Gazzetta n. 275 del 23 novembre 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 18 ottobre 2013
Decadenza dai benefici per gruppi di imprese agevolate, ai sensi dell'art. 2, comma 203, lettera d), della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Patti territoriali.


IL DIRETTORE GENERALE
per l'incentivazione delle attivita' imprenditoriali

Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, concernente i criteri per la concessione delle agevolazioni alle attivita' produttive nelle aree depresse del Paese;
Visto l'art. 2, commi 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in materia di programmazione negoziata, e in particolare la lettera d) recante la definizione di Patto territoriale;
Viste le delibere CIPE in materia di programmazione negoziata 21 marzo 1997, n. 29, 11 novembre 1998, n. 127, 17 marzo 2000, n. 31, e 22 giugno 2000, n. 69;
Visto il comunicato del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica rivolto ad assicurare trasparenza e pubblicita' alle modalita' e ai criteri relativi alle attivita' di assistenza tecnica e di istruttoria dei patti territoriali e contratti d'area, pubblicato in GURI del 29 luglio 1998, n. 175, e in particolare il punto 2.4, lett. A), che per i patti territoriali al secondo capoverso prevede: «per le spese ammissibili e per le relative iniziative imprenditoriali sono applicati i criteri previsti per le iniziative imprenditoriali disciplinati dalla legge 488/92 e successive modificazioni e integrazioni»;
Visto il Disciplinare concernente i compiti gestionali e le responsabilita' del Responsabile Unico del Contratto d'area e del Soggetto Responsabile del Patto territoriale, ai sensi del citato D.M. del 31 luglio 2000, n. 320, approvato con decreto direttoriale n. 115374 del 4 aprile 2002;
Viste la delibera CIPE 25 luglio 2003, n. 26, inerente la regionalizzazione dei Patti territoriali;
Viste le Convenzioni per la gestione in service relative alla regionalizzazione dei Patti territoriali stipulate tra il Ministero delle attivita' produttive e le Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese e in particolare l'art. 29, comma 2, che al fine di conseguire la definitiva chiusura dei procedimenti relativi alle agevolazioni concesse nell'ambito dei Patti territoriali e dei Contratti d'area stabilisce che, qualora alla data di entrata in vigore del decreto legge medesimo non sia stata avanzata dalle imprese destinatarie delle agevolazioni alcuna richiesta di erogazione per stato di avanzamento della realizzazione del programma, il Ministero dello sviluppo economico accerta, con provvedimento da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, la decadenza dai benefici per un insieme di imprese interessate;
Visti i decreti di approvazione dei Patti Territoriali, i decreti di approvazione degli esiti istruttori e i successivi decreti di impegno relativi alle imprese di cui all'allegato elenco che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Considerato che sono state effettuate a favore delle imprese ricomprese nel citato elenco, erogazioni per il complessivo ammontare di euro 5.713.072,03 a titolo di anticipazione e garantite dalle relative polizze fidejussiorie, di cui un importo pari a 4.238.411,08 erogato in contabilita' speciale e un importo pari a 1.474.660,95 erogati in contabilita' ordinaria;
Considerato che da parte delle imprese di cui all'allegato elenco, non sono state richieste erogazioni a titolo di avanzamento;
Considerato che sussistono le condizioni per procedere alla revoca delle agevolazioni concesse in via provvisoria con i provvedimenti indicati nel citato elenco;
Presa visione delle Visure Camerali e tenuto conto di quanto rilevato ai fini della denominazione attuale dell'impresa originaria beneficiaria;
Dato atto che, in applicazione della suddetta previsione di legge, non si procedera' alla notifica del presente provvedimento alle singole imprese, ma che la pubblicita' sara' assicurata dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2012, registrato alla Corte dei Conti il 19 marzo 2012, al n. 3 del foglio 265, di conferimento dell'incarico di Direttore Generale della Direzione Generale per l'incentivazione delle attivita' imprenditoriali;

Decreta:

Art. 1
Revoca delle agevolazioni

Per le motivazioni riportate in premessa sono revocate le agevolazioni concesse in via provvisoria, ai sensi dell'art. 2, comma 203, lettera d), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alle imprese indicate nell'allegato elenco, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto.
 
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico


 
Art. 2
Recupero delle somme

E' disposto il recupero della somma di euro 5.713.072,03, pari all'importo complessivo delle singole quote erogate per ciascuna impresa. Ciascuna impresa inserita nell'allegato elenco, dovra' restituire la relativa somma percepita a titolo di anticipazione gravata degli interessi calcolati con le modalita' indicate dalla circolare del 2 dicembre 2011, n. 42932, integrata con la circolare del 31 gennaio 2012, n. 3967, successivamente modificata con la circolare del 21 giugno 2012, n. 21614, maggiorata di 5 punti percentuali calcolati dalla data di ciascuna erogazione alla data dell'effettiva restituzione.
La restituzione dovra' avvenire mediante versamento, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Provvedimento in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, da effettuarsi presso la Banca d'Italia, Tesoreria Provinciale dello Stato, sul Capo XVIII, Capitolo 3592, art. 22, specificandone la causale cosi' come di seguito descritto: «restituzione delle somme erogate a titolo di anticipazione all'impresa (indicare la ragione sociale dell'impresa) secondo quanto disposto dall'art. 2 del Decreto (indicare il numero e la data del presente Provvedimento)».
La relativa quietanza in originale dovra' essere trasmessa tempestivamente a questo Ministero.
In mancanza della restituzione degli importi dovuti, il Ministero procedera' al recupero coattivo della somma comprensiva degli interessi, a carico dell'impresa o del fidejussore, fino al raggiungimento di quanto spettante.
 
Art. 3
Somme in economia

L'importo di euro 7.922.296,80, pari alla differenza tra il contributo impegnato e il contributo erogato in contabilita' ordinaria reso disponibile a valere sui capitoli 7342 e 7445 in esito al presente provvedimento, e' da considerarsi come economia sul patrimonio dello Stato.
 
Art. 4
Clausola di ricorribilita'

Avverso il presente provvedimento, per lesione dei pretesi interessi illegittimi, e' possibile proporre ricorso al competente T.A.R., ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data dell'avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'autorita' giurisdizionale ordinaria e', invece, competente per lesioni di diritti soggettivi.
Roma, 18 ottobre 2013

Il direttore generale: Sappino
 
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