Nel corso del 2009 le istituzioni comunitarie hanno approvato la direttiva 2009/111/CE allo scopo di rafforzare la regolamentazione prudenziale europea su alcuni profili cosi' come reso necessario a seguito della crisi finanziaria del 2007-2008. Con il presente aggiornamento (1) viene data applicazione in Italia alle innovazioni in materia di governo e gestione del rischio di liquidita' per le banche e i gruppi bancari, recependo anche le linee-guida emanate sul tema dal Comitato delle autorita' europee di vigilanza bancaria (CEBS) e dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. ------------- (1) Il testo dell'aggiornamento e' disponibile sul sito informatico della Banca d'Italia all'indirizzo http://www.bancaditalia.it/vigilanza/banche/normativa/disposizioni/vi gprud.
La predisposizione di un adeguato sistema di governo e gestione del rischio di liquidita' - integrato in quello complessivo per la gestione dei rischi - assume un ruolo fondamentale per il mantenimento della stabilita' delle singole banche e del mercato nel suo complesso; per gli intermediari di notevoli dimensioni, particolarmente se operanti a livello internazionale, assumono rilievo eventuali limitazioni operative o legali al trasferimento di fondi o di strumenti utilizzabili come garanzie reali. La disciplina prevede regole in materia di organizzazione e controlli interni, esplicitando il ruolo degli organi e delle funzioni aziendali e delineando l'articolazione fondamentale del processo di gestione del rischio; prevede l'adozione di un sistema di prezzi di trasferimento interno dei fondi nonche' obblighi di informativa pubblica. Le disposizioni si applicano secondo criteri di proporzionalita', tenendo conto della dimensione operativa e complessita' organizzativa, della natura dell'attivita' svolta, della tipologia dei servizi prestati. La normativa e' stata sottoposta a consultazione: una sintesi dei commenti ricevuti e delle valutazioni della Banca d'Italia e' pubblicata sul sito informatico della Banca. Le nuove disposizioni hanno anche reso necessaria un'integrazione delle regole generali in materia di ambito di applicazione contenute nella presente Circolare (Titolo I, Capitolo 1, Parte Seconda). La nuova disciplina si applica a partire dal 31 dicembre 2010. |