Gazzetta n. 220 del 22 settembre 2009 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 settembre 2009 |
Proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 24 aprile 2008, registrato alla Corte dei conti in data 2 maggio 2008 con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto Io scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente composta dal dott. Mario Fasano - prefetto, dal dott. Rocco Galati - viceprefetto e dal dott. Gerardo Bisogno - dirigente a riposo; Visto il proprio decreto in data 20 febbraio 2009, registrato alla Corte dei conti in data 3 marzo 2009, con il quale il dott. Mario Fasano ed il dott. Gerardo Bisogno sono stati sostituiti dal dott. Oreste Iovino - prefetto a riposo e dal dott. Maurizio Alicandro - dirigente di II fascia, area I; Visto il proprio decreto in data 27 luglio 2009 registrato alla Corte dei conti in data 5 agosto 2009 con il quale il dott. Oreste Iovino, il dott. Rocco Galati ed il dott. Maurizio Alicandro sono stati sostituiti dal dott. Luigi Pizzi - viceprefetto, dalla dott.ssa Francesca Anna Maria Crea - viceprefetto e dal dott. Domenico Giordano - dirigente area I; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94, il quale prevede, al comma 10, che la durata del decreto di scioglimento e' prorogabile fino ad un massimo di ventiquattro mesi, osservando le procedure e le modalita' stabilite per il decreto di scioglimento; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 settembre 2009; Decreta: La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 3 settembre 2009 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Maroni, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 9 settembre 2009 Ministeri istituzionali, Interno, registro n. 8, foglio n. 256 |
| Allegato Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 aprile 2008, registrato alla Corte dei conti in data 2 maggio 2008, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa di una manifestata disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'. Infatti, come rilevato dal prefetto di Reggio Calabria con relazione del 29 luglio 2009, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibilita' dell'amministrazione comunale, le attivita' istituzionali dell'ente civico continuano a riflettersi in un contesto socio-economico in grado di esprimere una capacita' di interferenza e di condizionamento, che rallenta l'azione protesa al completo recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai principi di legalita' e di buon andamento. La menzionata relazione, nell'illustrare i risultati conseguiti, pur rilevanti ed apprezzabili, evidenzia che i componenti della commissione straordinaria hanno dovuto affrontare la problematica concernente la grave esposizione debitoria dell'ente, con la conseguente necessita' di individuare le iniziative piu' idonee per evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. L'organo di gestione straordinaria ha inoltre avviato procedure volte al recupero di crediti di rilevanti importi per mancato pagamento di tributi comunali, nei confronti di alcuni grandi evasori. A seguito di dette azioni di recupero e' stato avviato da parte dei debitori un contenzioso giurisdizionale che e' opportuno venga seguito dall'organo di gestione straordinaria. Sono stati posti in essere, inoltre, alcuni accertamenti, in merito ai rilievi formulari dalla Corte dei conti circa emolumenti indebitamente percepiti dai dipendenti del comune di Gioia Tauro, a seguito dei quali e' emerso che alcuni componenti dell'apparato burocratico dovranno restituire all'ente comunale ingenti somme. L'organo di gestione straordinaria ha dato corso ad importanti interventi di riqualificazione e ristrutturazione di alcuni plessi scolastici oltre a quello relativo ad un immobile da destinare a caserma della Compagnia dei Carabinieri. I suddetti lavori, che verranno realizzati in parte con i fondi destinati ai comuni i cui consigli sono stati sciolti per infiltrazioni di tipo mafioso, comporteranno un rilevante impegno economico; conseguentemente occorrera' evitare che i forti interessi economici che hanno condizionato, in senso negativo, la gestione dell'ente alimentino gli appetiti di soggetti legati ad ambienti controindicati. La riorganizzazione deve infatti essere portata a termine assicurando la dovuta trasparenza ed imparzialita', in modo da contrastare nuovi tentativi di interferenza da parte della locale criminalita' i cui segnali di attivita', in un contesto di riferimento caratterizzato dalla presenza di cosche pervasive e fortemente radicate sul territorio, sono tuttora costantemente presenti. Tenuto conto dei persistenti segnali di influenza della malavita locale, dell'esigenza di continuare nell'opera di contrasto delle interferenze che incidono negativamente sul buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Gioia Tauro ed al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94, si formula proposta di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria) per il periodo di sei mesi. Roma, 2 settembre 2009 Il Ministro dell'interno: Maroni |
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