Gazzetta n. 192 del 18 agosto 2010 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 13 maggio 2010 |
Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici (articolo 80, comma 21, legge n. 289/2002). Relazione sullo stato di avanzamento del 1° e del 2° programma stralcio. (Deliberazione n. 15/2010). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23 e, in particolare, gli articoli 3 e 4 che dettano norme in materia di edilizia scolastica; Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che - all'art. 1, come integrato dall'art. 13 della legge 1° agosto 2002, n. 166 - ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un Programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31 dicembre 2001; Visto l'art. 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), che prevede, nell'ambito del Programma delle infrastrutture strategiche di cui alla legge 21 dicembre 2003, n. 443, la predisposizione - da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - di un «Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici», con particolare riguardo a quelli insistenti nelle zone soggette a rischio sismico, disponendo la sottoposizione di detto Piano a questo Comitato, sentita la Conferenza Unificata; Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, che - all'art. 3, comma 91 - ha destinato al suddetto Piano un importo non inferiore al 10 per cento delle risorse di cui alla legge n. 166/2002 che risultavano disponibili alla data del 1° gennaio 2004; Vista la legge 23 dicembre 2009 n. 191 (legge finanziaria 2010) che all'art. 2, comma 239, al fine di garantire condizioni di massima celerita' nella realizzazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza e l'adeguamento antisismico delle scuole, entro la data del 30 giugno 2010, previa approvazione di apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari permanenti competenti per materia nonche' per i profili di carattere finanziario, dispone che siano individuati gli interventi di immediata realizzabilita' fino all'importo di 300 milioni di euro, con la relativa ripartizione degli importi tra gli enti territoriali interessati, nell'ambito delle misure e con le modalita' previste ai sensi dell'art. 7-bis del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e s.m.i., e visti in particolare: la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»; l'art. 256, che abroga il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente l'«Attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; Vista la delibera 20 dicembre 2004, n. 102 (G.U. n. 186/2005), con la quale questo Comitato, ai sensi del combinato dell'art. 80, comma 21, della legge n. 289/2002 e dell'art. 3, comma 91, della legge n. 350/2003: ha quantificato in complessivi 43,9 milioni di euro le quote di limiti di impegno da riservare al piano straordinario; ha preso atto che il piano predisposto secondo la procedura di cui alla richiamata normativa non riporta l'elenco degli interventi da effettuare, bensi' individua il percorso per la redazione dei programmi pluriennali a base regionale - da predisporre nei limiti delle disponibilita', da ripartire tra le Regioni sulla base del «rischio potenziale» - ed ha ritenuto che l'effettiva dimensione del piano e del fabbisogno prioritario potessero essere definiti solo in prosieguo; ha approvato il 1° Programma stralcio per un costo complessivo di 193.8 milioni di euro in termini di volume di investimenti, corrispondente ad un limite di impegno quindicennale di 17,3 milioni di euro, individuando il soggetto abilitato ad accendere i relativi mutui nel titolare del singolo intervento (Provincia o Comune); ha invitato i Ministeri interessati a relazionare periodicamente sull'attuazione di detto Programma e a sottoporre a questo Comitato, non appena ultimato l'iter di rito, un altro Programma stralcio da predisporre nei limiti del volume di investimenti attivabili al tasso di interesse praticato al momento dalla Cassa depositi e prestiti, con la residua quota di limiti di impegno, indicata pari complessivamente a 26,5 milioni di euro; Vista l'intesa istituzionale raggiunta, ai sensi del punto 5 della suddetta delibera, dalla Conferenza Unificata nella seduta del 13 ottobre 2005 e visto il relativo documento di attuazione; Vista la delibera di questo Comitato 2 dicembre 2005, n. 157 (G.U. n. 117/2006), con la quale, anche in relazione ai contenuti della menzionata intesa, sono state apportate alcune modifiche alla delibera n. 102/2004 sopra citata e con la quale in particolare, per quanto concerne i profili regolatori, e' stato previsto che le «economie» realizzate nelle varie fasi procedimentali restino vincolate alla realizzazione dell'intervento sino al completamento dello stesso e sono state fornite indicazioni sugli adempimenti a carico degli istituti prescelti per il finanziamento dai vari Enti beneficiari; Vista delibera 17 novembre 2006 n. 143 (G.U. n. 100/2007), con la quale questo Comitato ha approvato il 2° Programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici, ha finanziato il Programma medesimo per ulteriori 295,1 milioni di euro e ha proceduto al definanziamento di alcuni interventi riprogrammando le relative risorse nell'ambito delle stesse aree originariamente destinatarie dei contributi; Vista la delibera 18 dicembre 2008, n. 114 (G.U. n. 110/2009), con la quale il CIPE ha accantonato per la prosecuzione dell'attuazione del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, a valere sullo stanziamento dei cui all'art. 21 del decreto-legge n. 185/2008, le seguenti risorse: una quota di 3 milioni di euro, per 15 anni, a valere sul contributo di 60 milioni di euro decorrente dal 2009; una quota di 7,5 milioni di euro, per 15 anni, a valere sul contributo di 150 milioni di euro decorrente dal 2010. ha stabilito che la definitiva assegnazione delle suddette quote sarebbe avvenuta sulla base del 3° Programma stralcio, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e ricerca - avrebbe sottoposto al Comitato entro il 30 giugno 2009; Vista la nota 5 ottobre 2009, prot. n. 0012242, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la «Relazione semestrale sull'avanzamento al 30 giugno 2009» dei primi due Programmi stralcio, approvati da questo Comitato con le delibere n. 102/2004 e n. 143/2006; Considerato che, per quanto riguarda la distribuzione territoriale, gli importi complessivi assegnati al Mezzogiorno, ad esclusione della Sardegna, assorbono circa il 67 per cento delle risorse; Considerato che il 3° Programma stralcio - gia' sottoposto all'esame della Conferenza Stato Regioni - in mancanza del relativo parere non e' stato ancora sottoposto all'attenzione del Comitato; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca.
Prende atto
della Relazione che da' conto, al 30 giugno 2009, dello stato di avanzamento del 1° e del 2° Programma stralcio del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e in particolare che: per il 1° Programma stralcio risulterebbero non avviati interventi per un importo pari a 31 milioni di euro (il 16 per cento dell'importo del programma); per il 2° Programma stralcio si sono riscontrate situazioni di ritardo del tutto analoghe, con interventi non avviati per un ammontare di 147 milioni di euro (50 per cento del totale del programma); a giudizio del Ministero istruttore, l'attuazione dei programmi e' stata ostacolata dalle difficolta' di coordinamento tra i molti enti interessati - anche relativamente alla procedura di sottoscrizione dei contratti di mutuo - e negativamente influenzata dalla strutturale carenza di una progettazione «di base», che il piu' delle volte «insegue» le disponibilita' finanziarie piuttosto che orientarne la programmazione; lo stesso Ministero istruttore ritiene comunque che la procedura amministrativa adottata a partire dal 2007 sia stata di stimolo per l'attivazione di sinergie fra i diversi Enti coinvolti, portando in alcuni casi alla riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi; in occasione dell'approvazione del 2° Programma stralcio (delibera CIPE n. 143/2006), si e' provveduto a definanziare gli interventi non piu' attuali, e tale azione ha corretto alcuni errori di programmazione, rendendo disponibili risorse altrimenti vincolate a interventi di difficile se non impossibile realizzazione.
Invita il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca a: 1. relazionare sulle iniziative che intendono intraprendere per il superamento delle criticita' emerse nell'attuazione dei primi due programmi stralcio, come risulta dai dati riportati nella relazione e con riferimento in particolare alle problematiche relative al 2° Programma, al fine di conseguire l'obiettivo del completamento dei programmi medesimi, indicando nel contempo i tempi necessari; 2. far conoscere lo stato di predisposizione del 3° Programma stralcio, posto che questo Comitato ha gia' accantonato le relative risorse con la citata delibera 18 dicembre 2008, n. 114, e tenuto anche conto delle disposizioni di cui all'art. 2, comma 239, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 (legge finanziaria 2010); 3. indicare una previsione sui tempi della sottoposizione del 3° Programma stralcio a questo Comitato, ai fini dell'utilizzazione del predetto accantonamento per le urgenti finalita' del Programma stesso; 4. fornire, altresi', una panoramica del complesso delle altre iniziative in atto in materia di edilizia scolastica a valere sulle risorse assegnate al settore dai vari commi dell'art. 7-bis del decreto-legge 1° settembre 2008 n. 137 convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 nonche' a valere su tutti gli altri canali di finanziamento previsti per il settore stesso.
Roma, 13 maggio 2010
Il vice presidente: Tremonti Il segretario: Micciche' |
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