IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Visto l'art. 17, comma 4-bis, lettera e), della legge 23 agosto 1988, n. 400; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, recante riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n. 55, recante il regolamento di organizzazione del Ministero della giustizia; Visto il decreto ministeriale 23 ottobre 2001, e successive modificazioni, con il quale sono stati individuati gli uffici di livello dirigenziale non generale presso il Dipartimento per gli affari di giustizia; Ritenuta la necessita' di procedere ad una modifica del decreto ministeriale 23 ottobre 2001, al fine di procedere ad una piu' razionale distribuzione delle competenze tra gli uffici di livello dirigenziale non generale costituiti presso la Direzione generale della giustizia penale; Ritenuta, in particolare, la necessita' di trasferire all'Ufficio primo della Direzione generale della giustizia penale la competenza in materia di istruttoria delle domande di grazia, tenuto conto della maggiore affinita' con le altre materie gia' di competenza di questo Ufficio e del maggior carico di lavoro che grava sull'Ufficio terzo della Direzione generale della giustizia penale a seguito dell'entrata in vigore del nuovo sistema informativo del Casellario giudiziale;
Decreta:
Art. 1. L'art. 4 del decreto del Ministro della giustizia del 23 ottobre 2001 e' sostituito dal seguente: «Art. 4. - Per l'espletamento delle competenze attribuite alla Direzione generale della giustizia penale sono istituiti i seguenti uffici dirigenziali con i compiti per ciascuno di seguito indicati: ufficio primo: a) acquisizione, studio ed elaborazione del materiale nel settore penale e criminologico anche in funzione della predisposizione di progetti di interventi normativi, di pareri sulle proposte o disegni di legge, di schemi di risposta a interrogazioni parlamentari; b) istruzione delle pratiche concernenti i provvedimenti in materia penale di competenza del Ministro; c) vigilanza sui servizi relativi alla giustizia penale; d) esame delle istanze, dei ricorsi e rapporti con l'Ispettorato generale; e) preparazione di rapporti e relazioni per incontri nazionali e internazionali nel settore penale; f) relazioni internazionali in materia penale e rapporti con l'Unione europea e con l'Organizzazione delle Nazioni Unite e le altre sedi internazionali per la prevenzione e il controllo del delitto; g) procedura istruttoria delle domande di grazia; ufficio secondo: a) studio preparatorio ed elaborazione delle convenzioni internazionali nell'ambito della cooperazione giudiziaria; b) cooperazione internazionale attiva e passiva, estradizioni, assistenza giudiziaria, adempimenti relativi all'esecuzione delle convenzioni di collaborazione giudiziaria internazionale, al riconoscimento delle sentenze penali straniere e alle rinunce alla priorita' della giurisdizionale italiana; c) procedimenti nei confronti di stranieri e immunita' diplomatiche e consolari; d) richieste di procedimenti per delitti commessi all'estero e di rinnovazione dei giudizi in Italia; ufficio terzo: organizzazione generale, coordinamento, vigilanza e controllo sul funzionamento del Casellario centrale e dei Casellari giudiziali». Roma, 22 febbraio 2008 Il Ministro: Scotti Registrato alla Corte dei conti il 20 marzo 2008 Ministeri istituzionali Giustizia, registro n. 3, foglio n. 159 |