Gazzetta n. 149 del 27 giugno 2008 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 giugno 2008 |
Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di semplificazione normativa al Ministro senza portafoglio sen. dott. Roberto Calderoli. |
|
|
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 7 maggio 2008, con il quale il sen. dott. Roberto Calderoli e' stato nominato Ministro senza portafoglio; Visto il proprio decreto in data 8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per la semplificazione normativa; Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 12 maggio 2008, con il quale l'on. Maurizio Balocchi e l'on. Aldo Brancher sono stati nominati Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Visto il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85; Ritenuto opportuno delegare funzioni specifiche al Ministro per la semplificazione normativa; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta:
Art. 1. 1. A decorrere dall'8 maggio 2008, il Ministro senza portafoglio per la semplificazione normativa sen. dott. Roberto Calderoli, anche in relazione alla previsione dell'art. 1, comma 15, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, e' delegato ad esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative, di vigilanza e verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, relative alla semplificazione normativa. |
| Art. 2. 1. Fermo quanto previsto dall'art. 1, sono comunque delegate al Ministro le seguenti funzioni: a) le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione all'attivita' del Comitato interministeriale per l'indirizzo e la guida strategica delle politiche di semplificazione e di qualita' della regolazione di cui all'art. 1 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, incluso il compito di presiedere tale Comitato, nonche', ai sensi dell'art. 9, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, i compiti gia' attribuiti al Ministro per la funzione pubblica in relazione alla suddetta materia; b) il coordinamento delle attivita' di attuazione dell'art. 14, commi 12 e seguenti, della legge 28 novembre 2005, n. 246, e delle connesse competenze di cui all'art. 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e di cui al comma 584 dell'art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonche' delle attivita' di cui agli articoli 20, 20-bis e 20-ter della legge 15 marzo 1997, n. 59; c) la predisposizione a la co-proposizione delle iniziative dirette al riordino o alla semplificazione della normativa vigente, anche mediante l'adozione di codici, testi unici o regolamenti, da qualunque disposizione previste ed anche in sede di direttive comunitarie; l'espressione del concerto sugli altri regolamenti di delegificazione; d) il coordinamento delle iniziative comunque realizzate attraverso la semplificazione della disciplina normativa che regola i procedimenti amministrativi, ivi incluse quelle dirette ad assicurare l'attuazione nella Repubblica italiana della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, limitatamente alle previsioni del capo II, nonche' quelle concernenti la semplificazione, il riordino o la riorganizzazione in attuazione delle disposizioni contenute nel titolo V della parte seconda della Costituzione; e) la segnalazione, negli schemi di atti normativi, di eventuali complicazioni, ovvero di proposte che non appaiano giustificate in relazione agli obiettivi nazionali o comunitari di semplificazione; f) il coordinamento tra le iniziative di semplificazione normativa ed amministrativa, in raccordo con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, anche in vista della definizione del Piano di azione per la semplificazione, nonche' la collaborazione alla definizione dei programmi di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi; g) lo svolgimento di compiti di raccordo interistituzionale con Parlamento, regioni e altri soggetti regolatori, nonche' di compiti relativi ad attivita' in sede europea e internazionale in materia di semplificazione e di miglioramento della qualita' della normativa; h) la presidenza del Tavolo permanente per la semplificazione di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2007, nonche' il coordinamento di ogni altra sede di raccordo e consultazione con la societa' civile, le categorie produttive, le associazioni di consumatori e le autonomie territoriali sul tema della semplificazione. 2. Il Ministro opera in costante raccordo con il Ministro per l'attuazione del programma di Governo con riguardo alle attivita' di valutazione e controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato. |
| Art. 3. 1. Il Ministro e' inoltre delegato: a) a designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed altri organismi di studio tecnico-amministrativi e consultivi, operanti nelle materie oggetto del presente decreto, presso altre amministrazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali; b) a costituire commissioni di studio e consulenza e gruppi di lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; c) a provvedere, nelle predette materie, ad intese e concerti di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri necessari per le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni. 2. Per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente delega il Ministro si avvale di apposita struttura di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonche' della Unita' per la semplificazione e la qualita' della regolazione che presiede, istituita dall'art. 1, comma 22-bis, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, con la relativa segreteria tecnica, che e' riorganizzata con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. 3. Per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente delega il Ministro puo' operare in raccordo con il Ministro per le riforme per il federalismo; sentito il Presidente del Consiglio dei Ministri, puo' altresi' sostituire il medesimo Ministro nelle sedi parlamentari e nelle altre sedi istituzionali. 4. Le funzioni oggetto del presente decreto possono essere esercitate anche per il tramite dei Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Maurizio Balocchi e on. Aldo Brancher. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte della Corte dei conti. Roma, 13 giugno 2008 Il Presidente: Berlusconi
Registrato alla Corte dei conti il 20 giugno 2008 Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 8, foglio n. 8 |
|
|
|