa della piena operativita' delle scadenze previste dall'art.18, d.lgs. n. 118/2011.
Per agevolare l'adempimento richiesto dalla legge ai Presidenti e, al contempo, consentire alla Corte di elaborare i dati raccolti e far emergere gli andamenti complessivi della finanza pubblica, alle presenti Linee guida e' allegato uno schema di relazione in forma di questionario a risposta sintetica.
Tali Linee guida costituiscono ausilio anche per i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, nel rispetto degli specifici regimi di disciplina.
I contenuti della relazione-questionario risultano in linea con quelli gia' assunti nell'esercizio 2012. Si tratta, comunque, di una relazione destinata in prospettiva ad essere oggetto di adeguata riconsiderazione e, soprattutto, di semplificazione. Cio' tenendo conto del processo di armonizzazione dei bilanci pubblici, che finira' per riflettersi sugli assetti organizzativi della gestione, consentendo di meglio incentrare la relazione stessa sulle funzioni di indirizzo politico-amministrativo.
Nell'attuale contesto, la relazione puo' costituire, comunque, un utile strumento di ricognizione delle piu' rilevanti tematiche di gestione e di controllo dell'amministrazione regionale, di cui possono giovarsi gli stessi organi di governo della Regione.
3. Lo schema di relazione-questionario e' strutturato con quesiti a risposta sintetica, ma consente anche un libero apporto da parte dei destinatari.
Le risposte di tipo aperto, in coerenza con il ruolo istituzionale del Presidente, permettono di rilevare gli aspetti che attengono alla programmazione strategica e al controllo del ciclo di bilancio, alle modalita' di sorveglianza e di autocorrezione interna, al contenuto dei report, al sistema degli indicatori direzionali, alla valutazione della performance individuale e collettiva.
La formulazione dei temi di trattazione segue lo schema del questionario con domande a risposta sintetica (del tipo SI/NO) integrabili da risposte aperte, che permettano, da un lato, di individuare celermente l'argomento esaminato, dall'altro, di fornire ogni utile chiarimento per una migliore comprensione della fattispecie evidenziata da una eventuale risposta non affermativa.

RELAZIONE ANNUALE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE ANNO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico

 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone