Gazzetta n. 122 del 26 maggio 2008 (vai al sommario) |
COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA IDRICA NEI TERRITORI DELLE REGIONI DELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE |
DECRETO 12 maggio 2008 |
Deroga all'articolo 18, comma 6, lettera b) del Piano stralcio funzionale per il lago Trasimeno - P.S. 2. |
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IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA NEI TERRITORI DELLE REGIONI DELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE, INTERESSATI DALLA CRISI IDRICA CHE STA DETERMINANDO UNA SITUAZIONE DI GRAVE PREGIUDIZIO AGLI INTERESSI NAZIONALI Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito in legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio 2007 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza nei territori delle regioni dell'Italia centro-settentrionale, interessati dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2007 con il quale e' stato prorogato il suddetto stato di emergenza fino al 30 giugno 2008; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2007, n. 3598, con la quale il direttore dell'ufficio previsione, valutazione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali del Dipartimento della protezione civile e' stato nominato commissario delegato per la realizzazione di tutte le iniziative di carattere straordinario ed urgente finalizzate a fronteggiare la situazione di emergenza e che abbiano effetti di rilievo nazionale; Visto in particolare il comma 3, lettera h) dell'art. 1 della citata ordinanza n. 3598 che prevede da parte del commissario delegato, l'adozione di misure che consentano la temporanea deroga dei livelli e delle modalita' di regolazione ed erogazione delle acque di laghi ed invasi, con la definizione dei tempi per il massimo invaso e le erogazioni controllate, nonche' provvedendo in via sostitutiva rispetto agli enti o concessionari ordinariamente competenti, in caso di inerzia e previa diffida ad adempiere entro termini perentori non inferiori a tre giorni dal ricevimento; Visto in particolare il comma 3, lettera q), dell'art. 1 della citata ordinanza 3598 che prevede da parte del commissario delegato, l'adozione di ogni ulteriore azione necessaria a fronteggiare e superare la situazione di emergenza in atto; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 luglio 2002 con il quale e' stato approvato il Piano di bacino del fiume Tevere - II Stralcio funzionale per il Lago Trasimeno - P.S.2; Vista la nota prot. n. 54942 del 10 aprile 2008 della regione Umbria con la quale ha espresso motivata richiesta di concessione di deroga a quanto previsto dall'art. 18, comma 6, lettera b), delle norme tecniche di attuazione del Piano di bacino del fiume Tevere - II Stralcio funzionale per il lago Trasimeno - P.S.2, che prevede, nel caso in cui il livello del lago Trasimeno scenda sotto i -120 cm rispetto allo zero idrometrico, la sospensione totale dei prelievi ad uso irriguo dallo specchio lacustre; Considerato che il livello del lago Trasimeno alla data del 9 maggio 2008 e' di -126 cm rispetto allo zero idrometrico e quindi al di sotto del valore previsto dal dall'art. 18, comma 6, lettera b), delle norme tecniche di attuazione del P.S.2.; Ravvisato il carattere di urgenza della misura richiesta e la necessita' di concedere dalla data di pubblicazione del presente decreto commissariale nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sino al termine dello stato emergenziale dichiarato, la deroga all'art. 18, comma 6, lettera b), del suddetto Piano stralcio per il lago Trasimeno; Decreta: Art. 1. 1. Di concedere dalla data di pubblicazione del presente decreto commissariale nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, non oltre il termine dello stato emergenziale dichiarato, in deroga all'art. 18, comma 6, lettera b), del Piano stralcio per il lago Trasimeno: a) prelievi dal lago Trasimeno per i sistemi irrigui ad alta efficienza (a goccia, microirrigatori a spruzzo, statici, o micro getti, o similari), entro il limite massimo di 1.200.000 m3 cui corrisponde una variazione di livello del lago pari a circa 1 cm; b) prelievi dal lago Trasimeno per le esigenze del comparto zootecnico entro il limite massimo di 60.000 m3 cui corrisponde una variazione di livello del lago pari a circa 0,5 mm. 2. Al fine di controllare i quantitativi di acqua effettivamente prelevati e di prevenire eventuali prelievi idrici abusivi, il Corpo forestale dello Stato, la provincia di Perugia e la Comunita' montana associazione dei comuni «Trasimeno - Medio Tevere», ognuno per le rispettive competenze, dovranno intensificare i controlli comunicandone gli esiti al commissario delegato ed alla regione. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Roma, 12 maggio 2008 Il commissario delegato: De Bernardinis |
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