Gazzetta n. 103 del 6 maggio 2009 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
DECRETO 16 aprile 2009 |
Riconoscimento, al sig. Brambilla Giorgio, di titolo di studio estero abilitante all'esercizio in Italia della professione di ingegnere. |
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IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; Visto l'art. 9 e l'allegato III della legge 15 novembre 2000, n. 364 «Ratifica ed esecuzione dell'accordo tra la Comunita' europea e i suoi Stati membri, da una parte e la Confederazione svizzera, dall'altra, sulla libera circolazione delle persone»; Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988 relativa ad un sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni; Visto il decreto ministeriale 8 luglio 2003, n. 277, di attuazione della direttiva n. 2001/19 che modifica le direttive del Consiglio, relative al sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali; Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali; Visto il decreto legislativo del Presidente della Repubblica del 5 giugno 2001, n. 328, contenente «Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti»; Vista l'istanza del sig. Brambilla Giorgio, nato a Varese il 26 novembre 1981, cittadino italiano, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 12 del sopra indicato decreto legislativo, il riconoscimento del proprio titolo svizzero di ingegneria informatica ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio della professione di ingegnere; Considerato che l'istante ha conseguito la «laurea triennale in ingegneria informatica», presso il «Politecnico di Milano» in data 25 luglio 2003 e il «Master of Science en Informatique» presso l'«Ecole Polytechnique Federale de Lausanne» il 22 luglio 2005; Preso atto che dall'attestazione dell'Autorita' competente svizzera «UFFT - Ufficio federale della formazione professionale» la formazione di cui e' in possesso l'istante configura una formazione professionale ai sensi della direttiva 2001/19; Visto il conforme parere delle Conferenze di servizi del 13 settembre 2007 e del 16 gennaio 2009; Considerato il conforme parere del rappresentante di categoria nelle conferenze sopra citate; Considerato che sussistono differenze tra la formazione accademico-professionale richiesta in Italia per l'esercizio della professione di ingegnere - sez. A, settore dell'informazione, e quella di cui e' in possesso l'istante e che pertanto risulta opportuno richiedere misure compensative, nelle seguenti materie (scritte e orali): 1) impianti di telecomunicazioni, 2) ingegneria gestionale e solo orale, 3) ordinamento e deontologia professionale oppure, a scelta del candidato, un tirocinio di dodici mesi (12) sulle materie oggetto della prova attitudinale; Visto l'art. 6, n. 1 del decreto legislativo n. 115/1992 cosi' come modificato dal decreto legislativo n. 277/2003 di cui sopra; Decreta:
Art. 1.
Al sig. Brambilla Giorgio, nato a Varese il 26 novembre 1981, cittadino italiano, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli ingegneri sez. A - settore dell'informazione l'esercizio della professione in Italia. |
| Art. 2.
Il riconoscimento di cui al precedente articolo per l'iscrizione alla sez. A settore dell'informazione, e' subordinato al superamento di una prova attitudinale scritta e orale o, a scelta del candidato, in un tirocinio di dodici mesi, le modalita' di svolgimento sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. |
| Art. 3.
La prova attitudinale vertera' sulle seguenti materie: 1) impianti di telecomunicazioni, 2) ingegneria gestionale e solo orale 3) ordinamento e deontologia professionale oppure, a scelta del candidato, un tirocinio di dodici mesi (12) sulle materie oggetto della prova attitudinale. Roma, 16 aprile 2009 Il direttore generale: Frunzio |
| Allegato A a) Prova attitudinale: il candidato, per essere ammesso a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente, per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per la prova e' data immediata notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda. b) La prova attitudinale, volta ad accertare la conoscenza delle materie indicate nel testo del decreto, si compone un esame scritto e uno orale da svolgersi in lingua italiana; l'esame scritto consiste nella redazione di un progetto integrato assistito da relazione tecnica concernente le materie indicate nel precedente art. 3. c) L'esame orale consiste nella discussione di brevi questioni tecniche vertenti sulle materie indicate nel precedente art. 3, e altresi' sulle conoscenze di deontologia professionale del candidato. A questo secondo esame il candidato potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto. d) La commissione rilascia all'interessato certificazione dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo degli ingegneri sez. A settore dell'informazione. e) Tirocinio di adattamento: ove oggetto di scelta del richiedente, e' diretto ad ampliare e approfondire le conoscenze di base, specialistiche e professionali di cui al precedente art. 2. Il richiedente presentera' al Consiglio nazionale domanda in carta legale allegando la copia autenticata del presente provvedimento nonche' la dichiarazione di disponibilita' dell'ingegnere tutor. Detto tirocinio si svolgera' presso uno ingegnere, scelto dall'istante tra i professionisti che esercitino nel luogo di residenza del richiedente e che abbiano un'anzianita' d'iscrizione all'albo professionale di almeno cinque anni. Il Consiglio nazionale vigilera' sull'effettivo svolgimento del tirocinio, a mezzo del presidente dell'ordine provinciale. |
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