Gazzetta n. 43 del 21 febbraio 2009 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 1 agosto 2008 |
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001) - Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna - Maxilotto n. 1 - S.S. 77 «Val di Chienti»: Tratta Foligno-Pontelatrave - (CUP F12C03000050010) - Progetto definitivo. (Deliberazione n. 83/2008). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»),che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330; Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare: - il comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato per le infrastrutture strategiche, che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione eche non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato; - il comma 176, che ha rifinanziato l'art. 13 della legge n. 166/2002 per il biennio 2005/2006; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 («codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»), e successive modificazioni e integrazioni, e visti in particolare: - la parte II, titolo III, capo IV, concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»; - l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e successive modificazioni e integrazioni, concernente la «attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), che all'art. 2, comma 257, tra l'altro per la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di cui alla citata legge n. 443/2001, e successive modificazioni e integrazioni, ha autorizzato la concessione di contributi quindicennali di 99,6 milioni di euro a decorrere da ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 1 include, nell'ambito dei «Sistemi stradali e autostradali» dei Corridoi trasversali e dorsale appenninica, l'intervento «Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna», con un costo di 1.807,599 milioni di euro; Vista la delibera 31 ottobre 2002, n. 93 (Gazzetta Ufficiale n. 30/2003), con la quale questo Comitato ha preso atto della configurazione infrastrutturale del progetto «Quadrilatero» e delle caratteristiche di rilevante innovativita' sotto l'aspetto finanziario e attuativoche esso presenta, tra cui la previsione dell'elaborazione di un «piano di area vasta» (PAV) quale strumento che, oltre a regolare l'intervento di infrastrutturazione viaria, organizza, lungo gli assi considerati, la distribuzione spaziale degli insediamenti produttivi e dei nodi logistici; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supportoche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche; Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003; Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 20/2005), con la quale questo Comitato: - ha approvato le linee generali del citato progetto, costituito da interventi stradali ed infrastrutturali articolati in due maxilotti e dalle attivita' del PAV, determinando il costo di realizzazione del progetto, al netto dell'IVA, in 2.156,7 milioni di euro, di cui 2.093,5 per interventi viari (in cifra arrotondata 1.296 per il 1° maxilotto e 798 per il 2°) e 63,2 per l'acquisizione di aree leader, e fissando in 1.557,508 milioni di euro il limite di contribuzione statale; - ha approvato i progetti - preliminari o definitivi - di alcuni stralci dei suddetti maxilotti, tra cui in particolare il progetto preliminare della «S.S. 77: tratta Pontelatrave Foligno», ricompreso nel 2° stralcio del maxilotto n. 1; - ha assegnato contributi a valere sui limiti di impegno di cui all'articolo 13 della legge n. 166/2002 e successivo rifinanziamento; Vista la delibera 2005, n. 145 (Gazzetta Ufficiale n. 181/2006), con la quale questo Comitato: - ha approvato i progetti di altre tratte viarie ricadenti nel 1° maxilotto; - ha proceduto all'assestamento del quadro economico del maxilotto n. 1, lasciandone inalterato il costo complessivo di 1.296 milioni di euro in cifra arrotondata, ma, tra l'altro, ridimensionando il costo della S.S. 77: tratta Foligno-Pontelatrave a 1.075,94 milioni di euro e prevedendoche i costi aggiuntivi per la realizzazione degli interventi di cui alla medesima delibera - quantificati in 26,143 milioni di euro - venissero fronteggiati mediante utilizzo di quota parte della voce «imprevisti» e autorizzando l'impiego delle economie di gara per il ripristino di detta voce nella misura originaria, nonche' demandando l'indicazione della modalita' di compensazione dell'ulteriore sbilancio finanziario di 18,341 milioni di euro alla fase di presentazione dei progetti definitivi relativi agli interventi i cui progetti preliminari erano stati approvati con la delibera n. 13/2004; Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 101, con la quale questo Comitato ha approvato i progetti preliminari di 8 «aree leader» ed ha assegnato - a valere sui fondi di cui all'art. 1, comma 78, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 - un contributo suscettibile di sviluppare un volume di investimenti di 20 milioni di euro, di cui 17,318 milioni di euro finalizzati alla sola acquisizione, mediante esproprio e/o accordi bonari, dei terreni sede di 5 di dette «aree leader», prendendo atto, sotto l'aspetto attuativo,che con procedura di evidenza pubblica, successivamente all'acquisizione dell'area, il soggetto aggiudicatore avrebbe proceduto a selezionare i concessionari ai quali affidare la realizzazione, con fondi privati, degli interventi progettati e la successiva gestione delle strutture realizzate; Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche eche riporta, all'allegato 2, la scomposizione dell'«asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna» nei maxilotti e relativi componenti; Vista la delibera 21 dicembre 2007, n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 153/2008), con la quale questo Comitato ha apportato alcune modifiche alla «presa d'atto» della delibera n. 101/2006, relative in particolare al momento di acquisizione dei terreni sede di 5 delle «aree leader»; Vista la delibera 21 febbraio 2008, n. 21, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha proceduto a definire in apposito allegato il quadro delle risorse di cui al citato art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 allocabili da questo Comitato stesso; Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato 28 febbraio 2007, n. 15, concernente le procedure da seguire per l'utilizzo di contributi pluriennali ai sensi dell'art. 1, commi 511 e 512, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e successive modificazioni e integrazioni, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere; Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; Visto il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2008-2012 - Allegato infrastrutture, sul quale questo Comitato ha espresso parere favorevole con delibera 28 giugno 2007, n. 45, eche include nella tabella B3 (relativa alle opere in corso con copertura parziale) l'intervento «Quadrilatero umbro-marchigiano: assi principali», mentre all'allegato G prevedeche tutte le risorse disponibili a vario titolo, compresi i ribassi d'asta, devono essere utilizzate per la realizzazione di detti assi principali; Vista la nota 12 marzo 2008, n. 106, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso la relazione istruttoria sul progetto definitivo relativo all'«Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna - maxilotto n. 1 - S.S. 77 Val di Chienti: tratta Foligno-Pontelatrave», chiedendone l'approvazione e proponendo altresi' l'assegnazione all'opera di un contributo a valere sulle risorse di cui all'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007; Vista la nota 20 marzo 2008, n. 0000105, con cui l'Unita' tecnica-finanza di progetto ha formulato le proprie valutazioni in ordine al piano economico-finanziario; Consideratoche, nella seduta del 27 marzo 2008, questo Comitato, sulla base dell'istruttoria di cui sopra e preso atto del parere favorevole espresso in seduta dal rappresentante del Ministero per i beni e le attivita' culturali, fatta eccezione per lo svincolo di Colfiorito, ha approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture, il progetto definitivo di cui sopra, stralciando dal medesimo il predetto svincolo, ed ha assegnato - a valere sulle risorse recate dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 - contributi quindicennali suscettibili di sviluppare, al tasso all'epoca applicato dalla Cassa depositi e prestiti, un volume di investimenti di 536.130.000 euro, nel presuppostoche il Ministero dell'ambiente ed il Ministero per i beni e le attivita' culturali non formulassero ulteriori prescrizioni e raccomandazioni; Consideratoche tale presupposto non si e' realizzato, in quanto i pareri poi formalmente acquisiti dei predetti Ministeri contengono prescrizioni, eche conseguentemente il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto, con nota 22 luglio 2008, n. 0008049,che l'argomento venga nuovamente sottoposto a questo Comitato; Consideratoche, con nota pervenuta a questo Comitato il 18 luglio 2008, il citato Ministero ha trasmesso una relazione aggiornata sul progetto in questione, inviando - con note del 21 luglio 2008, n. 0007874, e 28 luglio 2008, n. 0008779 - revisioni successive di detta relazione ed ulteriore documentazione di supporto e fornendo poi - con nota 31 luglio 2008, n. 0009260 - precisazioni su un punto particolare della proposta; Consideratoche l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»; Ritenuto, per maggior chiarezza espositiva, di reiterare - con le necessarie modifiche ed integrazioni - i contenuti della delibera adottata il 27 marzo 2008,che viene a tutti gli effetti sostituita dalla presente delibera; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto
delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: - sotto l'aspetto tecnico-procedurale: che, come specificato nelle delibere richiamate nella premessa, il progetto «asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna» mira a portare la viabilita' delle aree interne alle due regioni interessate a livello di rete ed a assicurare il raccordo con le piastre logistiche di Foligno e Civitanova e con il centro intermodale dell'alto Lazio; che, piu' specificatamente, l'opera e' costituita dalle due direttrici parallele Ancona-Perugia (che si sviluppa lungo la S.S. 76 e prosegue verso la S.S. 318 umbra) e Civitanova Marche-Foligno (che si sviluppa lungo la S.S. 77), collegate dalla trasversale Fabriano-Matelica-Muccia e dalle diramazioni della S.S. 77; che la Quadrilatero S.p.A. - individuata con la citata delibera n. 13/2004 quale soggetto aggiudicatore dell'intero intervento e partecipata da ANAS, regioni interessate, province di Perugia e Macerata, Camera di commercio di Macerata - ha bandito, il 19 novembre 2004, la gara per l'aggiudicazione del 1° maxilotto a Contraente generale eche, in base agli esiti di detta gara, ha definitivamente aggiudicato detto maxilotto all'ATI Strabag AG (mandataria) - Cooperativa Muratori & Cementisti C.M.C. - Grandi Lavori Fincosit S.p.A., poi costituitasi nella Societa' di progetto «Val di Chienti S.p.A.» eche ha offerto un ribasso del 14,95 per cento; che il soggetto aggiudicatore ha contratto, il 28 ottobre 2005, un mutuo per l'attualizzazione delle quote dei limiti di impegno assegnate con la menzionata delibera n. 13/2004 e, in linea con le ricordate indicazioni della tabella G del DPEF 2008-2012, ha concentrato le risorse disponibili, comprese quelle provenienti dal PAV, sull'intervento relativo alla S.S. 77 ed in particolare sull'allaccio tra detta strada e la S.S. 16 «Adriatica», nonche' sull'esistente «quattro corsie a Foligno»; che il progetto definitivo della S.S. 77: tratta Foligno-Pontelatrave, approvato in sede tecnica dal Consiglio di amministrazione del soggetto aggiudicatore il 31 luglio 2007 nell'ultima versione progettuale, conseguente all'attuazione di prescrizioni impartite nel corso dell'istruttoria sulla versione originaria, e' stato consegnato, il 12 settembre 2007, al Ministero delle infrastrutture e trasmesso, entro il 1° ottobre successivo, a tutti i soggetti da invitare alla Conferenza di servizi, poi indetta dal medesimo Ministero delle infrastrutture in data 5 dicembre 2007; che il suddetto progetto e' stato sviluppato a partire dal tracciato proposto dal Contraente generale in sede di offerta, in variante al progetto preliminare posto a base di gara, e - oltre alle variazioni planoaltimetriche di cui alle prescrizioni contenute nell'allegato 2 alla delibera n. 13/2004 - presenta ulteriori modifiche, rispetto al suddetto progetto preliminare, puntualmente indicate nella relazione istruttoria e resesi necessarie durante la fase di progettazione per i motivi del pari specificati in relazione; che l'infrastruttura, della lunghezza di circa 35 km e completata con 5 svincoli, e' classificabile quale «strada extraurbana principale - categoria B» ai sensi del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 5 novembre 2001 e, progettata secondo la classe di importanza 2 del «nuovo testo unitario per le costruzioni» con vita utile pari a 100 anni, e' stata suddivisa - ai fini realizzativi - in due sublotti: * sublotto 1.2, di circa 14 km, costituito dal tratto iniziale umbro Foligno-Valmenotre e dal tratto finale marchigiano Galleria Muccia-Pontelatrave; * sublotto 2.1, avente un'estesa di circa 21 km e costituito dal tratto centrale Valmenotre-Muccia; che il progetto e' stato pubblicato, ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il 5 settembre 2007 su n. 3 quotidiani, di cui uno a tiratura nazionale, eche sono pervenute in termini 6 osservazioni da parte di privati, in ordine alle quali il soggetto aggiudicatore ha esposto le proprie controdeduzioni,che il Ministero istruttore dichiara di condividere; che nel corso e successivamente alla Conferenza dei servizi sono stati acquisiti i pareri favorevoli dei vari Enti interessati eche in particolare si sono espresse favorevolmente, spesso con prescrizioni e/o raccomandazioni, la regione Umbria con delibera di Giunta 17 dicembre 2007, n. 2120; la regione Marche, da ultimo, con delibera di Giunta 18 dicembre 2007, n. 1504; la provincia di Macerata con nota 3 dicembre 2007, n. 79111; la provincia di Perugia con nota 28 dicembre 2007, n. 1/437204; l'ANAS - Compartimento per la viabilita' delle Marche con nota 4 dicembre 2007, n. CAN-0029644; i principali comuni interessati e gli Enti interferiti; che il Ministero per i beni e le attivita' culturali, con nota 26 marzo 2008, n. DG-PAAC-3627, ha espresso parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni,che il Ministero istruttore nell'apposito documento di disamina dei pareri ricevuti propone di recepire, e con alcune indicazioni per lo svincolo di Colfioritoche il Ministero istruttore stesso precisa di leggere alla stregua delle disposizioniche disciplinano il procedimento di verifica di ottemperanza alle prescrizioni dettate in sede di approvazione del progetto preliminare, sottolineandoche vengono formulate prescrizioni per detto svincolo da attuare in sede di progetto esecutivo ed evidenziando come solo l'approvazione del progetto definitivo e la conseguente dichiarazione di pubblica utilita' consentano di procedere all'occupazione dei terreni su cui sviluppare le indagini in situ richieste dal Ministero per i beni e le attivita' culturali; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone quindi di inserire apposita prescrizione per prevedere l'adozione di adeguati provvedimenti per l'ipotesiche successivamente, a seguito di detti sondaggi, emergano elementi ostativi alla realizzazione dello svincolo predetto; che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con nota 24 luglio 2008, n. DSA-2008-0020594, nel trasmettere il parere reso dalla speciale Commissione VIA in merito al procedimento di verifica di ottemperanza alle prescrizioni dettate in sede di esame del progetto preliminare, sottolinea come la Commissione stessa si sia espressa per la conformita' del progetto definitivo di cui trattasi al progetto preliminare, con eccezione delle modifiche, apportate a seguito di recepimento di raccomandazione di questo Comitato e definite «significative», nel tratto relativo al semisvincolo di Val Menotre, per le quali, pur escludendo elementi di criticita' rilevanti, chiede l'aggiornamento - a cura del soggetto aggiudicatore - dello studio di impatto ambientale ed una nuova pubblicazione, limitatamente a tale parte del progetto, ai fini dell'invio di eventuali osservazioni da parte dei soggetti pubblici e privati interessati; che il Ministero istruttore dichiara di concordare sulla richiesta avanzata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, proponendo quindi di approvare il progetto definitivo in questione con esclusione della parte relativa al semisvincolo di Val Menotre, eche il Ministero stesso, nel citato documento di disamina dei pareri pervenuti, indica le prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede di approvazione di detto progetto; che il Programma di risoluzione delle interferenze e' contenuto nell'elaborato «Sublotti 1.2 e 2.1, Programma di risoluzione delle interferenze rev. B»; - sotto l'aspetto attuativo: che il cronoprogramma prevede una durata di 1.040 giorni per l'esecuzione del sublotto 1.2 e di 1.340 giorni per i lavori del sublotto 2.1; che il CUP assegnato all'intervento e' F12C03000050010; - sotto l'aspetto finanziario: che il costo complessivo dell'intero asse ammonta a 1.098.011.861,93 euro, dei quali 956.946.959,55 per lavori a base d'appalto e 141.064.902,38 per somme a disposizione, di cui 26.358,217 per oneri di attuazione delle prescrizioni e raccomandazioni formulate da questo Comitato; che detto costo corrisponde a quello del progetto preliminare,che era stato poi ridimensionato con delibera n. 145/2005 al fine di mantenere immutato il quadro complessivo del 1° maxilotto eche si e' nuovamente attestato sul valore originario, in quanto si sono registrate lievitazioni delle voci coperte con le «somme a disposizione» (in particolare per espropri, costituzione di un fondo per eventuali contenziosi, rilevata attuazione delle prescrizioni e raccomandazioni ex delibera n. 13/2004), mentre, per quanto concerne i lavori del 1° maxilotto, rispetto all'importo offerto dal Contraente gnerale in sede di gara si sono verificati, in sede di elaborazione del progetto definitivo, incrementi essenzialmente correlati all'approfondimento progettuale, all'adeguamento delle opere alle nuove norme tecniche sulle costruzioni, nonche' alla stima analitica degli oneri di sicurezza, il cui costo -nel progetto preliminare -era stato individuato in termini percentuali rispetto al costo totale dei lavori; che la copertura dei suddetti aumenti viene assicurata tramite utilizzo dei «ribassi d'asta» realizzati in sede della citata gara; che i prezzi utilizzati per la definizione del quadro economico sono, in linea generale, quelli del «prezziario Quadrilatero», sui quali e' stato applicato il citato ribasso del 14,95 per cento offerto dal Contraente generale, eche, per compensare lavori e forniture non previsti nei prezziari contrattuali, sono stati utilizzati anche 176 «nuovi prezzi», la cui congruita' e' stata valutata in sede istruttoria dall'apposita struttura di supporto ANAS; che in particolare il sublotto 1.2, nel cui ambito si colloca lo svincolo di Val Menotre, ha un costo di 424,88 milioni di euro, la cui copertura e' integralmente assicurata da 379 milioni di euro garantiti con il suddetto mutuo acceso con le quote dei limiti di impegno assegnate da questo Comitato con la delibera n. 13/2004 e da 45,88 milioni di euro programmati dalla regione Umbria, nell'ambito dell'accordo di Programma Quadro stipulato nel 1999, a valere sui finanziamenti recati dalla legge 30 marzo 1998, n. 61; che il costo del sublotto 2.1 e' pari a 673,13 milioni di euro eche a detto sublotto vengono destinati 137 milioni di euro provenienti dal PAV, come esposto nel piano economico-finanziarioche tiene conto solo dei proventi ricavabili dalle aree leader gia' approvate e sulla base degli accordi gia' formalizzati sia di ordine generale sia relativi alle predette aree leader, eche il contributo in questione e' intanto assicurato da un finanziamento senior di 112,80 milioni di euro e da un autofinanziamento nel corso dei lavori di 24,20 milioni di euro; che per l'integrazione della copertura del citato sublotto 2.1 questo Comitato ha concesso, come esposto in premessa, nella seduta del 27 marzo 2008, contributi quindicennali suscettibili di sviluppare un volume di investimenti di 536,13 milioni di euro; che il finanziamento cosi' concesso, sommato a quelli concessi in precedenza all'intera opera, e' comunque ricompreso entro il tetto di contribuzione statale fissato con la delibera n. 13/2004 eche - viene esplicitamente evidenziato in relazione - la realizzazione degli altri tratti stradali inclusi nel maxilotto n. 1 dovra' essere garantita soprattutto mediante ricorso agli ulteriori proventi del PAV, previo completamento del finanziamento per l'acquisizione delle «aree leader»; che il citato piano economico-finanziario, asseverato dalla Banca Marche, e' riferito solo al sublotto 2.1 ed evidenzia un «potenziale ritorno economico» derivante dalla gestione, rappresentato dai citati proventi PAV (ICI, oneri e canoni di concessione sulle aree leader approvate, ricavi da vendita dei materiali da escavazione e proventi della Camera di commercio di Macerata),che coprono circa il 20 per cento del costo dell'investimento; che l'Unita' tecnica-finanza di progetto,che gia' si era espressa favorevolmente sul piano economico-finanziario relativo all'intero progetto e inviato a corredo del progetto preliminare, ha confermato la congruita' del contributo richiesto, ma ha sottolineato l'elevato tasso di volatilita' dei «proventi da territorio», sottolineando la necessita' di effettuare la sistematica attivita' di verifica prevista dalla delibera n. 13/2004, anche al fine di individuare eventuali adeguamentiche si rendano necessari nel corso di realizzazione del progetto; che - a seguito dello stralcio del semisvincolo di Val Menotre, il cui costo di realizzazione e' stato quantificato in 2.585.000 euro (di cui 2.253.000 per lavori e 332.000 per somme a disposizione) - il costo dell'opera si attesta a 1.095.426.000 euro eche, in relazione all'intervenuta modifica del tasso di interesse praticato dalla Cassa depositi e prestiti, i contributi concessi nella seduta del 27 marzo 2008 e dei quali si chiede ora la conferma sviluppano un volume di investimenti di 510.596.572 euro; che il soggetto aggiudicatore - con note 24 luglio 2008, n. 630-08, e 28 luglio, n. 633-08 - si e' impegnato ad assicurare la copertura del differenziale, destinando all'opera 16.212.000 euro a carico dei proventi, attualizzati, di cui all'accordo sottoscritto con la Camera di commercio, industria ed artigianato di Perugia l'8 luglio 2008 e il residuo a carico del capitale sociale, e chiede pero' l'autorizzazione a utilizzare i contributi concessi all'opera sino al limite massimo dell'originario volume di investimento previsto nell'ipotesi in cui, al momento di attualizzazione dei contributi stessi, sia possibile accedere ad un tasso migliore di quello ora considerato;
Delibera:
1. Approvazione progetto definitivo 1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 e, per le parti in variante, dell'art. 167, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi delle disposizioni sugli espropri di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e successive modificazioni e integrazioni, e' approvato - con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - il progetto definitivo dell'intervento «Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna - maxilotto n. 1: S.S. 77 “Val di Chienti” tratta Foligno-Pontelatrave», con eccezione della parte relativa al semisvincolo di Val Menotre. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico e edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto come sopra approvato. 1.2 L'importo, arrotondato, di euro 1.098.011.000 costituisce il nuovo «limite di spesa» dell'intervento da realizzare; mentre quello di euro 1.095.426.000, relativo alla parte di progetto in approvazione, corrisponde al costo dell'intero intervento quale sintetizzato nella «presa d'atto», inclusivo del costo di realizzazione dello svincolo di Colfiorito e depurato solo dell'importo riferibile al semisvincolo di Val Menotre, per il quale - come sopra esposto - viene previsto l'aggiornamento dello studio di impatto ambientale. Tale importo e' comprensivo del costo delle opere di compensazione,che - come specificato nell'allegato 1 - debbono trovare copertura nei limiti delle somme previste al riguardo nel quadro economico, e degli oneri di attuazione delle prescrizioni dettate nell'allegato stesso,che, ove non gia' compresi nel valore dell'affidamento, saranno imputati alla voce «imprevisti» di cui a detto quadro. 1.3 Le prescrizioni richiamate al punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella 1ª parte del menzionato all'allegato 1,che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella parte 2ª del citato allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. Gli eventuali contributi concessi, ai sensi dei punti 49, 50 e 51 delle raccomandazioni, ai comuni di Serravalle di Chienti e di Muccia, nonche' per il recupero naturalistico della palude di Colfiorito debbono trovare capienza nell'ambito delle somme destinate alle opere di compensazione di cui al suddetto quadro economico ed essere finalizzati ad interventi compensativi strettamente connessi all'opera approvata al precedente punto 1.1. Prima di passare alla fase esecutiva di tali interventi il soggetto aggiudicatore richiedera' il preventivo nulla osta tecnico, economico ed amministrativo alla struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 1.4 E' approvato altresi' il piano di risoluzione delle interferenze, riportato nel citato elaborato «Sublotti 1.2 e 2.1, Programma di risoluzione delle interferenze rev. B». 1.5 I beni di cui e' prevista l'espropriazione sono indicati negli elaborati del progetto definitivo i cui estremi sono riportati nell'allegato 2,che del pari forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo 2.1 Per la realizzazione del lotto 2.1 ed a integrazione dei finanziamenti disponibili, e' concesso alla Quadrilatero S.p.A.: - un contributo di euro 24.789.251, per quindici anni, a valere sul contributo previsto dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 con decorrenza 2009; - un contributo di euro 24.789.251, per quindici anni, a valere sul contributo previsto da detta norma con decorrenza 2010. I predetti contributi complessivi - suscettibili di sviluppare, al tasso di interesse attualmente praticato dalla Cassa depositi e prestiti, un volume di investimenti di euro 510.596,572 - sono stati quantificati includendo, nel costo di realizzazione dell'investimento, anche gli oneri derivanti dal reperimento di eventuali finanziamenti necessari. 2.2 Il soggetto aggiudicatore, nell'eventualitache l'attualizzazione dei suddetti contributi avvenga ad un tasso migliore di quello sopra considerato, e' autorizzato ad utilizzare i contributi medesimi sino al limite massimo del volume di investimento originariamente previsto e pari a 536.130.000 euro: in tal caso il soggetto aggiudicatore destinera' le risorse proprie finalizzate all'opera in approvazione in considerazione della sopravvenuta inadeguatezza del contributo concesso da questo Comitato,che si rendano cosi' disponibili, alla realizzazione degli altri tratti stradali inclusi nel maxilotto n. 1. 3. Disposizioni per la successiva fase progettuale 3.1 Il soggetto aggiudicatore effettuera' tempestivamente, e comunque prima della redazione definitiva del progetto esecutivo, le ulteriori indagini in situ richieste dal Ministero per i beni e le attivita' culturali. Qualora dette indagini evidenzino, a parere del citato Ministero, l'esistenza di repertiche non consentano la realizzazione dello svincolo di Colfiorito, cosi' come approvato, o comportino ulteriori prescrizioni da ottemperare in fase di progettazione esecutiva o di attuazione dell'opera, la questione verra' riproposta a questo Comitato, per le determinazioni di competenza, a cura del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e previa stima dell'eventuale onere aggiuntivo con conseguente indicazione delle relative fonti di copertura. 3.2 Per la parte di progetto concernente il semisvincolo di Val Menotre il soggetto aggiudicatore provvedera' ad aggiornare lo studio di impatto ambientale e ad effettuare una nuova pubblicazione, trasmettendo - non appena possibile - il progetto definitivo aggiornato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ai fini della sottoposizione a questo Comitato. In tale sede il predetto Ministero proporra' l'eventuale riassestamento del quadro economico del maxilotto n. 1, il cui importo complessivo figura con il valore iniziale di circa 1.296 milioni di euro nella scheda ex delibera n. 63/2003, e fornira' altresi' il quadro aggiornato dell'intero progetto «Quadrilatero»,che evidenzi anche le eventuali economie registrate in sede di affidamento dei lavori del maxilotto n. 2, se gia' avvenuto, e le modalita' di utilizzo. 4. Monitoraggio L'innovativita' del modello di finanziamento previsto per l'intera opera, tramite l'individuazione di proventi provenienti dal territorio, richiede - come sottolineato nella delibera n. 13/2004 - una sistematica attivita' di verifica anche al fine di individuare eventuali adeguamenti nel corso di realizzazione del progetto. Pertanto il soggetto aggiudicatore relazionera' al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la periodicitache il medesimo riterra' congrua, sullo stato di attuazione del progetto. Il Ministero istruttore a sua volta segnalera' tempestivamente a questo Comitato eventuali criticita' rilevate e proporra' le misure atte a superarle. 5. Clausole finali 5.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto approvato con la presente delibera. 5.2 Ferme restando le verifiche di competenza delle varie Amministrazioni indicate nel menzionato allegato 1, il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nell'allegato stesso: il citato Ministero procedera', a sua volta, a dare comunicazione al riguardo a questo Comitato. Inoltre il soggetto aggiudicatore trasmettera', sempre prima dell'inizio dei lavori, al Ministero dell'ambiente, come dal medesimo richiesto nella menzionata nota, il progetto esecutivo, corredato dal progetto di monitoraggio ambientale di cui all'art. 21 dell'allegato XXI al decreto legislativo n. 163/2006 e dalla relazione di cui al 4° comma dell'art. 20 di detto allegato, ai fini delle verifiche tecniche di competenza sulla corretta attuazione durante le fasi di realizzazione dei lavori e di esercizio delle opere e degli impianti, anche mediante azioni di verifica e controllo comportanti sopralluoghi in corso d'opera. 5.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 5.4 Il Protocollo d'intesa tra Prefettura competente - UTG, soggetto aggiudicatore e Contraente generale, mirato a potenziare l'attivita' di monitoraggio al fine di prevenzione di tentativi di infiltrazione della criminalita' organizzata, di cui al punto 4.5 della delibera n. 145/2005 si intende riferito anche alle opere oggetto del progetto definitivo approvato al punto 1 della presente delibera. 5.5 Il CUP F12C03000050010 assegnato al progetto in argomento - ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004) - dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in oggetto. Roma, 1° agosto 2008
Il segretario del CIPE: Micciche' Il vice presidente: Tremonti
Registrato alla Corte dei conti l'11 febbraio 2009 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 108 |
| Allegato 1
PARTE I - PRESCRIZIONI
Di ordine generale. 1) Il soggetto aggiudicatore deve pubblicare ai fini della procedura di VIA il progetto definitivo dello svincolo di Val Menotre, stralciato dalla approvazione del presente progetto definitivo, ed inviare al Ministero dell'ambiente il medesimo progetto, corredato della integrazione SIA, in modo da conseguire il parere di competenza per consentire la successiva approvazione da parte del CIPE. Il tracciato dello svincolo dovra' rispettare le distanze normative dalla sorgente idrica presente nell'area (VA/SOR). 2) Le prescrizioni formulate sul progetto preliminare da risolvere in fase esecutiva, in fase realizzativa o post operam, ove non superate dalle presenti prescrizioni, si intendono rinnovate anche se integrate. 3) Le opere di compensazione, sia ambientali che territoriali, troveranno copertura, nei limiti delle somme previste, nel quadro economico del progetto per opere di compensazione. A tal uopo il soggetto aggiudicatore redigera' gli specifici progetti corredati delle stime di spesa che verranno sottoposti, in funzione delle specifiche destinazioni, ai Ministeri e alle regioni competenti. 4) I costi derivanti da prescrizioni relative al presente progetto definitivo saranno, laddove non compresi nel costo di affidamento, compensati con le somme appostate per gli imprevisti nel quadro economico di progetto. 5) Gli elaborati progettuali di recepimento di prescrizioni e raccomandazioni di interesse del Ministero per i beni e le attivita' culturali andranno sottoposti a verifica da parte delle Soprintendenze di settore competenti per territorio e della Direzione generale per la qualita' e la tutela del paesaggio. In fase di redazione del progetto esecutivo. 6) Ai fini della salvaguardia delle risorse idriche destinate all'uso idropotabile sia verificata la validita' delle previsioni di impatto sulle acque sotterranee fin qui fatte, inserendo altresi' le sorgenti Capodacqua, Rasiglia-Alzabove e Acquabianca, con le loro peculiari caratteristiche idrogeologiche, localizzative e di destinazione d'uso, per poter mettere in atto ogni ulteriore accorgimento necessario alla tutela delle sorgenti stesse e alla eventuale ricerca di fonti idriche sostitutive; nella generalita' dei casi dovra' essere redatto un piano di emergenza per porre rimedio a un eventuale depauperamento di sorgenti alimentanti acquedotti, causato dalla realizzazione delle opere. Il Piano di emergenza dovra', tra l'altro, prevedere i progetti di specifici interventi provvisionali (pozzi, impianti acquedottistici, etc.), da ubicarsi di preferenza in aree gia' soggette ad esproprio o ad occupazione temporanea e da attuare prontamente, ove si verificassero i presupposti previsti nel piano stesso, nonche' destinati a durare fino al momento in cui la portata delle acque idonee al consumo umano senza necessita' di depurazione, come verificato dagli enti preposti, ritorni ai livelli originari o per effetto degli interventi di confinamento della falda ovvero per l'apporto delle risorse idriche drenate dalle gallerie e, in ogni caso, fino all'attuazione degli specifici interventi definitivi che si rendano eventualmente necessari per superare lo stato di emergenza. Il suddetto piano di emergenza ed i relativi progetti potranno essere approvati anche separatamente ed in tempi diversi dal soggetto aggiudicatore, ai sensi dell'art. 169, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006, dando comunicazione degli specifici interventi previsti nel piano alle ARPA competenti per territorio. Restano ferme le competenze delle autorita' preposte alla verifica della qualita' dell'acqua da destinare al consumo umano a garanzia della salute pubblica. I costi di tali opere troveranno capienza nelle somme a disposizione accantonate dal soggetto aggiudicatore. 7) Le pile dei viadotti di attraversamento del fiume Chienti siano poste al di fuori dell'alveo attivo e sia evitata la deviazione del fiume a Muccia in prossimita' dell'omonimo viadotto. 8) Sia prevista nel tratto Pontelatrave-Muccia l'installazione dei seguenti inclinometri aggiuntivi: DISSESTO PAI F-19-1734 (localita' Costafiore): uno a monte e l'altro a valle del tracciato della galleria che intercetta il piede della Paleofrana localizzata in corrispondenza dell'abitato di Costafiore; DISSESTO PAI F-19-1749 (localita' Acquamoscia): almeno quattro inclinometri posizionati due a monte e due a valle del tracciato della galleria che consentiranno di monitorare il fenomeno sia durante che a lavori ultimati. 9) Sia esteso il controllo della qualita' delle acque superficiali, integrando le indagini chimico-fisiche, chimiche e microbiologiche, con la determinazione dell'Indice biotico esteso (IBE) a monte e a valle dei principali impatti. 10) Venga redatto un piano di monitoraggio avente come fine la verifica dell'efficienza di trattamento delle acque di prima pioggia e un piano di verifica e manutenzione periodica delle vasche. 11) Venga adeguato il piano di monitoraggio, per quanto riguarda le «determinazioni analitiche» relative alla componente atmosfera, determinando tutti i metalli e gli IPA, secondo quanto previsto dalla norma vigente, sugli stessi filtri utilizzati per la determinazione del PM10. 12) Vengano descritte le misure che si intendono adottare al fine di prevenire contaminazioni del suolo, del sottosuolo e delle falde, nelle aree di deposito/utilizzo delle materie prime potenzialmente inquinanti (carburanti, etc.) e in quelle di ricovero dei mezzi. 13) Sia progettata l'opera di attraversamento della valle e del fiume Menotre, riferita al progetto di viabilita' locale e/o provvisionale appena a monte del viadotto, con opere che rendano l'intervento «trasparente» alle piene, verificandone comunque il funzionamento con le portate caratteristiche di progetto in condizioni di moto permanente (in un'unica simulazione comprendente anche il viadotto a valle). 14) Siano definite in dettaglio le modalita' di risoluzione delle interferenze con i seguenti corsi d'acqua demaniali: fosso non denominato (prog. 1170); fosso San Lorenzo (viadotto alla prog. 1975); fosso delle Lane o Altolina (viadotto alla prog. 4903 e due tombini sulla viabilita' locale alle progg. 0+618 e 0+363); fosso Mercovio e due fossi non denominati allo svincolo Val Menotre con attraversamenti, sistemazioni idrauliche e deviazioni. 15) Sia redatta una progettazione di dettaglio degli interventi in corrispondenza dei corsi d'acqua, completa di ripristino finale, che garantisca e dimostri il rispetto delle prescrizioni dettate dal PPAR, dal PTC (articoli 21, 23 delle NTA, e delle modalita' stabilite dalle linee di intervento del relativo allegato D e dai criteri previsti dalla regione Marche - circolare n. 1 del 23 gennaio 1997) e degli indirizzi specifici del PTC (art. 19 NTA). I suddetti progetti di ripristino dovranno includere interventi di riqualificazione ambientale allo scopo di «realizzare il recupero della funzionalita' fisico-biologica dei corsi d'acqua, il recupero ed il potenziamento delle fasce ripariali e della vegetazione golenale, la sistemazione degli alvei e degli argini, naturali o artificiali (attraverso le tecniche della bioingegneria), nonche', ove possibile, la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua». 16) Nella fase di progettazione esecutiva, la sistemazione finale dei siti di cava, di deposito temporaneo, di recupero e di scarico, unitamente al relativo piano di recupero, dovra' essere verificata sulla base di una progettazione di dettaglio. 17) Siano predisposti gli opportuni elaborati grafici che evidenzino la sovrapposizione del tracciato dell'intervento con gli strumenti di pianificazione territoriale elaborati dall'Autorita' di bacino del fiume Tevere. Qualora il tracciato interferisca con aree perimetrate a rischio di inondazione e/o a rischio per movimenti franosi, sia adeguato il progetto esecutivo alla disciplina normativa tecnica dei Piani stralcio elaborati dalla Autorita' di bacino del fiume Tevere. 18) Dovranno essere individuati, per tutte le aree di cantiere poste in prossimita' di fossi o torrenti, nonche' per le attivita' di costruzione dei vari attraversamenti dei corsi d'acqua stessi, tutti gli opportuni accorgimenti volti ad evitare significativi rilasci in alveo di solidi sedimentabili e materiali grossolani o fuoriuscite di acqua mista a cemento, additivi e sostanze per il disarmo delle casseforme durante le fasi di getto in alveo. A tale scopo dovranno essere realizzati opportuni sistemi di regimazione e raccolta delle acque eventualmente dotati di bacini di decantazione; in ogni caso la gestione delle acque di cantiere, inclusi gli scarichi provenienti da eventuali servizi per il personale, dovra' essere attuata nel rispetto della vigente normativa di settore. 19) Sia inserito l'accesso alla Chiesa di San Bartolomeo mediante la viabilita' compresa tra il sottovia di accesso alla Chiesa e il Viadotto Renaro tra la prog. km 0+511.25 e la progr. km 0+770 e quello sulla strada per Uppello ripristinando la completa accessibilita' alla chiesa sul lato di monte. 20) Venga modificato il tracciato della strada di servizio di accesso agli impianti tecnici della galleria «Belfiore», in modo da non interferire con la previsione di ampliamento del cimitero di Belfiore. 21) Nel corso della redazione del progetto esecutivo, si dovra' effettuare una campagna di ricognizioni su tutto il tracciato ed aree connesse, da concordarsi con le competenti Soprintendenze, con personale tecnico scientifico con buona conoscenza del territorio interessato: in particolare si individuano sin d'ora l'area compresa tra Pale e S. Lucia, lungo il tracciato della galleria artificiale Rio Rifugio, nel tratto Casette di Cupigliolo - imbocco della galleria La Palude, e nel tratto tra il viadotto La Palude e lo svincolo di Colfiorito, nel sublotto 2.1, area svincolo di Colfiorito e viadotto. 22) Si dovranno effettuare con personale tecnico archeologo specializzato, secondo le indicazioni fornite dalle competenti Soprintendenze e con costo a carico del soggetto aggiudicatore, sondaggi preventivi in aree particolarmente indiziate; in particolare per lo svincolo di Colfiorito, non appena preso possesso delle aree, il Contraente generale dara' corso a una campagna archeologica ricognitiva stabilita di intesa con la competente Soprintendenza di settore e sotto la direzione della stessa. 23) Dovra' essere modificata la localizzazione, per il tratto Foligno-Val Menotre, dell'area di stoccaggio e cantiere Base 1 in quanto interferisce con un'area di alto interesse archeologico. 24) Per lo svincolo di Colfiorito dovra' essere posta la massima attenzione per l'inserimento dello stesso in un'area di rilevante interesse paesaggistico. In particolare: le quote dei rilevati dovranno essere contenute allo stretto indispensabile e le scarpate andranno raccordate dolcemente con il terreno circostante; si dovra' evitare la piantumazione di alberi di alto fusto in quanto estranei al contesto paesaggistico, caratterizzato da coltivazioni erbacee e prati; potranno essere previste delle siepi in prossimita' dei guard-rail. 25) Siano integrate le indagini gia' eseguite in merito ai fenomeni franosi F-19-1804, F-19-1808, F-19-1796, F-19-1795, F-19-1789, F-19-1780, F-19-1771 individuati dal PAI, riconducibili alla classe dei fenomeni di minore pericolosita', mediante l'esecuzione di altri sondaggi geognostici, in numero idoneo per ogni dissesto, per determinare nel dettaglio le caratteristiche stratigrafiche dei terreni ivi presenti installando almeno due inclinometri per ogni dissesto individuato, in modo da monitorare le zone indicate prima e dopo gli interventi, e siano effettuate verifiche di stabilita' puntuali dei versanti interessati dai dissesti sopra menzionati e soprattutto, per i tratti in sbancamento, agli imbocchi delle gallerie e nei tratti a mezzacosta. In fase di realizzazione del progetto esecutivo. 26) Sia monitorata costantemente la situazione idrogeologica, sia prima che dopo i lavori, mediante l'istallazione di ulteriori piezometri posizionati nei punti piu' significativi dove le indagini attualmente eseguite hanno evidenziato la presenza di acquiferi sotterranei consistenti. 27) Il terreno vegetale di risulta sia asportato, accantonato e successivamente riutilizzato con modalita' e tecniche adeguate alla conservazione delle caratteristiche pedo-agronomiche. 28) Venga predisposto in corso d'opera un sistema di allerta tipo carta di controllo, per ciascuno dei parametri indagati per la acque sotterranee, che permetta di evidenziare precocemente particolari trend delle concentrazioni dei parametri stessi soprattutto in relazione alla criticita' delle falde acquifere in alcuni punti. 29) Siano trasmessi all'Autorita' di bacino della regione Marche copia dei risultati delle verifiche periodiche, dei capisaldi topografici e dei monitoraggi mediante inclinometri e piezometri. 30) Vengano allacciati, ove possibile, gli scarichi dei cantieri alla pubblica fognatura specificando la loro qualita' e quantita', la presenza di efficienza depurativa residua dell'impianto di trattamento finale designato ovvero a quali sistemi depurativi si faccia ricorso nei casi in cui questo non sia possibile; sottoporre alle Arpa competenti il Piano di monitoraggio degli effluenti scaricati. 31) Si dovra' dare preventiva comunicazione, alle competenti Soprintendenze per i beni archeologici delle Marche e dell'Umbria, di tutti i lavori che comportano movimento di terreno, scassi, decorticazioni e terebrazioni. 32) Dovra' essere predisposta nel corso dei lavori un'adeguata assistenza scientifica da parte di personale archeologo specializzato, i cui costi saranno a carico del soggetto aggiudicatore, che operera' sotto la direzione delle Soprintendenze archeologiche di settore, in particolare: in tutte le aree interessate dalla bonifica ordigni bellici; nei movimenti di terra nelle aree valutate con grado di rischio relativo alto e medio-alto, comprese le aree di cantiere (stoccaggio, cantiere, impianti); nei movimenti di terra per la realizzazione delle viabilita' da adeguare e/o realizzare; nella ricognizione preliminare di superficie nelle aree soggette a movimento di terra in localita' Bavareto, svincolo per Serravalle; nella ricognizione preliminare di superficie, con uso del mezzo meccanico con benna a lama piatta nel corso dei movimenti di terra nel cantiere secondario n. 5 S5, evitando scavi ad una profondita' maggiore di 50 cm; nella ricognizione preliminare di superficie con, eventuale, raccolta dei reperti archeologici, secondo le direttive della Soprintendenza nell'area di cantiere compresa tra il sottovia (prog. 20+960.00) al sottovia (progr. 21+156.90), facendo uso del mezzo meccanico con benna a lama piatta nel corso dello scotico; nella ricognizione preliminare di superficie con uso del mezzo meccanico con benna a lama piatta nel corso dei movimenti di terra nell'area di stoccaggio n. 7 ST7; nella ricognizione preliminare di superficie con uso del mezzo meccanico con benna a lama piatta nel corso dei movimenti di terra nell'impianto di frantumazione n. 3 FB3; nella ricognizione preliminare di superficie con uso del mezzo meccanico con benna a lama piatta nel corso dei movimenti di terra nell'area di stoccaggio n. 5 ST5. 33) Per quanto riguarda i corsi d'acqua minori venga effettuato un approfondimento delle verifiche idrauliche e delle interferenze con le opere progettate.
PARTE II - RACCOMANDAZIONI
1) Contenere la tecnologia dei sistemi di mitigazione all'ingresso e all'uscita delle gallerie al minimo indispensabile per garantire la funzionalita' e consentire l'adeguamento del «visus» nel passaggio dalla luce diurna a quella della galleria al fine di attenuarne l'impatto visivo. 2) Adottare tutte le misure atte ad evitare o comunque a mitigare, con tutti gli idonei accorgimenti, ogni eventuale interferenza con le sorgenti, che rappresentano l'elemento che piu' caratterizza sotto il profilo dell'impatto ambientale l'intero progetto, attuando i previsti monitoraggi in corso d'opera e in fase di esercizio, con trasmissione dei dati agli enti territoriali interessati. 3) Realizzare i drenaggi previsti per le acque intercettate dalla realizzazione delle gallerie con i dovuti accorgimenti per non alterare le caratteristiche qualitative delle acque drenate in modo che si possano eventualmente utilizzare anche ad uso pubblico. 4) Tenere conto, in fase di progettazione esecutiva e in riferimento alle singole opere di progetto, delle situazioni individuate dagli elaborati approvati dalla regione Umbria riguardanti le cartografie geologiche e di pericolosita' sismica locale alla scala 1:10.000 (determinazioni dirigenziali n. 10885 del 21 novembre 2001 e n. 5236 del 6 giugno 2007) e le indagini di microzonazione sismica speditiva (deliberazione di giunta regionale n. 4363 del 31 luglio 1998). 5) Pur se localizzazione e vincolo preordinato all'esproprio, anche dei tratti interessati da gallerie, sono stati approvati con la delibera CIPE n. 13/2004, in sede di progettazione esecutiva valutare le possibili interferenze con le previsioni di tipo edificatorio, previste nel PRG vigente del comune di Foligno, sui terreni sovrastanti verificando la loro compatibilita' ed i necessari livelli di messa in sicurezza. 6) Valutare, d'intesa con il comune di Foligno, in sede di progettazione esecutiva, la fattibilita' tecnico-economica della realizzazione, a titolo di compensazione ambientale, dell'intervento di recupero ambientale della cava dismessa in Pale. 7) Realizzare anticipatamente il tratto di strada pedemontana necessario al collegamento dello svincolo sud di Muccia con la SS 77 attuale, all'altezza della SP 256 Muccese, e con la SP 209 della Valnerina, da utilizzare anche in fase di cantiere, al fine di diminuire l'impatto sulla viabilita' locale. 8) Verificare la possibilita' di realizzare anticipatamente il semi-svincolo definitivo di Muccia nord, previsto nel sublotto 1.2, in sostituzione dello svincolo provvisorio previsto nel sublotto 1.1. 9) Verificare la possibilita' di rivisitare la composizione architettonica ed il rivestimento dei pilastri del ponte sul fiume Chienti a Muccia di intesa con la competente Soprintendenza di settore. 10) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, la possibilita' di collegare la zona industriale artigianale di Serravalle in localita' Casali allo svincolo di Colfiorito, mediante opere di ammodernamento o ampliamento della viabilita' esistente, con interventi sulla strada provinciale della «Forcella» che peraltro collega tutte le frazioni montane del comune di Serravalle di Chienti. 11) Inoltrare gli elaborati di progettazione esecutiva relativi al monitoraggio ambientale ed agli accorgimenti di carattere ambientale alle ARPA competenti per territorio individuando, in accordo con le stesse, i punti di rilevamento per il monitoraggio e i metodi di analisi per la determinazione dei parametri. 12) Laddove siano state previste, per motivi paesaggistici e di inserimento ambientale, le «dune», terrapieni realizzati per creare terrazze degradanti rinverdite, valutare la fattibilita' per realizzare varchi o sbocchi in numero e misura sufficiente a consentire l'allontanamento della neve dal piano viabile ovvero indicare un sistema tecnologico alternativo. 13) Prendere in considerazione le classificazioni acustiche adottate dai comuni, che dovranno essere modificate a seguito della realizzazione della infrastruttura, verificando nel contempo la necessita' di richiesta di deroghe all'osservanza dei limiti di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, prevista per i cantieri temporanei, in base alla D.G.R. n. 896/2003 ed ai regolamenti comunali durante l'esecuzione dei lavori. 14) Allegare al progetto esecutivo, ai sensi del comma 1, lettera c), dell'art. 20 del R.R. n. 1/2004, la documentazione relativa alla classificazione acustica, per poter determinare i limiti di immissione nelle zone al di fuori delle fasce di competenza dell'infrastruttura di trasporto. 15) Aggiornare gli elaborati a corredo del progetto esecutivo, relativamente alla componente rumore, con gli esiti delle misure effettuate e con gli estremi del certificato di taratura delle apparecchiature. 16) Adeguare il piano di monitoraggio prevedendo che, per i punti di monitoraggio di tipo «Ac», siano effettuate, per ogni periodo di monitoraggio, almeno n. 4 misure della durata di 24 ore ciascuna, nell'arco di un mese, eseguendo cosi' una misura per settimana: le misure dovranno essere svolte durante giorni lavorativi. 17) Adeguare il piano di monitoraggio prevedendo l'elaborazione dei risultati ottenuti con opportune rette di regressione al fine di determinare eventuali gradienti e valutare l'evoluzione delle componenti ambientali interessate, in relazione alle eventuali misure di mitigazione da realizzare, con particolare riferimento alla presenza di ricettori particolarmente esposti. 18) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, ovunque possibile, l'adozione di canalette inerbite o altri sistemi filtro che potrebbero avere un ruolo importante nella depurazione delle acque di prima pioggia raccolte. 19) Adeguare il piano di monitoraggio per le fasi di ante operam, in corso d'opera e post operam, in maniera che le campagne non abbiano una durata inferiore ai novanta giorni e che le stesse siano effettuate anche nel periodo tardo autunno/inizio inverno. 20) Adeguare il piano di monitoraggio per le attivita' relative alla determinazione dei caratteri chimico-batteriologici, con riferimento ai contaminanti derivanti dal processo industriale, conducendo campagne nelle fasi ante operam, in corso d'opera e post operam, su tutti i piezometri, allo scopo di valutare l'eventuale incremento monte-valle della concentrazione dei diversi parametri presi in esame. 21) Indicare in fase di progettazione esecutiva ai sensi dell'art. 2, comma 4, del decreto ministeriale 29 novembre 2000 eventuali altre infrastrutture di trasporto concorrenti all'immissione nelle aree in cui si abbia il superamento dei limiti. 22) Progettare, previa verifica di fattibilita' tecnica, il viadotto del torrente Renaro con pila in asse con quella dell'opera esistente. 23) Specificare, nella relazione idrologica e idraulica, le opere per le quali sono stati considerati «Tempi di Ritorno di 30 e 50 anni», riferendole ai corsi d'acqua di competenza del fiume Menotre o del fiume Chienti. 24) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, le condizioni di sicurezza delle intersezioni tra lo svincolo Colfiorito e la SP 441, in particolare i triangoli di visibilita', considerata la presenza di una marcata variazione del profilo longitudinale, costituita dal viadotto «Rio Cesi», appartenente al sublotto 2.1, in prossimita' della progressiva 17+300 (asse nord). 25) Verificare, in fase di progettazione esecutiva della rotatoria che funge da potenziamento dell'intersezione tra i tratti 3 e 2 della SP 441 di Volperino, la geometria della stessa, aumentando l'angolo incluso tra i due rami della SP 441/3 confluenti in rotatoria: tale modifica consentirebbe una migliore percorribilita' della stessa, in particolare ai mezzi di notevole ingombro, nonche' un miglioramento delle condizioni di sicurezza relativamente agli angoli di deflessione delle traiettorie di ingresso/uscita dalla rotatoria. 26) Trasmettere al settore urbanistica della provincia di Macerata la progettazione di dettaglio con la localizzazione delle aree di cantiere e l'organizzazione dei relativi spazi interni, a dimostrazione del rispetto delle prescrizioni di base dettate in merito ai corsi d'acqua dall'art. 29 del PPAR. 27) Garantire la salvaguardia del manufatto Botte di Varano a ridosso dell'area di cantiere secondaria S5-n. 5 ubicata nel tratto della piana di Colfiorito. 28) Predisporre, nell'ambito del progetto esecutivo, in ottemperanza all'art. 12 della legge regionale n. 6/2005 «Legge forestale regionale», un elaborato specifico per la verifica della riduzione e della relativa compensazione di superficie boscata, redatto ai sensi del suddetto articolo e della legge regionale n. 71/1997 (allegato A), comprendente una relazione tecnica agronomica e computo metrico, con valutazione distinta per ciascuna area da ridurre, con la precisazione delle modalita' di indennizzo; individuare, in accordo con la provincia di Macerata, una zona di rimboschimento compensativa, i cui costi faranno capo agli interventi per opere di compensazione. 29) Predisporre, in fase di progetto esecutivo, tutti gli accorgimenti per limitare l'interferenza tra l'imbocco della galleria la Rocchetta, direzione mare, ed una villa storica composta da un complesso di edifici presente in situ. 30) Valutare, a seguito degli esiti di specifici monitoraggi sulla fauna, l'adeguatezza delle soluzioni tecniche proposte e/o gli ulteriori interventi eventualmente necessari da porre in essere ai fini del raggiungimento di un ottimale livello di sicurezza stradale. 31) Definire e valutare opportunamente le caratteristiche delle acque di scarico e dei sistemi di trattamento appropriati in relazione alle specificita' dei corpi recettori e degli obiettivi di qualita' ad essi assegnati. 32) Trasmettere, per le valutazioni di competenza dei Compartimenti ANAS, gli elaborati progettuali di dettaglio disciplinanti la successione delle fasi lavorative di cantiere e la conseguente regolamentazione del traffico veicolare in percorrenza sulla statale. 33) Includere nel progetto esecutivo la progettazione di dettaglio per la risoluzione dell'interferenza con la rete SNAM in prossimita' del viadotto Muccia. 34) Trasmettere agli enti gestori di pubblici servizi (AATO, Comuni, ENEL, TERNA, TELECOM, SNAM, VUS, etc.) gli elaborati del progetto esecutivo necessari a verificare eventuali ulteriori interferenze, anche con le cantierizzazioni e le viabilita' provvisorie. 35) Attuare il Piano di monitoraggio delle acque, in ottemperanza alle prescrizioni CIPE, in collaborazione con l'ATO Umbria 3 nel territorio di competenza. 36) In ordine ad un eventuale ulteriore finanziamento di opere di compensazione e mitigazione, considerare come tali anche gli interventi finalizzati alla riconnessione infrastrutturale ed economica dei territori attraversati dall'arteria. 37) Verificare la possibilita' di realizzare un sottovia di accesso alla Chiesa di San Bartolomeo senza limitazione di sagoma cioe' con h libera 5,00 m e larghezza netta 8,00 m, compatibilmente con la livelletta di progetto. 38) Verificare la possibilita' di mantenere adiacenti le due carreggiate, al massimo del consentito, nel tratto compreso tra la galleria «Colpersico» e la galleria «Pale», al fine di minimizzare l'occupazione delle aree e le interferenze con l'edificato sparso presente nella zona, evitando le demolizioni di cui alla tavola n. 4 del piano particellare d'esproprio. 39) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, la possibilita' di realizzare - alla progressiva 14+400 - un sottovia con altezza libera 5,00 m e una larghezza netta 6,50 m, compatibilmente con la livelletta di progetto, e realizzare i raccordi con la viabilita' esistente su entrambi i lati. 40) In considerazione del contesto ambientale attraversato e della sua valorizzazione, prevedere, in sede di progetto esecutivo, per il viadotto Scopoli un'opera d'arte di elevato pregio architettonico. 41) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, la possibilita' di avvicinare le due carreggiate nel tratto compreso tra la galleria «Palude» e la galleria «Taverne», nonche' di abbassare la livelletta in corrispondenza dell'attraversamento del Rio Cesi e di collocare l'area di stoccaggio nei pressi della frazione di Casette di Cupigliolo, senza interferire con il Sito di interesse comunitario, al di fuori dell'area carsica e dell'area boscata, ingrandendo quella in area agricola. 42) Prevedere, per il rinverdimento delle «dune», l'utilizzo di essenze arbustive autoctone gia' previste nell'ambito del progetto definitivo per altre localizzazioni. 43) Accertarsi, in fase di progettazione esecutiva, anche al fine di definire preventivamente la destinazione ed il riutilizzo del materiale per la esclusione dello stesso dal ciclo dei rifiuti, della reale disponibilita' dei siti di utilizzo dei materiali di scavo in esubero rispetto agli utilizzi diretti. 44) Verificare la necessita' di eseguire opere per contenere l'eventuale espansione del fiume, in funzione della realizzazione delle aree di stoccaggio previste tra le frazioni di Pale e Ponte Santa Lucia e tra questa e Scopoli, le quali gravano per buona parte sulle aree di espansione fluviale previste in caso di esondazione per il Menotre, al fine di salvaguardare gli abitati circostanti e l'impianto di depurazione. 45) Verificare la possibilita' di anticipare l'esecuzione della porzione di svincolo necessaria a fungere da by pass della viabilita' della frazione Bavareto per evitare che l'esecuzione dei lavori crei intralci per il traffico locale, incidendo sulla vivibilita' della frazione e abbassando il livello di sicurezza del traffico dell'attuale SS 77. 46) Utilizzare le aree urbanizzate residuali della fase post sismica per le cantierizzazioni e per le aree di deposito: qualora nella frazione di Bavareto siano utilizzate per le cantierizzazioni le aree M.A.M., verificare la possibilita' di realizzare un collegamento di servizio tra la frazione stessa e l'ex area M.A.M. in prossimita' degli impianti sportivi, per evitare impatti del traffico sulla viabilita' ordinaria. 47) Spostare l'area di cantiere prevista a «Casali-Fonte delle Mattinate» nelle aree produttive gia' predisposte in zona, in maniera da evitare impatti su aree vergini situate, tra l'altro, in prossimita' dell'area archeologica. 48) Verificare, in fase di progettazione esecutiva, la possibilita' di realizzare viabilita' di cantiere in sostituzione delle viabilita' comunali del territorio di Serravalle di Chienti, evitando il collegamento - alla viabilita' comunale - dell'area di cantiere «Vallesina» situata tra le gallerie «Serravalle» e «Varano» e realizzando la messa in sicurezza della strada pedonabile e ciclabile, situata in sponda destra del fiume Chienti di Gelagna, che collega Castello di Serravalle, Serravalle, il cimitero e Bavareto: tali interventi rientreranno tra le eventuali opere di compensazione. 49) Verificare la possibilita' di contribuire economicamente, ricorrendo alle somme per opere di compensazione, ai progetti che presentera' il comune di Serravalle di Chienti per la valorizzazione del territorio, tra i quali la realizzazione di un parco paleontologico ed archeologico. 50) Prevedere, tra le opere di compensazione, la realizzazione della complanare area artigianale/commerciale e della pista ciclabile/pedonale lungo la SS 77, in localita' Muccia-Maddalena, verificando la progettualita' predisposta dall'amministrazione comunale di Muccia. 51) Valutare la possibilita' di erogare un contributo, da reperire tra le somme accantonate per opere di compensazione, da destinare a interventi di recupero naturalistico per la Palude di Colfiorito. 52) Per eventuali sottopassi di altezza libera inferiore a 5 m osservare, in fase di progettazione esecutiva, quanto previsto dal decreto del Ministero dei lavori pubblici 4 maggio 1990. 53) Redigere il progetto esecutivo, tenuto conto della sensibilita' dell'area, in un quadro di costante verifica con le competenti Soprintendenze di settore, in particolare per quanto attiene alle problematiche relative ai rivestimenti esterni, ai parapetti, alle barriere antirumore e agli imbocchi delle gallerie: tali elementi, per quanto riguarda forme, materiali e cromie, saranno definiti, nei particolari esecutivi in corso d'opera, previa la predisposizione di adeguate ed opportune campionature. 54) Documentare, in ogni fase di avanzamento dell'intervento, l'avvenuta sistemazione finale delle aree operative di cantiere, con il ripristino delle medesime condizioni ambientali e paesaggistiche ante operam. 55) Verificare la possibilita' di realizzare un idoneo centro logistico per il deposito sale ed il ricovero dei mezzi di manutenzione ed intervento dell'ANAS. 56) Verificare con l'amministrazione comunale di Serravalle di Chienti la possibilita' di individuare un'area da destinare ad «area leader», pur esulando la richiesta da un collegamento diretto con l'esecuzione della viabilita' in esame. 57) In fase di progettazione esecutiva prevedere la sistemazione, la manutenzione ed il ripristino finale delle strade provinciali e/o comunali per le tratte che potranno essere interessate dalla viabilita' a supporto delle opere da realizzare. 58) Trasmettere al comando provinciale competente del Corpo forestale dello Stato copia del progetto esecutivo dei lavori, comprensivo degli elaborati tecnici e cartografici, limitatamente alla tratta ricadente in Umbria. |
| Allegato 2
PROGRAMMA DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE (LEGGE n. 443/2001) - ASSE VIARIO MARCHE-UMBRIA E QUADRILATERO DI PENETRAZIONE INTERNA - MAXILOTTO n. 1 - S.S. 77 «VAL DI CHIENTI» - TRATTA FOLIGNO-PONTELATRAVE - (CUP F12C03000050010) - PROGETTO DEFINITIVO
Estremi degli elaborati progettuali relativi agli espropri: Sublotto 1.2 - elaborati espropriativi: relazione giustificativa delle indennita' di esproprio: LO703 A1 D P GENER 00 ESP REL 001 B 20/07/2007; piano particellare di esproprio: tavole da LO703 A1 D P GENER 00 ESP PLA 001 B a LO703 A1 D P GENER 00 ESP PLA 012 B; elenco ditte: LO703 A1 D P GENER 00 ESP ELN 001 B. Sublotto 2.1 - elaborati espropriativi: relazione giustificativa delle indennita' di esproprio: LO703 A2 D P GENER 00 ESP REL 001 B 20/07/2007; piano particellare di esproprio: tavole da LO703 A2 D P GENER 00 ESP PLA 001 B a LO703 A2 D P GENER 00 ESP PLA 022 B; elenco ditte: tavole da LO703 A2 D P GENER 00 ESP ELN 001 B a LO703 A2 D P GENER 00 ESP ELN 003 B; elenco visure catastali: tavole da LO703 A2 D P GENER 00 ESP VIS 001 B a LO703 A2 D P GENER 00 ESP VIS 003 B. |
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