Gazzetta n. 106 del 8 maggio 2012 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
DECRETO 27 febbraio 2012 |
Modificazione del decreto 23 febbraio 2010 riguardante l'istituzione del distretto di pesca Nord-Adriatico. |
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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Visto il regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca; Visto il Piano strategico nazionale per il settore pesca in Italia 2007-2013; Visto il Programma operativo nazionale, approvato dalla Commissione europea con decisione C(2007) 6972 del 19 dicembre 2007; Visto il Programma operativo nazionale revisionato, approvato dalla Commissione europea con decisione C(2010) 7914 in data 11 novembre 2010; Visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21 dicembre 2006 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo, recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento (CE) n. 1626/94; Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154 recante la modernizzazione del settore della pesca e dell'acquacoltura a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38; Visto l'accordo istituzionale fra il Ministero delle politiche agricole e forestali e della pesca e le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, siglato a Venezia il 23 settembre 2005; Visto il Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2007-2009 adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 3 agosto 2007, prorogato, da ultimo, sino al 31 dicembre 2012, con l'art. 9 dal decreto-legge 29 dicembre 2011 n. 216; Visto il decreto ministeriale del 28 dicembre 2007 con il quale e' stato costituito un gruppo di lavoro con il compito di definire il documento strategico per la istituzione del distretto di pesca del nord Adriatico; Visto il decreto ministeriale 23 febbraio 2010 con il quale e' stato istituito il distretto di pesca Nord-Adriatico; Ritenuto necessario modificare ed integrare il citato decreto ministeriale 23 febbraio 2010, per riformulare obiettivi e compiti, al fine di assicurare piena operativita' al distretto;
Decreta:
Art. 1
L'art. 2 del decreto ministeriale 23 febbraio 2010 e' modificato come segue: «Art. 2 1. Il distretto di pesca nord-Adriatico ha come finalita' quella di concorrere ad assicurare una gestione nazionale delle risorse biologiche in attuazione del principio di sostenibilita'; nonche' di promuovere il partenariato con i produttori e le imprese delle filiere per lo sviluppo in comune delle azioni previste nelle politiche e negli interventi individuati e condivisi dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di seguito Ministero e dalle Regioni. 2. Il distretto di pesca nord Adriatico e' gestito da un Comitato di gestione». |
| Art. 2
L'art. 3 del decreto ministeriale 23 febbraio 2010 e' modificato come segue: «Art. 3 1. Il Comitato di gestione e' istituito con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite le Regioni, entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente decreto e ha una durata di sei anni. 2. Il Comitato di gestione e' composto dagli Assessori competenti in materia di pesca ed acquacoltura delle Regioni e da un rappresentante delegato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. 3. Il comitato di gestione e' coordinato, con turnazione biennale, da uno degli Assessori regionali di cui al comma 2 ed approva all'unanimita' il proprio regolamento interno. Ai componenti del Comitato di gestione non compete alcun compenso. Gli oneri di missione gravano sulle disponibilita' di bilancio del Ministero e delle Regioni. Le funzioni di segreteria sono assicurate dalle Regioni a cura degli Uffici competenti in materia di pesca ed acquacoltura. 4. Il Comitato di gestione si avvale di un Gruppo tecnico composto da un rappresentante designato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dai dirigenti del Settore pesca delle tre Regioni, da un rappresentante dell'Osservatorio Socio-Economico della pesca dell'Alto Adriatico. Il Gruppo tecnico opera senza oneri a carico del bilancio del Ministero e delle Regioni. 5. Allo scopo di assicurare un costante e strutturato collegamento con le realta' sociale ed economica del settore della pesca, il Comitato di gestione provvede all'insediamento di un Comitato consultivo di cui fanno parte i componenti del Comitato di gestione, un rappresentante per ognuna delle Associazioni dei datori di lavoro, cooperative e sindacali presenti nella Commissione consultiva centrale per la pesca marittima e l'acquacoltura di cui al decreto legislativo. n. 154/2004. Il Comitato consultivo opera senza oneri a carico del bilancio del Ministero e delle Regioni. Il Comitato consultivo viene convocato dal Coordinatore «pro tempore» del Comitato di gestione secondo le modalita' definite nel provvedimento di insediamento del Comitato stesso». |
| Art. 3
L'art. 4 del decreto ministeriale 23 febbraio 2010 e' modificato come segue: «Art. 4 1. Il Comitato di gestione del Distretto di pesca nord-adriatico ha i seguenti compiti: l'individuazione di progetti annuali e poliennali anche di tipo multifunzionale; la predisposizione dei piani di gestione locali secondo le priorita' definite dalle Regioni e condivise con l'Amministrazione centrale; l'applicazione degli indirizzi ed il controllo dei risultati dei piani di gestione locali e le azioni da sviluppare al loro interno; l'integrazione con le istituzioni costiere, promuovendo il raccordo tra gli strumenti di programmazione per l'applicazione delle politiche di sviluppo del mare e delle attivita' connesse; l'applicazione delle direttive e degli indirizzi dell'Amministrazione centrale; il coordinamento delle tre Regioni nella formulazione di pareri, proposte indirizzati al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali su tutte le questioni attinenti le marinerie iscritte nei Compartimenti marittimi delle tre Regioni; la promozione di progetti transfrontalieri; la formulazione di proposte al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il fermo di pesca annuale da applicarsi nei Compartimenti marittimi di riferimento. 2. Entro 120 giorni dalla dal decreto ministeriale di cui all'art. 3, comma 1, del presente decreto, il Comitato di gestione predispone ed approva, con voto unanime, un piano triennale per lo sviluppo del settore della pesca e dell'acquacoltura riferito ai Compartimenti marittimi di riferimento, accompagnato dalla proposta di piani di gestione locali». |
| Art. 4
1. Gli articoli 6 e 8 del decreto ministeriale 23 febbraio 2010 con il quale e' stato istituito il distretto di pesca nord-Adriatico sono abrogati. Il presente provvedimento e' trasmesso all'Organo di controllo per la registrazione, e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 27 febbraio 2012
Il Ministro: Catania
Registrato alla Corte dei conti il 5 aprile 2012 Ufficio di controllo atti MISE - MIPAAF, registro n. 4, foglio n. 62 |
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