Gazzetta n. 93 del 19 aprile 2008 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 marzo 2008 |
Scioglimento del consiglio comunale di Marcianise e nomina della commissione straordinaria. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Considerato che nel comune di Marcianise (Caserta), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 e 29 maggio 2006, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi; Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Marcianise; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali; Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Marcianise, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva;. Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 19 marzo 2008; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Marcianise (Caserta) e' sciolto per la durata di diciotto mesi. |
| Art. 2. La gestione del comune di Marcianise (Caserta) e' affidata alla commissione straordinaria composta da: dott. Umberto Cimino - prefetto; dott. Francesco Tarricone - viceprefetto; dott. Maurizio Alicandro - dirigente II fascia. |
| Art. 3. La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche. Dato a Roma, addi' 19 marzo 2008 Il Presidente del Senato della Repubblica nell'esercizio delle funzioni del Presidente della Repubblica ai sensi dell'art. 86 della Costituzione MARINI Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Amato, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 1° aprile 2008 Ufficio di controllo Ministeri istituzionali, registro n. 3 Interno, foglio n. 318 |
| Allegato Al sig. Presidente della Repubblica Il comune di Marcianise (Caserta), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 maggio 2006, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica. In relazione all'esito di attivita' investigative condotte sul territorio, dalle quali sono emerse situazioni di diffusa illegalita' astrattamente riconducibili a forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei confronti degli amministratori dell'ente, il prefetto di Caserta ha disposto, con provvedimento del 22 novembre 2006 successivamente prorogato con decreti del 23 febbraio e 29 maggio 2007, l'accesso presso il comune di Marcianise ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito. L'esistenza di fattori di inquinamento dell'azione amministrativa dell'ente locale a causa dell'influenza della criminalita' organizzata e' emersa nel corso degli accertamenti svolti dalla commissione d'accesso e confluiti nella relazione commissariale del 7 gennaio 2008 che hanno messo in risalto come, nel tempo, l'uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato nel favorire soggetti collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi. L'ingerenza negli affari dell'ente e la strumentalizzazione delle scelte dell'amministrazione risultano favorite da una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', amicizie e frequentazioni che lega alcuni amministratori ad esponenti delle locali consorterie criminali od a soggetti ad esse contigue. Dalla relazione effettuata dall'organo ispettivo sono emersi, in modo particolare, i rapporti ed i comuni interessi tra un amministratore locale che svolge anche attivita' imprenditoriale ed una delle principali famiglie camorristiche che controlla il territorio del comune di Marcianise con la quale, tra l'altro il menzionato amministratore, in occasione delle ultime elezioni comunali, avrebbe festeggiato la propria elezione. Nella relazione della commissione d'accesso viene inoltre messa in luce la posizione di altri amministratori comunali le cui attivita', imprenditoriali o professionali, spesso evidenziano un collegamento di interessi con esponenti della criminalita' organizzata. Gli aspetti di condizionamento risultano inoltre evidenti negli atti con i quali e' stato violato il principio generale di separazione tra le funzioni di indirizzo politico amministrativo e l'attivita' di gestione affidata all'apparato burocratico. In particolare in alcune delibere adottate dalla giunta comunale, ma che in realta' sarebbero di competenza dell'apparato gestionale, vengono individuate le ditte alle quali affidare i lavori in appalto e le stesse ditte risultano essere riconducibili a soggetti collegati a pregiudicati o ad organizzazioni criminali. Dalla relazione dell'organo ispettivo emergono inoltre, in modo emblematico, una serie di elementi, come quello concernente le volture dei permessi di costruire effettuate, in tempi particolarmente brevi, a favore di soggetti legati ad una locale consorteria dai quali si evince il controllo che la stessa famiglia camorristica riesce ad avere sull'attivita' amministrativa dell'ente locale. Inoltre, sebbene il comune abbia sottoscritto con la locale prefettura il protocollo di legalita' che prevede in caso di assegnazione dei lavori l'acquisizione della certificazione antimafia, la commissione d'accesso ha evidenziato che spesso le procedure di affidamento di lavori a trattativa privata, seppure di importi non rilevanti, si sono risolte a favore di societa' nei confronti delle quali sono emersi collegamenti di tipo criminale. L'intreccio dei rapporti tra amministratori locali e organizzazioni camorristiche risulta inoltre essere particolarmente evidente nella vicenda in cui l'amministrazione comunale ha riconosciuto un contributo economico a favore di un'associazione presieduta da un esponente della locale cosca malavitosa. Le indagini ispettive effettuate dalla commissione di accesso hanno conseguentemente accertato come le locali organizzazioni criminali, favorite dalla particolare situazione ambientale che come evidenziato e' caratterizzata da una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', e frequentazioni tra amministratori comunali ed esponenti delle locali consorterie criminali, siano riuscite ad ingerirsi nella vita politico-amministrativa dell'ente, configurando un concreto sviamento dell'attivita' comunale nel perseguimento degli interessi dell'intera collettivita'. L'inosservanza del principio di legalita' nella gestione dell'ente e l'uso distorto delle pubbliche funzioni incide peraltro in modo fortemente negativo nelle legittime aspettative della popolazione di essere garantita nella fruizione dei diritti fondamentali, minando la fiducia dei cittadini nella legge e nelle istituzioni. Pertanto il prefetto di Caserta, con relazione del 19 febbraio 2008, ha proposto l'applicazione della misura prevista dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. La descritta situazione di condizionamento necessita che, da parte dello Stato, sia posto in essere un intervento mirato al ripristino della legalita' mediante il recupero della struttura pubblica al servizio dei suoi fini istituzionali. Per le suesposte considerazioni, si ritiene necessario provvedere ad eliminare ogni ulteriore motivo di deterioramento della vita amministrativa e democratica dell'ente, mediante provvedimenti incisivi a salvaguardia degli interessi della comunita' locale. La valutazione della situazione in concreto riscontrata, in relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Ritenuto pertanto che ricorrano le condizioni indicate per l'adozione del provvedimento di cui all'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si formula rituale proposta per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Marcianise (Caserta). Roma, 5 marzo 2008 Il Ministro dell'interno: Amato |
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