Gazzetta n. 101 del 3 maggio 2010 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 23 marzo 2010 |
Liquidazione coatta amministrativa della societa' cooperativa Consorzio Scuole Lavoro Milano e nomina dei commissari liquidatori. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Viste le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza in data 1° febbraio 2010 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata; Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro delle imprese; Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa; Visto l'art. 198, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e ritenuto, vista l'importanza dell'impresa, di nominare tre commissari liquidatori; Viste, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, le designazioni dell'associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;
Decreta:
Art. 1
La societa' cooperativa Consorzio Scuole Lavoro Milano soc. coop., con sede in Milano, codice fiscale 12137000159) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile e i sigg.ri: dott. Pino Sorrentino, nato a S. Giovanni a Piro (Salerno) il 5 aprile 1963, domiciliato in Milano, in via Carducci n. 32; avv. Alessandro Picchi, nato a Viareggio (Lucca) il 24 febbraio 1957, domiciliato in Milano, via Boschetti n. 1; avv. Paolo Vinci, nato a Parabita (Lecce) il 26 gennaio 1957, domiciliato in Milano, via Rembrandt n. 47; ne sono nominati commissari liquidatori. |
| Art. 2
Ai commissari nominati spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge. Roma, 23 marzo 2010
Il Ministro: Scajola |
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