Gazzetta n. 58 del 9 marzo 2012 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 3 agosto 2011
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Collegamento Orte Falconara con la linea adriatica. Nodo di Falconara - 1° lotto funzionale: Approvazione progetto definitivo (CUP J31J05000030011). (Deliberazione n. 54/2011).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un Programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 - oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato da questo Comitato - reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice Unico di Progetto (CUP);
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 («Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE») e s.m.i., e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi» e specificamente l'art. 163, che conferma la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione»;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che reca un piano straordinario contro la mafia, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia e che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2011, n. 70, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 12 luglio 2011, n. 106, che ha modificato la disciplina concernente il vincolo preordinato all'esproprio per le infrastrutture strategiche e, in particolare l'art. 4 che, al comma 2, lettera r), n. 4), aggiungendo il comma 7-bis nell'art. 165 del Codice dei contratti pubblici, estende la durata del vincolo da cinque a sette anni e stabilisce una diversa modalita' di reiterazione dello stesso, e al comma 9 prevede altresi' l'applicazione dei nuovi termini anche ai progetti preliminari gia' approvati dal CIPE alla entrata in vigore del decreto stesso;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'», che all'art. 39, commi 1 e 2, prevede, nel caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'esproprio o di un vincolo sostanzialmente espropriativo, e' dovuta al proprietario una indennita', commisurata all'entita' del danno effettivamente prodotto e che, qualora non sia prevista la corresponsione dell'indennita' negli atti che determinano gli effetti di cui al comma 1, l'autorita' che ha disposto la reiterazione del vincolo e' tenuta a liquidare l'indennita';
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche che, all'allegato 1, include, tra i «Sistemi ferroviari» del corridoio plurimodale adriatico, l'«Asse ferroviario Bologna-Lecce-Taranto»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U. n. 199/2006), con la quale questo Comitato, nel rivisitare il 1° Programma delle infrastrutture strategiche come ampliato con delibera 18 marzo 2005, n. 3 (G.U. n. 207/2005), conferma tra i «Sistemi ferroviari» del corridoio plurimodale adriatico, l'«Asse ferroviario Bologna-Lecce-Taranto»;
Vista la delibera 29 luglio 2005, n. 96, (G.U. n. 57/2006) con la quale questo Comitato ha approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare del «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara», per un costo complessivo quantificato in 210 milioni di euro;
Vista la delibera 18 novembre 2010, n. 81, con la quale questo Comitato ha dato parere favorevole in ordine all'8° Allegato infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica che include l'opera in esame nella «Tabella 1 - aggiornamento del programma infrastrutture strategiche luglio 2010» e nella «Tabella 2 - Programma infrastrutture strategiche: opere da avviare entro il 2013»;
Visto il decreto 14 marzo 2003 emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e s.m.i., con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il Coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 22 febbraio 2011, n. 7348, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sulla base della istanza del soggetto aggiudicatore, ha trasmesso la richiesta di iscrizione all'ordine del giorno della reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio concernente l'opera in esame, motivando sulla persistenza dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera ed evidenziandone la necessita' ed urgenza, in connessione col possibile utilizzo ad altri fini delle aree interessate, con conseguente incremento dei costi di realizzazione dell'opera;
Vista la nota 6 luglio 2011, n. 26616, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima riunione utile del Comitato del primo lotto del progetto definitivo del «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara»;
Viste le note 7 luglio 2011, n. 26835, e 27 luglio 2011, n. 29619, con le quali il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la documentazione istruttoria sull'opera all'esame;
Viste le note 28 luglio 2011, n. 85574 e 2 agosto 2011, n. 88854, con le quali il Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria Generale dello Stato ha rispettivamente espresso e confermato «il nulla da osservare» sull'intervento in esame;
Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione»;
Considerato che l'intervento di cui sopra e' incluso nella Intesa generale quadro tra Governo e Regione Marche, sottoscritta il 24 ottobre 2002;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministero dell'economia e delle finanze;

Prende atto:
delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che con delibera n. 96/2005 questo Comitato ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare del «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara» e ha fissato il «limite di spesa» in 210 milioni di euro;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone l'approvazione del progetto definitivo relativo al 1° lotto funzionale dell'opera sopra citata;
che le opere oggetto dell'approvazione sono le seguenti:
la costruzione di una bretella a semplice binario (1,5 km, con possibilita' di raddoppio quando il raddoppio dell'intera linea Orte-Falconara sara' completo) di collegamento fra la linea Orte-Falconara e la linea Adriatica, diretta verso nord;
la costruzione della «Variante di Falconara» a doppio binario (4,4 km) tra le stazioni di Montemarciano e Falconara Marittima;
la costruzione di una nuova stazione merci di smistamento (Jesi interporto) nelle adiacenze dell'interporto di Jesi con contemporanea dismissione dell'attuale scalo merci di Falconara marittima;
la riallocazione dell'attuale sottostazione elettrica di Falconara Marittima;
la costruzione della nuova stazione di Montemarciano e dismissione dell'attuale;
che il primo lotto in esame, ottenuto operando un ridimensionamento degli impianti ferroviari della stazione di Jesi Interporto e stralciando alcune opere minori e' rispondente comunque alle caratteristiche prestazionali e alle specifiche funzionali definite nel progetto preliminare approvato;
che l'intervento si sviluppa interamente nella Regione Marche, nel territorio della Provincia di Ancona, nei Comuni di Falconara Marittima, Montemarciano, Jesi, Monsano, Monte San Vito, Chiaravalle;
che il vincolo preordinato all'esproprio e' stato apposto in sede di approvazione del progetto preliminare dell'opera con la citata delibera n. 96/2005;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sulla base della istanza del soggetto aggiudicatore del 31 gennaio 2011, n. UA 31/01/2011 RF1-DIN \A0011/P/20011/0000141, ritiene che:
l'impossibilita' di giungere ad una tempestiva emanazione dell'atto dichiarativo della pubblica utilita' dell'opera e' riconducibile alla necessita' di procedere per lotti funzionali in conseguenza della insufficienza di risorse; trattasi, quindi di causa non imputabile all'inerzia del soggetto aggiudicatore ma riconducibile a oggettive ragioni concernenti l'attuazione del progetto preliminare;
persiste il preminente interesse pubblico dell'infrastruttura, in quanto l'opera consentira' la realizzazione del collegamento diretto, in direzione nord, tra la linea Orte-Falconara e la linea ferroviaria Bologna-Lecce (linea Adriatica) in prossimita' del nodo di Falconara. Tale collegamento e' considerato strategico ai fini dell'esercizio ferroviario in quanto consente di evitare le operazioni di manovra dei treni nella stazione di Falconara Marittima;
gli eventuali oneri per gli indennizzi, dovuti ai proprietari degli immobili gravati dal vincolo preordinato all'esproprio, al momento stimati in 903.322 euro, trovano capienza nel finanziamento disponibile per la realizzazione dell'opera;
la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio appare indispensabile e urgente poiche', qualora non si addivenisse tempestivamente al rinnovo dello stesso, le aree interessate potrebbero essere destinate ad altri fini, con la conseguenza che risulterebbe molto piu' oneroso realizzare l'opera;
che il Ministero istruttore ritiene quindi sussistere i presupposti per la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio degli immobili interessati dall'opera in esame;
che in data 7 gennaio 2009 il soggetto aggiudicatore (RFI), ha trasmesso alle amministrazioni interessate il progetto definitivo dell'intera opera, comprensiva del primo lotto, ai fini dell'approvazione ai sensi del codice dei contratti pubblici;
che in data 25 marzo 2009 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha convocato la Conferenza di servizi, che si e' chiusa il giorno 12 aprile 2009;
che la Regione Marche, nel corso della seduta della Conferenza di servizi e con delibera di giunta regionale 20 aprile 2009, n. 653, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la salvaguardia ambientale, con nota del 22 luglio 2009, n. DSA-2009-0019729, ha comunicato gli esiti dell'istruttoria svolta dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS ai sensi dell'art. 185, comma 4 del decreto legislativo n. 163/2006, ove si rileva in particolare che il progetto di monitoraggio ambientale, nelle linee generali di impostazione, e' condivisibile, ma dovra' essere modulato secondo quanto previsto dalla normativa vigente (all. tecnico XXI del decreto legislativo n. 163/2006) per quel che riguarda la versione da produrre con il progetto esecutivo;
che il Ministero decreto legislativo - Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanea, con nota del 16 aprile 2010, n. DG/PAAC/34.19.04/12167, ha espresso il proprio parere favorevole, con prescrizioni, da ottemperare in fase di progettazione esecutiva e di realizzazione dell'opera;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha indicato gli elaborati progettuali relativi all'individuazione delle interferenze e ha allegato il cronoprogramma relativo alla risoluzione delle stesse;
che il progetto contiene gli elaborati concernenti gli espropri;
che nella relazione di rispondenza al progetto preliminare e alle prescrizioni dettate in sede di approvazione del progetto medesimo, si dichiara che il progetto definitivo dell'intera opera e' rispondente, ai sensi dell'art. 166, comma 1 del decreto legislativo n. 163/2006, al progetto preliminare approvato da questo Comitato, con prescrizioni e raccomandazioni, con la delibera n. 96/2006; sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore, come sopra esposto, e' individuato in Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.;
che il tempo stimato per l'esecuzione del progetto definitivo del primo lotto funzionale dell'intervento prevede l'affidamento entro il mese di luglio 2012 e l'attivazione di tutte le fasi funzionali dell'intervento entro il 2017, per una durata complessiva delle attivita' di quattro anni e dieci mesi di cui otto mesi per la progettazione esecutiva e cinquanta mesi per la realizzazione delle opere; sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo del progetto definitivo «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara», costituito da due lotti funzionali, e' pari a 240 milioni di euro, con un incremento di 30 milioni di euro rispetto al limite di spesa determinato dal CIPE con la citata delibera n. 96/2005 di approvazione del progetto preliminare;
che con nota del 6 dicembre 2010, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. ha rappresentato che:
il citato incremento di 30 milioni di euro e' da attribuirsi al rispetto delle prescrizioni formulate da questo Comitato con la delibera n. 96/2005, all'adeguamento monetario e alla necessita' di attrezzare le tratte di intervento con una nuova tecnologia;
le disponibilita' finanziarie indicate nell'aggiornamento 2009 del Contratto di Programma 2007-2011, pari a 210 milioni di euro, consentono di realizzare il primo lotto dell'intervento sopra descritto;

Delibera:
1. Reiterazione vincolo preordinato all'esproprio apposto con la
delibera n. 96/2005.
Ai sensi dell'art. 165 del codice dei contratti pubblici, comma 7-bis, cosi' come modificato dal decreto-legge n. 70/2011, e' reiterato il vincolo preordinato all'esproprio relativo agli immobili interessati dalla realizzazione del «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara».
Gli oneri connessi con la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio, attualmente stimati in 903.332 euro, trovano copertura nell'ambito del quadro economico del progetto. 2. Approvazione progetto definitivo.
2.1. Ai sensi e per gli effetti dell' art. 166, del decreto legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e' approvato - con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo del 1° lotto funzionale del «Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara».
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto come sopra approvato.
Le prescrizioni citate al punto 2.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera.
Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella parte 2ª del citato allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2.2. Gli elenchi degli elaborati progettuali relativi agli espropri e alla risoluzione delle interferenze sono riportati, rispettivamente, nella 1ª e nella 2ª parte dell'allegato 2, che del pari forma parte integrante della presente delibera. 3. L'efficacia della presente delibera e' subordinata alla trasmissione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da parte del Presidente della Regione Marche, del consenso espresso, ai fini dell'intesa sulla localizzazione, con le modalita' e la procedura previste dall'art. 165, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. 4. Disposizioni finali.
4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo approvato con la presente delibera.
4.2. Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori previsti nel citato progetto definitivo, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1; il citato Ministero procedera', a sua volta, a dare comunicazione al riguardo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE). Resta fermo che la Commissione VIA procedera' a effettuare le verifiche ai sensi dell'art. 185 del decreto legislativo n. 163/2006.
4.3. Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo anche conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata e di quanto disposto dall'art. 149 del codice dei contratti pubblici.
4.4. In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovra' contenere una clausola che ponga a carico dell'appaltatore adempimenti ulteriori rispetto alla vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dai limiti d'importo previsti dalla vigente normativa, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi: i contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 3, che forma parte integrante della presente delibera.
4.5. Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 3 agosto 2011

Il Presidente: Berlusconi
Il segretario: Micciche'

Registrato alla Corte dei conti il 2 marzo 2012 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3, Economia e finanze, foglio n. 19
 
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