Gazzetta n. 288 del 9 dicembre 2013 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
PROVVEDIMENTO 18 novembre 2013 |
Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Arancia Rossa di Sicilia» registrata in qualita' di indicazione geografica protetta in forza al Regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996. |
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IL CAPO DIPARTIMENTO delle politiche competitive, della qualita' agroalimentare, ippiche e della pesca
Visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualita' dei prodotti agricoli e alimentari; Visto il regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996 con il quale e' stata iscritta nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette, l'indicazione geografica protetta «Arancia Rossa di Sicilia»; Considerato che, e' stata richiesta ai sensi dell'art. 53 del Regolamento (UE) n. 1151/2012 una modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta di cui sopra; Considerato che, con Regolamento (UE) n. 1117/2013 della Commissione del 6 novembre 2013, e' stata accolta la modifica di cui al precedente capoverso; Ritenuto che sussista l'esigenza di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il disciplinare di produzione attualmente vigente, a seguito della registrazione della modifica richiesta, della I.G.P. «Arancia Rossa di Sicilia», affinche' le disposizioni contenute nel predetto documento siano accessibili per informazione erga omnes sul territorio nazionale:
Provvede alla pubblicazione dell'allegato disciplinare di produzione della Indicazione Geografica Protetta «Arancia Rossa di Sicilia», nella stesura risultante a seguito dell'emanazione del Regolamento (UE) n. 1117/2013 della Commissione del 6 novembre 2013. I produttori che intendono porre in commercio la Indicazione Geografica Protetta «Arancia Rossa di Sicilia», sono tenuti al rispetto dell'allegato disciplinare di produzione e di tutte le condizioni previste dalla normativa vigente in materia. Roma, 18 novembre 2013
Il capo dipartimento: Esposito
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Disciplinare di produzione della IGP «Arancia Rossa di Sicilia»
Art. 1.
La indicazione geografica protetta «Arancia Rossa di Sicilia» e' riservata ai frutti pigmentati che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Art. 2.
La indicazione geografica protetta «Arancia Rossa di Sicilia» e' riservata alle seguenti varieta': Tarocco, con le seguenti cultivar: Tarocco Comune, Tarocco Galice, Tarocco Gallo, Tarocco dal Muso, Tarocco Nucellare 57-1E-1, Tarocco Nucellare 61- 1E- 4, Tarocco Catania, Tarocco Scire'. Moro, con le seguenti cultivar: Moro Comune, Moro di Lentini, Moro Nucellare 58-8D-1; Sanguinello, con le seguenti cultivar: Sanguinello Comune, Sanguinello Moscato, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-3, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-5, Sanguinello Moscato Cuscuna'; coltivate, in purezza varietale, nel territorio idoneo della Regione Sicilia definito nel successivo art. 3.
Art. 3.
La zona di produzione dell'«Arancia Rossa di Sicilia» comprende il territorio idoneo della Sicilia Orientale per la coltivazione dell'Arancia pigmentata ed e' cosi' individuato: Provincia di Catania - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni: Catania, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Judica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Paterno', Ramacca, Santa Maria di Licodia e Scordia. Provincia di Siracusa - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni: Lentini, Francofonte, Carlentini con la Frazione di Pedagaggi, Buccheri, Melilli, Augusta, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino, Sortino. Provincia di Enna - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni di Centuripe, Regalbuto, Catenanuova.
Art. 4.
Le condizioni ambientali e di coltura degli aranceti destinati alla produzione dell'«Arancia Rossa di Sicilia» devono essere quelle tradizionali della zona e comunque atte a conferire, al prodotto che ne deriva, le specifiche caratteristiche di qualita'. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli in uso generalizzato atti a mantenere un perfetto equilibrio e sviluppo della pianta oltre ad una normale aereazione e soleggiamento della stessa. La densita' di piante per ettaro e' normalmente compresa tra 230 e 420 piante per ettaro. Per gli impianti esistenti e destinati ad esaurimento e' ammessa una densita' fino ad un massimo di 625 piante per ettaro. Per i sesti dinamici la densita' e' compresa tra 600 e 840 piante per ettaro. Per i nuovi impianti sono ammessi altri sesti su proposta dell'assessorato per l'agricoltura della Regione Sicilia, previo parere dell'Istituto sperimentale per l'agrumicoltura di Acireale, affinche' non siano modificate le caratteristiche dei frutti. I portainnesti idonei sono i seguenti: arancio amaro, citrange troyer, citrange carrizo, poncirus trifoliata, esenti da virosi e dotati di alta stabilita' genetica. L'impalcatura delle branche deve essere effettuata ad almeno 25-30 cm dalla linea di innesto. Le operazioni colturali e le modalita' di raccolta, devono essere quelli generalmente utilizzate, il distacco dei frutti viene effettato con l'ausilio di forbicine di raccolta che operano il taglio del peduncolo. La produzione unitaria massima consentita di «Arancia Rossa di Sicilia» e' fissata in quintali 250 per ettaro per la varieta' «Tarocco»; in quintali 300 per ettaro per la varieta' «Moro»; in quintali 320-per ettaro per la varieta' «Sanguinello». Per le selezioni clonali Tarocco Nucellare, Moro Nucellare e Sanguinello Nucellare, la produzione unitaria massima consentita e' di quintali 360 per ettaro. A detti limiti, anche in annate eccezionalmente favorevoli, la resa dovra' essere riportata attraverso una accurata cernita, purche' la produzione globale dell'agrumeto non superi di oltre il 30 per cento detti limiti. E' fatto assoluto divieto di praticare la deverdizzazione dei frutti.
Art. 5.
La sussistenza delle condizioni tecniche di idoneita' e' accertata dalla Regione Sicilia. Gli aranceti idonei alla produzione dell'«Arancia Rossa di Sicilia» sono inseriti in apposito Albo tenuto, attivato, aggiornato e pubblicato dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti per territorio. Copia di tale Albo deve essere depositata presso tutti i Comuni compresi nel territorio di produzione. Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ai fini dell'attivazione del suddetto Albo emanera', entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto, apposita normativa, ove saranno stabilite le modalita' per le iscrizioni agli albi, per le denuncie di produzione, la modulistica da adottarsi per un corretto ed opportuno controllo della produzione riconosciuta e commercializzata annualmente con la indicazione geografica protetta. Saranno altresi' stabiliti criteri e norme per la delega dei controlli all'associazione dei produttori, la relativa attivita', nonche' caratteristiche del logo figurativo della indicazione geografica protetta.
Art. 6.
«L'Arancia Rossa di Sicilia» all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche: Arancia Rossa di Sicilia Tarocco: diam. minimo: mm.73/84; calibro minimo: 5; forma: obovata o globosa con base piu' o meno prominente («Muso» lungo o corto); colore della buccia: Arancio neutro con parti colorate di un rosso granato piu' o meno intenso con superficie molto liscia; polpa: di colore ambrato con screziature rosse piu' o meno intense secondo la zona di produzione e l'epoca della raccolta; colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 10,00. «Arancia Rossa di Sicilia» - Moro: diam. minimo: mm.70/80; calibro minimo: 6; forma: globosa o ovoide; colore della buccia: di colore arancio con sfumature rosso vinose piu' intense su un lato del frutto; polpa: interamente colorata in rosso scuro vinoso, abbastanza acidula; colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 10,00. «Arancia Rossa di Sicilia» - Sanguinello: diam. minimo: mm.70/80; calibro minimo: 6; forma: globosa nella cultivar «Sanguinello Moscato» e «Sanguinello Moscato Cuscuna'»; colore della buccia: di colore rosso granato piu' o meno intenso con superficie leggermente rugosa; polpa: di colore ambrato con screziature rosse piu' o meno intense secondo la zona di produzione e l'epoca della raccolta; colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 9,00. «Arancia Rossa di Sicilia» destinata all'ottenimento di spremute e succhi. E' consentito, esclusivamente per l'ottenimento di spremute e succhi, l'utilizzo di arance di calibro compreso tra il calibro minimo previsto per le singole varieta' ed il calibro 10 (60 mm di diametro minimo). Ogni altro requisito associato alle singole varieta' ad eccezione del diametro minimo e del calibro minimo, rimane invariato. Su proposta dei produttori interessati, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell'ambito delle linee del piano nazionale di lotta fitopatologica integrata e del codice di buona pratica agricola di cui alla direttiva (CEE n. 91/676 Allegato IV) puo' stabilire limiti di residui di fitofarmaci, operazioni agronomiche e colturali atte al mantenimento del livello qualitativo stabilito nel presente disciplinare.
Art. 7.
L'Arancia Rossa di Sicilia puo' essere immessa al consumo solo con il logo della Indicazione Geografica Protetta figurante su almeno l'80 % dei frutti e confezionata nel rispetto delle norme generali e metrologiche del commercio ortofrutticolo. Per le arance di calibro compreso tra il calibro minimo previsto per le singole varieta' ed il calibro 10 (60 mm di diametro minimo), destinate all'ottenimento di spremute e succhi, non e' prevista la bollinatura sui singoli frutti. In ogni caso sulle confezioni o sugli imballaggi ivi comprese le retine e gli imballaggi similari, deve figurare, in caratteri chiari, indelebili e nettamente distinguibili e da ogni altra scritta la denominazione «Arancia Rossa di Sicilia», immediatamente seguita dalla indicazione varietale (Tarocco, Moro o Sanguinello). Nello spazio immediatamente sottostante deve comparire la menzione «indicazione geografica protetta». E' vietata l'aggiunta alla indicazione di cui al comma precedente di qualsiasi qualificazione o menzioni diverse da quelle espressamente previste nel presente disciplinare di produzione ivi compresi gli aggettivi: Tipo, Fine, Extra, Superiore, Selezionato, Scelto, e similari. E' altresi' vietato utilizzare nomi di varieta' diverse da quelle espressamente previste nel presente disciplinare di produzione. E' tuttavia consentito l'utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a nomi o Ragioni sociali o marchi privati, purche' non abbiano significato laudativo e non siano tali da trarre in inganno l'acquirente; nonche' l'eventuale nome di aziende o di aranceti dai quali effettivamente provengono le arance. Debbono inoltre comparire gli elementi atti ad individuare nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore, peso lordo all'origine. E' facoltativa l'indicazione della settimana di raccolta dei frutti.
Art. 8.
Legame geografico: La coltivazione degli agrumi in Sicilia e' antichissima e ne abbiamo notizia fin dal dominio arabo. In particolare, la zona collinare e la pianura circostante il rilievo vulcanico dell'Etna si e' andata caratterizzando e specializzando in una coltivazione del tutto particolare. Infatti, per effetto delle notevoli escursioni termiche presenti nella zona, si determina negli esperidi un accumulo zuccherino e di pigmenti antociani di notevole rilevanza che conferiscono alle arance un aspetto colorito visibilmente assai piacevole ed al frutto un sapore dolce, caratteristico e di accentuata intensita' cromatica dell'epicarpo. Esistono varieta' che nel corso dei secoli hanno acquisito una forte interazione con l'ambiente di coltivazione; esse sono: Sanguinello, Tarocco e Moro. L'«Arancia Rossa di Sicilia» rappresenta quindi un evidentissimo esempio di stretto legame dei fattori climatici con le caratteristiche del prodotto. Infatti, le stesse varieta' di arancia coltivate in altri climi non presentano il particolare colore e le specifiche caratteristiche organolettiche che le ha rese famose nel mondo.
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