Gazzetta n. 88 del 14 aprile 2012 (vai al sommario)
REGIONE SICILIANA
DECRETO 15 febbraio 2012
Dichiarazione di notevole interesse pubblico, per l'area denominata «Milena e il suo Territorio», in Milena.


IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA del dipartimento regionale dei beni culturali e dell'identita'
siciliana

Visto lo Statuto della Regione Siciliana;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n. 637, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia di tutela del paesaggio. di antichita' e belle arti;
Visto il T.U. delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'amministrazione della Regione Siciliana, approvato con D.P.R.S. 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la Legge regionale 1° agosto 1977, n. 80;
Vista la Legge regionale 7 novembre 1980, n. 116;
Visto il regolamento di esecuzione approvato con R.D. 3 giugno 1940, n. 1357;
Visto il parere prot. n. 2364/336.01.11 dell'8 febbraio 2002 reso dalla Presidenza della Regione - Ufficio Legislativo e Legale, che attribuisce il potere di firma dei provvedimenti di vincolo paesaggistico al Dirigente Generale, di cui all'art.139 del T.U. 490/99, oggi art. 142 del decreto legislativo n. 42 del 22 maggio 2004, e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 7 della Legge Regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il D.D.G. n. 2255 del 14 settembre 2010, con il quale il Dirigente Generale dell'Assessorato Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Dipartimento per i Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, delega i Dirigenti dell'Area e dei Servizi del Dipartimento per i Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana alla firma degli atti di rispettiva competenza;
Visto il decreto legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la L.R. n. 19 del 16 dicembre 2008, pubblicata nella G.U.R.S. n. 59 del 24 dicembre 2008, sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione Regionale;
Visto il D.A. n. 5001 del 18 gennaio 2005, pubblicato sulla G.U.R.S. n. 18 del 29 aprile 2005, con il quale e' stata ricostituita per il quadriennio 2005/2009 la Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta;
Considerato che il Comune di Milena (Caltanissetta) e' compreso all'interno del Piano Paesaggistico dell' Ambito 10 «Area delle colline della Sicilia centro meridionale», adottato dal Comune di Milena in data 11 gennaio 2010 (data di pubblicazione all'albo pretorio);
Esaminato il verbale n. 45, redatto nella seduta dell'1 settembre 2005, con il quale la Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta ha proposto all'ordine del giorno di sottoporre a vincolo paesaggistico, ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo n. 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni, l'area denominata «Milena e il suo territorio», ricadente nel Comune di Milena (Caltanissetta);
Considerato che il verbale n. 45 del 1° settembre 2005, contenente la suddetta proposta di vincolo, e la relativa planimetria sono stati pubblicati all'albo pretorio del Comune di Milena (Caltanissetta) dal 21 settembre 2005 al 20 dicembre 2005 e depositati nella segreteria dello stesso Comune per il periodo previsto dall'art. 139, comma 1, del decreto legislativo n. 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni;
Esaminato il verbale n. 48, redatto nella seduta del 25 settembre 2006, con il quale la Commissione Provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta, ha convalidato la proposta di vincolo paesaggistico, ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni, dell'area denominata « Milena e il suo territorio», ricadente nel Comune di Milena (Caltanissetta), rettificando la descrizione dei confini e definendo le misure, gli indirizzi e le prescrizioni «orientati ad assicurare la salvaguardia dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi diffusi, ad assicurare la fruizione visiva degli scenari e dei panorami, a promuovere azioni per il riequilibrio naturalistico ed ecosistemico, alla riqualificazione ambientale paesistica, a conservare il patrimonio storico-culturale e al mantenimento dell'attivita' agropastorale» della proposta di vincolo;
Considerato che il verbale n. 48 del 25 settembre 2006, con la planimetria di delimitazione dell'area da sottoporre a tutela, sono stati pubblicati all'albo pretorio del Comune di Milena (Caltanissetta) dal 18 ottobre 2006 e depositati nella segreteria del Comune di Milena (Caltanissetta);
Accertato altresi', che - come previsto dall'art. 139, comma 2, del decreto legislativo 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni, dell'avvenuta proposta e pubblicazione e' stata data notizia su tre quotidiani, due a diffusione regionale ed uno a diffusione nazionale;
Accertato altresi', che - come previsto dall'art. 139, comma 2, del decreto legislativo 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni - dell'avvenuta proposta e pubblicazione e' stata data notizia sul sito informatico della Provincia Regionale di Caltanissetta, e su quello della Regione Siciliana Dipartimento BB.CC.AA. ed E.P.;
Vista la nota prot. n. 1470 del 22 marzo 2006, con la quale il Comune di Milena (Caltanissetta) comunica alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta la mancata pubblicazione sul proprio sito informatico della notizia di proposta di vincolo, a causa di mancata dotazione del sito informatico;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Randazzo Giovanni, nella qualita' di Sindaco pro-tempore del Comune di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 45 del 1° settembre 2005;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Chiarelli Massimo, capogruppo consiliare di «Uniti per Milena», avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 45 del 1° settembre 2005;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Chiarelli Massimo, capogruppo consiliare di «Uniti per Milena», avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Randazzo Giuseppe, rappresentante della C.G.I.L., avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Randazzo Giovanni, nella qualita' di Sindaco pro tempore del Comune di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate dal Consiglio Comunale di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate da Schillaci Carmelo, Vento Matteo, Raimondi Onofrio e Vitello Diego, nella qualita' di soggetti interessati, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 48 del 25 settembre 2006;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 1639 del 5 maggio 2008 alle osservazioni e opposizioni presentate da Randazzo Giovanni, nella qualita' di Sindaco pro tempore del Comune di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 45 del 1° settembre 2005;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 6 del 4 gennaio 2007, alle osservazioni ed opposizioni presentate da Chiarelli Massimo, capogruppo consiliare di «Uniti per Milena», avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 45 del 1° settembre 2005;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 1645 del 6 maggio 2008, alle osservazioni ed opposizioni presentate da Chiarelli Massimo, capogruppo consiliare di "Uniti per Milena", avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 1644 del 6 maggio 2008, alle osservazioni ed opposizioni presentate da Randazzo Giuseppe, rappresentante della C.G.I.L., avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 1636 del 5 maggio 2008, alle osservazioni ed opposizioni presentate da Randazzo Giovanni, nella qualita' di Sindaco pro tempore del Comune di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n.1638 del 5 maggio 2008, alle osservazioni ed opposizioni presentate dal Consiglio Comunale di Milena, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui ai verbali n. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, di cui alla nota prot. n. 1637 del 5 maggio 2008, alle osservazioni ed opposizioni presentate da Schillaci Carmelo, Vento Matteo, Raimondi Onofrio e Vitello Diego, nella qualita' di soggetti interessati, avverso la proposta di vincolo paesaggistico, di cui al verbale n. 48 del 25 settembre 2006;
Visto il ricorso al T.A.R. - Sicilia proposto dal Comune di Milena, per l'annullamento del verbale n. 45 dell'1/9/2005 della Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta, riguardante la proposta di vincolo dell'area denominata «Milena e il suo Territorio»;
Vista la sentenza n. 1071/06 del 21 marzo 2006, depositata il 10 maggio 2006, con la quale il T.A.R. Sicilia - Palermo ha dichiarato irricevibile il ricorso sopracitato;
Visto il ricorso al T.A.R. Sicilia proposto dal Comune di Milena, per l'annullamento del verbale n. 48 del 25 settembre 2006, riguardante la proposta di vincolo dell'area denominata «Milena e il suo Territorio»;
Vista l'ordinanza n. 131/07 del 26 gennaio 2007, depositata il 26 gennaio 2007, con la quale il T.A.R. Sicilia - Palermo, Sez. 10, ha respinto la domanda di sospensione dell'esecuzione del verbale n. 48 del 25 settembre 2006 della Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta;
Ritenuto quindi immediatamente comprovato sulla base degli atti di cui sopra, che le motivazioni riportate nel verbale n. 45 dell'1/9/2005, convalidato con il verbale n. 48 del 25 settembre 2006, sono sufficienti e congrue rispetto alla proposta di vincolo formulata "M quanto l'area interessata dalla proposta appare complessivamente omogenea per valori paesaggistici, che non si riferiscono soltanto ad aspetti naturali, ma bensi' ad un connubio ormai consolidato nel tempo tra il costruito storico "Robbe" e l'ambiente naturale nel quale essi insistono [ambiente in cui] i fattori di rischio e di vulnerabilita' sono molto limitati e hanno portato a raffigurare un quadro naturale quasi integro degno di essere tutelato, recuperato e valorizzato". Per tutte queste motivazioni tale area presenta tutti i requisiti per essere oggetto di una studiata e corretta tutela che impedisca alle bellezze naturali e paesaggistiche della zona in questione di subire alterazioni di degrado irreversibile;
Considerato quindi, nel confermare la proposta di vincolo in argomento, di potere accogliere nella loro globalita' le motivazioni espresse in maniera sufficiente e congrua dalla Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta nel verbale n. 45 dell'1/9/2005, convalidato con il verbale n.48 del 25 settembre 2006, i cui confini sono correttamente descritti nel verbale n. 48 del 25 settembre 2006 e correttamente delimitati nella planimetria ad esso allegata, documenti ai quali si rimanda e che formano parte integrante del presente decreto;
Ritenuto pertanto, che nella specie ricorrono evidenti motivi di pubblico interesse per il cospicuo carattere di bellezze naturali e paesaggistiche, che suggeriscono l'opportunita' di sottoporre a vincolo paesaggistico l'area denominata "Milena e il suo Territorio" ricadente nel Comune di Milena (CL), in conformita' alla proposta verbalizzata dalla Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta nei verbali nn. 45 del 1° settembre 2005 e 48 del 25 settembre 2006;
Rilevato che l'apposizione del vincolo comporta l'obbligo per i proprietari, possessori o detentori, a qualsiasi titolo, degli immobili ricadenti nella zona vincolata, di presentare alla competente Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta, per la preventiva autorizzazione, qualsiasi progetto di opere che possano modificare l'aspetto esteriore della zona stessa;
Visto l'art. 140 del decreto legislativo 24 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazione;

Decreta:

Art. 1

Per le motivazioni espresse in premessa l'area denominata "Milena e il suo Territorio" ricadente nel Comune di Milena (Caltanisetta), descritta nel verbale n. 45 del 1° settembre 2005, cosi' come rettificata nel verbale n. 48 del 25 settembre 2006 della Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta e delimitata nella planimetria ivi allegata, che e' parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti dell'art.136 lett. «c» e «d» del decreto legislativo n. 42/2004, e successive modifiche ed integrazioni, e dell'art. 9 del Regolamento di esecuzione, approvato con R.D. 3/6/40, n. 1357.







 
Art. 2

Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, unitamente ai verbali n. 45 del del 1° settembre 2005 e n. 48 del 25 settembre 2006 della competente Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche di Caltanissetta e alla planimetria di cui sopra e' cenno, ai sensi dell'art.140, comma 3, del decreto legislativo n. 42/2004. e successive modifiche e integrazioni, e dell'art. 12 del R.D. 1357/40.
Una copia della G.U.R.S. contenente il presente decreto sara' trasmessa entro il termine di mesi uno dalla sua pubblicazione, per il tramite della competente Soprintendenza, al Comune di Milena (Caltanissetta), perche' venga affissa per 90 giorni all'albo pretorio del Comune stesso.
Altra copia della Gazzetta, assieme alla planimetria della zona vincolata, sara' contemporaneamente depositata presso gli uffici del Comune di Milena (Caltanissetta) dove gli interessati potranno prenderne visione.
La Soprintendenza competente comunichera' a questo Dipartimento la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta sopra citata all'albo del Comune di Milena (CL).
 
Art. 3

Avverso il presente decreto e' ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R. entro 60 giorni dalla data della sua pubblicazione nella G.U.R.S., nonche' ricorso gerarchico al Dirigente Generale di questo Dipartimento entro 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto nella G.U.R.S.
Palermo, 15 febbraio 2012

Il dirigente del servizio: Mazzarella
 
Allegato
Verbale n. 45

L' anno 2005 il giorno I del mese di settembre, alle ore 10,00 presso la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, si e' riunita la Commissione Provinciale per la tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche della Provincia di Caltanissetta, ricostituita con D. A. n. 5001 del 18 gennaio 2005. Debitamente convocata con nota n. 2552 del 18 luglio 2005, con il seguente ordine del giorno:
1) Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 138 del D.lg. n. 42/05 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), denominata «Milena e il suo territorio».
Sono presenti i signori:
Dr. Rosalba Panvini, (Presidente e Soprintendente);
Arch. Leandro Janni' (Componente);
Ing. Costantino Scarantino (Componente);
Arch. Angelo Piampiano (Componente);
Arch. Angelo Alu', Dirigente dell'U.O. IV (segretario);
Sindaco del Comune di Milena (Giovanni Randazzo).
Risultano Assenti:
Dott. Michele Ninfa (componente);
Ing. Ignazio Manduca (componente);
Dott. Antonio Valter Casentino (componente).
E' Presente il Dirigente del Servizio I, Arch. Alessandro Ferrara, convocato dal Presidente.
Il Presidente verificato il numero legale, inizia ad illustrare quali sono stati i principi che hanno portato alla determinazione di proporre come area di notevole interesse pubblico l'abitato di Milena e il territorio circostante comprendente le storiche "robbe" con i due boschi di querce del tipo "roverelle", denominata "Milena e il suo territorio".
Prende la parola il Sindaco del Comune di Milena, il quale gia' nelle riunioni precedenti aveva mostrato il suo scetticismo sulla proposta di tutela paesaggistica in questione, che viene ribadita in sede della presente riunione, riproponendo quanto previsto dal P.R.G. in itinere per i nuclei storici "robbe".
L'Arch. Janni' ribadisce che la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, cosi come formulata dalla Commissione, risulta essere piu' organica e confacente per una piu' coerente tutela del paesaggio e delle bellezze naturali che comprendono nuclei antropizzati e aree rurali, e continua dicendo che vanno prese in considerazione anche le qualita' panoramiche che si godono da questi siti "robbe", dove la natura sembra essersi riappropriata del suo ambiente, raffigurando dei quadri naturali.
L'Ing. Scarantino, avallando quanto detto dall'Arch. Janni', fa presente che l'area sottoposta a tutela paesaggistica non e' sicuramente penalizzata, anzi viene valorizzata per la sue qualita' naturali legate alla tradizioni insite nel territorio del comune di Milena.
L'arch. Piampiano pone la questione sull'aspetto legato all'identita' culturali, che ormai si sono perdute per la scarsa sensibilita' che viene dimostrata verso l'ambiente, le tradizioni e la storia di una comunita' fondata sullo sfruttamento della terra e dei sui prodotti, conseguenza della nascita dei piccoli nuclei costruiti "robbeche hanno dato vita ad un assetto urbano unico nel suo genere.
Segue un ampia discussione sulle tematiche paesaggistiche legate all'area interessata dalla proposta di vincolo.
A questo punto riprende la parola il Sindaco di Milena e dichiara di avere consegnato al protocollo generitle della Soprintendenza BB.CC.AA. in data odierna la delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 30 agosto 2005 ed invita i componenti della Commissione a leggere il verbale della deliberazione e tutti i sui allegati in cui si evince la richiesta di rinvio della decisione della Commissione.
Chiede nuovamente che la commissione prenda in considerazione la proposta dell'Amministrazione Comunale con prot. n. 3117 del 6 giugno 2005 nella quale si evince che siano sottoposte a vincolo paesistico le aree delimitate dallo studio di massima del PRO redatto dal Prof. G. Carta che qui si intendono richiamare integralmente.
Si fa notare inoltre ai componenti della commissione che ai sensi del D.lg. 42/04 art. 132 non e' sta rispettata la cooperazione tra le amministrazioni pubbliche prevista nell' articolo stesso.
Rappresenta inoltre, che la Regione Siciliana non e' ancora dotata di Piano Paesistico Regionale e che nelle Linee Guida del 1999 non e' citata nessuna parte del territorio del comune di Milena.
Inoltre si rappresenta il pericolo reale che l'approvazione del vincolo cosi come proposto, sul circa 20 % intero territorio comunale si riferisce per la quasi totalita' alla zone che presentano nuclei abitativi di recente costruzione. Si rappresenta ancora che l'apposizione di questo svincolo comportera' per gli abitanti di Milena per il futuro, un'aggravio di carattere economico non sopportapile a causa del reddito pro-capite molto basso, che sfocera' inevitabilmente in un abbandono del territorio con gravissime ripercussioni sul tessuto economico e sociale.
Si chiede inoltre prima della votazione sulla proposta un'ulteriore momento di riflessione ed un rinvio di 30 giorni per permettere al Consiglio Comunale di partecipare al procedimento della definizione del vincolo.
Fermo restando che il Sindaco di Milena si dichiara fermamente contrario all'apposizione del vincolo cosi come proposto dalla Commissione.
Il Presidente, in considerazione di quanto si e' detto durante la riunione avvenuta presso il Comune di Milena, giusta convocazione n.1956 del 7 giugno 2005, alla presenza di quasi tutti i componenti della Giunta e dei Consiglieri Comunali, i quali si erano dimostrati aperti verso la proposta di tutela cosi come formulata dalla Commissione; preso atto di quanto emerso dal dibattito e da quanto dichiarato dal Sindaco di Milena; ritenuto di non potere rinviare ulteriormente la seduta, invita i componenti della Commissione presenti a procedere alla votazione sulla proposta in questione, i quali all'unanimita' votano favorevolmente con esclusione del Sindaco di Milena.
La relazione viene riportata integralmente nel seguente verbale:
Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi
degli articoli 136 e 138 del D.1g. n. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), Denominata «Milena e il suo territorio».
L'area proposta per la dichiarazione di notevole interesse pubblico, comprende il nucleo principale dell'abitato di Milena e i piccoli nuclei satelliti denominati "Robbe" che ne caratterizzano la conformazione urbanistica. Posto nell'estremita' occidentale della provincia di Caltanissetta, il territorio comunale di Milena si sviluppa lungo il versante orientale dell'alta valle del fiume Platani sul fianco meridionale del suo maggiore affluente rappresentato dal fiume Gallo d'Oro.
Il paesaggio nel quale si inserisce l'abitato di Milena e' quello tipico della Sicilia centro meridionale, caratterizzato da rilievi collinari, a morfologia piuttosto arrotondata, localmente interrotto da rilievi e spuntoni isolati, piu' resistenti all'erosione, che coincidono con gli affioramenti gessosi della formazione gessoso-solfifera. In particolare gran parte del territorio e' caratterizzato da una morfologia di tipo collinare, in corrispondenza degli affioramenti argillosi del miocene medio e marnoso-calcarei del Pliocene inferiore (trubi). In corrispondenza degli affioramenti dei trubi sorgono il nucleo urbano principale ed i villaggi limitrofi di Milena. Questa morfologia piuttosto addolcita e' interrotta ad occidente dai rilievi gessosi di monte Maniscalco (m. 436 slm), rocca Amorella ( m. 513 slm) e monte Campanella (m. 661 slm) e ad oriente dai piu' modesti rilievi di cozzo Pecora (m. 285 slm), pizzo del Coniglio (m. 303 slm), rocca di Aquilia (m. 390 slm) e cozzo di Croce (m. 285 slm).
L'interazione di questi motivi morfologici contrastanti determina un suggestivo scenario panoramico di particolare pregio.
Sugli affioramenti plastici si sviluppa un modesto reticolo idrografico costituito da un alternarsi di linee di impluvio, solchi e valloni che presentano un deflusso tipicamente a carattere temporaneo e stagionale a prevalente direttrice ovest-est. Le aste principali che drenano l'area da nord verso sud sono: il rio Bonfiglio tributario del fiume Gallo d'Oro, il torrente Minnella, il vallone Croce (torrente Frattaso nell'I.G.M.), il vallone Culia Cometi, tutti tributari diretti ed indiretti del vallone Pantanazzo Cometi Nadure.
Il territorio di Milena e' intensamente coltivato. I sistemi agricoli sono essenzialmente riconducibili in termini agronomici, ambientale e socio-economici a quelli caratteristici delle aree interne collinari siciliane. Si tratta infatti di sistemi di tipo estensivo, prevalentemente condotti secondo le tecniche proprie della aridocoltura, dove prevalgono gli orientamenti produttivi di tipo cerealicolo (frumento) e le colture arboree mediterranee (mandorleti, oliveti, vigneti e frutteti in genere). La vegetazione naturale si rinviene nelle zone impervie, nei calanchi (Lygeum spartum) e lungo le sponde dei corsi d'acqua dove la specie predominante e' rappresentata da Arundo Pliniana Turra.
Il sistema naturale dell'area si arricchisce ancor di piu' con la presenza di boschetti di querce tipo "roverella", di antichi uliveti e di altre essenze arboree che sono testimonianza di un paesaggio rurale che identifica il territorio e contestualmente si integra con i nuclei costruiti "robbe" in una sorta di sinergia legata alla tradizione, al rispetto e alla semplicita' dei rapporti tra la natura e l'uomo.
Nel 1271 il feudo di Milocca, nome originario di Milena, (toponimo di derivazione araba), fu concesso da re Carlo ai militi Giovanni Russo e Guglielmo Raimondo di Bellomonte che lo divisero a meta'. In seguito, nel 1330 passo' a Mariano Capizzi, il cui figlio, Giacomo, si fece monaco donando tutta la terra al convento di S. Martino delle Scale di Palermo, il cui abate fu barone di Milocca (1363). Nel 1866, con la soppressione dei beni ecclesiastici, i feudi di Milocca passarono al Demanio ed affidati in amministrazione sotto la giurisdizione territoriale di Sutera. Con il passaggio allo Stato Italiano delle terre della Chiesa, i contadini diedero vita alle robbe (frazioni costituite da piccoli nuclei abitati che prendevano la loro denominazione dalla famiglia che le aveva costruite o da altre ragioni storiche). Nel 1923, con R.D. del 30 dicembre n. 3032, su interessamento di Salvatore Angilella, dalla fusione delle antiche frazioni di Milocca e San Biagio nacque il comune di Milocca. Nel 1928 i nuclei vennero raggruppati in quattordici villaggi, di cui uno si identificava con centro urbano che comprendeva la chiesa parrocchiale, la piazza ed alcuni edifici pubblici. Nello stesso periodo fu sostituito il nome originario dei villaggi con nomi di personaggi e fatti della storia nazionale. Nel settembre del 1933 cambio' il nome in quello di Littoria Nissena e, infine, nel dicembre del 1933 in Milena, nome della regina del Montenegro e madre della regina Elena d'Italia, deceduta in quel tempo.
Il centro storico, per la sua singolare costituzione urbanistica, non ha caratteri di centralita' abitativa, civile e commerciale, distinguibili in una parte dell'abitato, ma diffusi nell'intero sistema urbano - rurale che lo compone. L'impianto urbanistico polinucleare era sparso, composto da case aggregate a schiera agli incroci di una trama viaria di collegamento. In seguito, la costruzione di case in linea lungo gli assi stradali ha realizzato il congiungimento tra i vari nuclei "robbe". Le unita' abitative hanno un fronte anteriore stradale ed un fronte posteriore su un orto di pertinenza che filtra il passaggio con la campagna retrostante.
Il singolare impianto urbanistico e' privo di episodi architettonici emergenti, ma ricco dei valori tradizionali delle abitazioni contadine e tende a scomparire per la costruzione di un "urbano" che anonimizza qualunque carattere storico, seppure modesto, della tipologia contadina delle unita' abitative.
Le emergenze
Chiesa Madre (S. Giuseppe sec.XVIII - XIX), ex Convento San Martino, Case Nascareddi, abbeveratoio Musa, abbeveratoio Iannigallo, Villaggio Garibaldi, Villaggio Balilla, Villaggio Vittorio Veneto, Villaggio Cavour, Villaggio Piave, Villaggio Crispi, Villaggio Roma, Villaggio Battisti, Villaggio Grappa, Villaggio Masaniello, Villaggio S. Miceli, Villaggio Mazzini e Villaggio San Martino.
Perimetrazione
L'area proposta per la dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi del art. 136 e 138 del D.Leg. n. 42de1 22 gennaio 2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e' cosi' delimitata:
procedendo da nord-est, in senso orario, dal limite amministrativo con il comune di Sutera, nel punto in cui si incontrano i fogli di mappa catastali n. 8 e 10, si percorre, verso sud, la strada vicinale San Giuseppe-San Martino (nel primo tratto costeggia l'area cimiteriale di Milena che viene esclusa dal presente vincolo) fino ad intercettare il foglio n. 17. Si segue dunque la strada vicinale Musa- San Martino, verso est, sino ad incontrare i fogli 10, 17 e 18. Da qui si procede, verso ovest, lungo la strada provinciale n. 24, all'interno del foglio 17, fino ad incrociare nuovamente la strada vicinale Musa-San Martino che si percorre fino ad incontrare il confine con il foglio 8. Da questo punto si segue, verso sud, la strada vicinale villaggio Cavour-Musa fino alla strada vicinale Macchia-Cozzo di Gesso che prosegue, verso est, con la strada vicinale Cozzo di Croce fino all'incrocio con la strada vicinale Albanello che si percorre fino ad incontrare il torrente Frattaso. Seguendo il ramo meridionale del torrente Frattaso il perimetro prosegue fino al foglio n. 23. Da qui si segue il limite meridionale dei fogli 23, 22, 21 e 20 fino al punto di incontro con il foglio 19. Da qui si prosegue, verso sudovest, lungo il confine tra i fogli 19 e 27 fino al limite amministrativo con il comune di Campofranco. Poi verso nord-ovest lungo il confine comunale che coincide con la strada vicinale Villaggio Masaniello-Serra del Parco. Si prosegue, verso nord, sempre lungo il confine comunale fino al punto d'incontro dei fogli 1 e 12. Da questo punto si segue, verso est, il confine tra i fogli 1 e 12 fino all'incrocio con il foglio 13 e si prosegue, verso nord, lungo il confine tra i fogli 1 e 13 fino ad intercettare la strada provinciale n. 24 che si percorre, verso est, fino a congiungersi con il foglio 4, si continua, verso nord-ovest, tra i fogli 3 e 4 fino al foglio t prosegue, verso est, lungo il confine tra i fogli 2 e 4 fino al foglio 5, continuando, verso nord-est, tra i fogli 2 e' - no al confine amministrativo con il comune di Sutera. Infine lungo il confine amministrativo tra i comuni di Milena e Sutera, verso est, ci si ricongiunge al punto di partenza chiudendo cosi' il perimetro dell'area.
Sulla base di quanto detto l'area interessata dalla proposta appare complessivamente omogenea per valori paesaggistici, che non si riferiscono soltanto ad aspetti naturali, ma bensi' ad un connubio ormai consolidate' nel tempo tra il costruito storico "robbe" e l'ambiente naturale nel quale essi insistono.
Le dinamiche riferite alla trasformazione del territorio trovano riscontro soltanto nella sterile attivita' edilizia e nella ormai poca dedizione all'agricoltura, infatti i fattori di rischio e di vulnerabilita' del paesaggio sono molto limitati e hanno portato ha raffigurare un quadro naturale quasi integro degno di essere tutelato, recuperato e valorizzato.
L'area delimitata dalla proposta potra' essere distinta fondamentalmente in una zona limitrofa ai Villaggi storici, dove non sara' consentita nessuna costruzione, ma soltanto il recupero con interventi di restauro conservativo dei manufatti esistenti, mentre per il restante territorio potra' essere consentito realizzare opere previa autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali.
A questo punto il Presidente dichiara chiusa la riunione dal quale si e' redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma viene sottoscritto.

Il presidente della commissione
provinciale tutela BB.NN. e PP.
Panvini
Il segretario della commissione
provinciale tutela
BB.NN. e PP.
Alu'
Verbale n. 48

L'anno 2006 il giorno 25 del mese di settembre, alle ore 16,00 presso la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, si e' riunita la Commissione Provinciale per la tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche della Provincia di Caltanissetta, ricostituita con D. A. n. 5001 del 18 gennaio 2005. Debitamente convocata con nota n. 3042 del 5/9/2006, con il seguente ordine del giorno:
1) Convalida delle proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico:
Tratto costiero compreso tra le zone di "Falconara" (Butera) e "Manfria" (Gela);
Milena e il suo territorio (Milena);
2) Discussione preliminare sulla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, che comprende l'abitato di Gela (centro storico) e parte del territorio circostante.
Sono presenti i signori:
Dr. Rosalba Panvini, (Presidente e Soprintendente);
Arch. Leandro Janni' (Componente);
Arch. Angelo Piampiano (componente);
Dott. Michele Ninfa (Componente);
Dott. Antonio Valter Cosentino (componente);
Ing. lgnazio Manduca (componente);
Ing. Costantino Scarantino (componente);
Il Sindaco del Comune di Gela o un suo delegato, convocato con lettera raccomandata numero di prot. 3042 del 5/9/2006, risulta assente.
Le funzioni di segretario vengono svolte dall'arch. Angelo Alu'.
Premesso che nelle sedute del 22/9/2005 verbale n. 46 e del l /9/2005 verbale n. 45, sono state approvate rispettivamente le due proposte di notevole interesse pubblico indicate al punto 1), ed erano presenti i delegati dei Sindaci di Comune di Gela e di Butera e il Sindaco del Comune di Milena.
Il Presidente verificato che tutti i componenti della Commissione risultano presenti, passa alla lettura dell'ordine del giorno, che prevede la convalida delle due proposte di cui al punto 1), le quali vengono lette e convalidate con giudizio unanime e sono riportate integralmente di seguito:

MILENA E IL SUO TERRITORIO

L'area proposta per la dichiarazione di notevole interesse pubblico, comprende il nucleo principale dell'abitato di Milena e i piccoli nuclei satelliti denominati "Robbe" che ne caratterizzano la conformazione urbanistica.
Posto nell'estremita' occidentale della provincia di Caltanissetta, il territorio comunale di Milena si sviluppa lungo il versante orientale dell'alta valle del fiume Platani sul fianco meridionale del suo maggiore affluente rappresentato dal fiume Gallo d'Oro.
Il paesaggio nel quale si inserisce l'abitato di Milena e' quello tipico della Sicilia centro meridionale, caratterizzato da rilievi collinari, a morfologia piuttosto arrotondata, localmente interrotto da rilievi e spuntoni isolati, piu' resistenti all'erosione, che coincidono con gli affioramenti gessosi della formazione gessoso-solfifera. In particolare gran parte del territorio e' caratterizzato da una morfologia di tipo collinare, in corrispondenza degli affioramenti argillosi del miocene medio e marnoso-calcarei del Pliocene inferiore (trubi). In corrispondenza degli affioramenti dei trubi sorgono il nucleo urbano principale ed i villaggi limitrofi di Milena. Questa morfologia piuttosto addolcita e' interrotta ad occidente dai rilievi gessosi di monte Maniscalco (m. 436 slm), rocca Amorella (m. 513 slm) e monte Campanella (m. 661 slm) e ad oriente dai piu' modesti rilievi di cozzo Pecora (m. 285 slm), pizzo del Coniglio (m. 303 slm), rocca di Aquilia (m. 390 slm) e cozzo di Croce (m. 285 slm).
L'interazione di questi motivi morfologici contrastanti determina un suggestivo scenario panoramico di particolare pregio.
Sugli affioramenti plastici si sviluppa un modesto reticolo idrografico costituito da un alternarsi di linee di impluvio, solchi e valloni che presentano un deflusso tipicamente a carattere temporaneo e stagionale a prevalente direttrice ovest-est. Le aste principali che drenano l'area da nord verso sud sono: il rio Bonfiglio tributario del fiume Gallo d'Oro, il torrente Minnella, il vallone Croce (torrente Frattaso nell'I.G.M.), il vallone Culla Cometi, tutti tributari diretti ed indiretti del vallone Pantanazzo Cometi Nadure.
In contrada Botagro, si rinvengono delle interessanti Maccalube.
Sono localizzate in sei siti poco distanti tra loro e posti lungo una linea retta, probabilmente corrispondente ad una faglia, che attraversa il Vallone Coda di Volpe ed il confine tra le province di Caltanissetta ed Agrigento. Sempre lungo questa linea, nel fondovalle, e' presente una sorgente di acqua sulfurea.
I vari gruppi di Maccalube a volte non sono attivi contemporaneamente: alcuni sono in stasi mentre altri in attivita' tumultuosa. Il fenomeno in alcuni casi si manifesta attraverso il gorgogliare del gas in pozze d'acqua che possono raggiungere anche i due tre metri di diametro, in altri invece attraverso lo sviluppo dei caratteristici conetti da cui il nome di "vulcanelli di fango". Dal piccolo cratere all'apice del sonetto vengono emessi, dopo un rumore sordo, sbuffi di gas biancastro e gorgoglii d'acqua.
Nei pressi delle aree piu' umide delle polle sorgentizie predomina il giunco mentre la vegetazione circostante e' caratterizzata da una gariga a tagliamani.
Il territorio di Milena e' intensamente coltivato. I sistemi agricoli sono essenzialmente riconducibili in termini agronomici, ambientale e socio-economici a quelli caratteristici delle aree interne collinari siciliane. Si tratta infatti di sistemi di tipo estensivo, prevalentemente condotti secondo le tecniche proprie della aridocoltura, dove prevalgono gli orientamenti produttivi di tipo cerealicolo (frumento) e le colture arboree mediterranee (mandorleti, oliveti, vigneti e frutteti in genere). La vegetazione naturale si rinviene nelle zone impervie, nei calanchi (Lygeum sparititi)) e lungo le sponde dei corsi d'acqua dove la specie predominante e' rappresentata da Arundo Pliniana Turra.
Il sistema naturale dell'area si arricchisce ancor di piu' con la presenza di boschetti di querce tipo "roverella", di antichi uliveti e di altre essenze arboree che sono testimonianza di un paesaggio rurale che identifica il territorio e contestualmente si integra con i nuclei costruiti «robbe» in una sorta di sinergia legata alla tradizione, al rispetto e alla semplicita' dei rapporti tra la natura e l'uomo.
Nel 1271 il fendo di Milocca, nome originario di Milena, (toponimo di derivazione araba), fu concesso da re Carlo ai militi Giovanni Russo e Guglielmo Raimondo di Bellomomte che lo divisero a meta'. In seguito, nel 1330 passo' a Mariano Capizzi, il cui figlio, Giacomo, si fece monaco donando tutta la terra al convento di S. Martino delle Scale di Palermo, il cui abate fu barone di Milocca (1363). Nel 1866, con la soppressione dei beni ecclesiastici, i feudi di Milocca passarono al Demanio ed affidati in amministrazione sotto la giurisdizione territoriale di Sutera. Con il passaggio allo Stato Italiano delle terre della Chiesa, i contadini diedero vita alle robbe (frazioni costituite da piccoli nuclei abitati che prendevano la loro denominazione dalla famiglia che le aveva costruite o da altre ragioni storiche). Nel 1923, con R.D. del 30 dicembre n. 3032, su interessamento di Salvatore Angilella, dalla fusione delle antiche frazioni di Milocca e San Biagio nacque il comune di Milocca. Nel 1928 i nuclei vennero raggruppati in quattordici villaggi, di cui uno si identificava con il centro urbano che comprendeva la chiesa parrocchiale, la piazza ed alcuni edifici pubblici. Nello stesso periodo fu sostituito il nome originario dei villaggi con nomi di personaggi e fatti della storia nazionale. Nel settembre del 1933 cambio' il nome in quello di Littoria Nissena e, infine, nel dicembre del 1933 in Milena, nome della regina del Montenegro e madre della regina Elena d'Italia, deceduta in quel tempo.
Il centro storico, per la sua singolare costituzione urbanistica, non ha caratteri di centralita' abitativa, civile e commerciale, distinguibili in una parte dell'abitato, ma diffusi nell'intero sistema urbano - rurale che lo compone. L'impianto urbanistico polinucleare era sparso, composto da case aggregate a schiera agli incroci di una trama viaria di collegamento. In seguito, la costruzione di case in linea lungo gli assi stradali ha realizzato il congiungimento tra i vari nuclei «robbe». Le unita' abitative hanno un fronte anteriore stradale ed un fronte posteriore su un orto di pertinenza che filtra il passaggio con la campagna retrostante.
Il singolare impianto urbanistico e' privo di episodi architettonici emergenti, ma ricco dei valori tradizionali delle abitazioni contadine e tende a scomparire per la costruzione di un "urbano" che anonimizza qualunque carattere storico, seppure modesto, della tipologia contadina delle unita' abitative.
Le emergenze
Chiesa Madre (S. Giuseppe sec.XV1II - XIX), ex Convento San Martino, Case Nascareddi, abbeveratoio Musa, abbeveratoio Iannigallo, Villaggio Garibaldi, Villaggio Balilla, Villaggio Vittorio Veneto, Villaggio Cavour, Villaggio Piave, Villaggio Crispi, Villaggio Roma, Villaggio Battisti, Villaggio Grappa, Villaggio Masaniello, Villaggio S. Miceli, Villaggio Mazzini e Villaggio San Martino.
Perimetrazione
L'area proposta per la dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi del art. 136 e 138 del D.Leg. n. 42 del 22/01/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e' cosi' delimitata:
procedendo da nord-est, in senso orario, dal limite amministrativo con il comune di Sutera, nel punto in cui si incontrano i fogli di mappa catastali n. 8 e 10, si percorre, verso sud, la strada vicinale San Giuseppe-San Martino (nel primo tratto costeggia l'area cimiteriale di Milena che viene esclusa dal presente vincolo) fino ad intercettare il foglio n. 17. Si segue dunque la strada vicinale Musa - San Martino, verso est, sino ad incontrare i fogli 10, 17 e 18. Da qui si procede, verso ovest, lungo la strada provinciale n. 24, all'interno del foglio 17, fino ad incrociare nuovamente la strada vicinale Musa-San Martino che si percorre fino ad incontrare il confine con il foglio 8. Da questo punto si segue, verso sud, la strada vicinale villaggio Cavour-Musa fino alla strada vicinale Macchia-Cozzo di Gesso che prosegue, verso est, con la strada vicinale Cozzo di Croce fino all'incrocio con la strada vicinale Albanello che si percorre fino ad incontrare il torrente Frattaso. Seguendo il ramo meridionale del torrente Frattaso il perimetro prosegue fino al foglio n° 23. Da qui si segue il limite meridionale dei fogli 23, 22, 21 e 20 fino al punto di incontro con il foglio 19, si continua verso sud-ovest, lungo il limite amministrativo con il comune di Campofranco, sino ad intersecare la S.P. n.24, per poi riprendere la strada vicinale Villaggio Masaniello - Serra del Parco, per arrivare al punto d'incontro dei fogli I e 12. Da questo punto si segue verso est, il confine tra i fogli l e 12 fino all'incrocio con il foglio 13 e si prosegue, verso nord, lungo il confine tra i fogli 1 e 13 fino ad intercettare la strada provinciale n. 24 che si percorre, verso est, fino a congiungersi con il foglio 4, si continua, verso nord-ovest, tra i fogli 3 e 4 fino al foglio 2. Si prosegue, verso est, lungo il confine tra i fogli 2 e 4 fino al foglio 5, continuando, verso nord-est, tra i fogli 2 e 5 fino al confine amministrativo con il comune di Sutera. Infine lungo il confine amministrativo tra i comuni di Milena e Sutera, verso est, ci si ricongiunge al punto di partenza chiudendo cosi' il perimetro dell'area.
Sulla base di quanto detto l'area interessata dalla proposta appare complessivamente omogenea per valori paesaggistici, che non si riferiscono soltanto ad aspetti naturali, ma bensi' ad un connubio ormai consolidato nel tempo tra il costruito storico "robbe" e l'ambiente naturale nel quale essi insistono.
Le dinamiche riferite alla trasformazione del territorio trovano riscontro soltanto nella sterile attivita' edilizia e nella ormai poca dedizione all'agricoltura, infatti i fattori di rischio e di vulnerabilita' del paesaggio sono molto limitati e hanno portato ha raffigurare un quadro naturale quasi integro degno di essere tutelato, recuperato e valorizzato.
Le misure, gli Indirizzi e le prescrizioni sono orientati ad assicurare la salvaguardia dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi diffusi; ad assicurare la fruizione visiva degli scenari e dei panorami; a promuovere azioni per il riequilibrio naturalistico ed ecosistemico; alla riqualificazione ambientale-paesistica, a conservare il patrimonio storico-culturale e al mantenimento dell'attivita' agropastorale. Sono rivolti inoltre alla salvaguardia di complessi di elevato valore paesaggistico-ambientale:
la conservazione del tessuto urbano, il recupero del patrimonio edilizio di pregio, il mantenimento dell'identita' storica e ambientale dei centri;
la conservazione della peculiare identita' storica e urbanistica del centro, con la salvaguardia del sistema dei nuclei e villaggi aggregati in un sistema territoriale distintivo e di forte carattere identitario.
il mantenimento dell'attivita' e dei caratteri agricoli del paesaggio;
le nuove costruzioni debbono essere a bassa densita', di dimensioni contenute, tali da non incidere e alterare il contesto generale del paesaggio agro-pastorale e i caratteri specifici del sito e tali da mantenere i caratteri dell' insediamento sparso agricolo e della tipologia edilizia tradizionale.
protezione e valorizzazione dell'agricoltura in quanto presidio dell'ecosistema e riconoscimento del suo ruolo di tutela ambientale nelle aree marginali;
conservazione della biodiversita' delle specie agricole e della diversita' del paesaggio agricolo; le innovazioni della produzione agricola devono essere compatibili con la conservazione del paesaggio agrario e con la tradizione locale;
tutela dell'agricoltura da fattori di inquinamento antropico concentrato (scarichi idrici, depositi di inerti, industrie agroalimentari, etc.);
impiego di tecniche colturali ambientalmente compatibili per la riduzione del carico inquinante prodotto dall'agricoltura e dalla zootecnia;
si dovra' evitare l'eliminazione degli elementi di vegetazione naturale presenti o prossime alle aree coltivate (siepi, filari, fasce ed elementi isolati arborei o arbustivi e elementi geologici rocce, timponi, pareti rocciose e morfologici scarpate, fossi), in grado di costituire habitat di interesse ai fini della biodiversita';
gli interventi devono tendere alla conservazione dei valori paesistici, al mantenimento degli elementi caratterizzanti l'organizzazione del territorio e dell' insediamento agricolo storico (tessuto agrario, nuclei e fabbricati rurali, viabilita' rurale, sentieri);
le nuove costruzioni debbono essere a bassa densita', di dimensioni contenute, tali da non incidere e alterare il paesaggio agro-pastorale e i caratteri specifici del sito e tali da mantenere i caratteri dell' insediamento sparso agricolo e della tipologia edilizia tradizionale;
la conservazione dei nuclei storici rurali, mantenendo inalterati il tessuto edilizio originario, la tipologia edilizia e i caratteri costruttivi tradizionali;
il riuso e rifunzionalizzazione del patrimonio architettonico rurale, anche ai fini dello sviluppo del turismo rurale e dell'agricoltura e individuazione di itinerari e percorsi per la fruizione del patrimonio storico culturale.
In merito alla proposta di dichiarazione di notevole interresse pubblico scritta nella lettera di convocazione e riguardante l'abitato, il centro storico e parte del territorio di Gela, viene proposto un sopralluogo che i componenti della Commissione approvano all'unanimita', per il giorno 6 novembre 2006.
A questo punto il Presidente dichiara chiusa la seduta della quale si e' redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma viene sottoscritto.
Il presidente della commissione
provinciale tutela BB.NN. e PP.
Panvini
Il segretario della commissione
provinciale tutela
BB.NN. e PP.
Alu'
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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