Gazzetta n. 125 del 29 maggio 2008 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 4 ottobre 2007
Primo programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001) - Completamento interporto di Guasticce - Viabilita' ed opere di urbanizzazione primaria. (Deliberazione n. 106/2007).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato, prevede, in particolare, che le opere medesime siano comprese in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e della realizzazione degli interventi;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative adottate da questo Comitato;
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004), e visti in particolare:
il comma 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
il comma 139, che demanda a questo Comitato di esercitare, con il supporto dell'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la funzione di vigilanza sulla realizzazione degli interventi di cui all'alinea precedente, anche nell'interesse dei soggetti finanziatori;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e s.m.i., e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»;
l'art. 256 che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e s.m.i. concernente la «attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale»;
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della legge 17 luglio 2006, n. 233, che ha modificato l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, operando - tra l'altro - la scissione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), e visto in particolare l'art. 1, comma 977, che - tra l'altro - per la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla citata legge n. 443/2001, e s.m.i., ha autorizzato la concessione di contributi quindicennali di 100 milioni di euro a decorrere da ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche che all'allegato 1 include, nell'ambito degli Hub interportuali, l'interporto di Livorno Guasticce con un costo di 25,823 milioni di euro;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che l'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario sintetico ai sensi dell'art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003, prevedendo che di norma - a corredo della richiesta di finanziamento a carico delle risorse finanziarie che la legge finanziaria annualmente destina alle attivita' di progettazione, istruttoria e realizzazione delle infrastrutture inserite nel programma delle infrastrutture strategiche - venga presentato il piano economico-finanziario sintetico, ma esplicitando che questo Comitato stesso, in sede di approfondimento, puo' richiedere la presentazione del piano economico-finanziario analitico completo, del quale del pari e' stato approvato lo schema tipo;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 S.O.), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e s.m.i., con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002, ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la circolare 28 febbraio 2007, n. 15, del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, concernente le procedure da seguire per l'utilizzo di contributi pluriennali ai sensi della legge n. 296/2006, art. 1, commi 511 e 512;
Vista la nota 21 settembre 2007, n. 376, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato del progetto definitivo «Interporto di Guasticce: viabilita' ed opere di urbanizzazione primaria», allegando la relativa documentazione istruttoria;
Vista la nota 3 ottobre 2007, n. 399, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria aggiornata sull'intervento di cui sopra;
Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006, attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato all'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, come aggiornato con delibera n. 130/2006, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'intervento di cui sopra e' incluso nella Intesa generale quadro tra Governo e regione Toscana, sottoscritta il 18 aprile 2003;
Considerato che nel Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2008-2012 - allegato infrastrutture, sul quale questo Comitato ha espresso parere favorevole con delibera 28 giugno 2007, n. 45, nella tabella B.4, dal titolo «Legge obiettivo: opere da avviare entro il 2012», figura l'«Hub interportuale di Guasticce» con un costo di 26,08 milioni di euro;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture sulla quale e' stata acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e, in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'interporto di Guasticce, quale struttura logistica di rilevanza nazionale, e' compreso tra gli interporti di 1° livello individuati ai sensi della legge 4 agosto 1990, n. 240, concernente «Interventi dello Stato per la realizzazione di interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalita»;
che al suddetto interporto sono stati finora concessi, negli anni 1992-2002, contributi statali per la realizzazione delle infrastrutture di prima fase e delle prime strutture logistiche, per oltre 35 milioni di euro complessivi, il cui utilizzo e' stato regolato con apposita convenzione e successivi atti aggiuntivi stipulati con il Ministero dei trasporti dalla Societa' Interporto Toscano A. Vespucci S.p.a. costituita nel 1987 previa autorizzazione della regione Toscana;
che le opere oggetto della presente proposta si inseriscono in un progetto piu' ampio, del costo di circa 290 milioni di euro, con il quale verra' assicurata la piena operativita' dell'infrastruttura interportuale e che prevede il completamento delle opere di urbanizzazione del settore nord-ovest con la realizzazione di viabilita' interna e relative reti di servizi tecnologici, dell'asse di collegamento viario tra le aree ovest dell'interporto e lo svincolo est della SGC Firenze - Livorno e della prima e seconda maglia infrastrutturale della seconda fase interportuale;
che il progetto definitivo in argomento riguarda la realizzazione della viabilita' interna e delle opere di urbanizzazione primaria del comparto nord-ovest ed est dell'interporto «A. Vespucci», intervento con il quale le predette aree, gia' urbanizzate, vengono «ricucite» ed estese fino alla zona nord dei costruendi Magazzini Generali e fino allo svincolo est della strada Firenze - Livorno limitrofa all'area interportuale;
che, piu' specificamente, le opere consistono nella realizzazione della rete viaria, delle reti di servizi tecnologici (antincendio, rete idrica potabile ed industriale, gas metano, linee elettriche e relative cabine, linee telefoniche e trasmissione dati, illuminazione), degli impianti di fognatura bianca e nera e delle opere di sistemazione a verde;
che il progetto definitivo oggetto della presente proposta e' stato approvato con le procedure ordinarie secondo la normativa regionale ed ha conseguito, nello specifico, la dichiarazione di conformita' urbanistica, con deliberazione n. 43 del 14 aprile 2006 adottata dal Consiglio comunale di Collesalvetti, competente per territorio, e l'attestazione di compatibilita' ambientale, a seguito del decreto dirigenziale del settore V.I.A. regionale n. 5642 del 5 ottobre 2004 notificato al soggetto aggiudicatore con nota della regione Toscana in data 12 ottobre 2004, e viene ora sottoposto a questo Comitato solo ai fini dell'assegnazione del finanziamento;
che la conclusione dell'iter autorizzativo e' stata confermata dal Presidente della regione Toscana con nota 25 settembre 2007, n. 10;
che il Ministero per i beni e le attivita' culturali, con nota 3 ottobre 2007, prot. 17857, ha confermato che il progetto definitivo in argomento e' di scarso impatto paesaggistico e che nell'area interessata dall'interporto non esistono vincoli di carattere archeologico, ritenendo comunque necessario redigere, nella fase di progettazione esecutiva, un progetto di pianificazione architettonica ed esecutiva del verde;
che, a seguito della denuncia di inizio attivita' presentata in data 8 maggio 2007 senza che nei trenta giorni successivi siano pervenute osservazioni, secondo le specifiche procedure previste dall'art. 79 della legge della regione Toscana 3 gennaio 2005, n. 1, il soggetto aggiudicatore e' autorizzato a procedere all'esecuzione delle opere approvate che insistono tutte su aree di proprieta' dell'Interporto Toscano S.p.a. e non presentano alcuna interferenza con altre opere gestite da terzi;
sotto l'aspetto attuativo:
che, secondo la designazione operata dalla regione Toscana nel gennaio 2004, il soggetto aggiudicatore ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006 e' individuato nella Societa' Interporto Toscano S.p.a., partecipata al 52% da soci pubblici (regione Toscana, comuni di Livorno, Pisa, Collesalvetti e Lucca, province di Livorno, Pisa e Lucca, Camere di commercio di Livorno e Pisa ed Autorita' portuale di Livorno);
che il cronoprogramma di progetto prevede un tempo di realizzazione di trentasei mesi, comprensivo delle attivita' progettuali residue, delle procedure di appalto e dell'esecuzione dei lavori e del relativo collaudo delle opere, con entrata in esercizio di queste ultime alla fine del 2010;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo degli interventi oggetto della proposta all'esame, per la cui copertura si richiede l'assegnazione di un pari contributo pubblico a carico delle risorse destinate alle infrastrutture strategiche, ammonta a 26.077.414 euro, I.V.A. esclusa, come risulta dal quadro economico riportato nella documentazione istruttoria;
che la documentazione di carattere economico-finanziario presentata dal soggetto aggiudicatore e sottoposta all'Unita' tecnica finanza di progetto per le valutazioni di competenza, evidenzia una redditivita' finanziaria del progetto insufficiente per una riduzione del contributo pubblico richiesto;
Delibera: 1. Concessione contributo.
Per la realizzazione dell'«Interporto di Guasticce: viabilita' ed opere di urbanizzazione primaria» sono assegnati all'Interporto Toscano S.p.a. i seguenti contributi pluriennali a valere sulle risorse di cui all'art. 1, comma 977, della legge 27 dicembre 2006, n. 296:
Euro 1.235.164, per quindici anni, a valere sul contributo decorrente dal 2008;
Euro euro 1.298.191, per quattordici anni, a valere sul contributo decorrente dal 2009.
Detti contributi, suscettibili di sviluppare complessivamente un volume di investimenti di 26.077.414 euro, sono stati quantificati includendo, nel costo di realizzazione dell'investimento, anche gli oneri derivanti dal reperimento di eventuali finanziamenti necessari. L'importo di Euro 26.077.414 - pari al costo dell'opera come specificato nella «presa d'atto» - costituisce il «limite di spesa» dell'intervento. 2. Assegnazione CUP.
Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente delibera, il soggetto beneficiario del finanziamento di cui al punto 1 e' tenuto, pena la decadenza dalcontributo assegnato con la medesima, a richiedere il CUP per l'intervento all'esame: esso, ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera di cui alla presente delibera. 3. Prescrizione.
Nella fase di progettazione esecutiva, il soggetto aggiudicatore predisporra' uno specifico progetto integrativo di pianificazione architettonica ed esecutiva del verde che dovra' essere sottoposto, prima dell'avvio dei relativi lavori, all'approvazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione per beni paesaggistici della regione Toscana.
Il Ministero delle infrastrutture, nell'ambito dell'attivita' ad esso demandata dalla normativa vigente in materia di infrastrutture strategiche, assicurera' il rispetto del suddetto adempimento da parte del soggetto aggiudicatore. 4. Clausole finali.
4.1 Il Ministero delle infrastrutture provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto di cui alla presente delibera.
4.2 Il predetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
4.3 In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovra' contenere una clausola che - fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori: i contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 1 che forma parte integrante della presente delibera.
Roma, 4 ottobre 2007
Il Presidente
Prodi
Il segretario del CIPE
Gobbo Registrato alla Corte dei conti il 21 maggio 2008 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Economia e finanze, foglio n. 64
 
Allegato 1
CLAUSOLA ANTIMAFIA

Contenuti della clausola antimafia, da inserire nel bando di gara, indicati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere di cui ai decreti-legge 14 marzo 2003 e 8 giugno 2004.
L'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, prevede l'acquisizione di informazioni antimafia, oltre che nei confronti del soggetto appaltatore, anche nei confronti dei subcontraenti quando l'importo del subappalto superi i limiti di valore precisati al comma 1 dello stesso art. 10, mentre l'art. 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e s.m.i., pone a carico dell'appaltatore l'obbligo di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti.
La necessita' di analoga estensione delle verifiche preventive antimafia, ad esse applicando le piu' rigorose informazioni del Prefetto, deriva dalla constatazione della particolare pericolosita', sotto il profilo del rischio di infiltrazione criminale, dei sub-appalti e dei cottimi, nonche' di talune tipologie esecutive attinenti a una serie di prestazioni (trasporto e movimento terra, noli a caldo e a freddo, ecc.) comunque ricorrenti nella fase realizzativa a prescindere dalla finalizzazione dell'intervento (di tipo viario, ferroviario, acquedottistico, ecc.).
Pertanto nel bando di gara per l'appalto dei lavori di cui al progetto definitivo oggetto della presente delibera dovra' essere inserita apposita clausola che - oltre all'obbligo di conferimento dei dati relativi a tutti i sub-contratti di cui al citato art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 - preveda che:
1) tutti gli affidamenti a valle dell'aggiudicazione principale siano subordinati all'espletamento delle informazioni antimafia e sottoposti a clausola risolutiva espressa, in maniera da procedere alla revoca dell'autorizzazione del sub-contratto e alla automatica risoluzione del vincolo, con conseguente estromissione dell'impresa, in caso di informazioni positive. A fini di accelerazione potra' prevedersi che per i sub-contratti oggetto dell'estensione - vale a dire di importo inferiore a quello indicato nel richiamato art. 10, comma 1, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998 - l'autorizzazione di cui all'art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 possa essere rilasciata previa esibizione del certificato camerale con l'apposita dicitura antimafia, ferma restando la successiva acquisizione delle informazioni prefettizie con gli eventuali effetti rescissori sopra indicati. Tenuto conto dell'ulteriore estensione di tali verifiche anche a tipologie di prestazioni non inquadrabili nel sub-appalto, ai sensi delle norme richiamate, si potra' inoltre prevedere una fascia di esenzione dall'espletamento delle verifiche antimafia per gli acquisti di materiale di pronto reperimento fino all'importo di 50.000 euro (fermo restando l'obbligo di conferimento dei dati del fornitore);
2) nel caso di attivazione della clausola risolutiva espressa, l'appaltatore principale applichi, quale ulteriore deterrente, una penale, a titolo di liquidazione forfettaria dei danni, pari al 10% del valore del sub-contratto, salvo il maggior danno;
3) il soggetto aggiudicatore valuti le cd. in formazioni supplementari atipiche - di cui all'art. 1-septies del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726, e successive integrazioni - ai fini del gradimento dell'impresa sub-affidataria, per gli effetti di cui all'art. 11, comma 3, del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998;
4) vengano previste apposite misure di monitoraggio relative alla fase di cantierizzazione dell'opera dirette a:
a) controllare gli assetti societari delle imprese sub-affidatarie, fino a completamento dell'esecuzione dell'opera stessa, fermo restando che, in caso di variazioni, dovranno essere aggiornati i dati gia' forniti in attuazione dell'obbligo di comunicazione di cui si e' detto;
b) assicurare, anche attraverso apposite sanzioni che possono arrivare fino alla revoca degli affidamenti, che i tentativi di pressione criminale sull'impresa affidataria e su quelle sub-affidatarie, nella fase di cantierizzazione (illecite richieste di denaro, «offerta di protezione», ecc.), vengano immediatamente comunicati alla Prefettura, fermo restando l'obbligo di denuncia alla Autorita' giudiziaria.
 
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