IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 marzo 2002, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza per fronteggiare l'eccezionale afflusso di extracomunitari sul territorio italiano; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 novembre 2009, con il quale il predetto stato di emergenza e' stato, da ultimo, prorogato fino al 31 dicembre 2010; Ravvisata la necessita' di definire, in termini di somma urgenza, l'espletamento delle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alla dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari, presentate dai datori di lavoro ai sensi dell'art. 1-ter del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, conservando tutte le misure organizzative poste in essere per la loro gestione; Considerato che la definizione delle procedure amministrative di emersione coincide con l'attuazione del decreto transitorio di programmazione dei flussi di ingresso dei cittadini extracomunitari per lavoro subordinato, anche stagionale, per l'anno 2011, nonche' con l'organizzazione dei processi collegati allo svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana da parte dei richiedenti il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, di cui al decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 4 giugno 2010, in vigore dal 9 dicembre 2010; Atteso, altresi', che occorre procedere, con immediatezza e contestualmente ai descritti adempimenti, alla predisposizione delle misure organizzative richieste dalle complesse procedure previste dal regolamento recante la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, in vista della sua entrata in vigore nell'anno 2011; Considerato, inoltre, che le attivita' necessarie al contrasto ed alla gestione del fenomeno immigratorio, messe in atto finora dalle Amministrazioni competenti, sia sul piano amministrativo che su quello operativo, si sono rivelate particolarmente incisive per cui si rende necessario, anche in relazione alla dimensione e alla nuova configurazione del fenomeno, porre in essere ulteriori interventi e strategie che assicurino un livello di operativita' almeno non inferiore a quello attuale; Ravvisata pertanto la necessita' di continuare a fronteggiare la persistente situazione di criticita' in rassegna con l'esercizio di poteri straordinari, mediante interventi e provvedimenti di natura eccezionale; Ritenuto, quindi, che ricorrono nella fattispecie in esame i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la proroga dello stato d'emergenza in rassegna su tutto il territorio nazionale; Vista la nota dell'ufficio di Gabinetto del Ministero dell'interno del 15 dicembre 2010 con la quale e' stata rappresentata la necessita' di un'ulteriore proroga dello stato di emergenza; Su richiesta del Ministro dell'interno; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 17 dicembre 2011
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza nel territorio nazionale per fronteggiare l'afflusso di extracomunitari e la nuova configurazione del fenomeno migratorio. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 17 dicembre 2010
Il Presidente: Berlusconi |