Gazzetta n. 50 del 2 marzo 2009 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
DECRETO 5 febbraio 2009 |
Riconoscimento, alla sig.ra Visileanu Andreea Gabriela, di titolo di studio estero, quale titolo abilitante all'esercizio in Italia della professione di ingegnere. |
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IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento della qualifiche professionali; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, contenente «Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti»; Vista l'istanza della sig.ra Visileanu Andreea Gabriela, nata a Iasi (Romania) il 2 settembre 1976, cittadina romena, diretta ad ottenere, ai sensi l'art. 16 del sopra citato decreto, il riconoscimento del titolo professionale di «Inginer», conseguito in Romania ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio della professione di ingegnere; Considerato che la richiedente e' in possesso del titolo accademico «Inginer Diplomat in profilul Textile Pielarie spaecializarea tricotaje confectii textile» conseguito presso la «Universitatea tecnica Gheorghe Asachi din Iasi» nella sessione giugno 2001; Viste le conformi determinazioni della Conferenza dei servizi nella seduta del 25 novembre 2008; Considerato il conforme parere del rappresentante di categoria nella seduta sopra citata; Ritenuto che la formazione accademica e professionale della richiedente non sia completa ai fini dell'iscrizione nella sezione A, settore industriale dell'albo degli ingegneri, trattandosi di un titolo accademico-professionale specificatamente indirizzato alla produzione tessile, e che pertanto sia necessaria l'applicazione di misure compensative nelle seguenti materie: (scritte e orali): 1) costruzioni di macchine, 2) energetica e macchine a fluido, 3) impianti elettrici, e solo orali: 4) impianti chimici, 5) impianti industriali e 6) deontologia e ordinamento professionale oppure, a scelte dell'istante un tirocinio di trentasei mesi per approfondire le conoscenze di cui sopra; Visto l'art. 22, n. 1 del decreto legislativo n. 206/2007, sopra indicato;
Decreta:
Art. 1.
Alla sig.ra Visileanu Andreea Gabriela, nata a Iasi (Romania) il 2 settembre 1976, cittadina romena, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa, quale titolo valido per l'accesso all'albo degli ingegneri - sez. A, settore industriale, e per l'esercizio della professione in Italia. |
| Art. 2.
Il riconoscimento di cui al precedente articolo e' subordinato, al superamento di una prova attitudinale scritta e orale oppure, a scelta della candidata, al compimento di un tirocinio di adattamento, per un periodo di trentasei mesi; le modalita' di svolgimento dell'una o dell'altra sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. |
| Art. 3.
La prova attitudinale, ove oggetto di scelta della richiedente, vertera' sulle seguenti materie (scritte e orali): 1) costruzioni di macchine; 2) energetica e macchine a fluido; 3) impianti elettrici, e solo orali: 4) impianti chimici; 5) impianti industriali; 6) deontologia e ordinamento professionale. Roma, 5 febbraio 2009 Il direttore generale: Frunzio |
| Allegato A a) Prova attitudinale: la candidata, per essere ammessa a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente, per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per la prova e' data immediata notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda. b) La prova attitudinale, volta ad accertare la conoscenza della materia indicata nel testo del decreto, si compone di un esame scritto ed un esame orale da svolgersi in lingua italiana. L'esame scritto consiste nella redazione di progetti integrati assistiti da relazioni tecniche concernenti la materia individuata nel precedente art. 3. c) L'esame orale consiste nella discussione di brevi questioni tecniche vertenti sulla materia indicata nel precedente art. 3, e altresi' sulle conoscenze di deontologia professionale del candidato. A questo secondo esame il candidato potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto. d) La commissione rilascia all'interessata certificazione dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo degli ingegneri sez. A settore «industriale». e) Tirocinio di adattamento: ove oggetto di scelta della richiedente, e' diretto ad ampliare e approfondire le conoscenze di base, specialistiche e professionali di cui al precedente art. 3. Il richiedente presentera' al consiglio nazionale domanda in carta legale allegando la copia autenticata del presente provvedimento nonche' la dichiarazione di disponibilita' dell'ingegnere tutor. Detto tirocinio si svolgera' presso un ingegnere, scelto dall'istante tra i professionisti che esercitino nel luogo di residenza del richiedente e che abbiano un'anzianita' d'iscrizione all'albo professionale di almeno cinque anni. Il consiglio nazionale vigilera' sull'effettivo svolgimento del tirocinio, a mezzo del presidente dell'ordine provinciale. |
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