Gazzetta n. 12 del 16 gennaio 2009 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 26 novembre 2008 |
Liquidazione coatta amministrativa della soc. coop. «Lavoratori elettrici pistoiesi C.L.E.P. societa' cooperativa», in Pistoia e nomina dei commissari liquidatori. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2007, n. 225, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Viste le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza in data 30 giugno 2008 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata; Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa; Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 e ritenuto, vista l'importanza dell'impresa, di nominare tre commissari liquidatori; Viste, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, le designazioni dell'associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;
Decreta:
Art. 1.
La Cooperativa lavoratori elettrici pistoiesi C.L.E.P. societa' cooperativa, con sede in Pistoia, (codice fiscale 00108630476) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile e i sigg.ri: dott. Sergio Carli, nato a Montalcino (Siena) il 12 gennaio 1962, con studio in Siena, via Massetana Romana, 50/A; avv. Franco Ravenni, nato a Seravezza (Lucca) il 24 marzo 1939, domiciliato in Lucca, via S. Sebastiano, n. 5; dott. Michele Bianco nato a Roma il 17 marzo 1962, ivi domiciliato in viale Liegi, n. 44; ne sono nominati commissari liquidatori. |
| Art. 2.
Ai commissari nominati spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge. Roma, 26 novembre 2008 Il Ministro : Scajola |
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