Gazzetta n. 50 del 2 marzo 2009 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 febbraio 2009
Identificazione delle aree demaniali marittime e del mare territoriale di preminente interesse nazionale della regione Friuli-Venezia Giulia.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

di concerto con

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

e

IL MINISTRO DELLA DIFESA

e

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Vista la legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, recante lo «Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e in particolare l'art. 59 che dispone la delega alle regioni delle funzioni amministrative sul demanio marittimo quando l'utilizzazione prevista abbia finalita' turistiche e ricreative, escludendo dalla indicata delega i porti e le aree di preminente interesse nazionale in relazione agli interessi della sicurezza dello Stato ed alle esigenze della navigazione marittima;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995 recante «Identificazione delle aree demaniali marittime escluse dalla delega alle regioni a norma dell'art. 59 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616»;
Visto il decreto legislativo 1° aprile 2004, n. 111, recante «Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia concernenti il trasferimento di funzioni in materia di viabilita' e trasporti e, in particolare:
l'art. 9 che dispone, al comma 2, il trasferimento alla regione Friuli-Venezia Giulia delle funzioni relative alle concessioni dei beni del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalita' diverse da quelle di approvvigionamento energetico e che tale conferimento non opera nei porti finalizzati alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, nei porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale, nonche' nelle aree di preminente interesse nazionale individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995, e successive modificazioni;
l'art. 11 che dispone, al comma 2, che «entro sei mesi dalla entrata in vigore del presente decreto, si provvede, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa intesa con la Regione, all'identificazione delle aree dei porti internazionali e nazionali nelle quali opera il trasferimento alla regione delle funzioni relative alle concessioni sulle aree demaniali marittime»;
Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84, recante «Riordino della legislazione in materia portuale», ed in particolare l'art. 4 che definisce la classificazione dei porti in categorie e classi e le relative funzioni, nonche' i criteri per individuare i porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale e quelli di rilevanza economica regionale ed interregionale;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», e in particolare l'art. 10 che stabilisce che «con le modalita' previste dai rispettivi statuti si provvede a trasferire alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, in quanto non attribuite, le funzioni ed i compiti conferiti dal presente decreto legislativo alle regioni a statuto ordinario»;
Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239, recante «Riordino del settore energetico, nonche' delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia» ed, in particolare, l'art. 1, comma 7, dove si stabilisce che sono esercitati dallo Stato i compiti e le funzioni amministrative inerenti l'utilizzazione del pubblico demanio delle zone del mare territoriale per le finalita' di approvvigionamento di fonti di energia;
Visti il Codice della navigazione ed il Regolamento per la navigazione marittima;
Preso atto che non e' intervenuto, in attuazione di quanto previsto all'art. 4 della citata legge n. 84/1994, il decreto del Ministro dei trasporti per la determinazione delle caratteristiche dimensionali, tipologiche e funzionali delle categorie e classi di porti, ivi prevista, e l'appartenenza alle stesse dei singoli scali;
Considerato che il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995 ha incluso fra le aree di preminente interesse nazionale anche i porti e che si rende necessario, oltre che opportuno, in assenza della specifica individuazione di cui al citato art. 4 della legge n. 84/1994, inserire tra le aree del demanio marittimo e del mare territoriale di preminente interesse nazionale anche i porti che hanno rilevanza economica nazionale ed internazionale;
Considerato, altresi', opportuno indicare, nell'ambito delle predette aree, anche i porti finalizzati alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, comunque esclusi dal conferimento di funzioni alle regioni ai sensi dell'art. 9 del decreto legislativo 1° aprile 2004, n. 111;
Considerato che il Ministero della difesa esercita le funzioni di esclusiva competenza attinenti alla difesa militare nelle aree marittime delle acque interne e territoriali, anche con riferimento alla liberta' di navigazione indispensabile allo svolgimento dell'attivita' operativa delle unita' militari ed all'applicazione dei vigenti accordi internazionali;
Considerato che la puntuale individuazione per talune tipologie di aree, beni o manufatti si presenta complessa e con caratteristiche di rigidita' in relazione all'evolversi delle esigenze e che, pertanto, sia al fine di semplificare il procedimento che di addivenire ad una procedura che garantisca la piena e chiara conoscibilita' delle competenze, si e' ritenuto opportuno procedere anche attraverso la definizione di specifiche categorie e la successiva redazione di un elenco regionale da concordare con la regione stessa;
Tenuto conto del Protocollo d'intesa in ordine alla revisione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995 sottoscritto, in fase istruttoria, tra il Ministero dei trasporti e la regione Friuli-Venezia Giulia in data 23 ottobre 2006;
Visti il citato protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dei trasporti e la regione Friuli-Venezia Giulia in data 23 ottobre 2006, la delibera della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia n. 3157 del 14 dicembre 2007, la nota della Direzione centrale pianificazione territoriale, energia, mobilita' e infrastrutture di trasporto della stessa Regione e la nota 21 dicembre 2007 del Ministero della difesa con cui, relativamente all'esercizio delle funzioni relative alle concessioni sulle aree demaniali marittime per quanto concerne il porto di Monfalcone in attuazione di quanto previsto all'art. 11, comma 2, del decreto legislativo 1° aprile 2004, n. 111, le predette amministrazioni prendono atto che all'esercizio delle su richiamate funzioni provvede direttamente la Regione;
Sentita la regione Friuli-Venezia Giulia;
Acquisito in data 20 marzo 2008 il parere della Conferenza unificata Stato, regioni, citta' e autonomie locali di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
Di concerto con il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2008 recante delega al Ministro per i rapporti con le regioni, all'art. 1, lettera f), per l'elaborazione di provvedimenti di natura normativa ed amministrativa concernenti le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, anche con riguardo alle norme di attuazione degli statuti e all'art. 2, lettera d), per la definizione delle iniziative inerenti all'attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, e agli adempimenti ad esso conseguenti, con particolare riferimento al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Decreta:

Art. 1.
Ambito del provvedimento

1. Ai fini e per gli effetti dell'art. 59 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell'art. 9 del decreto legislativo 1° aprile 2004, n. 111, comma 2, sono individuate, nella regione Friuli-Venezia Giulia, le aree del demanio marittimo e del mare territoriale di preminente interesse nazionale in relazione agli interessi della sicurezza dello Stato e delle esigenze della navigazione marittima, riportate negli elenchi allegati A e B che formano parte integrante del presente provvedimento.
2. Ai fini e per gli effetti dell'art. 11, comma 2, del decreto legislativo 1 aprile 2004, n. 111, sono esercitate dalla regione Friuli-Venezia Giulia le funzioni relative alla concessione sulle aree demaniali marittime nell'ambito del porto di Monfalcone, ad esclusione di quelle identificate negli elenchi A e B allegati, di cui al precedente comma 1, e di quelle destinate all'approvvigionamento energetico.
 
Art. 2.
Elenco regionale

1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede a fornire alla regione, entro sei mesi dalla pubblicazione del presente decreto, l'elenco puntuale di tutte le aree e i beni compresi nelle categorie indicate nell'allegato A, che formeranno oggetto di specifico accordo.
2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero della difesa provvedono, altresi', a fornire alla regione, entro sei mesi dalla pubblicazione del presente decreto, la delimitazione planimetrica delle aree della circoscrizione dell'Autorita' portuale di Trieste.
3. Con le medesime modalita' di cui ai commi 1 e 2, si provvede al periodico aggiornamento dell'elenco e delle modifiche planimetriche, in relazione al mutare delle esigenze.
4. Le citate amministrazioni provvedono a trasmettere all'Agenzia del demanio copia della documentazione oggetto degli accordi, la delimitazione delle aree di cui al comma 2 ed i successivi periodici aggiornamenti.
 
Art. 3.
Decorrenza

1. Il presente provvedimento sostituisce, a far data dal trentesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995 recante «Identificazione delle aree demaniali marittime escluse dalla delega alle regioni a norma dell'art. 59 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616», esclusivamente per quanto previsto per la regione Friuli-Venezia Giulia.
Roma, 9 febbraio 2009

p. Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Ministro per i rapporti con le regioni
Fitto

Il Ministro dell'economia
e delle finanze
Tremonti

Il Ministro della difesa
La Russa

Il Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti
Matteoli
 
Allegato A
Porto di Trieste e relativa circoscrizione dell'Autorita' portuale:
le aree, anche portuali, ed i manufatti ivi insistenti destinati ai compiti di sicurezza dello Stato dal Corpo delle Capitanerie di porto, dalle forze dell'ordine, dai Vigili del fuoco ovvero oggetto di consegna ex art. 34 del cod. nav. per i medesimi compiti;
le aree e le opere destinate alla realizzazione del sistema VTS ed alla sicurezza della navigazione in genere.
 
Allegato B

----> Vedere allegato a pag. 4 <----
 
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