Gazzetta n. 185 del 10 agosto 2010 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
CIRCOLARE 28 luglio 2010, n. 8781
Accordo per l'internazionalizzazione del sistema fieristico italiano firmato il 28 maggio 2010.


Premessa

L'esperienza registrata nei quattro anni di operativita' del precedente Accordo di settore sottoscritto con le Associazioni del comparto fieristico italiano e le Regioni, ha fatto maturare l'interesse al rinnovo dell'Accordo, avvenuto in data 28 maggio 2010.
Attraverso la realizzazione di specifici progetti promozionali s'intende, in particolare, valorizzare le fiere italiane quale strumento di sviluppo del sistema produttivo nazionale e regionale, nonche' stimolare forme di aggregazione tra i soggetti fieristici italiani, finalizzate alla presenza congiunta e/o alla promozione congiunta sui mercati internazionali.
Al fine, quindi, di rendere operativo il nuovo Accordo di settore e considerato, altresi', il rilievo che la legge n. 56/2005 conferisce all'attivita' di partenariato tra soggetti pubblici e privati in tema di internazionalizzazione, nonche' l'interesse delle Regioni ad esercitare la loro competenza in materia fieristica di rilievo internazionale in sinergia con il sistema nazionale.

S i e m a n a
la seguente circolare recante le modalita' di presentazione di idee progettuali, da realizzare nell'anno 2011, volte a favorire l'internazionalizzazione del sistema fieristico italiano, a valere sui fondi 2010 del Piano promozionale I.C.E. dedicati agli accordi e alle altre intese bilaterali per un importo pari a euro 2.000.000,00.
1 - IDEE PROGETTUALI Le idee progettuali, da illustrare secondo la Scheda Tecnica allegata, devono fornire chiare indicazioni in merito agli obiettivi perseguiti, alle azioni promozionali da realizzare, ai settori coinvolti, alle aree/paesi di destinazione prescelti e al budget previsto.
2 - PROMOTORI Le idee progettuali possono essere promosse esclusivamente dai seguenti soggetti, anche in collaborazione tra loro:
- Regioni;
- AEFI, CFI e CFT;
- Enti fiera/societa' fieristiche/soggetti gestori di padiglioni fieristici ed enti/societa' organizzatrici di manifestazioni, facenti capo all'AEFI, al CFI e al CFT.
3 - PARTENARIATO MISE/ICE Le idee progettuali piu' meritevoli, selezionate in base ai criteri indicati nel successivo punto 7, dovranno successivamente essere strutturate ed articolate, in una logica di partenariato, attraverso l'ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero, al fine della stipula della prevista intesa operativa e della loro realizzazione. Qualora le domande approvate diano luogo ad investimenti durevoli, il Ministero favorira' la partecipazione della SIMEST SpA, della FINEST SpA e della SACE SpA ai progetti stessi. L'intervento finanziario dell'ICE consistera' nella realizzazione di attivita' promozionali e nella prestazione di servizi. Non e' prevista, in alcun caso, l'erogazione di risorse finanziarie. Alla programmazione e realizzazione delle idee progettuali potranno partecipare altri soggetti in qualita' di partner, pubblici e/o privati, interessati al sistema fieristico. Le idee progettuali presentate da piu' soggetti dovranno indicare un promotore principale, che assumera' il ruolo di responsabile dell'intero progetto e dei costi previsti, anche nel caso in cui uno dei co-attuatori dovesse ritirarsi nel corso della fase realizzativa del progetto stesso. Resta inteso che, in caso di ritiro dal progetto di uno o piu' partner, dovra' esserne data tempestiva comunicazione al Ministero e all'ICE che valuteranno la sussistenza dei presupposti che ne hanno determinato il co-finanziamento.
4 - TIPOLOGIA DELLE IDEE PROGETTUALI In applicazione dell'art. 3 dell'Accordo si indicano di seguito i possibili contenuti da fare oggetto di proposta:
Azioni in Italia: A. Idee progettuali riguardanti la promozione di fiere italiane di livello internazionale, da sviluppare anche con l'obiettivo della valorizzazione dei territori regionali e del sistema produttivo nazionale/regionale; B. Idee progettuali aggreganti l'interesse di realta' produttive di filiera, a maggior rilievo nazionale (es. meccanica, agroalimentare, servizi); C. Idee progettuali condivise da piu' soggetti finalizzate all'obiettivo dello sviluppo del territorio (es. attivita' congressuale, attivita' di distretto), attraverso eventi innovativi diversi dall'attivita' fieristica tradizionale.
Azioni all'estero: D. Idee progettuali inerenti l'esportazione di eventi di eccellenza del sistema fieristico nazionale, in linea con le strategie dei settori direttamente collegati; E. Idee progettuali a sostegno dell'internazionalizzazione dei marchi di eventi fieristici italiani; F. Idee progettuali di partnership con soggetti esteri attivi nel settore fieristico (finalizzate al trasferimento di know-how fieristico ed alla promozione dei servizi fieristici italiani, nonche' alla gestione e/o co-gestione di eventi esteri internazionali e/o quartieri fieristici esteri);
ESCLUSIONI Non saranno considerate ammissibili le idee progettuali gia' co-finanziate nell'ambito di altri strumenti di sostegno gestiti dal Ministero o dall'ICE. Inoltre non verranno considerate eleggibili le proposte che:
• non siano coerenti con gli obiettivi dell'accordo e con le linee direttrici dell'attivita' promozionale emanate dal Ministero (www.mincomes.it al link Norme e disposizioni)
• non siano coerenti con la presente circolare
• siano destinate a finalita' diverse dalla promozione dei settori produttivi.
5 - AVVIO E DURATA DEI PROGETTI Le idee progettuali selezionate, una volta strutturate ed articolate d'intesa con l'ICE in concreti progetti operativi, potranno avere una durata massima di 18 mesi, a partire dall'avvio, coincidente - salvo diversa comunicazione - con la data della stipula dell'Intesa fra promotore del progetto ed ICE. Ogni singolo progetto dovra' comunque essere avviato entro 3 mesi dalla stipula della suddetta intesa, pena l'annullamento del co-finanziamento. L'intesa dovra', in ogni caso, essere stipulata entro il termine massimo di 4 mesi dalla comunicazione ufficiale dell'ammissione del progetto al co-finanziamento pubblico da parte del Ministero, pena l'esclusione dal co-finanziamento.
6 - MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELE IDEE PROGETTUALI Le idee progettuali saranno presentate dal soggetto promotore, debitamente firmate dal legale rappresentante, esclusivamente in base al modello di scheda tecnica allegato alla presente circolare (All. n. 1). Alla scheda tecnica, che dovra' indicare anche un budget di massima dei costi programmati, dovra' essere inoltre acclusa una dichiarazione attestante l'impegno di partecipazione degli eventuali soggetti partner ed il ruolo previsto (All. n. 2). Tale dichiarazione dovra' portare il timbro e la firma leggibile dei legali rappresentanti di tutti i soggetti partner coinvolti nella realizzazione dei progetti. La proposta progettuale dovra' includere una previsione di massima dei servizi attesi da ICE.
Le domande dovranno essere inviate per posta raccomandata o per corriere entro e non oltre il 15 ottobre 2010 in originale a:
Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Dipartimento Promozione dell'Internazionalizzazione - c.a. dr.ssa Serenella Marzoli - Via Liszt, 21 - 00144 ROMA.
e, in copia conforme, a:
Ministero dello Sviluppo Economico - D. G. per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi- Viale Boston, 25 - 00144 ROMA.
Per l'inoltro via posta fa fede la data del timbro postale, mentre per l'inoltro via corriere fa fede la data di consegna.
Le domande spedite successivamente alla data indicata e/o in un formato diverso da quello prescritto (Allegati 1 e 2) non saranno prese in considerazione.
Una copia conforme della domanda, completa di tutti gli allegati, dovra' essere trasmessa anche in formato elettronico ai seguenti indirizzi e-mail: dip.promozione@ice.it per l' ICE; divisione5.dgpips@sviluppoeconomico.gov.it per il Ministero.
7 -VALUTAZIONE DELLE IDEE PROGETTUALI La valutazione delle idee progettuali e' affidata al Gruppo di valutazione, previsto all'art. 3 dell'Accordo Fiere, operante presso il Ministero e composto da soggetti pubblici e privati nominati dal Coordinamento per il sistema fieristico nazionale. La valutazione e' preceduta da una fase pre-istruttoria volta alla verifica dei requisiti formali delle domande e ad una prima valutazione di merito delle idee progettuali affidata all'ICE ed al Ministero che si basera' sui seguenti elementi: - valutazione di opportunita' del progetto in termini di settore/Paese, di ricadute sul territorio nazionale e per l'inserimento delle PMI sui mercati esteri; - congruita' del budget rispetto alle finalita' perseguite ed alle azioni previste; - assenza di duplicazioni/sovrapposizioni con altre iniziative promozionali italiane. Sulla base degli esiti della pre-istruttoria, il Gruppo di valutazione - mediante l'applicazione dei parametri di valutazione e delle priorita' indicate nella tabella allegata (All. n. 3) - effettuera' la valutazione delle idee progettuali presentate e provvedera', entro il 20 gennaio 2011 a renderne pubblici gli esiti. Si considereranno ammissibili al finanziamento le idee progettuali che conseguiranno un punteggio pari o superiore a 60/100. Saranno finanziate le idee progettuali considerate ammissibili al finanziamento secondo l'ordine di graduatoria e sino ad esaurimento dei fondi disponibili. Ciascuna idea progettuale selezionata per il co-finanziamento dovra' essere successivamente strutturata e articolata con l'ICE (Piano Operativo). Verra', quindi, stipulata la prescritta intesa che indichera', dettagliatamente, le azioni programmate, i relativi costi ed il ruolo che ogni singolo sottoscrittore sara' chiamato a svolgere unitamente all'imputazione, pro quota, delle spese. Tale intesa verra' sottoposta all'approvazione del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto. Detta intesa dovra' essere stipulata entro il termine massimo di 4 mesi dalla comunicazione ufficiale dell'ammissione dell'idea progettuale al co-finanziamento pubblico, da parte del Ministero. Il mancato rispetto di detto termine portera' all'annullamento del progetto approvato. In caso di impossibilita' a finanziare tutte idee progettuali ritenute ammissibili al co-finanziamento pubblico MISE/ICE per carenza di fondi, le disponibilita' risultanti da tale annullamento potranno essere utilizzate per il finanziamento di altre idee progettuali utilmente collocate in graduatoria, purche' sussistano ancora le condizioni per la loro realizzabilita'.
8 - PRIORITA' Beneficeranno di un punteggio aggiuntivo, secondo la tabella allegata (All. n. 3), le idee progettuali caratterizzate dai seguenti punti: 1) incidenza del co-finanziamento regionale o interregionale sul progetto 2) alto contenuto innovativo sia di prodotto che di processo 3) aggregazione fra Enti fieristici, anche di regioni diverse, non appartenenti allo stesso gruppo.
Per "innovazione di prodotto" si intende il contenuto delle attivita', quindi l'introduzione di elementi di innovazione nel "prodotto fiera", ovvero la creazione di un prodotto fiera totalmente innovativo.
Per "innovazione di processo" si intende invece il "come" fare, e quindi l'innovazione di tutta una serie di elementi/fasi che caratterizzano le modalita' (il processo) di sviluppo del "prodotto fiera", e che direttamente o indirettamente possono anche riflettersi nella determinazione di un prodotto innovativo.
9 - FINANZIAMENTI L'ammontare dello stanziamento stabilito per l'anno 2010 per la copertura finanziaria dei progetti ammessi al co-finanziamento pubblico MISE/ICE, e' pari a Euro 2.000.000,00 Tale stanziamento grava sui fondi 2010 del Piano Promozionale ICE dedicati agli accordi e alle altre intese bilaterali. Il costo complessivo dei progetti strutturati sara' suddiviso in modo tendenzialmente paritetico tra ICE e soggetto promotore/eventuali soggetti partner. L'ICE assicurera', pertanto, la copertura finanziaria fino al 50% del valore complessivo di ciascun progetto, entro il tetto massimo di € 180.000,00, e comunque per un importo non superiore all'intervento dei promotori, nel quale potra' essere calcolato anche l'eventuale apporto di altri partner privati. In base a quanto previsto dall'art. 5 dell'Accordo Fiere, l'importo derivante dalla somma del finanziamento pubblico ICE e di quello della Regione, ove presente, non potra' superare il 50% del valore totale del progetto, fatto comunque salvo il limite di € 180.000,00 riferito alla compartecipazione dell'ICE. In caso di intervento finanziario di altro soggetto pubblico ulteriore rispetto all'ICE e alla Regione, la quota complessiva di finanziamento pubblico non potra' superare il 70% del valore totale del progetto.
10 - PIANO DI COPERTURA FINANZIARIA DELLE IDEE PROGETTUALI Il promotore dovra' presentare, insieme alla domanda con cui viene proposta l'idea progettuale, una previsione di massima dei costi complessivi ipotizzati. Potranno essere previste, per i soli soggetti privati, anche spese in natura (intese come valore delle risorse umane e strumentali del promotore e dei partner) entro il limite massimo del 10% del totale dei costi. La componente finanziaria di spettanza dei promotori e degli eventuali partner potra' comprendere anche l'apporto, sia finanziario che in natura, proveniente da soggetti imprenditoriali privati italiani o stranieri, quali sponsor delle iniziative. Potra' essere prevista una quota di "spese generali" (telefono, fax, cancelleria) pari ad un massimo del 3% dell'importo complessivo del progetto, da ripartire al 50% tra ICE e promotore/eventuali partner del progetto, in sede di successiva intesa operativa, e da rendicontare forfettariamente. Ripartizione voci di spesa in sede di stipula dell'intesa operativa con l'ICE La ripartizione delle attivita' e delle voci di spesa fra ICE e promotore/partner, articolate nell'ambito dell'intesa operativa, terra' conto delle specifiche conoscenze e competenze di ciascuno. Verranno, dunque, enfatizzati gli apporti che ciascuna parte del progetto e' in grado di fornire, attribuendo ad ognuno i compiti di propria consolidata esperienza, al fine di garantire un maggior successo al progetto stesso. In linea di principio, le voci di spesa finanziabili dall'ICE sono quelle che rientrano nell'ambito della competenza dell'Istituto e si sostanziano nella realizzazione di attivita' promozionali e nella prestazione di servizi, quali:
- comunicazione, promozione e pubblicita';
- traduzione e interpretariato;
- affitto sale (per convegni, seminari, conferenze)
- organizzazione workshop, incontri B2B;
- compenso relatori/docenti;
- attrezzature e materiali vari;
- viaggi ed ospitalita' operatori/giornalisti stranieri;
- spese generali (fino all'1,5%). Saranno, in linea di massima, a carico del promotore/partner voci di spesa quali:
- acquisizione dell'area e realizzazione dell'allestimento (da calcolarsi al netto delle contribuzioni aziendali);
- compenso consulenti e personale interno promotore/partner;
- viaggi all'estero, ospitalita' personale interno promotore/partner;
- spese generali (fino all'1,5%). Resta inteso che l'eventuale costo a carico delle aziende partecipanti alle iniziative incluse nei singoli progetti dovra' essere concordato tra promotore principale e ICE.
11 - GESTIONE, MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI Per la gestione dei progetti l'ICE utilizzera' le proprie strutture tecnico-operative ed operera' sulla base di quanto previsto dal proprio Regolamento di Amministrazione e Contabilita' e dalle disposizioni di cui alla successiva Intesa che l'Istituto firmera' con i soggetti promotori delle singole iniziative. L'ICE, oltre che avvalersi per le azioni da realizzare all'estero dei propri Uffici locali, con i quali sara' sempre in stretto contatto, potra' avvalersi, ove necessario e, solo se strumentali al progetto, di organismi specializzati. L'ICE provvedera' ad inviare al Ministero copia dell'intesa operativa stipulata con il promotore nonche' della relativa delibera di approvazione del CdA. L'attuazione dei singoli progetti dovra' avvenire entro i limiti finanziari definiti nell'Intesa. La gestione delle risorse finanziarie allocate per i progetti potra' dare luogo ad oscillazioni e relative compensazioni nel limite del 20% delle singole voci di spesa, che i soggetti attuatori potranno decidere disgiuntamente, con riferimento alle proprie risorse, dandone comunque comunicazione al Ministero. Eventuali compensazioni oltre il limite del 20% dei costi di ciascuna voce di spesa saranno concordate fra l'ICE e il promotore/partner e successivamente comunicate al Ministero. Inoltre, qualora nel corso della realizzazione di un progetto, si verifichi la necessita' di procedere in modalita' non conforme a quanto ivi previsto (es.: slittamento nel tempo delle azioni programmate per cause oggettive, e/o ritardi giustificati nella chiusura contabile del progetto), il promotore principale dovra' richiedere specifica autorizzazione al Ministero ed informare, contestualmente l'ICE. Il Ministero effettuera', di volta in volta, le sue valutazioni sulla base delle motivazioni fornite. L'apporto di modifiche sostanziali ad un'idea progettuale precedentemente accolta che incida profondamente sulla sua strutturazione, sull'attribuzione delle priorita' e sugli obiettivi perseguiti, determinera' l'annullamento del finanziamento accordato. Al termine delle attivita' di progetto, ciascun promotore, d'intesa con l'ICE, inviera' al Ministero (DG Politiche di Internazionalizzazione e Promozione Scambi- Viale Boston, 25 - 00144 ROMA - divisione5.dgpips@sviluppoeconomico.gov.it) una relazione finale in formato cartaceo ed elettronico che evidenzi i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi e ai parametri precedentemente fissati. A tale relazione, da inviare entro 90 giorni dalla conclusione del progetto, dovra' essere allegato il relativo rendiconto. Ai fini della rendicontazione delle spese sostenute, i promotori sono tenuti a presentare al Ministero la relativa documentazione di spesa (per le spese "vive" o di natura finanziaria mediante distinta di tutte le fatture, organizzata per tipologia di attivita' realizzata, ed indicazione dei termini di pagamento e relativa quietanza; per le spese in natura dovra' essere presentata auto-certificazione analitica). Le attivita' contabili devono essere chiuse entro 6 mesi dalla conclusione del progetto. Il Ministero potra' effettuare verifiche puntuali a campione sulle attivita' realizzate nonche' sulla rendicontazione presentata.

Roma, 28 luglio 2010

Il Vice Ministro: Urso
 
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