Medaglia d'argento Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al maresciallo ordinario Antonio Spinelli, nato il 4 giugno 1975 a Lecco, con la seguente motivazione: «Comandante di plotone del reggimento MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita' assolveva le sue funzioni con spiccata dedizione, appassionato coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In particolare, in occasione di proditori, reiterati e cruenti scontri a fuoco con miliziani rivoltosi, replicava con eccezionale perizia e coraggio, con le armi in dotazione assicurando la messa in sicurezza del personale dipendente e contribuendo a realizzare gli obiettivi della rischiosa missione. Mirabile esempio di professionalita' e sprezzo del pericolo, che riscuoteva l'unanime plauso degli organismi internazionali, esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». An Nasiriyah (Iraq), 29 luglio-17 agosto 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al maresciallo A. s.UPS Luigi Marasco, nato il 17 maggio 1957 a Torino, con la seguente motivazione: «Comandante di squadra di plotone del battaglione della "Multinational specialized unit" operante nella missione "Antica Babilonia" in Iraq impiegato in diversificati servizi svolti in An Nasiriyah (Iraq), tesi alla salvaguardia dei punti sensibili della citta', benche' attaccato su piu' fronti e in piu' riprese da rilevanti azioni di fuoco, guidava efficacemente la reazione del proprio reparto contro le falangi terroristiche e riusciva a salvaguardare l'incolumita' di tutti i componenti del dispositivo, evitando al contempo che gli attacchi potessero avere conseguenze ben piu' gravi. In particolare, il maresciallo, impegnato in servizio di presidio alla base Libeccio, dove poco prima era stato mortalmente ferito un lagunare di guardia, con determinazione e sprezzo del pericolo usciva allo scoperto per svolgere osservazione atta ad individuare postazione di mortaio ostile che stava bombardando la suddetta base, venendo colpito da numerose schegge di bomba esplosa nelle sue immediate vicinanze. Lo spirito di abnegazione e di sacrificio, nonche' il coraggio testimoniati nel corso dell'azione, costituivano mirabile esempio di eccezionale professionalita', contribuendo ad esaltare il prestigio del contingente italiano e dell'Arma dei carabinieri. Straordinaria espressione di nobili ideali, assoluta dedizione al servizio ed elette virtu' militari». - An Nasiriyah (Iraq), 16 maggio 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al carabiniere scelto Paithoon Bonazzola, nato l'8 febbraio 1971 a Lopburi (Thailandia), con la seguente motivazione: «Addetto alla squadra del battaglione MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita', assolveva le sue funzioni con spiccata professionalita', coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In occasione di proditori, reiterati e cruenti scontri a fuoco con miliziani rivoltosi, replicava coraggiosamente con le armi in dotazione assicurando la messa in sicurezza del dispositivo contribuendo a realizzare gli obiettivi della rischiosa missione. L'operazione militare riscuoteva l'unanime plauso degli organismi internazionali, esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». - An Nasiriyah (Iraq), 29 luglio-17 agosto 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: all'appuntato scelto Bruno Azuni, nato il 22 dicembre 1964 a Bolzano, con la seguente motivazione: «Addetto alla squadra del battaglione MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita', assolveva le sue funzioni con spiccata professionalita', coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In occasione di proditorio, reiterato e cruento scontro a fuoco con miliziani rivoltosi, benche' ferito al viso dagli effetti di una devastante esplosione, replicava coraggiosamente con le armi in dotazione contribuendo a salvaguardare l'incolumita' degli altri commilitoni e riuscendo ad effettuare in sicurezza il ripiegamento dell'intero dispositivo. La somma perizia e l'eccezionale coraggio evidenziati, contribuivano a realizzare gli obiettivi della rischiosa operazione militare, riscuotendo l'unanime plauso degli organismi internazionali ed esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». - An Nasiriyah (Iraq), 17 agosto 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al tenente Raimondo Nocito, nato il 3 marzo 1977 a Napoli, con la seguente motivazione: «Comandante di plotone del reggimento MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita', assolveva le sue funzioni con spiccata dedizione, appassionato coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In particolare, in occasione di cruenti e reiterati scontri a fuoco con miliziani rivoltosi, nei quali rimanevano feriti alcuni militari italiani, coordinava con perizia ed equilibrio la reazione armata e lo sganciamento del dispositivo dal fuoco avversario, salvaguardando l'incolumita' del personale e consentendo di proseguire nell'assolvimento dei prioritari compiti assegnati. Mirabile esempio di professionalita' e sprezzo del pericolo, che riscuoteva l'unanime plauso degli organismi internazionali, esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». - An Nasiriyah (Iraq), 29 luglio-17 agosto 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al vice brigadiere Claudio Ferretti, nato l'11 aprile 1964 a Sevelen Issum (Germania), con la seguente motivazione: «Addetto alla squadra del battaglione MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita', assolveva le sue funzioni con spiccata professionalita', coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In occasione di proditorio, reiterato e cruento scontro a fuoco con miliziani rivoltosi, benche' ferito dalle schegge di un potente ordigno esplosivo, replicava coraggiosamente con le armi in dotazione contribuendo a salvaguardare l'incolumita' degli altri commilitoni e riuscendo ad effettuare in sicurezza il ripiegamento dell'intero dispositivo, consentendo cosi' di prestare i primi soccorsi ad altro militare rimasto gravemente attinto dal fuoco nemico. La somma perizia e l'eccezionale coraggio evidenziati, contribuivano a realizzare gli obiettivi della rischiosa operazione militare, riscuotendo l'unanime plauso degli organismi internazionali ed esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». - An Nasiriyah (Iraq), 17 agosto 2004. Medaglia di bronzo Con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 2007 e' conferita la seguente ricompensa: al maresciallo ordinario Francesco Manfredi, nato il 29 agosto 1975 a Santa Margherita Ligure (Genova), con la seguente motivazione: «Comandante di squadra della compagnia paracadutisti del battaglione MSU, inquadrato nell'Italian joint task force Iraq nell'ambito della missione "Antica Babilonia", operante in territorio caratterizzato da elevatissimo rischio e contraddistinto da intensa conflittualita', assolveva le sue funzioni con spiccata professionalita', coraggio, elevatissimo senso del dovere e non comuni capacita' organizzative. In occasione di proditorio e cruento scontro a fuoco con miliziani rivoltosi, replicava con le armi in dotazione assicurando la messa in sicurezza del personale dipendente, nonche' di altri militari italiani rimasti isolati sotto il fuoco nemico, contribuendo a realizzare gli obiettivi della rischiosa missione. L'operazione militare riscuoteva l'unanime plauso degli organismi internazionali, esaltando il prestigio dell'Italia e dell'Arma dei carabinieri anche all'estero». - Al Rifai (Iraq), 27 giugno 2004. |