L'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
Nella riunione del Consiglio del 28 ottobre 2013; Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo», pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 154/L alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 177 del 31 luglio 1997, e, in particolare, l'art. 1, comma 6, lett. b), n. 9 e s.m.i.; Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante «Disposizioni per la parita' di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica»; Vista la legge 6 novembre 2003, n. 313, recante «Disposizioni per l'attuazione del principio del pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali»; Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni 8 aprile 2004, recante il Codice di autoregolamentazione di cui all'art. 11-quater della legge n. 28 del 2000; Vista la legge 23 novembre 2012, n. 215, recante «Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunita' nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni» ed, in particolare, l'art. 4, che nel modificare l'art. 1 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, aggiunge il comma 2-bis relativamente alla promozione della pari opportunita' tra donne e uomini nell'ambito delle trasmissioni per la comunicazione politica; Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici», ed, in particolare, gli articoli 3 e 7 (testo unico); Vista la legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi», come modificata dalla legge 5 novembre 2004, n. 261; Vista la legge Regionale Statutaria della Lombardia 30 agosto 2008, n. 1, recante «Statuto d'autonomia della Lombardia» ed, in particolare, l'art. 53; Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali», ed, in particolare, l'art. 15, comma 1, a norma del quale le Regioni possono modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni sentite le popolazioni interessate, nelle forme previste dalla legge regionale; Vista la legge della Regione Lombardia 28 aprile 1983, n. 34, recante «Nuove norme sul referendum abrogativo della regione Lombardia - Abrogazione l.r. 31 luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni»; Vista la legge della Regione Lombardia 15 dicembre 2006, n. 29, recante «Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali» ed, in particolare, l'art. 9, commi 2 e 3; Visti i diciannove progetti di legge di iniziativa della Giunta della Regione Lombardia, recanti: 1) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda e Val Rezzo in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 2) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Drezzo, Gironico e Pare' in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 3) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 4) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 5) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Sant'Omobono Terme e Valsecca in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 6) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Bellagio e Civenna in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 7) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 8) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 9) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Menaggio, Grandola ed Uniti, Plesio e Bene Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 10) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Musso e Pianello del Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 11) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Verderio Inferiore e Verderio Superiore in provincia di Lecco e la denominazione del nuovo comune»; 12) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Virgilio e Borgoforte in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune»; 13) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cornale e Bastida de' Dossi in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 14) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Pieve del Cairo e Gambarana in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 15) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaccio in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 16) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant'Agata, Vervio e Lovero in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 17) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cassano Valcuvia, Ferrera di Varese, Grantola, Masciago Primo e Mesenzana in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune»; 18) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Maccagno, Pino sulla Sponda del lago Maggiore e Veddasca in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune» e n. 19) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di San Giorgio di Mantova e Bigarello in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune»; Visti i decreti del Presidente della Giunta della Regione Lombardia n. 8886, n. 8887, n. 8888, n. 8889, n. 8890, n. 8891, n. 8892, n. 8893, n. 8894, n. 8895, n. 8896, n. 8897, n. 8898, n. 8899, n. 8900, n. 8901, n. 8902 e n. 8903 del 4 ottobre 2013, pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 41 dell'8 ottobre 2013, aventi rispettivamente ad oggetto l'indizione dei diciotto referendum consultivi delle popolazioni interessate, ai sensi della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29, sui seguenti progetti di legge: 1) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda e Val Rezzo in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 2) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Drezzo, Gironico e Pare' in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 3) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 4) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 5) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Sant'Omobono Terme e Valsecca in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 6) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Bellagio e Civenna in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 7) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 8) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 9) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Menaggio, Grandola ed Uniti, Plesio e Bene Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 10) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Musso e Pianello del Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 11) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Verderio Inferiore e Verderio Superiore in provincia di Lecco e la denominazione del nuovo comune»; 12) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Virgilio e Borgoforte in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune»; 13) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cornale e Bastida de' Dossi in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 14) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Pieve del Cairo e Gambarana in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 15) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaccio in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 16) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant'Agata, Vervio e Lovero in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 17) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cassano Valcuvia, Ferrera di Varese, Grantola, Masciago Primo e Mesenzana in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune»; 18) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Maccagno, Pino sulla Sponda del lago Maggiore e Veddasca in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune»; Visto il successivo decreto del Presidente della Giunta della Regione Lombardia n. 9141 del 10 ottobre 2013, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 41 dell'11 ottobre seguente, avente ad oggetto l'indizione del diciannovesimo referendum consultivo delle popolazioni interessate, ai sensi della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29, sul seguente progetto di legge: «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di San Giorgio di Mantova e Bigarello in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune»; Vista la propria delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005, recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum regionale parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19 giugno 2001, n. 8, recante "modifiche all'art. 6, comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 115 del 19 maggio 2005; Vista la propria delibera n. 256/10/CSP del 9 dicembre 2010, recante «Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 301 del 27 dicembre 2010; Effettuate le consultazioni con la Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, previste dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28; Udita la relazione del Commissario Francesco Posteraro, relatore ai sensi dell'art. 31 del «Regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita'»;
Delibera:
Articolo unico
1. Al fine di garantire imparzialita' e parita' di trattamento tra i soggetti politici favorevoli o contrari ai referendum consultivi indetti per il giorno 1° dicembre 2013 dalla Regione Lombardia sui diciannove seguenti progetti di legge regionale, recanti: 1) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda e Val Rezzo in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 2) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Drezzo, Gironico e Pare' in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 3) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 4) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 5) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Sant'Omobono Terme e Valsecca in provincia di Bergamo e la denominazione del nuovo comune»; 6) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Bellagio e Civenna in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 7) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 8) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 9) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Menaggio, Grandola ed Uniti, Plesio e Bene Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 10) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Musso e Pianello del Lario in provincia di Como e la denominazione del nuovo comune»; 11) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Verderio Inferiore e Verderio Superiore in provincia di Lecco e la denominazione del nuovo comune»; 12) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Virgilio e Borgoforte in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune»; 13) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cornale e Bastida de' Dossi in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 14) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Pieve del Cairo e Gambarana in provincia di Pavia e la denominazione del nuovo comune»; 15) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaccio in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 16) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant'Agata, Vervio e Lovero in provincia di Sondrio e la denominazione del nuovo comune»; 17) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cassano Valcuvia, Ferrera di Varese, Grantola, Masciago Primo e Mesenzana in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune»; 18) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di Maccagno, Pino sulla Sponda del lago Maggiore e Veddasca in provincia di Varese e la denominazione del nuovo comune» e n. 19) «Referendum consultivo per la fusione dei comuni di San Giorgio di Mantova e Bigarello in provincia di Mantova e la denominazione del nuovo comune», nei confronti delle emittenti radiofoniche e televisive private locali e della stampa quotidiana e periodica operanti nei Comuni interessati dalle consultazioni referendarie, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28, come modificata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313, di cui alla delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005, recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum regionale parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19 giugno 2001 n. 8 recante "modifiche all'art. 6, comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005». 2. I termini di cui all'art. 5, commi 1 e 2, e all'art. 13, comma 1, della delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005 decorrono dal giorno di entrata in vigore del presente provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. 3. Fermo restando quanto previsto dagli artt. 8 e 10 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, ai sondaggi relativi ai referendum disciplinati dal presente provvedimento si applicano gli artt. da 6 a 12 del Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa di cui alla delibera n. 256/10/CSP del 9 dicembre 2010. 4. In caso di eventuale coincidenza territoriale e temporale, anche parziale, delle consultazioni referendarie di cui alla presente delibera con altre consultazioni elettorali, saranno applicate le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28, relative a ciascun tipo di consultazione. 5. Le disposizioni del presente provvedimento hanno efficacia sino a tutto il 1° dicembre 2013. Il presente provvedimento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed e' reso disponibile sul sito web della stessa Autorita': www.agcom.it. Roma, 28 ottobre 2013
Il presidente: Cardani Il commissario relatore: Posteraro
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