IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Vista la legge dell'8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente, cui attribuisce specifiche competenze per assicurare, in un quadro organico, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale nazionale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 3 agosto 2009, n. 140 «Regolamento recante riorganizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare»; Vista la legge n. 124 del 14 febbraio 1994, di ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla Diversita' Biologica (CBD), con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992; Visto in particolare l'art. 6 della CBD, recante «Misure generali per la conservazione e l'uso durevole», che stabilisce che ciascuna Parte contraente in conformita' con le sue particolari condizioni e capacita': a) sviluppera' strategie, piani o programmi nazionali per la conservazione e l'uso durevole della diversita' biologica o adattera' a tal fine le sue strategie, piani o programmi esistenti che terranno conto tra l'altro delle misure stabilite dalla CBD che riguardano la Parte medesima; b) integrera' nella misura del possibile e nel modo opportuno, la conservazione e l'uso durevole della diversita' biologica nei suoi piani settoriali o intersettoriali pertinenti; Considerato che nell'area d'intervento «Tutela e conservazione della biodiversita'» dell'Atto di Indirizzo per le priorita' politiche in materia di ambiente per l'anno 2010 e' tra l'altro previsto che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare assuma l'impegno di contrastare la perdita di biodiversita', sulla base degli obiettivi fissati in sede internazionale e comunitaria per il 2010, e di mantenere cosi' alta la qualita' dell'ambiente in termini di conservazione e gestione delle risorse naturali definendo un'apposita Strategia nazionale per la biodiversita'; Considerato che il 2010 e' stato dichiarato Anno Internazionale per la Biodiversita' dall'Assemblea generale delle nazioni unite; Considerato che, in ragione della trasversalita' del tema biodiversita' che risulta strettamente interconnesso con la maggior parte delle politiche di settore, appare necessario un approccio multidisciplinare per la predisposizione, l'attuazione e l'aggiornamento della Strategia nazionale per la biodiversita', da portare avanti attraverso una forte collaborazione tra i decisori politici, le amministrazioni, il mondo accademico e scientifico, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria e tutti i portatori d'interesse, per raggiungere gli obiettivi di tutela della diversita' biologica che contribuiranno a migliorare la qualita' della vita dei cittadini nell'immediato futuro e per le generazioni a venire; Considerato che si rende quindi necessaria l'istituzione di un Comitato nazionale per la biodiversita' che avra' il compito di supportare l'approvazione, coordinare l'attuazione, monitorare e valutare l'efficacia delle azioni portane avanti nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversita';
Decreta: Articolo unico:
1. E' istituito il Comitato nazionale per la biodiversita' cosi' composto: il capo di Gabinetto pro-tempore del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - in qualita' di presidente; il segretario generale pro-tempore del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in qualita' di Vice-Presidente; il direttore generale pro-tempore della Direzione per la protezione della natura e del mare - in qualita' di vice-presidente; il dirigente pro-tempore della Divisione «Tutela e gestione della biodiversita'»; un rappresentante del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; un rappresentante del Ministero per i beni e le attivita' culturali; un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico; un rappresentante del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e i trasporti; un rappresentante del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo sviluppo del turismo e la competitivita'; tre rappresentanti designati dalla Conferenza dei presidenti delle regioni; tre rappresentanti indicati dalle associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi dell'art. 13 della legge del 8 luglio 1986, n. 349 facenti parte del Consiglio Nazionale dell'Ambiente; un rappresentante indicato dagli enti di ricerca e societa' scientifiche; un rappresentante indicato delle associazioni di categoria. 2. Il Comitato di cui al comma 1 del presente articolo avra' il compito di: dare attuazione al percorso concertato di predisposizione e approvazione nell'ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano della Strategia nazionale per la biodiversita'; coordinare, monitorare e valutare l'efficacia delle azioni portate avanti per dare attuazione alla Strategia nazionale per la biodiversita', individuando opportuni indicatori di valutazione per il monitoraggio e predisponendo dei rapporti intermedi e finale nell'arco temporale fissato per la sua implementazione; promuovere momenti di aggiornamento della Strategia con riferimento ad eventuali necessita' e/o criticita' emerse a livello internazionale, europeo o nazionale; coordinare la revisione della Strategia al termine del periodo fissato per la sua attuazione; coordinare le iniziative di sensibilizzazione e divulgazione connesse all'Anno Internazionale per la Biodiversita'. 3. Per l'istituzione e il funzionamento del Comitato non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 4. Per la partecipazione al Comitato a nessun titolo sono riconosciuti compensi, indennita', rimborsi spese o emolumenti, comunque denominati. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 5 marzo 2010
Il Ministro: Prestigiacomo |