Gazzetta n. 34 del 11 febbraio 2014 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 luglio 2013
Approvazione del «Piano di gestione del bacino idrografico del distretto idrografico dell'Appennino centrale».


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001;
Vista la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque e, in particolare, l'art. 13 della medesima, il quale dispone al comma 1 che «per ciascun distretto idrografico interamente compreso nel suo territorio, ogni Stato membro provvede a far predisporre un Piano di gestione del bacino idrografico»;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» e successive modifiche e integrazioni, e in particolare la parte III del medesimo decreto, recante norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche:
Visto, in particolare, l'art. 64 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, il quale, al comma 1, lettera e), individua il distretto idrografico dell'Appennino centrale, comprendente i bacini idrografici che ne fanno parte;
Visti, inoltre, l'art. 65 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, recante «Valore, finalita' e contenuti del Piano di bacino distrettuale» e il successivo art. 117 relativo al Piano di gestione che prevede che «per ciascun distretto idrografico e' adottato un Piano di gestione che rappresenta articolazione interna del Piano di bacino distrettuale di cui all'art. 65»;
Visti, in particolare, l'art. 57 e l'art. 66 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, concernenti le modalita' di adozione e approvazione del Piano di bacino distrettuale;
Visti, inoltre, gli articoli 6 e 7 e gli articoli da 11 a 18 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, concernenti la procedura di valutazione ambientale strategica;
Visto il decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284, che ha prorogato le Autorita' di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni;
Visto, altresi', il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, e, in particolare, l'art. 1, comma 3-bis che prevede che l'adozione dei Piani di gestione di cui all'art. 13 della direttiva 2000/60/CE sia effettuata, sulla base degli atti e dei pareri disponibili, dai comitati istituzionali delle Autorita' di bacino di rilievo nazionale, integrati da componenti designati dalle regioni il cui territorio ricade nel distretto idrografico al quale si riferisce il Piano di gestione non gia' rappresentate nei medesimi comitati istituzionali;
Considerato che l'Autorita' di bacino del fiume Tevere, in ottemperanza a quanto disposto dalla direttiva 2000/60/CE ha promosso la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'elaborazione del Piano di gestione del distretto idrografico dell'Appennino centrale, provvedendo a pubblicare e rendere disponibili per le osservazioni del pubblico, inclusi gli utenti:
il calendario e il programma di lavoro per la presentazione del Piano, con l'indicazione delle misure consultive connesse alla elaborazione del Piano medesimo;
la valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque del distretto;
la proposta di Piano, concedendo sulla stessa un periodo di sei mesi per la presentazione di eventuali osservazioni scritte;
Considerato, pertanto, che in attuazione dell'art. 66, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, al fine di garantire il periodo minimo di sei mesi per la presentazione delle osservazioni la fase di consultazione sui suddetti documenti di Piano ha avuto inizio il 10 aprile 2009 e si e' conclusa in data 22 gennaio 2010;
Considerato che al termine della fase di partecipazione di cui all'art. 66, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, si e' provveduto all'istruttoria delle osservazioni pervenute ed alla conseguente modifica ed integrazione degli elaborati di Piano;
Considerato, altresi', che, ai sensi degli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in data 1° settembre 2009 (nella Gazzetta Ufficiale - serie generale n. 202 del 1° settembre 2009) e, successivamente il 4 settembre 2009 (ripubblicazione in rettifica nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 205 del 4 settembre 2009), e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana apposito avviso relativo all'attivazione della consultazione ai fini della VAS sulla proposta di Piano di gestione, sul rapporto ambientale e sulla sintesi non tecnica del medesimo;
Considerato che la fase di consultazione pubblica ai fini della VAS si e' conclusa il 1° novembre 2009 e che le osservazione pervenute hanno contribuito al processo di adeguamento del Piano;
Considerato che al termine della fase di partecipazione attiva, di cui all'art. 66, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, l'Autorita' di bacino del fiume Tevere ha provveduto all'istruttoria delle osservazioni pervenute, anche ai fini VAS, ed alla conseguente modifica ed integrazione degli elaborati di Piano;
Vista la deliberazione n. l del 24 febbraio 2010, con la quale il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere adottava il Piano di gestione del distretto idrografico dell'Appennino centrale;
Considerato che dell'adozione del Piano di gestione e' stato dato avviso nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2010;
Visto il decreto DVA-DEC-2010-0000077 del 1° aprile 2010 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali, contenente il parere motivato favorevole di VAS;
Tenuto conto che nel decreto di cui al punto precedente si prescrive di dare seguito al quadro prescrittivo del parere motivato attraverso la revisione e l'integrazione del quadro ambientale, ecologico e conoscitivo entro un anno dall'approvazione e adozione del Piano di gestione;
Vista la nota prot. n. 0003247 del 6 ottobre 2010, con la quale l'Autorita' di bacino del fiume Tevere ha comunicato che la procedura di VAS di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, e' stata regolarmente conclusa e che le modalita' di integrazione del Piano e del Rapporto ambientale sono state puntualmente riportate nella Dichiarazione di sintesi predisposta dalla stessa Autorita' di bacino pubblicata in data 28 settembre 2010;
Sentita la Conferenza Stato-Regioni;
Visto il parere VAS n. 924 dell'11 maggio 2012, ed il parere del Ministero per i beni e le attivita' culturali n. 15553 del 29 maggio 2012, con i quali l'Autorita' competente ha richiesto ulteriori elementi ad integrazione di quanto prodotto;
Considerato che l'Autorita' di bacino, con nota n. 3869 del 30 ottobre 2012, ha presentato la documentazione integrativa che all'esame dell'Autorita' competente veniva considerata soddisfacente ai fini del recepimento delle osservazioni e condizioni richieste;
Visto il parere positivo di ottemperanza n. 1168 del 15 febbraio 2013 di revisione ed integrazione a seguito di parere motivato ai sensi dell'art. 15, comma 1. del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni, della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale;
Considerato che con il parere di cui al punto precedente, la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS, ritiene che la revisione del Piano di gestione del distretto idrografico dell'Appennino centrale effettuata sulla base della documentazione integrativa prodotta, recepisca le indicazioni contenute nel succitato decreto DVA-DEC-2010-0000077 del 1° aprile 2010;
Visto il parere positivo n. PBAAC/34.19.04/9090/2013 del 26 marzo 2012, come integrato dalla successiva nota prot. n. DG PBAAC/34.19.04./15139/2013 del 29 maggio 2013, in cui si dichiara che le integrazioni al Piano e al Rapporto ambientale hanno recepito le osservazioni e condizioni enunciate nel suddetto parere motivato VAS;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 5 luglio 2013;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,

Decreta:

Art. 1

1. E' approvato il Piano di gestione dei bacini idrografici del distretto idrografico dell'Appennino centrale.
2. Il Piano di gestione del distretto idrografico dell'Appennino centrale e' composto dai seguenti elaborati e dalla documentazione prodotta in ottemperanza delle prescrizioni contenute nel decreto DVA- DEC-2010-0000077 del 1° aprile 2010:
Documenti di Piano: Relazione generale Parte 1 - I corpi idrici
Relazione Tecnica - Sezione 1.1 - I Corpi ldrici Superficiali
Allegato n. 1 Criteri generali per la composizione del reticolo idrografico distrettuale
Documenti regionali
Tabella: Corpi idrici superficiali
Tavola: Corpi idrici superficiali
Tavola: Corpi idrici superficiali - Tipizzazione DM 131/2008
Tavola: Corpi idrici superficiali - Carta del Rischio
Relazione tecnica - Sezione 2 - I Colpi Idrici sotterranei
Allegato n. 1: Carta dei corpi idrici sotterranei
Allegato n. 2: Elenco dei colpi idrici sotterranei
Allegato n. 3: Carta dei corpi idrici sotterranei a rischio
Allegato n. 4: Elenco dei corpi idrici sotterranei a rischio Parte 2 - Pressioni ed impatti
Relazione tecnica
Tabella n. 1: Pressioni ed Impatti
Tabella n. 2: Soglie di significativita' delle pressioni
Documento di Supporto n. 1 alla Parte 2: Procedura per la definizione delle soglie di importanza delle pressioni
Documento di Supporto n. 2 alla Parte 2: Il rischio climatico
Allegato n. 1: Studio servizio idrografico e mareografico di Pescara della Regione Abruzzo - Relazione sulla variazione delle precipitazioni annue
Allegato n 2: CNR IRSA «La vulnerabilita' dei grandi sistemi di approvvigionamento idrico del bacino del Tevere in relazione al verificarsi di condizioni di scarsita' della risorsa idrica
Definizione di un sistema di azioni di prevenzione e mitigazione degli effetti Parte 3 - Le aree protette
Relazione tecnica
Allegato n. 1: Quadro degli elementi informativi - Aree Protette per il Registro PDG agg WISE
Allegato n. 2: Carta delle aree protette
Tavola 1. Aree designate per l'estrazione di acque destinate al consumo umano a norma dell'art. 7 «Acque utilizzate per l'estrazione di acqua potabile». (Allegato 3 - Registro Aree Protette.xls)
Tavola 2. Aree designate per la protezione di specie acquatiche significative dal punto di vista economico. (distretti_08_SIGN_ECONOM.tif)
Tavola 3. Corpi idrici intesi a scopo ricreativo, comprese le aree designate come acque di balneazione a norma della direttiva 76/160/CEE. (distretti_08_BALNEAZ.tif)
Tavola 4. Aree Sensibili rispetto ai nutrienti, comprese quelle designate come zone vulnerabili a norma della Direttiva 91/676/CEE e le aree designate come aree sensibili a norma della Direttiva 91/271/CEE. (distretti_08_SENS-VULN.tif)
Tavola 5. Aree designate per la protezione degli habitat e delle specie, nelle quali mantenere o migliorare lo stato delle acque e' importante per la loro protezione, compresi i siti pertinenti della rete Natura 2000 istituiti a norma della Dir. Habitat 92/43/CEE e Dir. Uccelli 79/409/CEE. (distretti_08_NATURA2000eEUAP.tif)
Allegato n. 3: Registro delle aree protette Parte 4 - Il monitoraggio
Relazione tecnica - Sezione 1 - Il monitoraggio dei corpi idrici superficiali
Allegato n. 1: Tabella programmi di monitoraggio operativo e di sorveglianza dei corpi idrici superficiali
Allegato n. 2: Corpi idrici superficiali: rappresentazione dei risultati del monitoraggio pregresso (Stato chimico)
Allegato n. 3: Corpi idrici superficiali: rappresentazione dei risultati del monitoraggio pregresso (Stato ecologico)
Documento di Supporto n. 1 alla Parte IV Sezione 1: Il monitoraggio idrogeomorfologico
Documento di Supporto n. 2 alla Parte IV Sezione 1: Il monitoraggio biologico
Relazione tecnica - Sezione 2 - Il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei
Documento di Supporto alla Parte IV Sezione 2: Il Monitoraggio delle acque sotterranee
Allegato 1: Carta «Rete di monitoraggio quantitativo dei corpi idrici sotterranei»
Allegato 2: Carta «Rete di monitoraggio chimico dei corpi idrici sotterranei»
Allegato 3: Tabella «Programmi di monitoraggio chimico e quantitativo dei corpi idrici sotterranei»
Allegato 4: Tabella «Siti di monitoraggio per corpo idrico sotterraneo»
Allegato 5: Carta «Corpi idrici sotterranei - Stato chimico»
Allegato 6: Carta «Corpi idrici sotterranei - Stato quantitativo»
Allegato 7: Tabella «Stato quantitativo e stato chimico dei corpi idrici sotterranei» Parte 5 - Elenco degli obiettivi ambientali
Relazione tecnica
Tavola: Vincoli ambientali predefiniti
Allegati alla Parte V:
Obiettivi del PTA Regione Emilia Romagna
Obiettivi del PTA Regione Umbria
Obiettivi del PTA Regione Toscana
Obiettivi del PTA Regione Marche
Obiettivi del PTA Regione Abruzzo
Obiettivi del PTA Regione Lazio
Documento di Supporto n. 1 alla Parte 5: Corpi idrici artificiali e corpi idrici fortemente modificati
Documento di Supporto n. 2 alla Parte 5: Il processo in corso per la definizione dell'obiettivo del piano di gestione:
Tavola: «Distretto Idrografico dell'Appennino Centrale - Corpi idrici superficiali - Carta del rischio
Tavola: «Corpi idrici superficiali - Processo di modellazione - Stato di qualita' iniziale»
Tavola: «Corpi idrici sotterranei a rischio»
Tavola: «Corpi idrici sotterranei - Processo di modellazione - Stato chimico iniziale»
Tavola: «Corpi idrici sotterranei - Processo di modellazione - Stato quantitativo iniziale»
Tabella: Elenco degli scarichi civili
Tabella: Stato di riferimento zero Parte 6 - L'analisi economica
Relazione tecnica - L'Analisi Economica
Tabella: Rapporto sullo stato dei servizi idrici
Documento di Supporto n. 1 alla Parte 6: Esperienze dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere che si configurano come fasi dell'analisi economica di porzioni del Distretto dell'Appennino Centrale:
Documento n. 1: Analisi Economica del Bacino Pilota del Tevere
Documento n. 2: Analisi Economica del Piano del Lago di Piediluco
Documento n. 3: Analisi Economica del Piano dell'Area metropolitana del bacino Tevere Parte 7 - Il programma delle misure
Relazione tecnica
Tabella riassuntiva dei costi di monitoraggio
Tabella riassuntiva dei costi totali del programma di misure e del monitoraggio
Tabella riassuntiva dei costi delle misure di base di tipo 1A
Tabella riassuntiva dei costi delle misure di base di tipo 1B
Tabella riassuntiva dei costi delle misure supplementari e aggiuntive
Tabella riassuntiva dei costi delle misure supplementari e aggiuntive a livello distrettuale Parte 8 - Repertorio dei piani e programmi
Relazione tecnica Parte 9 - La partecipazione pubblica
Relazione tecnica
Allegati n. 1-4: Avvisi procedimentali
Allegato n. 5: «Elenco dei soggetti avvisati del procedimento PGD
Allegato n. 6: Quadro ricognitivo delle iniziative e delle azioni
Allegati nn. 7-17: Verbali degli incontri di partecipazione pubblica
Allegati nn. 18-22: Contributi per la fase di consultazione Elenco delle autorita' competenti
Relazione tecnica Parte 11 - Referenti e procedure
Relazione tecnica
Allegato al Piano di Gestione del Distretto dell'Appennino centrale - la valutazione ambientale strategica
Allegato n. 1 con 37 annessi: La Valutazione Ambientale Strategica
Dichiarazione di Sintesi
Approfondimenti e sviluppi integrativi
 
Art. 2

1. Il Piano di gestione di cui all'art. l, costituisce stralcio funzionale del Piano di bacino del distretto idrografico dell'Appennino centrale e ha valore di piano territoriale di settore.
2. Il Piano di gestione costituisce lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le misure finalizzate a garantire, per l'ambito territoriale costituito dal distretto idrografico dell'Appennino centrale, il perseguimento degli scopi e degli obiettivi ambientali stabiliti dagli articoli 1 e 4 della direttiva 2000/60/CE.
3. Le amministrazioni e gli enti pubblici si conformano alle disposizioni del Piano di gestione di cui al presente decreto. in conformita' ai commi 4, 5 e 6 dell'articolo 65 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni.
4. Il Piano di gestione e' riesaminato e aggiornato nei modi e nei tempi previsti dalla direttiva 2000/60/CE.
5. L'Autorita' procedente, ai sensi dell'art. 15. comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, prima della presentazione del Piano per l'approvazione ha provveduto alle opportune revisioni dello stesso, tenendo conto delle risultanze dei pareri motivati di valutazione ambientale strategica.
 
Art. 3

1. Il Piano di gestione e' pubblicato sul sito web dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere. http://www.abtevere.it/, nonche' sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. Ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sono inoltre resi pubblici, attraverso la pubblicazione sui siti web delle amministrazioni interessate: il parere motivato espresso dall'autorita' competente, la dichiarazione di sintesi, e le misure adottate in merito al monitoraggio del Piano, ai fini della VAS.
3. Il Piano di gestione del distretto idrografico dell'Appennino centrale e' depositato, in originale, presso l'Autorita' di bacino del fiume Tevere, via V. Bachelet, 12 - 00185 Roma e risulta disponibile in copia conforme presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma, e presso le Regioni ricadenti nel territorio del distretto idrografico.
4. L'Autorita' di bacino del fiume Tevere e le regioni il cui territorio ricade nel distretto idrografico dell'Appennino centrale, per quanto di loro competenza, sono incaricate dell'esecuzione del presente decreto.
 
Art. 4

1. Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nei Bollettini Ufficiali delle regioni territorialmente competenti.
Roma, 5 luglio 2013

Il Presidente del Consiglio
dei ministri
Letta

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare
Orlando

Registrato alla Corte dei conti il 4 dicembre 2013 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registro n. 12, foglio n. 365
 
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