Gazzetta n. 157 del 6 luglio 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 maggio 2013 |
Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e la semplificazione on. avv. Giampiero D'ALIA. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 28 aprile 2013 l'on. avv. Gianpiero D'Alia e' stato nominato Ministro senza portafoglio; Visto il proprio decreto in data 28 aprile 2013 con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per la pubblica amministrazione e la semplificazione; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l'ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri ed in particolare l'art. 14 relativo al Dipartimento della funzione pubblica; Ritenuto opportuno delegare al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione le funzioni di cui al presente decreto; Sentito il Consiglio dei ministri;
Decreta:
Art. 1
1. A decorrere dal 29 aprile 2013, il Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e la semplificazione on. avv. Gianpiero D'Alia (di seguito denominato «Ministro») e' delegato ad esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative e di codificazione, di vigilanza e verifica, e di ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relative al lavoro pubblico, all'organizzazione delle pubbliche amministrazioni, ai sistemi di gestione orientati ai risultati, nonche' in materia di innovazione organizzativa e gestionale delle amministrazioni pubbliche, anche mediante l'uso delle tecnologie. 2. Il Ministro e' altresi' delegato a esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative e amministrative, di vigilanza e verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relative alla semplificazione normativa e amministrativa. 3. Il Ministro coadiuva il Presidente del Consiglio dei ministri con riferimento all'esercizio delle funzioni inerenti alla disciplina, alla promozione ed alla diffusione delle innovazioni connesse all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e nei relativi sistemi informatici e di telecomunicazione. 4. Sono altresi' delegate al Ministro le seguenti funzioni: a) l'organizzazione, il riordino ed il funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche con riferimento ad eventuali iniziative normative di razionalizzazione degli enti, nonche' il coordinamento delle attivita' inerenti all'attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e dell'art. 118, primo e secondo comma, della Costituzione; b) le iniziative di riordino e razionalizzazione di organi e procedure; c) le iniziative dirette ad assicurare l'efficacia, l'efficienza e l'economicita' delle pubbliche amministrazioni, la trasparenza dell'azione amministrativa, anche in relazione alle disposizioni del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, la qualita' dei servizi pubblici, la partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse nella progettazione, attuazione e valutazione dei servizi e delle politiche pubbliche, la misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese e i cittadini; d) le iniziative e le misure di carattere generale volte a garantire la piena ed effettiva applicazione ed attuazione delle leggi nelle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento alle attivita' di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, in attuazione della legge 6 novembre 2012, n. 190, nonche' quelle inerenti alle sedi di lavoro, ai servizi sociali e alle strutture delle pubbliche amministrazioni; e) le attivita' di indirizzo e coordinamento in materia di valutazione del personale, anche di qualifica dirigenziale, con riferimento all'efficienza organizzativa ed all'adozione di sistemi di valutazione della produttivita' e del merito, anche ai fini della responsabilita' disciplinare e dirigenziale, nonche' le attivita', in costante raccordo con il Sottosegretario delegato all'attuazione del programma di Governo, di indirizzo sulle direttive generali per l'attivita' amministrativa e per la gestione, di cui all'art. 14, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; f) le attivita' di indirizzo, coordinamento e programmazione in materia di formazione, di aggiornamento professionale e di sviluppo del personale delle pubbliche amministrazioni, la programmazione e la gestione delle risorse nazionali e comunitarie assegnate e destinate alla formazione, le iniziative per l'attivazione di servizi nelle pubbliche amministrazioni, le iniziative per incentivare la mobilita', il lavoro a tempo parziale ed il lavoro a distanza e, in generale, l'uso efficace del lavoro flessibile; g) l'attuazione della legge 29 marzo 1983, n. 93; del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322; del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, della legge 20 marzo 1975, n. 70, e delle altre leggi di soppressione e riordino di enti ed organismi pubblici; della legge 7 giugno 2000, n. 150, in relazione agli aspetti di formazione del personale; della legge 12 giugno 1990, n. 146, e successive modificazioni ed integrazioni, limitatamente ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche dei comparti di contrattazione collettiva e delle autonome aree di contrattazione della dirigenza, di cui ai contratti collettivi nazionali quadro dell'11 giugno 2007 e del 1° febbraio 2008, della carriera prefettizia o diplomatica, ai professori e ricercatori universitari, ai dipendenti degli enti che svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate dalle leggi 4 giugno 1985, n. 281, e successive modificazioni ed integrazioni, e 10 ottobre 1990, n. 287, al personale delle autorita' amministrative indipendenti, nonche' al personale dipendente dagli enti di cui all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; h) le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri con riferimento al Formez, all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrita' delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; i) le attivita' di confronto e rappresentanza internazionali sui temi oggetto della presente delega ivi compresa la cura dei rapporti con l'Unione europea, l'OCSE e le altre istituzioni internazionali che svolgono attivita' riguardanti le pubbliche amministrazioni; l) il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale, ai sensi dell'art. 19, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei Ministeri e nel Dipartimento della funzione pubblica; il coordinamento in materia di valutazione e garanzia della dirigenza; m) le attivita' residuali della segreteria dei ruoli unici e l'attuazione della legge 27 ottobre 1988, n. 482, e della legge 15 luglio 2002, n. 145; n) la rivisitazione del regime delle responsabilita' amministrative e contabili dei pubblici dipendenti in ragione del mutato quadro normativo in materia di pubblico impiego; o) il coordinamento dell'attuazione delle deleghe di cui alla legge 6 luglio 2002, n. 137, e successive modificazioni; p) la razionalizzazione degli apparati centrali e periferici della pubblica amministrazione in rapporto ai nuovi modelli di decentramento amministrativo; q) la governance funzionale dell'intervento dei soggetti pubblici o a prevalente partecipazione pubblica nei servizi resi ai cittadini, anche al fine di assicurare livelli essenziali delle prestazioni; r) la definizione di programmi generali ed unitari dell'alta formazione per i dirigenti pubblici, nonche' dell'aggiornamento professionale e della specializzazione dei dipendenti pubblici; s) la definizione dei modelli organizzativi e di funzionamento di Ministeri ed enti pubblici e i conseguenti riflessi sugli assetti del personale e sui processi di mobilita'; t) la definizione e l'attuazione di politiche di innovazione organizzativa e gestionale delle pubbliche amministrazioni; u) assicurare, per le amministrazioni e gli enti pubblici, l'adeguamento della normativa vigente relativa all'organizzazione e alle procedure in ragione dell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, con particolare riferimento al Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82; v) il coordinamento giuridico e ordinamentale sulle disposizioni relative alle materie rientranti nella delega che trovano applicazione alle amministrazioni inserite nell'elenco di cui all'art. 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. 5. Sono inoltre delegate al Ministro le seguenti funzioni in materia di semplificazione: a) la promozione e il coordinamento delle attivita' di semplificazione amministrativa e normativa finalizzate a migliorare la qualita' della regolazione, ridurre i costi burocratici gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitivita' attraverso interventi normativi, amministrativi, organizzativi e tecnologici, nonche' dell'attuazione dei principi adottati a livello dell'Unione europea e dell'OCSE in materia di qualita' della regolazione; b) le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio dei ministri in relazione all'attivita' del Comitato interministeriale per l'indirizzo e la guida strategica delle politiche di semplificazione e di qualita' della regolazione di cui all'art. 1 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, incluso il compito di presiedere tale Comitato; c) il coordinamento dell'attuazione delle attivita' di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi, delle iniziative di riduzione degli oneri per le PMI secondo il principio di proporzionalita', nonche' l'attuazione delle attivita' previste dalla legge 11 novembre 2011, n. 180, in materia di valutazione, trasparenza degli adempimenti e compensazione degli oneri; d) la predisposizione o la co-proposizione delle iniziative dirette al riordino o alla semplificazione della normativa vigente; e) il coordinamento delle iniziative finalizzate alla riduzione e alla certezza dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi; f) lo svolgimento di compiti di raccordo interistituzionale con Parlamento, regioni e altri soggetti regolatori; g) il coordinamento e la promozione delle attivita' di monitoraggio dell'attuazione e dell'impatto degli interventi di semplificazione; h) il coordinamento delle attivita' di consultazione, da realizzare anche attraverso strumenti telematici, delle categorie produttive, delle associazioni di consumatori, dei cittadini e delle imprese. 6. Il Ministro opera in costante raccordo con il Ministro per l'economia e le finanze per quanto riguarda le ricadute della riforma del bilancio sull'organizzazione e sui sistemi di gestione dei Ministeri. 7. Il Ministro coadiuva il Presidente del Consiglio dei ministri nell'esercizio delle funzioni svolte con riferimento alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (Scuola Nazionale dell'Amministrazione). 8. Il Ministro e' inoltre delegato: a) a designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed altri organismi di studio tecnico-amministrativi e consultivi, operanti nelle materie oggetto del presente decreto, presso altre amministrazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali; b) a costituire commissioni di studio e consulenza e gruppi di lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; c) a provvedere, nelle predette materie, ad intese e concerti di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri necessari per le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni; d) all'attuazione della legge 12 giugno 1990, n. 146, e successive modificazioni ed integrazioni, limitatamente ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche dei comparti di contrattazione collettiva e delle autonome aree di contrattazione della dirigenza, di cui ai contratti collettivi nazionali quadro dell'11 giugno 2007 e del 1° febbraio 2008, della carriera prefettizia o diplomatica, ai professori e ricercatori universitari, ai dipendenti degli enti che svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate dalle leggi 4 giugno 1985, n. 281 e successive modificazioni ed integrazioni, e 10 ottobre 1990, n. 287, nonche' al personale dipendente dagli enti di cui all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; e) a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
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| Art. 2
1. Per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente delega, il Ministro si avvale del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unita' per la semplificazione e la qualita' della regolazione.
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| Art. 3
1. Le funzioni di cui al presente decreto possono essere esercitate anche per il tramite dei Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, on. Michaela Biancofiore e sig. Gianfranco Micciche'. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte della Corte dei conti. Roma, 27 maggio 2013
Il Presidente: Letta
Registrato alla Corte dei conti il 24 giugno 2013 Presidenza del Consiglio dei ministri, registro n. 6, foglio n. 28
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