Gazzetta n. 149 del 14 luglio 2010 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
DECRETO 10 giugno 2010 |
Conferimento alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bari, alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Brindisi ed alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Taranto dell'incarico a svolgere le funzioni di controllo previste dall'art. 118-septdecies del regolamento (CE) n. 1234/07 per la DOC «Martina» o «Martina Franca». |
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IL DIRETTORE GENERALE
Visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM); Visto il regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), in particolare agli articoli 118-sexdecies e 118-septdecies concernenti il sistema di controllo dei vini; Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dell'art. 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88, che ha abrogato la legge 10 febbraio 1992, n. 164; Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, recante l'attuazione delle direttive (CE) 89/395 e 86/396 concernenti l'etichettatura, la presentazione e la pubblicita' dei prodotti; Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580, recante riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali del 4 giugno 1997, n. 256, recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita' dei consorzi volontari di tutela e dei consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentarie forestali n. 1572 del 19 febbraio 2010 relativo all'individuazione degli uffici dirigenziali non generali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (trasmesso all'UCB per il successivo inoltro alla Corte dei conti); Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 29 marzo 2007 concernente le disposizioni sul controllo della produzione dei vini di qualita' prodotti in regioni determinate (VQPRD), che abroga il decreto ministeriale 29 maggio 2001, il decreto ministeriale 31 luglio 2003 ed il decreto ministeriale 21 marzo 2002; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 13 luglio 2007 concernente l'approvazione dello schema del piano dei controlli, del prospetto tariffario e determinazione dei criteri per la verifica della rappresentativita' della filiera vitivinicola, in applicazione dell'art. 2, comma 2, del decreto 29 marzo 2007; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 17 luglio 2008 concernente la modifica dello schema di piano dei controlli e del prospetto tariffario di cui al decreto 13 luglio 2007, recante disposizioni applicative dell'art. 2, comma 2, del decreto ministeriale 29 marzo 2007, relativo alle disposizioni sul controllo della produzione dei vini di qualita' prodotti in regioni determinate (VQPRD); Visto il riconoscimento come denominazione di origine controllata del vino denominato «Martina» o «Martina Franca» nonche' l'approvazione del relativo disciplinare di produzione; Visto il decreto dirigenziale prot. n. 4075 del 2 marzo 2009 con il quale e' stato conferito alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Taranto l'incarico a svolgere le funzioni di controllo per la DOC «Martina» o «Martina Franca», avente un areale di produzione ricadente nelle provincie di Bari, di Brindisi e di Taranto; Considerata la necessita' di autorizzare in solido le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura sopra citate, in relazione alle disposizioni di cui alla legge 29 dicembre 1993, n. 580, e pertanto provvedere ad un adeguamento dell'autorizzazione precedentemente conferita con decreto dirigenziale sopra citato; Visto il parere favorevole espresso dal rappresentante della Regione Puglia nel corso della riunione tenutasi l'11 novembre 2009 circa l'individuazione dei soggetti per singola D.O.; Vista la nota prot. n. AOO 155/16/04/2010/0007145 inoltrata dalla competente Regione Puglia, acquisita con prot. n. 9254 del 19 aprile 2010, con la quale e' stato espresso il parere favorevole sul piano dei controlli e sul prospetto tariffario presentato dall'Organismo di controllo; Vista la documentazione agli atti del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari inoltrata dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bari, di Brindisi e di Taranto e valutata l'adeguatezza del piano dei controlli e del prospetto tariffario; Ritenuto che sussistono i requisiti per procedere all'emanazione del provvedimento di autorizzazione nei confronti delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bari, Brindisi e Taranto;
Decreta:
Art. 1
1. La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bari, con sede in Bari, Corso Cavour, 2, la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Brindisi, con sede in Brindisi, via Bastioni Carlo V, 4/6 e la Camera di commercio, Industria, artigianato e agricoltura di Taranto, con sede in Taranto, viale Virgilio, 152, sono autorizzate in solido ad effettuare i controlli previsti dall'art. 118-septdecies del regolamento (CE) n. 1234/07 per la DOC «Martina» o «Martina Franca» nei confronti di tutti i soggetti presenti nella filiera che intendono rivendicare la predetta denominazione di origine. 2. Le Camere di commercio industria, artigianato Agricoltura di cui al comma precedente adempiono alle prescrizioni del piano dei controlli e del prospetto tariffario congiuntamente presentati, ciascuna a carico dei soggetti presenti nella filiera operanti nel territorio provinciale di propria competenza, come previsto dalla Legge 29 dicembre 1993, n. 580, indicata nelle premesse. 3. Le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di cui al comma 1 sono solidalmente responsabili nello svolgimento delle funzioni di controllo, cosi' come previsto dal piano dei controlli e dal prospetto tariffario ed assicurano senza soluzione di continuita' le garanzie del sistema di controllo in atto per la DOC di cui sopra. 4. Le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di cui al comma 1 riferiscono congiuntamente al Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari sulle attivita' svolte. | Art. 2
1. Le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di cui all'art. 1, di seguito denominate «Organismo di controllo autorizzato», dovranno assicurare che, conformemente alle prescrizioni del piano di controllo approvato, i processi produttivi ed i prodotti certificati nella predetta denominazione di origine rispondano ai requisiti stabiliti nel relativo disciplinare di produzione approvato con il decreto indicato nelle premesse. 2. Per assicurare le finalita' di cui al comma 1: a) la Regione, gli uffici competenti delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le Province ed i Comuni competenti per il territorio di produzione della predetta denominazione di origine sono tenuti a mettere a disposizione dell'Organismo di controllo autorizzato, a titolo gratuito, ogni utile documentazione in formato cartaceo e, ove possibile, in formato elettronico, in particolare l'Albo dei vigneti e i relativi aggiornamenti, le denunce delle uve, le certificazioni d'idoneita' agli esami analitici ed organolettici e ogni altra documentazione utile ai fini dell'applicazione dell'attivita' di controllo; b) preliminarmente all'avvio degli adempimenti di propria competenza in materia di rivendicazione e di controllo analitico ed organolettico, gli uffici competenti delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, competenti per il territorio di produzione, sono tenuti a verificare l'avvenuto pagamento degli oneri relativi all'attivita' di controllo all'Organismo di controllo autorizzato da parte dei produttori richiedenti l'attribuzione dell'attestazione della DOC in questione per le relative partite di uve e di vino, in conformita' ai limiti indicati nel prospetto tariffario depositato presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; c) le ditte imbottigliatrici devono apporre sulle bottiglie o sugli altri recipienti di capacita' non superiore a 60 litri l'indicazione del lotto - ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 - attribuito alla partita certificata dalla ditta imbottigliatrice e comunicato dalla medesima ditta all'Organismo di controllo autorizzato al momento del conseguimento del parere di conformita', cosi' come indicato nei piani di controllo. | Art. 3
1. L'Organismo di controllo autorizzato non puo' modificare il piano di controllo ed il sistema tariffario nei confronti della denominazione di origine indicata all'art. 1 comma 1, cosi' come depositati presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, senza il preventivo assenso del Ministero stesso. 2. L'Organismo di controllo autorizzato comunica ogni variazione concernente il personale ispettivo indicato nella documentazione presentata, la composizione del Comitato di certificazione e dell'organo decidente i ricorsi, nonche' l'esercizio di ulteriori attivita' al fine della valutazione della loro non compatibilita' con il mantenimento del provvedimento autorizzatorio. 3. Il mancato adempimento delle prescrizioni di cui ai commi 1 e 2 puo' comportare la revoca dell'autorizzazione concessa. | Art. 4
1. L'Organismo di controllo autorizzato fornisce al Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ed alla Regione Puglia gli elementi ed i dati conoscitivi di carattere tecnico e documentale dell'attivita' di controllo e certificativa. 2. Appena completata la realizzazione da parte del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari di un sistema informatico dedicato, l'Organismo di controllo autorizzato dovra' procedere all'inserimento nello stesso dei dati di cui al comma 1. | Art. 5
1. L'Organismo di controllo autorizzato e' sottoposto alla vigilanza esercitata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari - e dalla competente Regione Puglia. 2. L'Organismo di controllo autorizzato ha l'onere di fornire ai predetti enti le dichiarazioni e le comunicazioni previste dalla normativa vigente attinenti l'attivita' di controllo autorizzata con il presente decreto. | Art. 6
1. La presente autorizzazione comporta l'obbligo per l'Organismo di controllo autorizzato del rispetto delle prescrizioni previste nel presente decreto e puo' essere sospesa o revocata con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali qualora vengano meno i requisiti che ne hanno determinato la concessione. 2. A decorrere dalla data di emanazione del presente decreto e' abrogato il decreto prot. 4075 del 2 marzo 2009, limitatamente all'attribuzione dei compiti di controllo a carico della DOC «Martina» o «Martina Franca». Il presente decreto ha validita' di tre anni dalla data di emanazione ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 giugno 2010
Il direttore generale: La Torre |
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