Gazzetta n. 298 del 23 dicembre 2009 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 dicembre 2009 |
Scioglimento del consiglio comunale di Furnari e nomina della commissione straordinaria. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Furnari (Messina), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 maggio 2007, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata; Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'amministrazione comunale di Furnari; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali; Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Fumari, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 novembre 2009, alla quale e' stato invitato il Presidente della regione Siciliana;
Decreta:
Art. 1
Il consiglio comunale di Furnari (Messina) e' sciolto per la durata di diciotto mesi. |
| Art. 2
La gestione del comune di Furnari (Messina) e' affidata alla commissione straordinaria composta da: dott.ssa Elena Scalfaro - viceprefetto; dott. Carmelo Marcello Musolino - viceprefetto aggiunto; dott. Gino Rotella - direttore amministrativo contabile. |
| Art. 3
La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche. Dato a Roma, addi' 4 dicembre 2009
NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consigilo dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 14 dicembre 2009 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 10, foglio n. 338 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il comune di Furnari (Messina), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 maggio 2007, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata tali da determinare una alterazione del procedimento di formazione della volonta' degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento e l'imparzialita' dell'amministrazione nonche' il funzionamento dei servizi, con grave e perdurante pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica. Le origini e gli sviluppi della criminalita' organizzata nella provincia di Messina, con specifico riguardo alle associazioni mafiose esistenti nella zona tirrenica del territorio provinciale e nell'ambito di queste al gruppo dei «Mazzarroti», operante nel comprensorio in cui ricade il comune di Furnari, e' segnalata sulla base di specifiche risultanze investigative. Da alcune di queste, acquisite nel corso di recenti operazioni di polizia giudiziaria, e' emerso in particolare l'interesse di un esponente di spicco del gruppo citato, attualmente tratto in arresto a seguito di una indagine avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, nei confronti delle elezioni amministrative svoltesi a Furnari il 13 e 14 maggio 2007, di cui sarebbe riuscito a determinare il risultato finale. A seguito di tali circostanze, il Prefetto di Messina, con provvedimento del 5 marzo 2009, ha disposto la costituzione di una commissione ispettiva per gli accertamenti di rito presso il comune di Furnari ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, cosi' come integrato dalla legge 15 novembre 1988, n. 486. Ad esito degli accertamenti effettuati, la commissione incaricata dell'accesso ha depositato in data 7 agosto 2009 le proprie conclusioni, sulle cui risultanze il Prefetto di Messina, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha redatto l'allegata relazione, in data 21 settembre 2009, che costituisce parte integrante della presente proposta, in cui si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti e indiretti degli amministratori locali con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale. Gli accertamenti svolti hanno confermato gli elementi emersi durante le indagini investigative in ordine all'influenza esercitata da esponenti della locale consorteria sulla libera determinazione del voto, in particolare con le pressioni esercitate su un dipendente comunale in grado di «dirottare 12 voti» a favore del candidato sindaco risultato poi eletto. Il Prefetto di Messina ha messo in risalto come i numerosi collegamenti diretti ed indiretti tra appartenenti al gruppo mafioso dei c.d. «Mazzarroti» con amministratori locali abbiano condotto ad un uso distorto della cosa pubblica, che si e' concretizzato nel favorire soggetti collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi, grazie anche ad una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', amicizie e frequentazioni che lega alcuni amministratori o loro stretti parenti ad esponenti delle locali consorterie criminali od a soggetti ad esse contigui. Gli aspetti di condizionamento emergono da un esame complessivo della situazione di fatto, da cui risulta, insieme a profili di continuita' tra l'attuale consiliatura e le precedenti, come nell'amministrazione comunale si siano radicate anomalie procedurali nonche' illegittimita' gravi, i cui esiti hanno spesso oggettivamente favorito soggetti direttamente o indirettamente collegati alla criminalita' organizzata. In particolare, si evidenziano analiticamente di seguito le principali anomalie riscontrate: a) il positivo esito dell'intervento di un appartenente al gruppo dei «Mazzarroti» per sostenere l'elezione dell'attuale sindaco di Furnari trova conferma nell'assegnazione dei lavori di somma urgenza conseguenti agli eventi alluvionali verificatisi nel territorio del comune di Furnari nel dicembre 2008 e nel gennaio 2009. Al riguardo viene rilevato che, in tale circostanza, il sindaco ha scelto direttamente le ditte che dovevano effettuare i lavori di ripristino della viabilita' e delle condizioni di sicurezza, gran parte dei quali sono stati eseguiti da imprese che presentano elementi di collegamento con soggetti coinvolti nell'operazione «Vivaio» o comunque con precedenti anche per associazione mafiosa, e che l'assegnazione degli incarichi in alcuni casi e' avvenuta senza tener conto dell'iscrizione alla Camera di commercio e del tipo di attivita' richiesta. In proposito, nessun elenco o albo di imprese e' mai stato istituito presso il comune di Furnari. L'assoluta arbitrarieta' nella scelta dell'impresa cui affidare i lavori e' stata riscontrata anche nel caso dell'affidamento dei lavori di manutenzione delle caldaie degli edifici comunali per l'anno 2008, assegnati alla ditta del figlio di quel dipendente comunale che dalle indagini eseguite risulta destinatario di pressioni elettorali a favore del sindaco in carica; b) per quanto concerne la vicenda inerente il progetto di una locale discarica di inerti da realizzarsi in contrada Merlo del comune di Furnari, sono evidenziate anomalie riconducibili alla titolarita' dei terreni, sui quali dovrebbe realizzarsi la discarica e all'individuazione dei terreni medesimi, per indiretti collegamenti a soggetti prevenuti o indagati per associazione mafiosa. Sotto l'attuale consiliatura il progetto e' fermo presso l'Agenzia regionale dei rifiuti e delle acque di Palermo al fine di ottenere le prescritte autorizzazioni e non figura nel piano triennale delle opere pubbliche del triennio 2009/2011. c) in relazione alla pratica di trasferimento di residenza a Furnari di una donna notoriamente conosciuta quale convivente con un pregiudicato mafioso, viene rilevato che la vicenda appare sintomatica del condizionamento della responsabile dell'area demografica del comune; d) completamente contrario ai principi di legalita' appare l'accesso agli uffici e agli atti del comune di un dipendente dell'A.R.P.A. di Palermo, attualmente privo di incarico formale; e) e' stata evidenziata la complessa vicenda della gestione e manutenzione dell'impianto centralizzato di depurazione sito nella contrada di Bazia del comune di Furnari da giugno 2001 a maggio 2009 da parte di una impresa, il cui titolare e' stato vicino per parentele ad elemento di spicco del clan mafioso dei barcellonesi e piu' volte denunciato per associazione per delinquere di tipo mafioso ed altro, ucciso da diversi colpi di arma da fuoco nel giugno del 2001. Il suddetto titolare risulta in rapporti con un consigliere comunale di maggioranza dell'attuale amministrazione e gia' consigliere di minoranza nella precedente amministrazione, sul cui conto sono ipotizzati collegamenti indiretti con la criminalita' organizzata. Dopo una serie di proroghe, rinnovi ed un periodo di fermo impianto, nel giugno 2007 la ditta in argomento si e' aggiudicata di nuovo l'appalto, a seguito di una gara inadeguatamente pubblicizzata, contratto rinnovato con deliberazione di giunta nel giugno 2009. E' da segnalare che pur in presenza di un malfunzionamento degli impianti, l'amministrazione comunale ha comunque proceduto a pagare alla ditta il corrispettivo previsto senza contestare rilievi. In sintesi, dagli elementi raccolti si evince che fino al maggio 2009, quando e' stata aggiudicata la recente gara di appalto per la gestione del depuratore ad altra impresa, si e' verificato un oggettivo fenomeno di interferenza e di condizionamento del responsabile pro tempore dell'area tecnica del comune di Furnari da parte della criminalita' organizzata, attraverso la ditta che si e' occupata della gestione del depuratore; f) quanto alla realizzazione del complesso residenziale «Kallipoli» nella contrada Piana di Tonnarella di Furnari, che ha dato tra l'altro luogo ad un procedimento penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, la commissione di accesso ha evidenziato una inconcepibile assenta mancata conoscenza da parte dei competenti organi dell'amministrazione comunale, almeno fino al 25 settembre 2008, dell'avanzato stato dei lavori presso il complesso edilizio, nonostante la mancanza di apposita autorizzazione. Dagli accertamenti espletati dal Comando provinciale dei Carabinieri emerge una condotta antigiuridica da parte dell'ufficio tecnico comunale e del suo responsabile pro tempore, nei cui confronti tra l'altro e' instaurato per la medesima vicenda un procedimento penale, nonche' elementi di responsabilita' anche a carico del sindaco e del segretario comunale. Nella medesima informativa dei Carabinieri viene segnalato come non possa escludersi un oggettivo fenomeno di interferenza e di condizionamento del citato responsabile dell'area tecnica da parte della criminalita' organizzata attraverso i contatti dell'amministratore unico della ditta che ha realizzato il suddetto complesso residenziale con un pregiudicato, indicato quale elemento di spicco della criminalita' comune ed organizzata; g) quanto all'annosa vicenda riguardante l'assegnazione dei capannoni comunali esistenti nell'area artigianale, la relazione ha evidenziato che anche l'attuale amministrazione e' rimasta inerte di fronte alle situazioni di abusiva occupazione e/o di morosita', contribuendo a mantenere la disponibilita' degli stessi a favore di ditte aventi collegamenti riconducibili alla malavita organizzata locale, anche a fronte delle richieste di assegnazione dei capannoni comunali avanzate invano da anni da parte di altre imprese della zona. Dagli accertamenti espletati emerge una forma di condizionamento da parte della criminalita' organizzata del responsabile pro tempore dell'area tecnica, da cui e' scaturita la compromissione del buon andamento e della imparzialita' dell'azione dell'amministrazione comunale; emergono inoltre condotte omissive ed antigiuridiche da parte dello stesso funzionario e dell'attuale sindaco di Furnari. Le vicende analiticamente esaminate fanno rilevare la sussistenza di comportamenti nei procedimenti amministrativi volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali, con pregiudizio per l'interesse generale, che deve orientare l'azione amministrativa del comune. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Furnari (Messina) ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94, con l'affidamento della gestione dell'ente locale ad una commissione straordinaria, per rimuovere gli effetti delle predette anomalie, anche in virtu' degli speciali poteri di cui all'art. 145 del medesimo decreto legislativo. In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Roma, 25 novembre 2009
Il Ministro: Maroni |
| Allegato Parte di provvedimento in formato grafico
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