Gazzetta n. 8 del 11 gennaio 2012 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 dicembre 2011 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 9 dicembre 2009, registrato alla Corte dei conti il 14 dicembre 2009, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Vista la sentenza n. 13720, depositata in segreteria il 9 giugno 2010, con la quale il T.A.R. Campania ha annullato il suddetto decreto del Presidente della Repubblica e, per l'effetto, presso l'ente locale, in data 20 maggio 2010 si e' reinsediata la compagine amministrativa eletta; Vista la decisione n. 227 del 17 gennaio 2011 con la quale il Consiglio di Stato, in riforma della sentenza impugnata, ha respinto il ricorso originario avverso il decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento; Considerato che, per effetto della citata sentenza del Consiglio di Stato, la commissione straordinaria si e' nuovamente insediata presso l'ente locale il 19 gennaio 2011, dopo l'arco temporale di otto mesi di interruzione conseguente alla sentenza di primo grado; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 dicembre 2011;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 12 dicembre 2011
NAPOLITANO Cancellieri, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 20 dicembre 2011 Interno, registro n. 1, foglio n. 279 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 9 dicembre 2009, registrato alla Corte dei conti il 14 dicembre 2009, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria con l'obiettivo di ripristinare la legalita', avviando un ampio programma di interventi volti ad assicurare il rispetto dei principi di buon andamento e di imparzialita'. Tale programma e' stato tuttavia interrotto a pochi mesi dal suo avvio, atteso che a seguito della pronuncia emessa dal TAR Campania con la quale e' stato annullato il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale, in data 20 maggio 2010 si e' reinsediata la disciolta compagine amministrativa. Solo in data 19 gennaio 2011, a seguito della decisione del Consiglio di Stato n. 227 del 17 gennaio 2011, che ha riformato la sentenza di primo grado e confermato la legittimita' del provvedimento di scioglimento, all'attivita' di risanamento e' stato dato nuovo impulso da parte della commissione straordinaria reinsediata. Nell'approssimarsi del termine di scadenza della gestione commissariale, il Prefetto di Napoli, con nota del 28 ottobre 2011, ha rappresentato che l'attivita' posta in essere dall'organo commissariale, anche a causa della menzionata interruzione, deve essere proseguita e, affinche' il processo di risanamento finalizzato alla riaffermazione dei principi di buon andamento e legalita' possa consolidarsi, e' necessario disporre una proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale. Tali considerazioni riguardano principalmente il contrasto al fenomeno dell'abusivismo edilizio, mirato ad intensificare l'azione di controllo sul territorio e l'applicazione delle conseguenti sanzioni anche mediante interventi di demolizione di opere abusive. Particolare significato assume la vicenda relativa ad una costruzione abusiva realizzata da un soggetto legato alla locale criminalita' organizzata, la cui procedura di demolizione era stata intrapresa dalla commissione straordinaria nel primo periodo di gestione, con la richiesta di assunzione del mutuo con la Cassa DD.PP. Il procedimento, che a causa del reintegro degli organi ordinari ha subito una battuta d'arresto per il mancato perfezionamento degli atti necessari all'assunzione del mutuo, e' stato nuovamente avviato dalla commissione straordinaria e il suo completamento, oltre a costituire la riaffermazione del principio di legalita', varra' da monito contro futuri comportamenti malavitosi. La stessa valenza avra' l'ottemperanza che dovra' essere data a due pronunce emesse dal competente organo giurisdizionale con le quali e' stata disposta la demolizione di altrettante opere abusive; per una di esse e' stato raggiunto un accordo con l'Ente Parco del Vesuvio, sul cui territorio insiste l'abuso edilizio, che si e' dichiarato disponibile a finanziare l'intervento, anticipando l'importo necessario. Per quanto concerne le procedure di condono edilizio, e' in corso di predisposizione una dettagliata verifica delle opere abusive, le cui risultanze rappresentano un atto indispensabile sia per proseguire le attivita' legate al condono sia per conoscere le volumetrie esistenti e quindi avere una base per la futura programmazione urbanistica, che valga a scoraggiare ulteriori ingerenze nel settore da parte degli ambienti malavitosi. Per quanto attiene il piano regolatore generale, l'organo di gestione commissariale ha eseguito, a fronte di un reiterato inadempimento posto in essere negli anni passati da parte dell'amministrazione comunale, gli adeguamenti richiesti dalla normativa regionale, la cui mancanza ha impedito una corretta gestione del territorio agevolando l'abusivismo edilizio e lasciando spazio ad infiltrazioni camorristiche. Tali adeguamenti, approvati con delibera commissariale, devono ora essere inviati all'amministrazione provinciale di Napoli per i conseguenti adempimenti. Nell'ambito del settore delle opere pubbliche, e' stata avviata una serie di verifiche tecnico-amministrative in ordine agli appalti di opere, lavori pubblici e pubbliche forniture, oltre all'affidamento in concessione di servizi pubblici locali, allo scopo di garantire il rispetto della normativa di riferimento ed ostacolare possibili, future, forme di anomale ingerenze da parte della criminalita' organizzata. L'attivita' di riorganizzazione dell'ente posta in essere dall'organo straordinario ha interessato anche il settore delle politiche sociali, nel quale sono state rilevate una serie di criticita' derivanti da condotte di mala gestione e devianze amministrative, collegate anche al reiterato ricorso a proroghe contrattuali dei servizi ripetutamente affidati agli stessi soggetti. Anche in tale settore, nel quale sono stati disposti interventi sull'apparato burocratico, si richiede, ad opera della commissione straordinaria, l'adozione di misure volte a prevenire l'inserimento di ambienti vicini alla criminalita' organizzata, in un area caratterizzata da cospicui interessi economici. Tenuto conto dell'esigenza di continuare nell'opera di riqualificazione dell'azione amministrativa del comune di San Giuseppe Vesuviano, al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo della riqualificazione del territorio, delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso. Ritengo pertanto, che sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 2 dicembre 2011
Il Ministro dell'interno: Cancellieri |
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