Gazzetta n. 180 del 2 agosto 2008 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 luglio 2008
Scioglimento del consiglio comunale di Orta di Atella e nomina della commissione straordinaria.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nel comune di Orta di Atella (Caserta), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 e 29 maggio 2006, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi;
Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Orta di Atella;
Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali;
Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Orta di Atella, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva;
Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 18 luglio 2008;

Decreta:

Art. 1.
Il consiglio comunale di Orta di Atella (Caserta) e' sciolto per la durata di diciotto mesi.
 
Art. 2.
La gestione del comune di Orta di Atella (Caserta) e' affidata alla commissione straordinaria composta da:
dott. Fulvio Rocco, prefetto;
dott. Francesco Provolo, viceprefetto;
dott. Francesco Greco, direttore amministrativo contabile.
 
Art. 3.
La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.
Dato a Roma, addi' 24 luglio 2008

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 29 luglio 2008 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 9, foglio n. 73
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il comune di Orta di Atella (Caserta), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 e 29 maggio 2006, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Il comune di Orta di Atella e' ricompreso in un ambito territoriale notoriamente caratterizzato da una radicata presenza della criminalita' organizzata, particolarmente interessata alle attivita' edilizie ed urbanistiche.
In relazione all'esito di attivita' investigative condotte sul territorio, dalle quali sono emerse situazioni di diffusa illegalita' astrattamente riconducibili a forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei confronti degli amministratori dell'ente, il Prefetto di Caserta ha disposto, con provvedimento del 7 novembre 2007 ed ulteriore provvedimento di proroga del 14 marzo 2008, l'accesso presso il comune di Orta di Atella ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito.
Attesa la particolarita' del contesto e l'acuirsi della tensione sociale anche a seguito dell'omicidio di un amministratore di una societa' di servizi avente collegamenti con la criminalita' organizzata e riconducibile ad altra societa' a capitale misto pubblico-privato di cui il comune di Orta di Atella detiene una quota del capitale di parte pubblica, il Prefetto di Caserta con decreto del 2 giugno 2008 ha disposto, ai sensi dell'art. 143, comma 5 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la sospensione degli organi del comune ed ha affidato la provvisoria gestione dell'ente a tre commissari, al fine di scongiurare il perpetrarsi di situazioni in grado di compromettere sia il normale svolgimento dell'attivita' amministrativa, sia il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica.
L'esistenza di fattori di inquinamento dell'azione amministrativa dell'ente locale a causa dell'influenza della criminalita' organizzata e' emersa nel corso degli accertamenti svolti dalla commissione d'accesso e confluiti nella relazione commissariale del 31 maggio 2008 che hanno messo in risalto come, nel tempo, l'uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato nel favorire soggetti collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi.
L'ingerenza negli affari dell'ente e la strumentalizzazione delle scelte dell'amministrazione risultano favorite da una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', amicizie e frequentazioni che lega alcuni amministratori ad esponenti delle locali consorterie criminali od a soggetti ad esse contigue.
Gli aspetti di condizionamento risultano evidenti in una serie di elementi quali: a) la costituzione di una societa' a capitale misto pubblico-privato, colpita da provvedimento interdittivo antimafia e la cui componente privata e' risultata aver collegamenti con la criminalita' organizzata; b) gli atti con i quali e' stato violato il principio generale di separazione tra le funzioni di indirizzo politico amministrativo e l'attivita' di gestione affidata all'apparato burocratico, in particolare in alcune delibere adottate dalla Giunta Comunale ma che in realta' sarebbero di competenza dell'apparato gestionale con le quali sono stati affidati e prorogati appalti di servizi a soggetti pregiudicati o ad ambienti riferibili ad organizzazioni criminali; c) l'affidamento di lavori o servizi a societa' risultate positive ai controlli disposti ai sensi della normativa antimafia.
Gli elementi della tolleranza e della connivenza dell'apparato politico con soggetti che non garantiscono la trasparenza ed il buon andamento della pubblica amministrazione sono peraltro chiaramente evidenti nella relazione prodotta dall'organo ispettivo ove vengono messi in particolare rilievo il ruolo ed il profilo soggettivo di parte degli amministratori eletti e dell'apparato burocratico.
Particolarmente rilevante risulta essere la vicenda che ha interessato un consigliere regionale gia' sindaco del comune di Orta di Atella dal 1996 al 2006 e successivamente consigliere comunale, arrestato in data 8 maggio 2007 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti anche di altri in relazione ai reati di peculato, corruzione, favoreggiamento, falsita' ideologica, abuso d'ufficio ed estorsione, per fatti che risalgono all'epoca in cui lo stesso era sindaco del comune di Orta di Atella.
La commissione d'accesso evidenzia al riguardo che il suddetto amministratore, che ha avuto un ruolo di primo piano nella costituzione di una societa' multiservizi a capitale misto pubblico-privato, nei confronti della quale sono state evidenziate numerose irregolarita' e collegamenti con ambienti controindicati, continua ad avere un'influenza rilevante nella gestione politica dell'ente.
Non meno rilevante deve ritenersi il contenuto dell'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Napoli con la quale e' stata disposta la misura cautelare coercitiva in carcere del vicepresidente del consiglio comunale che al momento dell'arresto ricopriva la carica di presidente essendosi dimesso il presidente in carica, per reati di diversa natura tra cui spicca quello di favoreggiamento con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'attivita' di associazione di tipo mafioso.
Le misure coercitive suddette hanno peraltro interessato anche il dirigente di un settore nevralgico dell'apparato burocratico quale e' l'Ufficio tecnico, ove, tenuto conto dell'attivita' svolta, le attenzioni delle organizzazioni criminali si rilevano particolarmente pressanti.
Elementi sintomatici dell'evidente condizionamento degli organi di governo dell'ente e delle cointeressenze con ambienti controindicati possono essere ricavati dall'attivita' svolta dalla societa' a capitale misto pubblico privato per la cui costituzione ha avuto un ruolo determinante l'ex sindaco del comune di Orta di Atella. Gli amministratori della suddetta societa', tra i quali figura anche un assessore comunale, sono in buona parte interessati da precedenti penali e di polizia.
La stessa societa', colpita da provvedimento interdittivo antimafia, si avvale di apparecchiature e mezzi di altra organizzazione societaria a sua volta risultata positiva ai sensi della normativa antimafia.
Inoltre il restante capitale privato e' detenuto da altre organizzazioni societarie il cui capitale e' in possesso di soggetti controindicati e strettamente legati alle locali consorterie.
La relazione effettuata dalla commissione d'accesso evidenzia inoltre, per quanto riguarda l'attivita' contrattuale dell'ente, come alcuni appalti di servizi o forniture siano stati affidati a societa' colpite da provvedimenti interdettivi antimafia o comunque amministrate da soggetti appartenenti o riconducibili ad organizzazioni malavitose.
Le indagini ispettive effettuate dalla commissione di accesso hanno conseguentemente accertato come le locali organizzazioni criminali, favorite dalla particolare situazione ambientale che, come evidenziato, e' caratterizzata da una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', e frequentazioni tra amministratori comunali ed esponenti delle locali consorterie criminali, siano riuscite ad ingerirsi nella vita politico-amministrativa dell'ente configurando un concreto sviamento dell'attivita' comunale nel perseguimento degli interessi dell'intera collettivita'.
L'inosservanza del principio di legalita' nella gestione dell'ente e l'uso distorto delle pubbliche funzioni incide peraltro in modo fortemente negativo nelle legittime aspettative della popolazione ad essere garantita nella fruizione dei diritti fondamentali, minando la fiducia dei cittadini nella legge e nelle istituzioni.
Pertanto il prefetto di Caserta, con relazione del 2 giugno 2008, ha proposto l'applicazione della misura prevista dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
La descritta situazione di condizionamento necessita che, da parte dello Stato, sia posto in essere un intervento mirato al ripristino della legalita' mediante il recupero della struttura pubblica al servizio dei suoi fini istituzionali, tenuto anche conto che successivamente al menzionato provvedimento di sospensione dell'ente, un esponente dell'apparato burocratico ha ricevuto minacce nei confronti dei propri familiari, presumibilmente provenienti da esponenti della locale criminalita' organizzata.
Per le suesposte considerazioni, si ritiene necessario provvedere ad eliminare ogni ulteriore motivo di deterioramento della vita amministrativa e democratica dell'ente, mediante provvedimenti incisivi a salvaguardia degli interessi della comunita' locale.
La valutazione della situazione in concreto riscontrata, in relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Ritenuto pertanto che ricorrano le condizioni indicate per l'adozione del provvedimento di cui all'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si formula rituale proposta per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Orta di Atella (Caserta).
Roma, 17 luglio 2008
Il Ministro dell'interno: Maroni
 
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