Gazzetta n. 63 del 17 marzo 2010 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 2010
Proroga dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria); Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria).


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2004, n. 139, ed in particolare gli articoli 1 e 2 del predetto decreto-legge, ove si dispone che alla definizione degli interventi per la messa in sicurezza delle grandi dighe si provvede su indicazione del Registro italiano dighe e previa emanazione della deliberazione di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2004 di dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria); Molinaccio (Marche); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2005 di estensione della predetta dichiarazione di stato di emergenza alla diga di Muro Lucano nella regione Basilicata;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 gennaio 2006, di proroga dello stato di emergenza in argomento, fino al 31 dicembre 2006;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2007, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza, fino al 31 dicembre 2007;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2008, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza in relazione alle messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), fino al 31 dicembre 2008;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 aprile 2008, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza in relazione alle messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata), Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana), fino al 31 dicembre 2008;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2009, lo stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria); Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana), e dichiarato lo stato di emergenza con riferimento alle dighe di Sterpeto (Lazio) e La Para e Rio Grande (Umbria), fino al 31 dicembre 2009;
Viste le note delle regioni Piemonte, Marche, Sicilia, Calabria, Liguria, Basilicata, Toscana, Umbria e Lazio;
Viste le note del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti datate rispettivamente 21 dicembre 2009 e 22 febbraio 2010;
Considerato che permane per le grandi dighe poste nel territorio delle regioni Piemonte, Marche, Sicilia, Calabria, Liguria, Basilicata, Toscana, Umbria e Lazio la impellente necessita' di provvedere alla relativa messa in sicurezza;
Considerato che si rende necessario assicurare, per le grandi dighe poste nel territorio delle predette regioni, il compimento di tutti gli interventi di carattere straordinario ed urgente ancora in corso di realizzazione previsti per il definitivo superamento della situazione di criticita' in rassegna;
Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della citata legge n. 225/1992, per la proroga dello stato di emergenza;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 1° marzo 2010;

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, ed in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato fino al 28 febbraio 2011, lo stato di emergenza per la messa in sicurezza delle dighe di Zerbino - comune di Molare (Alessandria), La Spina - comune di Pralormo (Torino); Molinaccio - comune di Cessapalombo (Macerata); Pasquasia - comune di Enna e Cuba - comune di Centuripe (Enna) e Gigliara Monte - comune di Chiaravalle Centrale (Catanzaro); di Figoi e Galano (Genova), Muro Lucano - comune di Muro Lucano (Potenza), Muraglione - comune di Montecatini Val di Cecina (Pisa), Montestigliano - comune di Sorciville (Siena), Fosso Bellaria - comune di Civitella Paganica (Grosseto); Sterpeto - comune di Civitavecchia (Roma); La Para e Rio Grande - comune di Amelia (Terni).
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 1° marzo 2010

Il Presidente: Berlusconi
 
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