Gazzetta n. 172 del 25 luglio 2012 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 luglio 2012 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Roccaforte del Greco. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 28 febbraio 2011, registrato alla Corte dei conti il 24 marzo 2011, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Roccaforte del Greco (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 luglio 2012;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Roccaforte del Greco (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 4 luglio 2012
NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri
Cancellieri, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti l'11 luglio 2012 Interno registro n. 5, foglio n. 333 |
| Allegato
Al sig. Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Roccaforte del Greco (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 28 febbraio 2011, registrato alla Corte dei conti il 24 marzo 2011, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita', pur in presenza di un ambiente ancora contraddistinto da una manifesta disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni locali. Come rilevato dal Prefetto di Reggio Calabria con relazione del 19 aprile 2012, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. Tali aspetti sono stati oggetto di approfondimento nell'ambito di una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, alla quale ha partecipato il Procuratore della Repubblica del locale Tribunale, nel corso della quale e' stato evidenziato che il contesto ambientale di riferimento, caratterizzato dalla presenza di cosche pervasive e fortemente radicate nel territorio, desta forte preoccupazione, nonostante il contrasto posto in essere dalle forze di polizia e dall'autorita' giudiziaria. Lo stesso consesso ha pertanto espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Nella relazione prefettizia viene effettuata una profonda disamina delle diverse tipologie di interventi posti in essere, che hanno interessato tutte le criticita' a suo tempo evidenziate in sede di accesso e che avevano reso permeabile la struttura comunale alle azioni pervasive della locale criminalita'. L'attenzione della commissione straordinaria si e' prioritariamente incentrata sulla riorganizzazione degli uffici comunali, con particolare riguardo all'area tecnica, presso la quale si concentrano solitamente i maggiori interessi della malavita. Atteso che tale settore era stato caratterizzato, nel corso dell'ultima consiliatura, da un ripetuto avvicendamento di responsabili in mancanza di un titolare effettivo, l'organo di gestione straordinaria ha prioritariamente provveduto alla nomina di un funzionario in possesso dei necessari requisiti tecnici e professionali per assicurare l'ottimale gestione della citata area. E' stata deliberata la nuova pianta organica del comune con l'accorpamento delle aree amministrativa ed economica finanziaria, gia' esistenti, e l'istituzione di un'area tecnico manutentiva. Tale nuovo assetto organizzativo consente la messa a concorso del posto di titolare dell'area tecnica, la cui copertura e' necessaria per la continuita' delle funzioni svolte dal servizio. Al fine di disporre un riordino funzionale degli uffici, la commissione ha emanato un atto di indirizzo generale ai responsabili delle aree affinche' ogni procedura di appalto di lavori, servizi e forniture venga svolta nel rispetto della vigente normativa; il menzionato atto di indirizzo prevede inoltre che i responsabili delle aree debbano verificare la validita' e l'utilita' tecnica dei progetti relativi ai lavori in corso di affidamento o gia' affidati, e non ancora avviati o ultimati. A seguito di tali direttive sono stati revocati quei provvedimenti deliberati dalla disciolta amministrazione che non erano in linea con la normativa di settore. E' stato inoltre disposto il restauro dell'edificio comunale che, oltre a gravi carenze igienico sanitarie, versava in precarie condizioni strutturali e non garantiva la sicurezza sul posto di lavoro. Specifici progetti hanno interessato la gestione del territorio, con particolare riferimento alla tutela dell'ambiente. L'ufficio tecnico, su impulso della commissione straordinaria, ha effettuato un'analisi ricognitiva del sistema di depurazione comunale, a seguito della quale e' stato approvato un programma finalizzato ad ottimizzare la funzionalita' del depuratore preesistente. Interventi di particolare rilevanza hanno interessato il settore economico finanziario, con l'adozione di una serie di iniziative dirette a regolarizzare le diverse procedure, allo scopo di assicurare una gestione dei tributi trasparente e funzionale ai fabbisogni finanziari dell'ente. Sono stati posti in riscossione i ruoli gia' approvati, e' stata prevista la rateizzazione dei debiti relativi ai ruoli emessi fino all'anno 2009 ed e' stata avviata un'accurata attivita' ricognitiva sul territorio per accertare l'esistenza di unita' immobiliari non censite o di eventuali allacci abusivi al servizio idrico comunale. Un'ulteriore iniziativa di rilevante impatto sociale che la commissione straordinaria si appresta ad avviare, anche al fine di favorire il recupero della fiducia della collettivita' nelle istituzioni, riguarda la gestione dei rifiuti. Il progetto prevede un miglioramento della tutela ambientale ed una contestuale riduzione dei costi di servizio. L'organo commissariale ha inoltre dato corso alla revisione di tutti i regolamenti comunali, alcuni dei quali risalenti nel tempo e non piu' conformi alla vigente normativa. Il perfezionamento delle menzionate procedure, alcune delle quali di particolare complessita', che prevedono l'investimento di rilevanti importi economici, richiede di essere proseguito per assicurare la dovuta trasparenza ed imparzialita', in modo tale da evitare nuovi tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Roccaforte del Greco (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 28 giugno 2012
Il Ministro dell'interno: Cancellieri |
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