Gazzetta n. 75 del 31 marzo 2014 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERA 9 settembre 2013 |
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Progetto per la salvaguardia della Laguna e della Citta' di Venezia: Sistema MO.S.E. (CUP D51B02000050001) 10° Assegnazione e presa d'atto della stipula del 43° Atto attuativo alla convenzione generale 4 ottobre 1991, rep. n. 7191, stipulata tra il Magistrato alle acque di Venezia e il Consorzio Venezia Nuova. (Delibera n. 67/2013). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 29 novembre 1984, n. 798, concernente «Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia»; Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un Programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, - oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato da questo Comitato - reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001; Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto d'investimento pubblico deve essere dotato di un Codice Unico di Progetto (CUP), e viste le delibere attuative adottate da questo Comitato; Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, e s.m.i., concernente «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e s.m.i., e visti in particolare: la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi» e specificamente l'art. 163, che conferma la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione», alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e in particolare l'art. 2 che: dispone, a decorrere dall'anno 2011, la riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie iscritte, a legislazione vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'art. 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, delle missioni di spesa di ciascun Ministero, per gli importi indicati nell'Allegato 1 allo stesso decreto-legge; prevede che (per compensare gli effetti finanziari previsti al successivo art. 9 «Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico», che risultassero, per qualsiasi motivo, conseguiti in misura inferiore a quella prevista) con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, e con riferimento alle missioni di spesa dei Ministeri interessati, sia disposta un'ulteriore riduzione lineare delle dotazioni finanziarie sopra citate, sino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato; Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, e s.m.i., convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che all'art. 32, comma 1, istituisce, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico», con una dotazione di 930 milioni per l'anno 2012 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016 e stabilisce che le risorse del Fondo sono assegnate da questo Comitato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; Visti i successivi commi del succitato art. 32, che individuano le tipologie di finanziamenti revocabili (commi da 2 a 4) e inoltre stabiliscono: che i finanziamenti per la progettazione e la realizzazione delle opere ricomprese nel Programma delle infrastrutture strategiche revocati ai sensi dei commi 2, 3 e 4 sono individuati con decreti, di natura non regolamentare, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (comma 5); che le quote annuali dei limiti di impegno e dei contributi revocati e da iscrivere in bilancio affluiscono al Fondo appositamente istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (comma 6) («Fondo revoche»); che, in particolare, le somme relative ai finanziamenti revocati iscritte in conto residui dovranno essere versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, sul medesimo «Fondo revoche» (comma 6-bis); che questo Comitato stabilisce la destinazione delle risorse che affluiscono al «Fondo revoche» per la realizzazione del Programma delle infrastrutture strategiche di cui alla citata legge 21 dicembre 2001, n. 443, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (comma 7); Visto l'art. 1, comma 184 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' 2013), che ha autorizzato, per la prosecuzione del «Progetto per la salvaguardia della laguna e della citta' di Venezia: Sistema Mo.S.E.», la somma complessiva di 1.150 milioni di euro per le annualita' dal 2013 al 2016; Visto l'art. 1, comma 185 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' 2013), che ha destinato il 5 per cento del valore delle annualita' 2014, 2015 e 2016 della sopracitata assegnazione alle Amministrazioni comunali di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, per la prosecuzione degli interventi di salvaguardia di competenza; Visto l'art. 12 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, che prevede riduzioni alle dotazioni finanziarie disponibili, iscritte a legislazione vigente in termini di competenza e cassa, nell'ambito delle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero: Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102 recante «Disposizioni urgenti in materia di IMU di altra fiscalita' immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonche' di cassa integrazione e guadagni e di trattamenti pensionistici» che all'art. 15, comma 3, lettera d), dispone la riduzione di 100 milioni di euro a valere sull'autorizzazione di spesa prevista, per l'anno 2014, dall'art. 1, comma 184, della legge 24 dicembre 2012, n. 228; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, (G.U. n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che include il «Progetto per la salvaguardia della laguna e della citta' di Venezia: sistema Mo.S.E.»; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; Viste le delibere 29 novembre 2002, n. 109 (G.U. n. 58/2003), 29 settembre 2003, n. 72 (G.U. n. 282/2003), 29 settembre 2004, n. 40 (G.U. n. 21/2005), 20 dicembre 2004, n. 75 (G.U. 92/2005), 29 marzo 2006, n. 74 (G.U. n. 196/2006), 3 agosto 2007, n. 70 (G.U. n. 26/2008 S.O.), 31 gennaio 2008, n. 11 (G.U. n. 176/2008), 18 dicembre 2008, n. 115 (G.U. n. 120/2009), 18 novembre 2010, n. 87 (G.U. n. 212/2011), 5 maggio 2011, n. 5, e 6 dicembre 2011, n. 87 (G.U. n. 100/2012), con le quali questo Comitato ha assunto determinazioni in ordine al «Progetto per la salvaguardia della laguna e della citta' di Venezia: sistema Mo.S.E.», assegnando contributi all'opera; Vista la delibera 26 ottobre 2012, n. 97 (G.U. n. 89/2013), con la quale questo Comitato ha provveduto alla rimodulazione del citato «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico», riducendo l'assegnazione di 600 milioni di euro disposta con la delibera n. 87/2011 a favore del Mo.S.E a euro 47.691.866, da imputare interamente all'annualita' 2016; Vista la delibera 11 dicembre 2012, n. 126 (G.U. n. 89/2013), con la quale questo Comitato ha nuovamente rimodulato il citato «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico», riducendo l'importo di euro 47.691.866 per l'anno 2016 destinato al Mo.S.E. dalla delibera n. 97/2012 dell'importo di euro 19.122.192,50; Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 137 (G.U. n. 121/2013), con la quale e' stata disposta: l'assegnazione di euro 28.567.250,50, per l'annualita' 2016, a favore del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a valere sulle risorse del «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico» destinate al Mo.S.E. dalla citata delibera di questo Comitato n. 126/2012, sicche' l'originaria assegnazione al suddetto Mo.S.E. di 600 milioni di euro di cui alla citata delibera n. 87/2011 e' stata ridotta a 2.423 euro; l'assegnazione al Mo.S.E. di quote annuali di contributi quindicennali disponibili sul capitolo 7060 dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per l'importo complessivo di euro 179.776.158,97 e l'assegnazione programmatica di euro 68.967.994,61 a valere sulle risorse del Fondo revoche di cui all'art. 32, comma 6, del decreto-legge n. 98/2011; Vista la delibera 18 febbraio 2013, n. 7 (G.U. n. 120/2013), con al e' stata aggiornata in euro 28.569.673,50 l'assegnazione disposta con la richiamata delibera n. 137/2012 a favore del Ministero per i beni e le attivita' culturali, utilizzando integralmente le residue risorse, pari a 2.423 euro, gia' assegnate al Mo.S.E con la citata delibera di questo Comitato n. 87/2011, come successivamente ridotte con le delibere n. 97/2012, n. 126/2012 e n. 137/2012; Considerato che l'intervento di cui sopra e' ricompreso nell'Intesa generale quadro tra Governo e Regione Veneto, sottoscritta il 24 ottobre 2003; Vista la nota del 4 settembre 2013, n. 27809, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato della «Mo.S.E.:10° assegnazione e presa d'atto della stipula del 43° Atto attuativo alla convenzione generale n. 7191/1991»; Vista la nota del 5 settembre 2013, n. 28007 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la quale lo stesso Ministero ha trasmesso la relazione istruttoria relativa all'argomento in esame; Vista la nota del 5 settembre 2013, n. 28036 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso elementi istruttori aggiuntivi; Ritenuto opportuno assicurare la destinazione dei predetti finanziamenti indicati nella citata relazione istruttoria a favore del «sistema Mo.S.E.», al fine di garantire la prosecuzione dei lavori in corso; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62); Vista la nota 9 settembre 2013, acquisita al protocollo DIPE n. 3570, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto una prescrizione di concerto con il Ministero per i beni e le attivita' culturali; Vista la nota 9 settembre 2013, n. 3564, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Considerato che nell'odierna seduta il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare ha sottolineato la necessita' di salvaguardare la quota di finanziamento per le misure di mitigazione, compensazione e monitoraggio ambientale, nel rispetto delle prescrizioni europee; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto della documentazione istruttoria trasmessa dal Ministero proponente e in particolare: che la legge n. 798/1984 indica le linee guida per i «Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia» e all'art. 4 istituisce un Comitato per l'indirizzo, coordinamento e controllo per l'attuazione degli interventi (Comitatone). Tra gli interventi sono comprese opere alle bocche di porto con sbarramenti manovrabili per la regolazione delle maree, previsione che ha trovato attuazione con il Sistema Mo.S.E.; che il Sistema Mo.S.E. comprende opere di regolazione delle maree alle bocche di porto della Laguna di Venezia (Lido, Malamocco e Chioggia), opere complementari (dighe foranee di fronte alle bocche di porto) e interventi strettamente connessi e funzionali alle opere alle bocche di porto; che il concessionario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia (MAV) per la realizzazione dei piani di salvaguardia della Laguna di Venezia, tra i quali rientra anche il Sistema Mo.S.E., e' il Consorzio Venezia Nuova (CVN), unione di imprese e cooperative di costruzione, nazionali e locali; che il CVN opera secondo un Piano Generale degli Interventi (PGI) formulato sulla base degli indirizzi del Comitatone e approvato dal Comitato Tecnico del MAV e dallo stesso Comitatone (adunanza del 19 giugno 1991), e indicato dalla legge n. 139/1992 come riferimento per lo sviluppo e il finanziamento degli interventi; che la legge 3 agosto 1998, n. 295, stabilisce le modalita' di finanziamento del Sistema Mo.S.E. sulla base dello stato di attuazione degli interventi e su proposta del citato Comitatone; che in data 4 ottobre 1991 e' stata stipulata, tra il MAV ed il CVN la Convenzione rep. n. 7191 che, insieme ai successivi atti attuativi, definisce la disciplina generale del rapporto concessorio per la realizzazione degli interventi di salvaguardia previsti nel PGI, da realizzare per lotti in funzione dei finanziamenti disponibili; che in particolare, per poter perimetrare l'impegno finanziario pubblico per la realizzazione del sistema di regolazione delle maree, il MAV ed il CVN hanno stipulato l'atto rep. 8067/2005, attuativo della convenzione rep. 7191/1991, con il quale hanno previsto la realizzazione delle opere sulla base di un «prezzo chiuso» (Contratto a prezzo chiuso - CPC). che il «prezzo chiuso» si riferisce alle sole opere di cui all'allegato a) del contratto, comprendente opere di regolazione delle maree, indagini tecniche, sorveglianza, interventi morfologici, studi, espropri e interferenze, ad esclusione dell'infrastrutturazione dell'area nord dell'arsenale di Venezia e del monitoraggio ambientale; che l'art. 4 del CPC prevede la compensazione delle variazioni del prezzo dei materiali da costruzione, previste all'art. 26 della legge 11 febbraio 1994, n. 109 e s.m.i.; che l'art. 5 del CPC prevede che il CVN dovra' eseguire tutte le varianti al progetto esecutivo ordinate dal concedente, dovra' introdurre le varianti derivanti da prescrizioni dettate dal Comitatone con voto n. 116/2002 e dalla Commissione regionale per la salvaguardia di Venezia nella seduta del 26 gennaio 2004 che dovranno essere considerate varianti le modifiche derivanti da sorpresa geologica o apportate su richiesta di autorita' terze e che tali varianti possano determinare variazioni in aumento o diminuzione del prezzo chiuso; che il CPC prevede che anche le attivita' da realizzarsi «a misura» (interventi morfologico-ambientali, studi, indagini, monitoraggi, ecc.) siano soggette alle clausole della Convenzione Generale rep. n. 7191/1991; che una quota pari a 68.967.994,61 euro di risorse in termini di contributi, revocata con decreti interministeriali del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 8 maggio 2012, n. 148, e 16 novembre 2012, n. 405, ai sensi del decreto-legge n. 98/2011, art. 32, commi 2, 3 e 4, ad alcuni interventi inseriti nel Programma delle infrastrutture strategiche, era stata assegnata programmaticamente al Sistema Mo.S.E. con la citata delibera n. 137/2012; che la relazione istruttoria riporta, quale disponibilita' attuale della predetta quota di risorse, utile per una assegnazione definitiva, l'importo di 67.687.148,61 euro, con la seguente articolazione per annualita':
Parte di provvedimento in formato grafico
che la somma complessiva delle quote annuali di contributi quindicennali disponibili sul capitolo 7060 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assegnate al Sistema Mo.S.E. con la citata delibera n. 137/2012, pari a circa 179,776 milioni di euro, e della soprarichiamata disponibilita' attuale di risorse del Fondo revoche, pari a circa 67,687 milioni di euro, risulta pari a circa 247,463 milioni di euro; che l'apporto di tali risorse per 247,463 milioni di euro al Sistema Mo.S.E., considerato il volume di investimento che tali contributi sono suscettibili di sviluppare, risulta ridotto a circa 234,4 milioni di euro; che varie disposizioni normative e delibere di questo Comitato hanno assegnato nel tempo al Sistema Mo.S.E. risorse per un importo complessivo di 3.906,289 milioni di euro (3.893,226 in termini di volume di investimento), a fronte di un costo dell'opera di 4.271,6 milioni di euro, come risultante dal CPC; che il quadro riepilogativo aggiornato delle citate assegnazioni e' il seguente:
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che a seguito di tale assegnazione, tenuto conto di quanto previsto all'art. 1, comma 185 della legge di stabilita' 2013, che ha destinato il 5 per cento del valore delle annualita' 2014, 2015 e 2016 delle sopracitate risorse alle Amministrazioni comunali di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, rendendo disponibile per il Mo.S.E. un importo effettivo di 1.094,750 milioni di euro, il Magistrato alle Acque di Venezia (MAV) e il Consorzio di Venezia Nuova (CVN) hanno stipulato il 43° Atto Attuativo alla Convenzione rep. n. 7191/1991, avente ad oggetto il 10° stralcio del «Piano di esecuzione per il completamento delle opere di regolazione delle maree alle bocche di porto», registrato dalla Corte dei conti in data 14 maggio 2013; che il citato 43° Atto Attuativo disciplina l'utilizzo delle risorse assegnate con la legge di stabilita' 2013, per il completamento delle opere civili alle bocche di porto, della conca di navigazione, delle opere elettromeccaniche e degli impianti, per monitoraggi e servizi di sicurezza marittima, per studi e indagini, per l'infrastrutturazione dell'area nord dell'arsenale di Venezia, per il sistema di gestione delle paratoie, per il sistema informativo e per interventi morfologici; che in merito agli aspetti ambientali, la delibera n. 5/2011, al punto 4, aveva previsto che gli impegni finanziari inclusi nel «Piano delle misure integrative di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale richieste dalla Commissione europea» (in seguito Piano ambientale), dovessero essere contrattualmente regolarizzati attraverso la definizione di un apposito atto negoziale; che la delibera n. 87/2011, al punto 3, aveva previsto che l'erogazione della quota delle assegnazioni disposte da questo Comitato e non ancora trasferite al CVN, nel limite massimo di 199,367 milioni di euro, fosse subordinata alla stipula del citato atto negoziale; che in ottemperanza alle suddette prescrizioni il Comitato Tecnico del MAV, con voto 29 gennaio 2013, n. 15, ha favorevolmente esaminato il quadro aggiornato del Piano ambientale, del costo complessivo di 199,367 milioni di euro; che il MAV stesso, nel 43° Atto Attuativo in esame, all'allegato sub H, ha inserito gli interventi previsti dal suddetto Piano ambientale all'interno del crono programma generale del «Sistema Mo.S.E.»; che il 20 agosto 2013 il CVN ha presentato al MAV l'elenco degli interventi da attivare entro la fine del corrente anno secondo le scadenze del crono programma allegato al 43° Atto Attuativo e che queste opere trovavano la necessaria copertura finanziaria nell'ambito dei fondi, ancora non impegnati, previsti nell'43° Atto Attuativo, compresi quelli della legge di stabilita' 2013 e quelli assegnati da questo Comitato con delibera n. 137/2012; che tale 43° Atto Attuativo, essendo antecedente all'emanazione del decreto-legge n. 102/2013, non ha tenuto conto delle relative riduzioni di spesa di cui al decreto-legge n. 102/2013, pari a 100 milioni di euro per l'annualita' 2014, apportate ai fondi assegnati dall'art. 1, comma 184, della legge di stabilita' 2013; che nel frattempo sono intervenute ulteriori riduzioni di spesa disposte in attuazione di disposizioni legislative per un importo complessivo di 27.843.497 euro, cosi' suddivisi per fonte normativa e annualita':
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che il crono programma contrattualizzato del 43° Atto Attuativo prevede il completamento delle opere alle bocche di porto e dei lavori funzionali alla messa in esercizio delle barriere entro il 2016, purche' le risorse necessarie siano disponibili coerentemente con le attivita': la relazione istruttoria riferisce che, venendo meno parte delle risorse a causa delle sopracitate riduzioni, il termine di ultimazione delle opere alle bocche di porto e dell'intero Sistema Mo.S.E. sarebbe posticipato di almeno un anno rispetto al termine previsto dal citato 43° Atto Attuativo; che, in particolare, a seguito della riduzione di spesa operata dal decreto-legge n. 102/2013 e delle ulteriori sopracitate riduzioni, i seguenti interventi gia' programmati, nelle more dell'assegnazione di nuove risorse, potranno non essere realizzati se non completamente coperti finanziariamente: i) completa fornitura delle paratoie mobili di Chioggia; ii) completa fornitura delle paratoie mobili di Malamocco; iii) fornitura dei mezzi per la rimozione dei sedimenti; iiii) impianti e macchinari destinati all'operativita' delle barriere; che alla luce del 43° Atto Attuativo, dei tagli apportati dal decreto-legge n. 102/2013 e delle ulteriori sopracitate riduzioni, l'attuale situazione economico finanziaria del «Sistema Mo.S.E.» puo' essere cosi' sintetizzata:
milioni di euro
+---------------------------------+-------------------+ | Costo risultante dal contratto a| | |prezzo chiuso n. 8067/2005 (1) | 4.271,63| +---------------------------------+-------------------+ | Risorse assegnate escluse quelle| | |ex legge di stabilita' 2013 (2) | 3.893,23| +---------------------------------+-------------------+ | Fabbisogno finanziario relativo | | |al prezzo chiuso (1-2) | 378,40| +---------------------------------+-------------------+ | Assegnazione legge di stabilita'| | |2013 al netto delle riduzioni (3)| 973,30| +---------------------------------+-------------------+ | Somme complessivamente | | |disponibili incluse le risorse | | |della legge di stabilita' 2013 | | |(2+3) | 4.866,53| +---------------------------------+-------------------+
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto una prescrizione di concerto con il Ministero per i beni e le attivita' culturali affinche' il Magistrato alle acque di Venezia relazioni sullo stato di fatto e tenga informata la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna sullo sviluppo delle progettazioni delle opere di inserimento architettonico e paesaggistico delle strutture relative alle opere di spalla alle bocche di porto.
Delibera:
1. E' assegnato in via definitiva al Sistema Mo.S.E. l'importo di euro 67.687.148,61, a valere sulle risorse del Fondo revoche di cui all'art. 32, comma 6, del decreto-legge n. 98/2011 gia' assegnate programmaticamente con la citata delibera n. 137/2012, con la seguente articolazione per annualita':
Parte di provvedimento in formato grafico
2. L'importo di 973.292.680 euro, a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'art. 1, comma 184 della legge n. 228/2012, ridotta ai sensi dell'art. 15, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 102/2013 e a seguito delle riduzioni di spesa disposte in attuazione dei decreti-legge n. 78/2010, n. 98/2011 e n. 35/2013, tenuto conto della destinazione del 5 per cento delle relative risorse ai comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino - Treporti disposta dall'art. 1, comma 185 della stessa legge n. 228/2012, e' destinato a interventi: compresi nella Scheda Allegato C, acclusa al 43° Atto attuativo 8 febbraio 2013, rep. 8062, alla Convenzione rep. n. 7191/1991 tra Magistrato alle Acque di Venezia e Consorzio Venezia Nuova, che si riportano nell'allegato 1 alla presente delibera, e strettamente necessari per la funzionalita' delle opere di difesa idraulica. 3. In mancanza di completa copertura finanziaria delle opere di cui al punto 2, nelle more dell'assegnazione di nuove risorse, potra' essere rinviata la realizzazione degli interventi: i) completa fornitura delle paratoie mobili di Chioggia, ii) completa fornitura delle paratoie mobili di Malamocco, iii) fornitura dei mezzi per la rimozione dei sedimenti, iiii) impianti e macchinari destinati all'operativita' delle barriere. 4. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente delibera, il Magistrato alle Acque di Venezia provvedera': a trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un Atto contrattuale modificativo del citato 43° Atto Attuativo, che recepisca le riduzioni di spesa di cui al punto 2, con l'indicazione degli interventi da realizzare a valere sul succitato importo di 973.292.680 euro, e il conseguente aggiornamento del crono programma; a presentare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un piano lavori dettagliato, in relazione all'impiego dei fondi residui ex capitolo 7060 dello stesso Ministero e delle risorse del Fondo revoche di cui alla citata delibera n. 137/2012. 5. Il Magistrato alle acque di Venezia dovra' fornire una relazione sullo stato di fatto e tenere informata la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna sullo sviluppo delle progettazioni delle opere di inserimento architettonico e paesaggistico delle strutture relative alle opere di spalla alle bocche di porto. Nella relazione sullo stato di fatto il Magistrato alle acque di Venezia rispondera' puntualmente in merito all'ottemperanza alle prescrizioni e raccomandazioni proposte dalla sopracitata Soprintendenza con nota 13 aprile 2010, n. 4462, fornendo assicurazione di esecuzione delle stesse nei tempi concordati con la stessa Soprintendenza. 6. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente delibera il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti trasmettera' al Comitato: l'Atto contrattuale modificativo del citato 43° Atto Attuativo, di cui al punto 4; una relazione dettagliata con il crono programma annuale dei fabbisogni, tenuto conto delle disponibilita' annuali, e il cronoprogramma dei lavori con la precisazione delle opere da realizzare comprese nel Contratto a prezzo chiuso e di quelle ulteriori strettamente necessarie per la funzionalita' delle opere di difesa idraulica; un quadro aggiornato di dettaglio degli interventi di cui al 43° Atto Attuativo da rinviare a seguito delle sopracitate riduzioni di spesa, con i relativi importi, in coerenza con i contenuti della presente delibera. 7. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti procedera' a comunicare le annualita' delle altre assegnazioni a valere sul Fondo revoche di cui all'art. 32, comma 6, del decreto-legge n. 98/2011, gia' disposte da questo Comitato con le delibere n. 127/2012, n. 137/2012 e n. 13/2013, e a fornire elementi sulla differenza tra l'importo dell'assegnazione programmatica al Sistema Mo.S.E. di cui alla citata delibera n. 137/2012 a valere sul medesimo Fondo e l'importo dell'assegnazione definitiva di cui al punto 1, al fine di consolidare la complessiva programmazione del Fondo stesso. 8. Lo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti continuera' a garantire un adeguato meccanismo di monitoraggio e a svolgere gli adempimenti necessari per consentire a questo Comitato di assolvere ai compiti di vigilanza previsti dall'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003. 9. Ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse, i CUP per l'opera all'esame dovranno essere evidenziati in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera medesima. Roma, 9 settembre 2013
Il vice presidente: Saccomanni Il segretario delegato: Girlanda
Registrato alla Corte dei conti il 19 marzo 2014 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registrazione Economia e finanze foglio n. 804
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| Allegato 1
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