Gazzetta n. 134 del 10 giugno 2013 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 maggio 2013
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Samo.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 24 gennaio 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2012, con il quale, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Samo (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, in un territorio ancora connotato dalla presenza della malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'articolo 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 24 maggio 2013;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Samo (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 27 maggio 2013

NAPOLITANO

Letta, Presidente del Consiglio dei ministri

Alfano, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 31 maggio 2013 Interno, registro n. 4, foglio n. 35
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Samo (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 gennaio 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente che non si e' ancora riscattato dai condizionamenti esterni della locale criminalita'.
Come rilevato dal prefetto di Reggio Calabria con relazione del 15 maggio 2013, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa.
La situazione in atto nel comune e la necessita' di completare gli interventi di recupero gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale.
Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate, sin dalle prime fasi della gestione, alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nella vita amministrativa dell'ente.
L'organo di gestione straordinaria ha dovuto affrontare una complessa attivita' di riorganizzazione dell'ente, tenuto conto che al momento dell'avvio della gestione commissariale era stata riscontrata presso gli uffici amministrativi una generalizzata carenza di figure professionali e di responsabili dei servizi, con la conseguenza che importanti adempimenti come quelli elettorali non erano stati avviati nei termini.
L'attenzione della commissione straordinaria si e' prioritariamente incentrata sulla situazione finanziaria dell'ente il cui grave deficit ha reso necessario dichiarare lo stato di dissesto, deliberato nel mese di ottobre 2012 per il risanamento dell'ente.
La realizzazione di un ordinato sistema di contabilita', ispirato a principi di trasparenza e corretta gestione ed al rafforzamento delle connesse attivita' finalizzate alla riduzione dell'evasione tributaria, comporta considerevoli benefici per l'attivita' amministrativa, garantisce servizi essenziali in favore della comunita', costituendo altresi' un deterrente per la reiterazione di comportamenti morosi.
Interventi di particolare rilevanza hanno interessato il settore tributi, segnato da una grave situazione deficitaria dovuta, in buona parte, ad una mancata azione di contrasto all'evasione, intervento che l'amministrazione al tempo in carica, nonostante la grave situazione economica dell'ente, non aveva idoneamente posto in essere.
I primi risultati positivi in tale settore si riflettono gia' sul riassetto economico dell'ente.
A tal fine, deve essere portato a compimento l'iter per l'affidamento del servizio di tesoreria, non ancora conferito atteso che le gare espletate dall'organo di gestione straordinaria non hanno avuto buon fine per la mancata partecipazione alla procedura concorsuale degli istituti di credito.
L'avviata operazione di recupero delle entrate, come rivelato dalla commissione straordinaria, deve essere tuttavia completata per non compromettere le finalita' pubbliche alle quali la stessa e' diretta e non disattendere le aspettative dei cittadini, consapevoli della possibilita' di fruire di servizi migliori.
L'attivita' dell'organo straordinario ha inciso sugli ambiti ove era piu' evidente la penetrazione malavitosa, attraverso l'approfondimento delle diverse situazioni di criticita' riscontrate in sede di accesso ispettivo e in relazione alle quali sono stati effettuati interventi mirati al riassetto delle strutture amministrative.
Particolare attenzione e' stata dedicata al settore degli appalti di lavori pubblici, ove tradizionalmente si concentrano gli interessi della `ndrangheta, ed in ordine al quale in occasione dell'accesso ispettivo erano stati riscontrati univoci elementi di interferenza da parte di ambienti controindicati.
E' stata al riguardo avviata, tramite apposito avviso selettivo, la procedura per l'individuazione delle ditte in possesso di determinati requisiti, preventivamente determinati, secondo quanto previsto dall'art. 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in base ai quali affidare in caso di necessita' i lavori, i servizi e le forniture in economia.
Finalizzati alla tutela ed al decoro dell'ambiente sono gli specifici progetti per opere di significativo impatto sociale che, se interamente realizzate, favoriranno il recupero della credibilita' nelle istituzioni.
Tra le iniziative poste in essere vengono segnalate quelle volte alla riqualificazione del territorio, con l'avvio di lavori di sistemazione di alcune aree comunali o di ristrutturazione e riconversione di immobili di proprieta' del comune.
Ogni attenzione va prestata affinche' la relativa attuazione si svolga al riparo da interessi anomali che la rilevanza economica di tali programmi puo' attirare.
Per quanto attiene l'assetto urbanistico e' in corso di definizione la procedura concernente il Piano strutturale comunale; detto strumento e' finalizzato anche a tutelare l'integrita' ambientale e l'identita' culturale del territorio, al fine di sottrarlo a possibili speculazioni da parte di organizzazioni mafiose.
Nell'ambito dell'assetto urbanistico si sono resi necessari interventi incisivi per contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio; a tal fine e' stata avviata una ricognizione delle ordinanze di sospensione dei lavori e di demolizione al tempo disattese, preordinata ai conseguenti adempimenti di legge.
Ulteriore iniziativa da portare a compimento attiene alla regolamentazione delle procedure per le concessioni di pascolo, settore nel quale si erano concentrati gli interessi della criminalita' organizzata, che ha richiesto interventi preventivi, con l'avvio dei procedimenti di annullamento di quelle stesse concessioni rilasciate in violazione di norme che regolano la materia.
Il perfezionamento di tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo della riqualificazione del territorio, delle opere pubbliche e dei servizi, richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante le complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Samo (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 23 maggio 2013

Il Ministro dell'interno: Alfano
 
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