Gazzetta n. 73 del 27 marzo 2008 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 marzo 2008
Scioglimento del consiglio comunale di Arzano e nomina della commissione straordinaria.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Arzano (Napoli), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 3-4 aprile 2005, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi;
Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Arzano;
Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali;
Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Arzano, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva;
Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 febbraio 2008;
Decreta:
Art. 1.
Il consiglio comunale di Arzano (Napoli) e' sciolto per la durata di diciotto mesi.
 
Art. 2.
La gestione del comune di Arzano (Napoli) e' affidata alla commissione straordinaria composta da:
dott. Riccardo Ubaldi - prefetto;
dott. Roberto Ferracci - viceprefetto;
dott. Raffaele Barbato - direttore amministrativo contabile.
 
Art. 3.
La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.
Dato a Roma, addi' 5 marzo 2008
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Amato, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 13 marzo 2008 Ministeri istituzionali, Interno, registro n. 3, foglio n. 50
 
Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il comune di Arzano (Napoli), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 3 e 4 aprile 2005, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Il comune di Arzano e' ricompreso nel contesto territoriale situato a nord del capoluogo della provincia, caratterizzato da elevati indici di criminalita' e dalla influenza e presenza di almeno due organizzazioni criminali, particolarmente interessate al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti ed al condizionamento delle attivita' economiche e finanziarie.
Nell'ambito dell'attivita' di monitoraggio sulla funzionalita' e la gestione amministrativa degli enti locali, il prefetto di Napoli, sulla base di specifici elementi informativi forniti dalle forze dell'ordine riguardanti presunti fenomeni di condizionamento e compromissione degli organi elettivi dell'amministrazione comunale di Arzano, ha disposto con provvedimento del 25 luglio 2006 specifici accertamenti antimafia presso il comune di Arzano, ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726.
In esito all'attivita' ispettiva, la commissione di accesso ha rassegnato una prima relazione in data 15 dicembre 2006, integrata da ulteriori relazioni rese in data 23 marzo e 21 dicembre 2007, nella quale vengono evidenziati numerosi elementi e circostanze sintomatici di una condizione di permeabilita' degli organi elettivi del comune di Arzano, la cui libera determinazione appare compromessa ed asservita ad interessi e ad ambienti criminali.
Per quanto riguarda l'esame delle posizioni individuali degli amministratori, la commissione di accesso ha segnalato la presenza in seno al consiglio comunale di un amministratore, fratello di un pluripregiudicato precedentemente segnalato come affiliato all'organizzazione camorristica denominata N.C.O. Sul punto la commissione ha ritenuto di dover segnalare che il predetto pregiudicato per sfuggire ad un agguato teso nei suoi confronti nel 1989 si era rifugiato nella casa paterna di uno degli attuali assessori comunali, suo testimone di nozze.
Di particolare interesse appare, altresi', la presenza in consiglio comunale di un amministratore gravato da numerosi precedenti penali, fratello di un pluripregiudicato, proposto per l'applicazione della misura della sorveglianza speciale. Il consigliere comunale in questione e' stato recentemente attinto da colpi di arma da fuoco. Altrettanto significativa risulta, al riguardo, la circostanza, riferita dagli investigatori, circa le assicurazioni fornite dal predetto consigliere comunale all'ex direttore del consorzio cimiteriale dei comuni di Arzano-Casoria-Casavatore, indicato come vicino a referenti di uno dei clan locali, in relazione al voto che gli sarebbe stato assicurato da una consigliera del consorzio, fidanzata di suo figlio, in occasione delle votazioni per la nomina del nuovo presidente del consiglio consortile.
Anche l'attivita' del consorzio cimiteriale e' stato oggetto di attenzione dell'organo ispettivo. Al riguardo e' stata evidenziata la nomina quale rappresentante del comune di Arzano in seno al consorzio di un soggetto condannato, nell'ottobre del 2006, per concussione e interdetto dai pubblici uffici per la durata di un anno, nonche' la presenza fra i dipendenti del consorzio di due pregiudicati con stabili frequentazioni con un soggetto ritenuto affiliato ad una locale consorteria criminale. Viene riferito, inoltre, che in occasione dell'insediamento del nuovo consiglio del consorzio cimiteriale, tenutosi il 19 dicembre 2007, il direttore uscente avrebbe preteso dal sindaco di Arzano la propria designazione quale consigliere del consorzio per la nomina successiva a presidente della struttura medesima, tra l'altro avvenuta nello scorso mese di dicembre. Dalle risultanze investigative sembra emergere il totale asservimento del sindaco di Arzano all'ex direttore del consorzio cimiteriale e ad un soggetto esterno al consiglio comunale, gia' condannato con patteggiamento per reati gravi, tra i quali il voto di scambio finalizzato ad ottenere consensi elettorali da parte di personaggi con pregiudizi penali gravi, indicato dalle forze dell'ordine in grado di influenzare anche le nomine di alcuni assessori proponendone personalmente i nomi.
Notevole interesse riveste, inoltre, l'affidamento in «project financing» della progettazione per la realizzazione successiva di un cimitero comunale che vede coinvolto direttamente il sindaco, unitamente ad altri tre consiglieri, per l'affidamento a trattativa privata della realizzazione dell'opera a ditta risultata collegata alla criminalita' organizzata. In relazione a tale procedura risulta pendente procedimento penale a carico del sindaco e dei componenti della precedente giunta comunale, gran parte dei quali ancora presenti nel civico consesso. Nel caso di specie sono stati acclarati seri indizi circa un abuso d'ufficio finalizzato a favorire la ditta in questione.
Ulteriori sintomi della permeabilita' al condizionamento esterno da parte dell'apparato burocratico-amministrativo si rinvengono nelle attivita' dell'ufficio urbanistica che si trova al centro di numerose indagini condotte prevalentemente dalla Procura della Repubblica di Napoli. In particolare l'organo ispettivo segnala il rilascio illegittimo di due permessi a costruire in zona c.d. «bianca», ed in presenza di «norme di salvaguardia», in contrasto con le disposizioni desumibili dalla legislazione statale e regionale di settore secondo cui, fino all'approvazione del Piano regolatore generale, che nel caso del comune di Arzano risulta adottato dal consiglio comunale nel marzo 2004 ma non ancora approvato, nulla puo' essere rilasciato se non permessi di manutenzione ordinaria o straordinaria del preesistente. I permessi a costruire in questione risultano rilasciati a soggetti contigui, per parentela e frequentazioni, ai dati camorristici operanti nella zona. Sul punto la commissione di accesso ha evidenziato che due funzionari dell'ufficio tecnico locale sono stati destinatari di provvedimenti giudiziari commessi nell'esercizio delle loro funzioni e che in tali provvedimenti viene rilevato un alto indice di omissione nell'azione di contrasto al diffuso fenomeno dell'abusivismo edilizio.
Al riguardo, la commissione ha messo in luce una cointeressenza del maresciallo del locale corpo della polizia municipale con una ditta di costruzione indicata come contigua alla criminalita' organizzata locale. Il titolare dell'impresa, peraltro incaricata dei lavori connessi ad uno dei due illegittimi permessi a costruire, e' cognato del predetto maresciallo che, in posizione funzionale di part-time presso l'ente locale, lo affianca nell'amministrazione della impresa edile. Ad avviso della commissione la presenza all'interno del comando della polizia municipale del predetto maresciallo nella sua duplice veste di vigile e imprenditore e' risultata strumentale alla realizzazione di abusi edilizi posti in essere da congiunti di personaggi denunciati per reati di cui all'art. 416-bis c.p.
La commissione ispettiva fa cenno, altresi', alla mancata verifica da parte dell'amministrazione comunale dei requisiti dei beneficiari di alloggi ex legge n. 219/1981, risultati soggetti attivi in compravendite immobiliari e quindi privi del requisito di legge per l'assegnazione di alloggi per l'edilizia popolare e, in alcuni casi, indicati come contigui, anche per rapporti di parentela, a personaggi affiliati a clan camorristici. Gli accertamenti hanno evidenziato irregolarita' e omissioni sottese in alcuni casi a favorire l'assegnazione di alloggi popolari a congiunti di personaggi legati a cosche camorristiche.
Particolarmente emblematica dello stato di condizionamento e' la vicenda legata alla costituzione della societa' «Arzano Multiservizi» per cio' che concerne la gara per la scelta del partner privato. Sul punto, l'organo ispettivo rileva che nelle previsioni del bando si e' precostituita una situazione in grado di indirizzare la scelta del socio. Sintomatica appare al riguardo la facolta' che l'ente si era riservato di aggiudicare comunque la gara anche nel caso in cui la societa' vincitrice non desse sufficienti garanzie imprenditoriali.
La ditta aggiudicataria e' risultata poi priva dei requisiti minimi necessari gia' per la sola ammissione alla procedura di gara. La commissione ha rilevato, inoltre, la contiguita' della «Arzano Multiservizi», nella persona del direttore tecnico e di alcuni componenti l'A.T.I., con ambienti della criminalita' organizzata. Per due componenti dell'A.T.I. sembrano, infatti, potersi avanzare serie ipotesi di condizionamento da parte della criminalita' organizzata, sia per la presenza nelle proprie maestranze di pregiudicati con precedenti per associazione di stampo mafioso, sia per la contiguita' del liquidatore di una delle due componenti dell'A.T.I. ad esponenti di spicco della criminalita' organizzata locale. Nei sensi indicati, assume un significativo interesse il procedimento penale recentemente avviato a carico del direttore tecnico della «Arzano Multiservizi» per associazione camorristica finalizzata alla corruzione ed alla turbativa d'asta onde favorire ditte vicine ai clan dei Casalesi negli appalti della T.A.V.
Tali elementi informativi sono stati attualizzati dal Gruppo ispettivo antimafia operante presso la prefettura di Napoli che, nel luglio del 2007, ha evidenziato per la «Arzano Multiservizi» gravi elementi di condizionamento, coincidenti con quelli evidenziati dalla commissione di accesso. Da cio' e' conseguita l'adozione di interdittiva antimafia nei confronti della societa' multiservizi che ha retto alle istanze di sospensiva in sede giurisdizionale.
Gli accertamenti posti in essere dalla commissione di accesso hanno, quindi, evidenziato, inequivocabilmente, un clima di grave disfunzione dell'ente e convergenti elementi sintomatici della tendenza a soddisfare gli interessi dei gruppi affaristici legati alla criminalita' organizzata da parte degli organi elettivi dell'ente, oltre che dell'apparato burocratico.
Sulla base di tali elementi il prefetto di Napoli, con relazione del 15 febbraio 2008, ha proposto l'applicazione della misura straordinaria prevista dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, al fine di evitare che non sia ulteriormente compromessa la libera determinazione degli organi elettivi, che allo stato pregiudica il buon andamento dell'amministrazione, asservita ad interessi e ad ambienti criminali.
La valutazione della situazione in concreto riscontrata, in relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Ritenuto pertanto che ricorrano le condizioni indicate per l'adozione del provvedimento di cui all'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si formula rituale proposta per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Arzano (Napoli).
Roma, 26 febbraio 2008
Il Ministro dell'interno: Amato
 
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