Gazzetta n. 84 del 10 aprile 2014 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 2014
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 12 novembre 2012, registrato alla Corte dei conti il 16 novembre 2012, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine (Palermo) e la nomina di una commissione straordinaria composta dal dott. Vincenzo Covato, viceprefetto a riposo, dalla dott.ssa Matilde Mule', viceprefetto aggiunto e dal dott. Guglielmo Trovato, dirigente di II fascia, per la durata di diciotto mesi;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale, in un territorio ancora connotato dalla presenza della malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 21 marzo 2014, alla quale e' stato debitamente invitato il Presidente della Regione Siciliana;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine (Palermo), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 21 marzo 2014

NAPOLITANO
Renzi, Presidente del Consiglio dei
ministri

Alfano, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 31 marzo 2014 Interno, foglio n. 609
 

Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Isola delle Femmine (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 12 novembre 2012, registrato alla Corte dei conti il 16 novembre 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita', pur in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la pervicace e radicata presenza della criminalita' organizzata su quel territorio.
Le azioni intraprese hanno attivato percorsi virtuosi nei diversi settori dell'amministrazione interessati dal processo di normalizzazione. Purtuttavia, come rilevato dal prefetto di Palermo con relazione del 6 febbraio 2014, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata riorganizzazione e il risanamento dell'ente locale non possono ritenersi conclusi.
Le considerazioni del prefetto sono state condivise dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nel corso della riunione che si e' tenuta, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, in data 3 febbraio 2014.
Le attivita' della commissione straordinaria sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per recidere le diverse forme di ingerenza della criminalita' organizzata riscontrate nell'attivita' gestionale. In particolare, l'organo straordinario ha profuso ogni possibile impegno per assicurare il rapido risanamento finanziario dell'amministrazione, imprimendo un'accelerazione sulla produttivita' e sull'efficienza degli uffici che versavano in una condizione di generalizzato disordine amministrativo, favorito dalla totale assenza delle necessarie attivita' di impulso e controllo.
Considerato, infatti, che il comune risultava interessato da una forte evasione tributaria, particolare attenzione e' stata dedicata al relativo fattore, al fine di riaffermare nella collettivita', dopo anni di malgoverno, la cultura della legalita' fiscale.
In passato, le procedure mirate alla riscossione e al recupero dei proventi derivanti da tributi erano state sospese o si erano rilevate inefficaci. Per arginare il fenomeno dell'evasione fiscale e per il risanamento finanziario sono state avviate alcune azioni, tuttora in corso di completamento, mirate al recupero dell'ICI, della TARSU e dei proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni al codice della strada. In particolare, quanto all'ICI, la commissione intende ora promuovere un'attivita' di verifica degli adempimenti tributari dei concessionari di licenze edilizie, riferite agli ultimi cinque anni, mentre, per quanto riguarda la TARSU, sono gia' iniziate le attivita' di recupero dei proventi relativi alle annualita' 2011-2012, nonche' quelle per l'accertamento dell'evasione del tributo concernente le annualita' pregresse. La rilevanza di quest'ultimo fenomeno, che riguarderebbe circa il 10% della popolazione, induce a ritenere necessario il completamento delle azioni avviate da parte della commissione.
Gli accertamenti effettuati sull'attivita' di riscossione dei proventi derivanti dalle violazioni al codice della strada, limitata all'1,58% delle sanzioni dovute, hanno reso evidente come l'ente non abbia operato secondo i principi di imparzialita' e di buon governo.
L'evasione tributaria e la perdurante inerzia dell'amministrazione hanno determinato una situazione di grave squilibrio finanziario per il comune, sulla quale la commissione straordinaria sta gia' efficacemente incidendo. Purtuttavia, la cronica carenza di liquidita', i vincoli di bilancio e la rilevanza situazione di indebitamento non hanno conseguito all'organo straordinario il risanamento finanziario dell'ente. L'interruzione delle iniziative avviate potrebbe pregiudicare la gia' precaria condizione economico-finanziaria dell'amministrazione ed incidere negativamente sul rapporto tra la commissione e la popolazione, che inizia a manifestare fiducia e ottimismo nei riguardi delle iniziative e delle attivita' svolte dal comune.
In proposito, altro rilevante obiettivo che si e' prefisso l'organo di gestione straordinaria ha riguardato l'applicazione del principio di trasparenza dell'attivita' amministrativa comunale, intesa come accessibilita' del cittadino a tutte le informazioni concernenti le azioni avviate dalla commissione, per una amministrazione ed un governo effettivamente partecipati.
Al fine di completare l'iter burocratico relativo al nuovo piano regolatore generale, che pur essendo stato adottato con delibera del consiglio comunale del 2007 non ha ancora ottenuto la definitiva approvazione da parte del competente assessorato regionale, l'organo di gestione straordinaria ha istituito un tavolo tecnico per il superamento dei problemi che hanno finora ostacolato il buon fine della procedura.
Analoga considerevole attenzione viene dedicata all'azione di prevenzione e repressione del fenomeno dell'abusivismo edilizio, cui la commissione ha impresso un deciso impulso, con l'accertamento di numerosi procedimenti prendenti che portera', a breve, all'adozione delle definitive misure repressive. La prosecuzione dell'opera di legalizzazione, che risulta indispensabile per affermare il rispetto delle regole in tale delicato settore, assume una particolare importanza tenuto conto delle ripercussioni degli abusi edilizi sulla gestione del territorio.
L'esempio di una corretta gestione contribuisce a formare la coscienza sociale ed a far si' che ogni singolo individuo sia veicolo di legalita' e solidarieta', contribuendo cosi' ad arginare i tentativi di condizionamento dell'attivita' dell'ente.
Il perfezionamento degli interventi sopra descritti, intrapresi nei diversi settori di competenza dell'amministrazione, richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza ed imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita'.
Per i suddetti motivi risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'adozione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine (Palermo), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 20 marzo 2014

Il Ministro dell'interno: Alfano
 
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