Gazzetta n. 33 del 10 febbraio 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al Merito dell'Esercito

Con decreto ministeriale n. 947 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Filiberto Cecchi, nato il 25 gennaio 1944 a Genga, e' stata conferita la Croce d'oro al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale in possesso di straordinarie qualita' morali, evidenziava, costantemente, eccelse capacita' professionali, brillante intuito ed elevata abilita' realizzativa nelle soluzioni delle molteplici problematiche insorte durante l'assolvimento delle delicate funzioni a lui affidate. Nell'arco della sua carriera, ricopriva incarichi di assoluto rilievo e di grande responsabilita' quali, in ambito internazionale, quelli di addetto militare in Israele e di Deputy Commander di Kfor-5 in Kosovo, nel contesto nazionale, quelli di comandante della scuola di cavalleria, di comandante operativo di vertice interforze e di capo di stato maggiore dell'esercito. In particolare, nell'espletamento di quest'ultima carica, che lo poneva al vertice della forza armata, in virtu' della sua guida ferma, intelligente e determinata, sempre improntata all'esempio, consentiva all'esercito italiano di conseguire rilevanti e ambiziosi obiettivi in numerosi settori, quali l'approntamento delle forze, l'ammodernamento degli equipaggiamenti e l'effettuazione delle delicatissime missioni fuori area. Figura di comandante di primo livello, dalle ammirevoli virtu' militari, ha servito con onore l'istituzione per oltre quarant'anni, contribuendo a rafforzare e ad accrescere il lustro e il prestigio dell'esercito e dell'Italia» - Roma, 13 settembre 2007.
Con decreto ministeriale n. 948 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Luciano D'Alessandro, nato il 25 luglio 1943 ad Arezzo, e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale di straordinarie qualita' morali e di carattere, di impeccabile stile militare e di pregevole preparazione professionale, assolveva in modo esemplare numerosi e delicati incarichi, imponendosi con determinazione e indiscussa competenza. Nettamente emergente per l'altissimo senso del dovere, risolveva e gestiva, in ogni circostanza e con spiccato spirito d'iniziativa, le molteplici e complesse problematiche afferenti ai vari settori a lui assegnati, cogliendo costantemente risultati elevatissimi, unanimamente riconosciuti e apprezzati. In particolare, quale addetto per la difesa e consigliere militare presso la rappresentanza alle nazioni unite e capo di gabinetto del Ministro della difesa contribuiva, con il suo operato, al perseguimento e raggiungimento di ambiziosi obiettivi. Fulgido esempio di ufficiale generale dalle eccezionali virtu' militari, che ha servito per oltre quarant'anni l'istituzione, con grande autorevolezza e notevoli capacita' organizzative, contribuendo in maniera determinante a consolidare l'immagine e il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 25 luglio 2006.
Con decreto ministeriale n. 949 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Pietro Gaeta, nato il 7 settembre 1944 a Stazzano (Alessandria), e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale dotato di straordinarie qualita' morali ed intellettuali, si prodigava senza risparmio, in ogni situazione e con incondizionato impegno, nell'espletamento di tutti gli onerosi incarichi a lui assegnati, raccogliendo ovunque unanimi consensi e plausi. In particolare, quale ispettore delle infrastrutture forniva un fondamentale apporto al conseguimento degli obiettivi della forza armata guidando lo studio per la realizzazione di nuove strutture mediante lo strumento del project financing. Magnifica figura di ufficiale generale dalle preclare virtu' militari, costantemente animato da eccezionale entusiasmo, che ha servito in maniera superba l'istituzione, contribuendo ad accrescere ed a rafforzare il lustro ed il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 7 settembre 2007.
Con decreto ministeriale n. 950 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Emilio Marzo, nato il 25 febbraio 1944 a Lecce, e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Altissimo esempio di ufficiale generale pervaso da entusiasmo e da forte attaccamento all'istituzione, si prodigava, con incondizionato impegno, nell'espletamento di tutti gli onerosi incarichi da lui assolti. Nettamente emergente per l'altissimo senso del dovere, risolveva e gestiva in ogni circostanza e con spiccato spirito d'iniziativa, le molteplici e complesse problematiche afferenti ai vari settori a lui assegnati, cogliendo costantemente pregevoli risultati, unanimamente riconosciuti e apprezzati. In particolare, quale sottocapo di stato maggiore dell'esercito, forniva un fondamentale apporto al conseguimento degli obiettivi della forza armata, contribuendo in maniera determinante ad elevare il livello di operativita' delle unita' e ad accelerare il processo di rinnovamento. Fulgido esempio di validissimo dirigente che, grazie alle sue brillanti virtu' militari, unite alla straordinaria motivazione e all'instancabile impegno profuso, ha servito costantemente per oltre quarant'anni l'istituzione, contribuendo ad elevare il prestigio ed il lustro dell'esercito italiano» - Roma, 22 luglio 2007.
Con decreto ministeriale n. 951 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Gianfranco Marinelli, nato il 22 gennaio 1944 a Massa, e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale di straordinarie qualita' morali e di carattere, di impeccabile stile militare e di pregevole preparazione professionale, assolveva in modo esemplare e con impegno fuori dal comune numerosi e delicati incarichi, imponendosi con determinazione e indiscussa competenza. In particolare, alla guida del comando C4-IEW (Comando, controllo, comunicazioni, computer, informazioni e guerra elettronica), forniva un fondamentale apporto al conseguimento degli obiettivi della forza armata nello specifico settore, adottando soluzioni brillanti ed efficaci e riscuotendo costantemente unanimi consensi ed apprezzamenti. Esemplare figura di ufficiale generale, profondamente animato da eccezionale entusiasmo e dalle eccelse virtu' militari, che ha sempre servito con alto spirito di abnegazione e sacrificio l'istituzione, contribuendo ad accrescere ed a rafforzare il lustro e il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 23 marzo 2007.
Con decreto ministeriale n. 952 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Amilcare Casalotto, nato il 3 marzo 1944 a Pozzuolo del Friuli (Udine), e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale in possesso di pregevoli qualita' professionali, sostenute da vasta preparazione tecnica e spiccato senso d'iniziativa, si prodigava, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento di tutti gli onerosi incarichi a lui assegnati. In particolare, quale vice comandante di Eurofor e comandante di Commz-West in Albania, della scuola di guerra e del centro simulazione e validazione dell'esercito italiano, forniva un fondamentale apporto al conseguimento degli obiettivi della forza armata nel settore dell'addestramento e nella capacita' di approntamento delle unita'. Figura di spicco, profondamente animato da eccezionale entusiasmo e dalle eccelse virtu' militari, che ha servito per oltre quarant'anni l'istituzione, contribuendo ad accrescere ed a rafforzare il lustro ed il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 2 marzo 2007.
Con decreto ministeriale n. 954 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Luigi Colaneri, nato il 28 febbraio 1945 a Roma, e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale dalle straordinarie qualita' morali e intellettuali riusciva ad eccellere in ogni settore a lui assegnato, ottenendo sempre risultati di assoluto rilievo. In particolare, nell'assolvimento dell'incarico di comandante del 2° comando forze di difesa e di comandante militare per il territorio dell'esercito, grazie alla lucida visione delle problematiche e all'approfondita conoscenza professionale, con azione ferma, intelligente e decisa, contribuiva in maniera determinante affinche' le unita' e gli enti alle sue dipendenze fossero al massimo livello di operativita' ed efficienza. Sostenuto da pregevoli capacita' dirigenziali contribuiva al rinnovamento ed al conseguimento degli obiettivi di eccellenza della forza armata. Esempio non comune di ufficiale generale che, guidato da rare virtu' militari, mai risparmiando energie ed impegno, ha servito per oltre quarant'anni la forza armata, contribuendo a consolidare e tenere alto il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 28 febbraio 2008.
Con decreto ministeriale n. 955 del 2 gennaio 2009, al Maresciallo capo Claudio Mascheroni, nato il 9 novembre 1972 a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi), e' stata conferita la Croce d'oro al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Incursore scelto inquadrato nel distaccamento operativo incursori “Condor 34” operante presso il joint special operations task group “Condor-a” nell'ambito dell'operazione “Sarissa” in Afghanistan, comandato a svolgere svariate missioni, sapeva far fronte alle innumerevoli incognite operative con esemplare lucidita' ed evidenti capacita' professionali. Chiamato ad operare in condizioni ambientali dure e disagevoli, in un contesto altamente rischioso si dimostrava sempre saldo nelle proprie motivazioni, si adoperava in ogni modo per il successo della missione affidatagli. Si prodigava nelle attivita' connesse al proprio incarico con straordinaria capacita', raro senso di responsabilita' e profondo spirito di sacrificio, dimostrando una elevatissima competenza professionale ed una straordinaria predisposizione ad operare in ambito multinazionale. In particolare, durante una operazione di interdizione d'area denominata “Tiger Achilles”, condotta nella Valle del Gulistan - distretto di Farah, zona particolarmente rischiosa del territorio Afgano, si distingueva per competenza tecnico-professionale, senso del dovere e spirito di iniziativa e di sacrificio. Il giorno 20 marzo 2007, durante un attacco subito con armi portatili e controcarro da parte di elementi ostili, il Maresciallo capo Claudio Mascheroni, dopo aver risposto prontamente al fuoco, soccorreva senza esitazione, in qualita' di combat medic del distaccamento, un proprio collega ferito ad un braccio. Dopo aver preso parte allo sganciamento, effettuava la prima diagnosi sul ferito stabilizzandolo in maniera efficace e permettendo cosi' la buona riuscita dell'azione di sganciamento. Inoltre, durante le oltre 5 ore dell'esfiltrazione, in qualita' di forward air controller, dirigeva la copertura aerea, continuando a monitorare il ferito fino al rientro alla forward operating base di Farah. Dopo aver varcato l'ingresso della forward operating base si adoperava nelle cure mediche al ferito unitamente al personale americano del complesso sanitario campale cui forniva tutte le indicazioni necessarie per un corretto trattamento. Considerava la propria missione terminata soltanto quando al ferito erano state dedicate le cure necessarie. Bellissimo esempio di sottufficiale incursore in possesso di eccezionali virtu' che con il suo agire, il suo coraggio, il suo comportamento sempre esemplare e con il suo altissimo senso del dovere contribuiva in modo determinante al pieno successo della missione e ad accrescere il prestigio delle forze speciali dando lustro all'esercito ed alle forze armate italiane in ambito internazionale» - Herat, 19 aprile 2007.
Con decreto ministeriale n. 956 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Giuseppe Morea, nato il 19 novembre 1943 a Bracciano (Roma), e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale Generale d'impeccabile stile militare, in possesso di pregevoli doti morali e culturali, di eccellente preparazione tecnico-professionale e di altissimo senso del dovere, gestiva e risolveva brillantemente, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli alti incarichi a lui assegnati. In particolare, quale comandante del 2° comando forze di difesa e delle forze di reclutamento e completamento del centro Italia, in virtu' della sua guida ferma, intelligente e determinata, sempre improntata all'esempio, consentiva all'esercito di conseguire eccellenti risultati, dando prova di altissima capacita' nell'approntamento e nella gestione delle forze. Magnifica figura di ufficiale generale di rara perizia, che, con fermezza e spirito di abnegazione, ha servito per oltre quarant'anni l'istituzione, contribuendo con il suo lucido e incisivo operato ad accrescere ed a rafforzare il lustro e il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 19 dicembre 2006.
Con decreto ministeriale n. 957 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo dell'armata Gaetano Romeo, nato il 20 settembre 1944 a Chiaramonte Gulfi (Ragusa), e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale dalle spiccate doti intellettuali e di carattere, animato da ferrea determinazione e chiarezza degli obiettivi da raggiungere, conseguiva risultati di assoluta eccellenza. Dotato di non comune senso del dovere e vasta preparazione professionale, si prodigava con passione e slancio nell'espletamento dei delicati incarichi a lui assegnati. In particolare, quale comandante del 1° comando forze di difesa e comandante delle scuole dell'esercito, conseguiva con intelligenza e dedizione gli obiettivi fondamentali della forza armata nei settori dell'addestramento e della formazione del personale. Ufficiale generale di rara perizia che, con fermezza e spirito di abnegazione, ha incondizionatamente servito per oltre quarant'anni l'istituzione, contribuendo a consolidare l'immagine ed il prestigio della forza armata» - Roma, 20 settembre 2007.
Con decreto ministeriale n. 958 del 2 gennaio 2009, al Tenente generale Antonio Palleschi, nato il 14 giugno 1941 a Roma, e' stata conferita la Croce d'argento al Merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale in possesso di pregevoli qualita' intellettuali sostenute da una vasta preparazione tecnica e da uno spiccato spirito d'iniziativa, si prodigava, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento di onerosi incarichi. Le sue straordinarie capacita' professionali, sorrette da una singolare sagacia organizzativa, gli consentivano di ottenere sempre risultati di prestigio. In particolare, quale comandante logistico dell'area sud e capo dipartimento tramat presso l'ispettorato logistico, adottava eccellenti soluzioni per l'ammodernamento dell'equipaggiamento ed il rinnovamento della forza armata nello specifico settore, riscuotendo, costantemente, unanimi consensi. Figura di spicco, autorevole punto di riferimento e professionista di eminente valore che ha servito per oltre quarant'anni l'istituzione, contribuendo ad accrescere ed a rafforzare il lustro ed il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 15 agosto 2006.
Con decreto ministeriale n. 959 del 2 gennaio 2009, al Generale di Corpo d'armata Bruno Iob, nato il 30 gennaio 1945 a Colleferro (Roma), e' stata conferita la Croce d'argento al merito dell'esercito, con la conseguente motivazione:
«Ufficiale generale dotato di eccelse qualita' morali ed intellettuali, figura carismatica ed energica, evidenziava ferrea determinazione ed impegno in ogni circostanza, assolvendo con estrema professionalita' tutti i delicati incarichi ricoperti. In particolare, quale comandante delle forze operative terrestri, grazie alla lucida visione delle problematiche e all'approfondita conoscenza professionale, con azione intelligente e decisa, contribuiva in maniera determinante al conseguimento degli obiettivi di forza armata, elevando gli enti posti alle sue dipendenze a livelli di assoluto rilievo per funzionalita', organizzazione ed efficacia operativa. Esemplare figura di ufficiale generale che, animato da elevate virtu' militari ed eccezionale entusiasmo, ha servito con straordinaria motivazione l'istituzione per oltre quarant'anni, contribuendo ad accrescere ed a rafforzare il lustro ed il prestigio dell'esercito italiano» - Roma, 7 febbraio 2008.
 
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