Gazzetta n. 25 del 1 febbraio 2010 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
DECRETO 13 gennaio 2010 |
Riconoscimento, alla sig.ra Cast Caterine, di titolo di studio estero abilitante all'esercizio in Italia della professione di ingegnere. |
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IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, recante a norma dell'art. 1, comma 6, norme di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998, e successive modificazioni; Visto l'art. 1, comma 2 del citato decreto legislativo n. 286/1998, modificato dalla legge n. 189/2002, che prevede l'applicabilita' del decreto legislativo stesso anche ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea in quanto si tratti di norme piu' favorevoli; Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre 2005, relativa a riconoscimento delle qualifiche professionali; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328 contenente «Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti»; Vista l'istanza della sig.ra Cast Caterine, nata a Valencia (Venezuela) il 13 settembre 1982, cittadina italiana, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e successive integrazioni, in combinato disposto con l'art. 16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento del titolo professionale di «Ingeniero Civil», rilasciato dal «Colegio de Ingenieros de Venezuela», presso cui e' iscritta dal luglio 2007, ai fini dell'accesso all'albo degli «ingegneri - sezione A settore civile ambientale» e l'esercizio in Italia della omonima professione; Considerato che ha conseguito il titolo accademico di «Ingeniero civil» presso la «Universidad de Carabobo» di Valencia nel novembre 2006; Considerato altresi' che ha documentato di possedere ampia esperienza professionale nel suo Paese; Viste le determinazioni della Conferenza di servizi nella seduta del 27 ottobre 2009; Preso atto del conforme parere del rappresentante del Consiglio nazionale di categoria; Rilevato che sono emerse delle differenze tra la formazione accademico-professionale richiesta in Italia per l'esercizio della medesima professione e quella di cui e' in possesso l'istante, per cui appare necessario applicare delle misure compensative; Visto l'art. 49, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni; Visto l'art. 22, n. 1 del decreto legislativo n. 206/2007;
Decreta:
Art. 1
Alla sig.ra Cast Caterine, nata a Valencia (Venezuela) il 13 settembre 1982, cittadina italiana, e' riconosciuto il titolo professionale di «Ingeniero Civil» quale titolo valido per l'iscrizione all' albo degli «ingegneri» - Sezione A settore civile ambientale e l'esercizio della professione in Italia. |
| Art. 2
Il riconoscimento di cui al precedente articolo e' subordinato, al superamento di una prova attitudinale; le cui modalita' di svolgimento sono indicate nell' allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. |
| Art. 3
La prova attitudinale vertera' sulle seguenti materie (scritte e orali): a) tecnica delle costruzioni - Ingegneria sismica e norme tecniche sulle costruzioni; b) architettura tecnica e composizione architettonica; (solo orale); c) urbanistica e pianificazione territoriale. Roma, 13 gennaio 2010
Il direttore generale: Saragnano |
| Allegato A a) Prova attitudinale: il candidato dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. Detta prova e' volta ad accertare la conoscenza delle materie indicate nel testo del decreto, si compone di un esame scritto e un esame orale da svolgersi in lingua italiana. L'esame scritto: consiste nella redazione di progetti integrati assistiti da relazioni tecniche concernenti le materie individuate nel precedente art. 3. L'esame orale: consiste nella discussione di brevi questioni tecniche vertenti sulle materie indicate nel precedente art. 3 ed altresi' sulle conoscenze di deontologia professionale del candidato. A questo secondo esame il candidato potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto. |
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