Gazzetta n. 134 del 14 luglio 2010 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA |
DECRETO 26 maggio 2010 |
Riconoscimento, alla prof.ssa Valeria Maria Rita Lo Porto, delle qualifiche professionali estere abilitanti all'esercizio in Italia della professione di insegnante. |
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IL DIRETTORE GENERALE per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica
Visti: la legge 7 agosto 1990, n. 241; la legge 19 novembre 1990, n. 341; la legge 5 febbraio 1992, n. 91; il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297; il decreto ministeriale 21 ottobre 1994, n. 298, e successive modificazioni; il decreto ministeriale del 30 gennaio 1998, n. 39; il decreto ministeriale 28 maggio 1992; il decreto ministeriale 26 maggio 1998; il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; il decreto interministeriale 4 giugno 2001; il decreto del Presidente della Repubblica 18 gennaio 2002, n. 54; la legge 28 marzo 2003, n. 53; il decreto ministeriale del 9 febbraio 2005, n. 22; la circolare ministeriale del 21 marzo 2005, n. 39; il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, nella legge 14 luglio 2008, n. 121; il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206; il decreto del presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, il decreto ministeriale 26 marzo 2009, n. 37; Vista l'istanza del 20 aprile 2009, presentata ai sensi dell'art. 16, comma 1, del citato decreto legislativo n. 206, di riconoscimento delle qualifiche professionali per l'insegnamento acquisito in paese appartenente all'Unione europea dalla prof.ssa Valeria Maria Rita Lo Porto; Vista la documentazione prodotta a corredo dell'istanza medesima, rispondente ai requisiti formali prescritti dall'art. 17 del citato decreto legislativo n. 206, relativa al titolo di formazione sottoindicato; Vista l'omologazione della laurea italiana, sottoindicata, al grado accademico di «licenciada», concessa il 18 giugno 2009 dal Ministerio de educacion - Spagna; Vista la nota prot. n. 8192 del 28 luglio 2009 con la quale e' stata sospesa, in via cautelare, la richiesta di riconoscimento della formazione professionale dell'interessata, nelle more della definizione della controversia in essere con le autorita' spagnole, in merito alla corretta tipologia di omologazione richiesta dallo Stato spagnolo, utile ai fini dell'accesso al percorso di «certificado de aptitud pedagogica» e ai fini professionali; Visto il parere fornito dal Dipartimento per le politiche comunitarie che, in merito alle risposte pervenute dalle autorita' spagnole, indica come prevalente quella favorevole all'omologazione al grado accademico, trasmessa per via telematica, tramite il sistema IMI, dal Ministerio de educacion; Vista la nota prot. 11057 del 29 ottobre 2009, con la quale l'amministrazione, al fine di non arrecare pregiudizio alla posizione della prof.ssa Lo Porto, in attesa di ricevere una risposta univoca dalle autorita' spagnole, ha ritenuto opportuno disporre la revoca di cui alla nota prot. 8192 sopra indicata; Visto l'art. 7 del gia' citato decreto legislativo n. 206, il quale prevede che per l'esercizio della professione i beneficiari del riconoscimento delle qualifiche professionali devono possedere le conoscenze linguistiche necessarie; Considerato che l'interessata, ai sensi della C.M. 21 marzo 2005, n. 39, e' esentata dalla presentazione della certificazione relativa alla conoscenza linguistica, in quanto ha compiuto in Italia la formazione primaria, secondaria, ed universitaria; Rilevato che, ai sensi dell'art. 3, commi 1 e 2, del citato decreto legislativo n. 206, il riconoscimento e' richiesto ai fini dell'accesso alla professione corrispondente a quella per la quale l'interessata e' qualificata nello Stato membro d'origine; Rilevato, altresi', che, ai sensi dell'art. 19 del decreto legislativo n. 206/2007, l'esercizio della professione in argomento e' subordinata, nel paese di provenienza al possesso di un ciclo di studi post-secondari di durata di almeno quattro anni, nonche', al completamento della formazione professionale richiesta, in aggiunta al ciclo di studi post-secondari; Tenuto conto della valutazione di merito espressa in sede di conferenza dei servizi nella seduta del 9 novembre 2009, indetta ai sensi dell'art. 16, comma 3, decreto legislativo n. 206/2007; Visto il decreto direttoriale prot. n. 11993 datato 26 novembre 2009 che subordina al superamento di misure compensative, il riconoscimento del titolo di formazione professionale in argomento; Vista la nota prot. n. 6919 del 23 aprile 2010, con la quale l'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha fatto conoscere l'esito favorevole della prova attitudinale; Accertato che sussistono i presupposti per il riconoscimento, atteso che il titolo posseduto dall'interessata comprova una formazione professionale che soddisfa le condizioni poste dal citato decreto legislativo n. 206;
Decreta:
1. Il titolo di formazione professionale cosi' composto: diploma di istruzione post-secondaria: laurea in «lingue e culture europee» conseguita presso l'Universita' degli studi di Catania in data 27 marzo 2008; titolo di abilitazione all'insegnamento: «certificado de aptitud pedagogica» con specializzazione in «lengua y literatura española», rilasciato il 13 aprile 2009 dall'Universita' di Jaen (Spagna), posseduto dalla prof.ssa Valeria Maria Rita Lo Porto, cittadina italiana, nata a Gela (Caltanissetta) il 21 ottobre 1981, come integrato dalla misura compensativa di cui al decreto direttoriale citato in premessa, ai sensi e per gli effetti di cui al decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, e' titolo di abilitazione all'esercizio della professione di docente nelle scuole di istruzione secondaria - classi di abilitazione o concorso: 45/A - Inglese lingua straniera - seconda lingua straniera (spagnolo); 46/A - Lingue e civilta' straniere (inglese e spagnolo). 2. Il presente decreto, per quanto dispone l'art. 16, comma 6, del citato decreto legislativo n. 206, e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio 2010
Il direttore generale: Dutto |
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