Gazzetta n. 288 del 9 dicembre 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2013 |
Approvazione della «Variante al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - Rischio Frana - bacini Liri-Garigliano e Volturno relativa ai comuni di Ferentino, Rocca d'Evandro e Vitulazio». |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001; Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" e successive modifiche ed integrazioni; Visti in particolare l'art. 4, comma 1, e gli articoli 17 e 18 della legge 18 maggio 1989, n. 183, concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali; Visto in particolare l'art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali; Vista la legge 31 luglio 2002, 179; Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006 n.152, recante "Norme in materia ambientale", ed in particolare il comma 2-bis dell'art. 170, secondo il quale "le Autorita' di Bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, sono prorogate, fino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui al comma 2, dell'art. 63 del presente decreto"; Visto il decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, che proroga l'entrata in vigore della parte seconda del citato decreto legislativo n. l52 del 2006; Visto il decreto legislativo dell'8 novembre 2006 n.284, recante "Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo del 3 aprile 2006 n. 152, che ha prorogato le Autorita' di Bacino, di cui alla legge 183 del 1989; Visto l'art.1, commi 1 e 2. del decreto legge del 30 dicembre 2008 n.208, recante "Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente"; Vista la legge 27 febbraio 2009 n. 13 che, nelle more della costituzione dei distretti idrografici, proroga le Autorita' di bacino fino all'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 2 dell'art. 63 del decreto legislativo 152/2006; Visto il decreto legislativo 10 dicembre 2010. n. 219 ed in particolare l'art.4; Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000. n. 279. recante "Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonche' a favore di zone colpite da calamita' naturali", convertito, con modificazioni. nella legge 11 dicembre 2000. n. 365; Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10.08.89 "Costituzione dell'Autorita' di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno"; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2006 (pubblicato su Gazzetta Ufficiale n°122 del 28 maggio 2007) "Approvazione del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico Rischio Frana - Bacino Liri-Garigliano e Volturno"; Considerato che con il citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12/12/2006 e' stato approvato il Piano Stralcio Assetto Idrogeologico Rischio Frana - Bacino Liri-Garigliano e Volturno, adottato dal Comitato Istituzionale con deliberazione n°1 del 5 aprile 2006, per i comuni di cui all'allegato A del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per i comuni di cui all'allegato B tale Piano Stralcio resta adottato con le Misure di Salvaguardia; Considerato che per i comuni di cui all'allegato A e' previsto che essi, a seguito dell'approvazione del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico-Rischio di Frana da parte del Comitato Istituzionale, possono sviluppare studi specifici al fine di sottoporre all'Autorita' di Bacino eventuali riperimetrazioni delle aree a rischio idrogeologico ai sensi dell'art. 29 della normativa di Piano per procedere successivamente per queste aree all'adozione ed all'approvazione del Piano stesso; Considerato che per i comuni di cui all'allegato B e' previsto che essi, a seguito dell'adozione del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico-Rischio di Frana da parte del Comitato Istituzionale, sviluppino studi specifici al fine di sottoporre all'Autorita' di Bacino eventuali riperimetrazioni delle aree a rischio idrogeologico per procedere successivamente per queste aree all'adozione ed all'approvazione del Piano; Visto l'art. 25, comma 4) delle Norme di Attuazione-Misure di Salvaguardia del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico-Rischio di Frana il quale prescrive che "Le norme di attuazione del presente Piano, ai sensi dell'art. 17 comma 6-bis della legge n. 183/89 e s.m.i., hanno valore di misure di salvaguardia per le aree di cui ai precedenti articoli 5, 12 e 15, nonche' per i territori dei Comuni di cui all'Allegato 2, le cui osservazioni prodotte in sede di conferenza programmatica necessitano di approfondimenti e integrazioni in termini di studi ed indagini". Visti gli articoli 5, 12 e 15 delle Norme di Attuazione-Misure di Salvaguardia che dettano norme d'uso del suolo rispettivamente per le Aree a rischio potenzialmente alto (Rpa) e per le Aree di attenzione potenzialmente alto (Apa), per le Aree a rischio potenzialmente basso (Rpb) e per le Aree di attenzione potenzialmente bassa (Apb), per le Aree inondabili' da fenomeni di sovralluvionamento individuati sulla base di modelli idraulici semplificati o di studi preliminari, il cui livello di rischio o di attenzione deve essere definito a seguito di indagini e studi a scala di maggior dettaglio. Considerato che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/04/11 (pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15/11/11) e' stato approvato il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - Rischio di frana, relativamente ai comuni di cui all'Allegato B al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12/12/2006. adottato dal Comitato Istituzionale nella seduta del 10 marzo 2010 con delibera n. 6, ai sensi del comma 1, dell'art. 170, del decreto legislativo 152/2006. Considerato che il Comitato Istituzionale nella suddetta delibera n. 6 del 10 marzo 2010 ha disposto che dalla presente deliberazione, le norme di attuazione del PSAI-Rf assumono valore di norme e non piu' di misure di salvaguardia per tutte le aree "Rpa, Apa, Rpb ed al" dei comuni dei bacini Liri-Garigliano e Volturno". Considerato che ai sensi del comma 1, dell'art. 170, del decreto legislativo n 152/2006: "ai fini dell'applicazione dell'art. 65, limitatamente alle procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino, fino alla data di entrata in vigore della parte seconda del presente decreto continuano ad applicarsi le procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino previste dalla legge 18 maggio 1989, n. 183"; Visto l'art. 29 delle Norme di Attuazione-Misure di Salvaguardia "Modificazioni ed integrazioni al Piano Stralcio"; Considerato che i comuni di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE) inseriti nell'allegato A al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12/12/2006, hanno sottoposto all'Autorita' di Bacino studi specifici per la riperimetrazione di alcuni settori di territori ai sensi dell'art. 29 delle Norme di Attuazione-Misure di Salvaguardia; Viste la delibera n.2 del 02/04/09 e la delibera n.5 del 25/06/09 con le quali il Comitato Tecnico, sulla base degli elementi forniti dai Comuni e da quelli desunti dagli ulteriori approfondimenti effettuati dai tecnici della Segreteria Tecnica Operativa dell'Autorita' di Bacino (sopralluoghi, analisi geologiche e geomorfologiche a scala di maggiore dettaglio, ecc.), ha espresso parere favorevole alla modifica della perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico dei settori di territorio ricadenti nei comuni di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE) cosi' come riportate nella documentazione e nelle cartografie allegate alla suddetta delibera; Visto che il Comitato Istituzionale, nella seduta del 10 marzo 2010, con delibera n. 4 (Avviso pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 143 del 22/06/10) ha adottato il Progetto di Variante al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - Rischio di Frana relativamente ai comune di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE); Visto che la Conferenza Programmatica della Regione Campania nella seduta conclusiva dell'11/01/11 verificata l'integrazione a scala provinciale e comunale dei contenuti del Piano Stralcio in argomento, ha espresso parere favorevole alla modifica della perimetrazione relativamente ad alcuni settori di territorio dei comuni di Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE); Visto che la Conferenza Programmatica della Regione Lazio nella seduta conclusiva dell'11/11/11 verificata l'integrazione a scala provinciale e comunale dei contenuti del Piano Stralcio in argomento, ha espresso parere favorevole alla modifica della perimetrazione relativamente ad alcuni settori di territorio del comune di Ferentino (FR); Visto il Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale adottato nella seduta di Comitato Istituzionale del 24/02/2010 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 8/03/2010; Considerato che ai sensi del comma 1 dell'art. 68, del decreto legislativo n. 152/2006: "I progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, di cui al comma 1 dell' art. 67, non sono sottoposti a a valutazione ambientale strategica (VAS)": Considerato che ai sensi del comma 1, dell'art. 170, del decreto legislativo 152/2006: "ai fini dell'applicazione dell'art. 65, limitatamente alle procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino, fino alla data di entrata in vigore della parte seconda del presente decreto (procedure VAS, VIA e IPPC). continuano ad applicarsi le procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino previste dalla legge 18 maggio 1989, n. 183"; Vista la delibera del Comitato Istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno n. 2, del 18 luglio 2012 con la quale, ai sensi del comma 1 dell'art. 170 della legge 152/06, Comitato stesso ha adottato la "Variante al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - Rischio Frana bacini Liri-Garigliano e Volturno relativa ai comuni di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE)"; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 10 aprile 2013; Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Decreta:
Art. 1
E' approvata la "Variante al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - Rischio Frana - bacini Liri-Garigliano e Volturno relativa ai comuni di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE)", adottata, ai sensi del comma 1, dell'art. 170, dal Comitato Istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno nella seduta del 18 luglio 2012, con la delibera n. 2.
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| Art. 2
La documentazione prodotta per la variante al Piano Stralcio Assetto Idrogeologico-Rischio di frana per i comuni di Ferentino (FR), Rocca d'Evandro (CE) e Vitulazio (CE) di cui all'art. 2, e' parte integrante della presente delibera.
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| Art. 3
Il presente decreto e gli allegati di cui all'art. 2 sono depositati presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche - nonche' presso la sede dell'Autorita' di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il presente decreto. previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e, a cura delle Regioni territorialmente competenti, nei rispettivi Bollettini Ufficiali. Roma, 10 aprile 2013
Il Presidente del Consiglio dei ministri Monti Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Clini
Registrato alla Corte dei conti il 20 giugno 2013 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, registro n. 6, foglio n. 382
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