Gazzetta n. 116 del 21 maggio 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Concessione di decorazione al valor militare, valore dell'Arma dei carabinieri, valore dell'Esercito

Con decreto del Presidente della Repubblica n. 239 in data 2 agosto 2007 e' stata concessa la medaglia d'oro al valore dell'esercito al tenente Di Bella Lorenzo, nato l'8 novembre 1969 a Pordenone con la seguente motivazione: «Comandante di Plotone EOD della Task Force «Nibbio» nell'operazione Enduring Freedom in Afghanistan, guidava i propri uomini in tutti i rischiosi compiti assegnati alla sua unita' con il proprio personale esempio e la sua altissima professionalita', mostrandosi infaticabile e carismatico trascinatore. Il 18 luglio 2003, accorso con la sua unita' nel luogo dove gia' si era verificata l'esplosione di un ordigno che aveva ucciso otto soldati afghani, non esitava ad intervenire in prima persona per disinnescarne un secondo ancora attivo. Nonostante la tarda ora, quasi al buio, decideva con consapevole coraggio di intervenire sul congegno esplosivo, costituito da due mine anticarro collegate assieme, conscio del pericolo rappresentato per le unita' militari in transito nell'area e per l'incolpevole popolazione locale. In tale situazione, operava con grande perizia e decisione, senza esitazioni che potessero consentire agli elementi ostili che sicuramente stavano osservando l'azione del complesso italiano, di nuocere ulteriormente. accortosi, infatti, della presenza sull'ordigno di un congegno e di una antenna che ne denunciava la pericolosa possibilita' di azionamento a distanza, interveniva prontamente e coraggiosamente, tranciando con decisione i collegamenti elettrici e portando a termine la successiva rimozione con pieno successo ed in tempi brevissimi. Il consapevole e profondo sprezzo del pericolo mostrato in tale circostanza imponeva il tenente di bella, con i suoi uomini, all'ammirazione dei militari statunitensi ed afghani presenti sul posto. Splendida figura di comandante e professionista delle armi che, con il proprio operato, ha contribuito ad elevare il prestigio del contingente nazionale, dell'esercito e dell'Italia in ambito internazionale». Bagram (Afghanistan), giugno-settembre 2003.
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 240 in data 2 agosto 2007 e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'esercito al tenente Spinelli Stephen Peter, nato il 19 maggio 1975 a Pozzuoli (Napoli) con la seguente motivazione: «Comandante di plotone paracadutisti dalle eccezionali doti morali e professionali, il 17 marzo 2004, nel corso dell'operazione «Decisive Endeavour» in Kosovo, interveniva per rinforzare con il proprio plotone le difese del monastero di Dakovica, minacciato da una folla ostile. Raggiunta l'area, solo con grande difficolta' si apriva un varco tra i facinorosi che, con sassi e bottiglie incendiarie, tentavano di impedire al reparto l'accesso al sito. Nel contempo, portava in salvo un'anziana signora serba che, poco prima, era stata evacuata dalla propria abitazione in fiamme. Assunto il comando del sito, ne riorganizzava tempestivamente la difesa e respingeva con successo i ripetuti assalti dei rivoltosi che intendevano penetrare all'interno del monastero. Resosi conto successivamente dello sproporzionato rapporto di forze in campo e dell'impossibilita' di contenere ulteriori attacchi, disponeva l'evacuazione delle religiose presenti, portandole in salvo in un'altra base distante dai disordini. solo dopo aver ricevuto l'ordine di abbandonare il sito, ormai divenuto indifendibile, raggiungeva con il personale un'area sicura ove si prendeva cura dei militari rimasti feriti e contusi. ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo senso del dovere, la forte motivazione e lo spirito di servizio evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla Forza armata e all'Italia nel delicato contesto operativo multinazionale». Dakovica (Kosovo), 17 marzo 2004.
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 241 in data 2 agosto 2007 al tenente Marco Santamarianova, nato il 24 marzo 1974 a Matelica (Macerata) e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'esercito con la seguente motivazione: «Brillante ufficiale paracadutista e comandante di compagnia dalle indiscusse qualita' morali e professionali, nel corso dell'operazione «Decisive Endeavour» in Kosovo, interveniva con il suo reparto per mettere in salvo gli abitanti del villaggio di Belo Polje, minacciato da una folla ostile. Giunto sul posto, organizzava tempestivamente il dispositivo a protezione dei civili di etnia serba ormai circondati da manifestanti che, decisi a bruciare le case dell'intero villaggio, facevano uso di asce, bastoni, sassi e bottiglie incendiarie. In un secondo tempo, costituiva un corridoio di sicurezza e, sotto un nutrito lancio di pietre, incurante del pericolo, evacuava i civili serbi in luogo piu' sicuro. Conclusa con successo l'operazione, rimaneva sul posto con alcuni militari per verificare che nessun altro civile fosse rimasto bloccato all'interno delle abitazioni. durante il rastrellamento condotto a tal fine, poneva in salvo un agente della polizia locale, rimasto isolato dagli altri poliziotti ed intrappolato all'interno di una casa. Ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo senso del dovere, la forte motivazione e lo spirito di servizio evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla forza armata e all'Italia nel delicato contesto operativo multinazionale». Belo Polje (Kosovo), 17 marzo 2004.
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 2033 in data 11 novembre 2008 e' stata concessa la medaglia d'argento al valor militare “alla memoria” al Capitano f.(alp.) Manuel Fiorito con la seguente motivazione: «Giovane ufficiale comandante di pattuglia interveniva sul luogo ove poco prima si era verificato un grave attentato ai danni di un drappello dell'Afghan National Police. Durante l'intervento l'unita' veniva a sua volta fatta oggetto di attacco terroristico mediante un ordigno esplosivo comandato a distanza, che procurava il decesso immediato di un militare e il ferimento di altri cinque. L'ufficiale, nonostante le gravissime ferite riportate, spronava i suoi uomini a mantenere la calma, rassicurandoli sul prossimo arrivo dei soccorsi. Notato un componente della pattuglia ferito seriamente al capo, in un atto di estrema generosita', si trascinava verso di lui nel tentativo di portargli soccorso. L'ufficiale spirava poco dopo l'arrivo dei rinforzi. Fulgida figura di comandante che ha saputo infondere, fino all'estremo sacrificio, la forza necessaria per reagire nell'animo dei propri uomini, costituendo ammirevole esempio di coraggio e dedizione ispirato alle migliori tradizioni dell'esercito e della patria.» Valle di Musay (Afghanistan), 5 maggio 2006.
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 44 in data 15 dicembre 2008 e' stata concessa la medaglia d'argento al merito dell'Arma dei carabinieri all'Appuntato Scelto Francesco Esposito, nato il 9 ottobre 1963 a Casoria con la seguente motivazione: «Con spiccata professionalita', ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare due malviventi armati di pistola, che dopo aver disarmato una guardia giurata erano in procinto di perpetrare una rapina ad un istituto di credito, costringendoli a desistere dal proposito e a darsi alla fuga. Postosi all'inseguimento di uno dei malfattori, che allo scopo di sottrarsi alla cattura lo minacciava ripetutamente con la pistola, riusciva a raggiungerlo e trarlo in arresto dopo violenta colluttazione. chiaro esempio di elette virtu' militari e non comune senso del dovere.» Aversa (Caserta), 12 febbraio 2007.
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 2032 in data 11 marzo 2009 e' stata concessa la medaglia di bronzo al valor militare al Capitano Punzo Roberto, nato il 23 giugno 1964 a Napoli con la seguente motivazione: «Ufficiale dell'Esercito Italiano impiegato dalle nazioni unite nell'ambito della missione «United Nations Truce Supervision Organization» in atto nel sud del Libano, operava in un momento di improvvisa crisi in un settore teatro di aspri combattimenti e oggetto di intensi bombardamenti che colpivano e danneggiavano la base delle Nazioni unite cui era assegnato. Incurante della situazione di grave pericolo cui era esposto, sebbene il comando superiore gli avesse accordato la facolta' di abbandonare la postazione, rinunciava ad allontanarsene e decideva di rimanere al suo posto per continuare a presidiare il posto di osservazione. Nel frattempo, con gesto responsabile e generoso, si adoperava per offrire rifugio all'interno della base a diverse decine di sfollati in gran parte donne e bambini, cui forniva soccorso e prima assistenza con autentico spirito umanitario. Senza curarsi del rischio derivante dal perdurare degli scontri a fuoco, consapevole di esporsi direttamente al rischio della vita, per piu' volte nell'arco di piu' giorni, si portava d'iniziativa in zona non coperta al fuoco incrociato dei contendenti riuscendo con la sua attivita' ad assicurare il regolare funzionamento delle apparecchiature tecniche che garantivano la produzione dell'energia elettrica necessaria alla vita della base e per le indispensabili comunicazioni radio. Mentre si prodigava con coraggio affinche' i servizi essenziali dell'installazione non si interrompessero, veniva improvvisamente colpito all'addome da un colpo di arma da fuoco che lo feriva in modo gravissimo. Esemplare figura di soldato e di ufficiale motivato da autentico senso del dovere che col proprio sacrificio ha contribuito in maniera significativa a consolidare il prestigio internazionale dell'esercito e delle forze armate italiane». Marun Ar Ras (Libano Meridionale), 11-23 luglio 2006.
 
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