Gazzetta n. 75 del 29 marzo 2012 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 23 febbraio 2012 |
Liquidazione coatta amministrativa della societa' «Canosa trasporti e facchinaggio societa' cooperativa», in Canosa di Puglia e nomina del commissario liquidatore. |
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IL DIRETTORE GENERALE per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Viste le risultanze della revisione ordinaria in data 2 marzo 2011 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata; Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro delle imprese; Visto che in data 19 ottobre 2011 e' stato comunicato, ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n. 241/90, l'avvio del procedimento di liquidazione coatta amministrativa al legale rappresentante della societa', e al Tribunale competente per territorio; Visto che il termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'Amministrazione siano pervenute comunicazioni da parte degli interessati; Visto l'art. 2545 terdecies c.c. e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa; Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;
Decreta:
Art. 1
La societa' «Canosa Trasporti e Facchinaggio Societa' Cooperativa», con sede in Canosa di Puglia (BA) (codice fiscale n. 05621670727) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545 terdecies c.c. e l'avv. Pasquale Ciancia, nato a Francavilla sul Sinni (PZ) il 17 agosto 1970, ivi domiciliato in via Ferrara n. 111, ne e' nominato commissario liquidatore. |
| Art. 2
Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. Roma, 23 febbraio 2012
Il direttore generale: Esposito |
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